Le Salette

05/01/2016

Catechesi N. 90
A - Si è trattato di un miracolo imprevedibile e che ha impressionato profondamente migliaia di persone, poteva essere la svolta esistenziale per tutti mentre alla fine quelli che continuarono a credere in Gesù rimasero in pochi.
B - Il Vangelo evidenzia che Gesù saziò i cinquemila uomini, ma erano presenti anche moltissime donne e i bambini, un numero rilevante di bocche affamate per il lungo tempo trascorso ad ascoltare e a seguire il Signore.
C - Il brano evangelico su cui stiamo meditando assume una speciale importanza in quanto è proposto come l’inizio ufficiale della missione di Gesù. San Luca non nasconde la solennità del momento.
D - In questo brano sono presenti più elementi della vita spirituale, si trovano indicazioni importanti per compiere un santo cammino di Fede. Prima inserisco alcune parole dette da Gesù alla mistica Catalina Rivas, i cui scritti sono stati approvati dall'Arcivescovo di una diocesi della Bolivia:
Sotto potete trovare la traduzione in Inglese e Portoghese

Below you can find the translation in English and Portuguese 


 

A - Si è trattato di un miracolo imprevedibile e che ha impressionato profondamente migliaia di persone, poteva essere la svolta esistenziale per tutti mentre alla fine quelli che continuarono a credere in Gesù rimasero in pochi. Non fu sufficiente neanche questo miracolo della moltiplicazione di pani e pesci, questo significa che molti cercano Gesù per avere benefici e non perché è Dio e che dobbiamo ringraziarlo per tutti i doni ricevuti.
Quando si chiedono Grazie e non si ottiene nulla, c’è un esame da fare, si deve capire se cerchiamo Gesù perché è Dio oppure solamente per ottenere qualcosa. È un aspetto essenziale del cammino spirituale, altrimenti si può correre il rischio di pregare e di andare a Messa inutilmente. Non c’è efficacia quando si cercano i doni di Gesù e si rimane indifferenti a Gesù che è l’Autore dei doni.
Mi riferisco all’indifferenza verso la sua Persona, non contrarietà ma una conoscenza debole e senza autentico interesse. Si partecipa a riunioni, si fanno preghiere, ci sono quelli che tengono conferenze, senza provare amore verso Gesù, altrimenti metterebbero in pratica gli insegnamenti del Vangelo storico. Per moltissimi cattolici Gesù è un’immagine astratta, si parla di Lui e si recitano preghiere senza avere come riferimento la sua Persona.
È drammatico questo aspetto, soprattutto quando sono i Consacrati a sprofondare nell’insensibilità spirituale e diventano indifferenti.
Essi portano anche i credenti lontani da Gesù, non solo si crea una confusione che danneggia i buoni credenti desiderosi di seguire la sana dottrina, il danno che si arreca all’immagine della Chiesa e principalmente al Vangelo è immenso. In questo stato spirituale si recitano preghiere vuote, senza amore, senza la volontà del rinnegamento per diventare autenticamente spirituali.
Mi chiedo e invito tutti alla riflessione: i Consacrati che vivono disordinatamente e in preda a passioni sessuali che non controllano né vincono, che tipo di servizio spirituale svolgono a favore di Gesù e della Chiesa? Si possono considerare obiettivi nelle scelte pastorali? Che consigli danno ai credenti in materia di morale sessuale? Quale teologia seguono se hanno smarrito la Fede?
Oltre lo scandalo che si moltiplica negli ambienti ecclesiali che i buoni cattolici immaginano puri e spirituali, tra i cattolici aumenta lo stupore e si convincono che una vita immorale conduce ad ogni possibile scelta opposta al Vangelo. Quanti commettono scandali perdono la capacità di scegliere la giustizia e la verità perché non hanno più il desiderio di servire Gesù e la Chiesa.
Provo profonda amarezza e prego ogni giorno per i Consacrati confusi e immersi nella mondanità, invito voi a pregare per la conversione di quanti hanno smarrito Gesù e distruggono la Fede nei credenti a causa degli scandali.
Quanti sbagliano si costruiscono da soli la loro condanna, noi preghiamo per loro e disapproviamo la loro condotta.
C’è un’affermazione che Gesù dice nel Vangelo e che lascia sospesa la risposta, almeno in coloro che non guadagnano meriti davanti a Lui a causa della vita dissipata: “Voi stessi date loro da mangiare”. Non è stata una provocazione di Gesù agli Apostoli, fece comprendere che tutto è possibile per chi ha Fede e che nel suo Nome erano chiamati a sfamare i popoli, donando verità, amore, perdono.
È possibile dare cibo spirituale agli affamati di verità e di giustizia, quando si è fatta una buona scorta, senza una grande spiritualità si potrà dare sempre poco o addirittura nulla. I poveri di spiritualità hanno fame ma non trovano molto cibo, finiscono per deperire fino ad arrivare allo sfinimento, alla perdita della Fede.
Per questa ragione Gesù dice ai suoi sinceri seguaci: “Voi stessi date loro da mangiare”. Buona preghiera a tutti.


 

B - Il Vangelo evidenzia che Gesù saziò i cinquemila uomini, ma erano presenti anche moltissime donne e i bambini, un numero rilevante di bocche affamate per il lungo tempo trascorso ad ascoltare e a seguire il Signore. Tutti i presenti furono saziati, era quello un pane materiale ma Gesù non selezionò i più fervorosi o quanti Lo seguivano per convinzione e non tanto per ottenere Grazie. Fece mangiare indistintamente tutti per il solo fatto che erano andati ad ascoltarlo.
La bontà di Gesù emerge in ogni passo del Vangelo, Lui ci chiede di cercarlo per amore, perchè Lui è buono, le Grazie si devono chiedere avendo questa profonda convinzione. Bisogna chiedere sempre aiuto a Gesù, non stanchiamoci mai, sicuramente è diverso chiedere aiuto senza conoscerlo bene dall'amarlo più di ogni cosa perchè si conosce a fondo la sua infinita bontà.
Ieri ho indicato di chiedere le Grazie amando più di tutto Gesù, non si devono cercare solamente le Grazie senza amarlo!
Gesù dona di più dove trova una grande Fede in Lui, infatti dove c'è Fede si ama Dio e si osserva la sua Legge. Questo spiegava alle folle che Lo seguivano, indicava di mettere al centro della vita Dio, e questo fa scaturire incalcolabili benedizioni. Molti cristiani affermano che nella loro vita Dio è al centro di tutto, ed è sicuramente una testimonianza coraggiosa, non sempre però c'è una conoscenza adeguata della vita spirituale, quindi sono parole più di desiderio.
Il Vangelo ci mostra che Gesù è sempre vicino a quanti Lo cercano con sincerità, si fa trovare quando è invocato, soccorre e rasserena quanti vivono nella preoccupazione. Solo la sua conoscenza fa aumentare la Fede in Lui, senza questa conoscenza si rimane confusi nelle cose spirituali. Si scambiano facilmente lucciole per lanterne, si parla e si scrive di Dio senza riuscire a distinguere il giorno dalla notte.
Inoltre, la poca frequenza con(di) Gesù davanti al Tabernacolo fa emergere questo: un grande amor proprio e la mancanza di saggezza.
Gli Apostoli da tempo seguivano Gesù ed avevano assistito al grande miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, ma subito dopo dubitarono di Gesù che camminava sul mare e gridarono. Gesù era andato in loro soccorso ma essi non avevano alcun discernimento perchè non erano ancora veramente convertiti, e la vera conversione sta nel profondo rinnegamento di sè.
"Vedendoli affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte Egli andò verso di loro camminando sul mare". Gli Apostoli Lo videro ed erano sconvolti, questo indica che non erano ancora entrati nella fase spirituale mistica, possiamo dire che erano ancora molto umani. "Il loro cuore era indurito", avevano assistito ad un grande miracolo senza assimilare una verità: Gesù era Dio Onnipotente.
Gesù si rese presente quando essi si trovavano in difficoltà, Lui interviene quando i suoi seguaci si trovano in pericolo. Buona preghiera a tutti.

 

Maria Madre di Gesù

C - Il brano evangelico su cui stiamo meditando assume una speciale importanza in quanto è proposto come l’inizio ufficiale della missione di Gesù. San Luca non nasconde la solennità del momento. Fino a poco prima della lettura del rotolo, i paesani avevano sentito molte voci sulla potenza di Gesù, San Luca infatti evidenzia: "Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi" (4,15-16).
L'inizio del capitolo 4 presenta le tre tentazioni nel deserto e la vittoria di Gesù sui diavoli, la loro fuga e la precisazione che viene fatta per indicare che essi non dimenticano di disturbare i buoni: "... il diavolo si allontanò da Lui per ritornare al tempo fissato" (4,13).
Trovandosi in Galilea, Gesù si diresse verso il paese che Lo vide crescere, Nazareth, ed entrò nella sinagoga perchè era sabato, era lì come uno della comunità, infatti tutti Lo conoscevano e Lo guardavano con sospetto e stupore. Ma uno stupore di incanto per le voci che avevano sentito sul suo conto, non sapevano cosa pensare e la perplessità era profonda. Mancavano di discernimento, un elemento che si evidenzia da solo, perchè i paesani erano incerti su tutto.
Come non comprendere i nazareni? Proprio questa mattina ho visto un video per qualche minuto, una intervista ad un Sacerdote francescano, docente universitario di una famosa facoltà di Teologia di Roma, ha affermato con certezza che Dio è stato inventato e che Gesù era in realtà la divinità Horus. Per questo Sacerdote gli ebrei costruirono Dio tramite un sincretismo degli antichi dei sumeri, avvalendosi di ricerche epigrafiche, archeologiche e filologiche.
Il parallelismo che inventano tra Gesù e Horus è frutto di una giustificazione personale che porta all'irrazionalità. Se Dio non esiste e Gesù era un altro, quindi non hanno alcun obbligo di seguire il Vangelo, perchè esso non presenta una storia autentica. Questa teoria si disintegra da sola all'interno del Cristianesimo, nessun credente potrà mai appoggiare queste eresie. Intanto il professore continua ad insegnare ai giovani futuri Sacerdoti.
Se anche Sacerdoti e Prelati mettono in dubbio oggi la divinità di Gesù, come non comprendere i nazareni di duemila anni fa?
Già all'ingresso di Gesù nella sinagoga tutti Lo guardavano e si scambiavano sguardi indagativi, volevano da subito una risposta su quanto si diceva in Galilea sul giovane che avevano visto crescere a Nazareth. Nella sinagoga Gesù "si alzò a leggere", gli venne consegnato il rotolo del profeta Isaia. "Apertolo", lesse il brano che gli interessava. "Poi arrotolò il volume, lo consegnò all’inserviente e sedette".
Tutti guardavano Gesù per ascoltare una sua parola, gli occhi erano fissi sopra di Lui, spasimavano per capire il motivo della missione che aveva intrapresa. Non a caso il rotolo era proprio quello che presentava la missione del Messia atteso, l'inizio del testo già indicava il programma: "Lo Spirito del Signore è sopra di me, per questo mi ha consacrato con l’unzione".
Gesù dunque si autopresenta come ripieno di Spirito, “consacrato con l’unzione”, “mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio”: è il Messia sacerdote, profeta e re. Su questo Volto di Cristo gli occhi della Fede e dell’amore dei cristiani devono stare fissi. Perdere di vista questo Volto significa smarrirsi e non comprendere più dove si trova la Verità biblica.
Quando Gesù disse che quella parola si realizzava in Lui, "Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato", i presenti erano meravigliati per questa affermazione e passarono presto dallo stupore all'inquietudine, fu un vero shock l'ascolto di questa frase. Essi non reagirono al carattere eccezionale delle opere compiute da Gesù, erano indignati e mostravano molta sorpresa per il fatto che la sapienza sia stata donata proprio al giovane che conoscevano, che le opere di potenza siano compiute da Lui.
La correlazione tra i miracoli che erano stati compiuti nella regione e questo Uomo che conoscevano bene, non poteva esistere!
Essi ricordavano il lavoro di Gesù e i suoi parenti, erano convinti dell'incompatibilità tra Lui e il Messia. L'identità del compaesano era quella, non riuscivano a vedere altro, quindi bloccavano qualsiasi iniziativa di Dio.
La stessa invidia e l'incapacità di non capire gli interventi di Dio, avvengono anche oggi tra i cristiani, sono presi di mira le autentiche apparizioni mariane come Fatima e Lourdes, o Santi come Padre Pio.
I nazareni evitavano di porsi domande concrete per non accettare i miracoli di Gesù, creavano pretesti per non interrogarsi sulla verità dell'identità del loro conoscente divenuto famoso. È miserabile l'uomo quando non vuole accettare la verità e crea appigli per mostrare ciò che non esiste.
La buonafede dei nazareni non è ammissibile, c'è solo un grande orgoglio per non ammettere la verità, ma si comprende l'incapacità di arrivare alla verità per proprie responsabilità. Questa incapacità è però frutto di una vita disordinata, perchè oggi si può avere un dubbio sull'autenticità di una apparizione ma non sulla divinità di Gesù Cristo.
Chiediamo nella preghiera la Grazia di vivere sempre nella verità e di evitare qualsiasi atteggiamento non spirituale. Buona preghiera a tutti.

 

Maria Madre di Gesù
D - In questo brano sono presenti più elementi della vita spirituale, si trovano indicazioni importanti per compiere un santo cammino di Fede. Prima inserisco alcune parole dette da Gesù alla mistica Catalina Rivas, i cui scritti sono stati approvati dall'Arcivescovo di una diocesi della Bolivia: "L'unione vera con Me comincia quando prendi coscienza che tu non sei niente e sperimenti, per mezzo del tuo deserto e del tuo vuoto interiore, che puoi giungere a essere tutto in Me".
Queste parole di Gesù indicano che rimane indispensabile perchè ci sia una vera conversione, la conoscenza della pochezza di cui siamo impastati tutti, che da soli siamo niente e che davvero senza il Signore non possiamo fare nulla di buono.
Nel Vangelo Lui parla della necessità del rinnegamento per scoprire la vera spiritualità e conoscere la propria interiorità.
La conoscenza profonda di se stessi è assolutamente indispensabile, se questa non avviene l'orgoglio domina la persona ed essa compie tutto come fuori di sè, senza la capacità di dominare gli istinti e dirigere le passioni esclusivamente verso il Bene.
Il grande problema di moltissimi cristiani è la mancata comprensione dell'autentico cammino spirituale, immaginano di fare grandi cose solo con la frequenza della Messa e con la recita delle preghiere giornaliere, senza lottare contro il peccato, i vizi e le cattive inclinazioni.
Prendiamo in esame il lebbroso del Vangelo: egli rientrò in sè a causa dell'inguaribile malattia, nel suo caso la sofferenza lo ridimensionò, quindi si rese conto di non essere niente da sè e che per guarire occorreva l'intervento di Dio. In molti casi la malattia induce alla conversione perchè ci si rende conto che le ricchezze, il potere, le amicizie importanti non servono a nulla per ottenere la guarigione.
Solo Gesù guarisce e non ci vogliono soldi, ma l'amore verso Lui, il pentimento dei peccati e la costante preghiera fiduciosa.
Il lebbroso dopo anni di sofferenze orribili, dopo avere visto scomparire parti del corpo a causa della lebbra che corrodeva inesorabilmente, dopo l'umiliazione assoluta, cominciò a credere nel Maestro che predicava e guariva innumerevoli malati. In lui la Fede verso Gesù crebbe di continuo, sperava ardentemente di poterlo vedere per gridargli tutto il suo amore e per chiedere il miracolo della guarigione.
Prendiamo in considerazione l'immensa fiducia che il lebbroso nutriva verso Gesù quando Lo incontrò, ma già prima, pensando a Lui si sentiva guarito, riusciva a sopportare meglio la gravissima malattia, era pieno di speranza perchè la sua preghiera era già ascoltata dal Signore.
Il lebbroso oggi ci indica che per diventare veri seguaci di Gesù dobbiamo fare l'esperienza dell'umiliazione, non necessariamente della malattia, ci sono altre prove morali più dolorose di quelle fisiche. Non le manda Gesù ma quando arrivano e si accettano con Fede, si rinasce nuovamente nello Spirito.
Il lebbroso portava su di sè la lebbra, era inguardabile e metteva paura, sembrava un mostro. Il peccatore porta oggi su di sè il peccato, questo causa uno sconvolgimento alla persona e allontana ogni forma di bene. Anche i lineamenti del volto assumono fattezze aggressive, dure, nervose e spesso anche cattive. Questo non significa che la persona sia cattiva, non avvengono queste trasformazioni commettendo un solo peccato ma quando si vive perdutamente nei peccati.
Il lebbroso pensando a Gesù guariva interiormente, poi effettivamente il suo corpo ritornò sano e splendido dopo il miracoloso intervento del Signore. Mentre il peccatore non pensa a Gesù e la sua situazione peggiora sempre più, l'unica salvezza che ha arriva dalla preghiera fatta dai familiari e dai conoscenti, che chiedono con umiltà la sua conversione.
Il vero cammino di Fede ce lo traccia il lebbroso: l'umiliazione lo rese convinto di non poter fare nulla, cominciò a pregare Gesù e a credere fermamente in Lui, quando Lo incontrò si gettò ai suoi piedi «pregandolo: "Signore, se vuoi, puoi purificarmi"».
Non gridava, pregava con Fede, era sicuro dell'intervento di Gesù, infatti come attesta il Vangelo, il Signore non pose domande, non chiese qual era la sua Fede, ma rispose subito: "Lo voglio, sii purificato!".
Alle sue parole seguì come sempre il miracolo, "e immediatamente la lebbra scomparve da lui". Chi riflette su queste parole, trova il fatto sensazionale, perchè un lebbroso incurabile si è ritrovato in pochi secondi completamente guarito, puro, immacolato e con gli arti ricresciuti. La Fede in Gesù, l'amore e la fiducia hanno trasformato la vita del lebbroso e da quel momento iniziò una nuova vita, la vera vita in Dio.
Un altro aspetto da valutare nel Vangelo è il comando di Gesù: "Va invece a mostrarti al sacerdote e fa l’offerta per la tua purificazione". Non doveva riferire a nessuno della guarigione, doveva parlare solo con il sacerdote del Tempio. Qui si intravede anche l'importanza dei consigli da ricevere oltre la necessità dell'attestazione della guarigione che arrivava dal sacerdote di allora.
Sono indispensabili i consigli da chiedere con fiducia ai Sacerdoti o ai Padri spirituali che sono sulla via della Santità per non smarrire la Via del Vangelo. Buona preghiera a tutti.

 

Madonna del Carmelo

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

Madonna Orione
Madonna di Lourdes San Luigi Orione

Come trovarci

Associazione
Amici nostra Signora di Lourdes
San Luigi Orione

Via Cascina Nuova n° 5
23873    Missaglia ( LC )

Tel. 338 2519542  -  340 0694979  -  039 9241201

Ci troviamo il:
Lunedì - Martedì - Mercoledì - Giovedì e Venerdì -  dalle ore 8,30 alle ore 12,30


Il pomeriggio dalle ore 14 fino alle ore 17 per i soli Malati spirituali telefonare per l'appuntamento.

Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario ore 21 la Messa dei Malati
La domenica dalle ore 14,30 fino alle ore 19,30

Aiuta l'Associazione

Sostieni la nostra Associazione con un'offerta anche piccola. Un grazie di vero cuore a tutti i Benefattori. Stiamo cercando una casa per accogliere gli anziani soli. Aiutateci.

Amount
 EUR