01/11/2015

Catechesi N. 84

A - In pochissime parole Gesù precisa la volontà di Dio sulle coppie omosessuali e sui divorziati: “Dall’inizio della creazione Dio li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne.
B - Il Vangelo oggi rispecchia bene la condizione di questa società, non solo per le notizie che arrivano da più fronti e fanno sentire il grido di guerra, ora di una Nazione ora di un’altra.
C - Troviamo molti passaggi difficili in questo Vangelo e richiedono maggiore tempo e spazio per spiegarli dettagliatamente, voglio esaminare inizialmente l’incontro tra Gesù e il giovane ricco. Ciò che desta impressione in questo dialogo è l’occasione perduta del giovane di diventare un grande discepolo del Signore.
D - L'accusa più sferzante contro Gesù è quella di essere al servizio di satana. Solo a pensare questo, chi Lo accusa è veramente nelle mani e nel cuore di satana. È un'accusa maliziosa ripetuta molto spesso da quelli che compiono opere diaboliche e non si curano di fare una verifica personale. 

Domenica 15 Novembre ore 10.30 Santo Rosario a seguire Lodi e Unzione dei Malati. Avremo l'onore di ospitare le Reliquia della Beata Pierina De Micheli portata dalle suore dell'Immacolata Concezione di Buenos Aires di Milano 

La giornata sarà animata dagli Alpini di Lissone con Castagne e Vin Brule. Vi aspettiamo numerosi!!!

 

 

+ VANGELO (Mc 10,2-16)
L’uomo non divida quello che Dio ha congiunto.

A - In pochissime parole Gesù precisa la volontà di Dio sulle coppie omosessuali e sui divorziati: “Dall’inizio della creazione Dio li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne.
Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto”.
La chiarezza è piena ma molti non vogliono accettare la volontà di Dio, ignorano intenzionalmente questa parte del Vangelo e vivono disordinatamente. Per precisare cosa avviene in questi contesti, ribadisco che da parte mia e credo di tutti quelli che seguono seriamente Gesù, non c’è la condanna verso chi vive disordinatamente la sua sessualità o chi divorzia e si risposa.
Ognuno è libero nelle sue decisione, gli altri non condannano il peccatore autore di scelte opposte al Vangelo, condannano i peccati, lo stile di vita non consono alla Fede che dicono di professare e che arreca enorme danno ai buoni credenti.
Le parole del Signore sono chiare e non manipolabili, se poi qualcuno dice diversamente è pure un mentitore.
Inevitabilmente il paragone lo facciamo con quanto è avvenuto ieri di immensamente scandaloso. L’intervista del monsignore teologo al Corriere della Sera e a un quotidiano polacco, inoltre la conferenza stampa tenuta in una trattoria, presentando il suo compagno/fidanzato e disprezzando la Fede cattolica con affermazioni pesanti, danno il segno di come vivono i vescovi e i sacerdoti omosessuali, purtroppo ce ne sono tanti, come avevo detto un po di mesi fa, arriveranno i più grandi scandali della storia della chiesa per colpa di questi consacrati.
Già la loro scelta comporta la perdita della Grazia e la caduta rovinosissima verso il baratro, si precipita di peccato in peccato, l’abisso chiama un abisso. Una simile decisione rompe drasticamente con Dio, perché comporta uno stato di vita che permane nel peccato mortale, dove i  pensieri e le  scelte dipendono dai piaceri carnali. Così facendo si cade nella rete di satana, nella sua trappola diabolica e si perde qualsiasi interesse per Gesù, per la vita spirituale e per la salvezza delle anime.
Il monsignore che ieri ha fatto il botto e ha voluto fare coming out, certamente ha sbagliato tutto, perché la sua esplosione conferma che il Consacrato omosessuale non è padrone della sua volontà, non riesce a gestire più le cose spirituali, semmai è schiavo dei vizi e delle passioni.
Avrebbe potuto liberamente chiedere la dispensa e lasciare il sacerdozio, senza disgustare i milioni di buoni cattolici, senza far conoscere al mondo intero che dietro un Sacerdote dall’apparente figura rassicurante, si può nascondere un immorale che non si interessa più di Gesù, delle cose di Dio e del bene delle anime.
Immaginate il credente che si confessa con lui o con chi  la pensa come lui. Beh, come si sente dire da molte parti, tanti sorvolano sui peccati sessuali, altri li giustificano e  altri ancora sostengono che i tempi sono cambiati…
Come esce dalla Confessione un credente che voleva sentire consigli conformi alla sana dottrina della Chiesa? Più confuso e incredulo di prima.
Il monsignore di ieri che si chiama Krysztof Charamsa, ha riferito nell’intervista e nella conferenza stampa, affermazioni pienamente opposte alla Chiesa e ha preteso che si cambiasse il Catechismo della Chiesa. Per lui continuare a vivere nell’immoralità è giusto, contrariamente a quanto insegna Gesù nel Vangelo.
Vedete dove va a finire il sacerdote che commette  questi peccati di lussuria, contro natura? Cade continuamente verso il basso e più si allontana da Dio,  più perde ogni possibilità di lucidità spirituale.
Inevitabilmente si perde la vocazione commettendo continui peccati mortali di lussuria, si perde l’amore verso Dio, il pensiero verso Lui è solo un fattore di conoscenza teologica dopo molti anni di omelie, ripetizioni di parole evangeliche, conoscenza intellettuale di quanto ha studiato.
La perdita della sua vocazione non è avvenuta ieri mattina, non si è dimenticato di Gesù quando ha rilasciato le interviste al Corriere e a un quotidiano polacco, la sua vocazione è finita da molti anni e quello che mi rattrista fortemente è che è rimasto come segretario aggiunto della Commissione teologica internazionale vaticana e ufficiale della Congregazione per la dottrina della fede. Chi lo protegge???        Lo scorso inverno vi avevo detto che alcuni cardinali, vescovi e sacerdoti in mano al demonio stanno tentando di distruggere la Chiesa dal suo interno ma non ci riusciranno, la potranno solo scalfire, infatti le porte degli inferi non prevarranno:  l’ha detto Gesù. La Chiesa per colpa di questi consacrati toccherà il fondo per poi risorgere più splendente di prima. 
Ricordo inoltre, che questo monsignore  insegna in diversi atenei romani, dove si formano i futuri Sacerdoti; ricopre quindi cariche importanti nella Chiesa e ce ne sono tanti come lui che devono decidere per gli altri.
Con una coscienza così offuscata quale interesse potranno avere per la verità e la giustizia???
La dichiarazione pubblica, diretta al mondo intero del monsignore: “Sono gay e ho un compagno”, manifesta la perdita del controllo, l’incapacità di superare queste cadute e la compiacenza di non essere solo in Vaticano.
Ha risposto di sì alla domanda se sono moltissimi gli omosessuali in Vaticano.
Poi, nella conferenza stampa è andato a ruota libera, attaccando e umiliando la Chiesa. Lungi dal ritirarsi in silenzio, ha rilanciato, con una sorta di appello all'orgoglio omosessuale: “Dedico il mio outing a tutti i preti omosessuali che ci sono nella Chiesa. Tenetevi forte, perché un gay pride tra le mura vaticane, forse, non è poi così lontano...”.
Che dire… Che siamo arrivati ai tempi predetti dalla Madonna a Le Salette e a Fatima.
Non soddisfatto… ha aggiunto altre parole pesanti che causeranno molto male alla Chiesa e a quei Sacerdoti che vogliono vincere le loro debolezze.
“Devo parlare di ciò che si dice al Sant’Uffizio, che è il cuore dell'omofobia della Chiesa cattolica, un'omofobia esasperata e paranoica. Dedico il mio coming out ai tantissimi sacerdoti omosessuali che non hanno la forza di uscire dall'armadio. In ogni società di soli uomini ci sono più gay che nel mondo come tale”.
Si è poi lasciato andare a deliri e insensatezze tipiche di chi è caduto in una voragine e non riesce a capire più nulla.
“Anche l'omosessualità è amore e merita una famiglia. L’amore omosessuale è un amore familiare, che ha bisogno di una famiglia. Una coppia di lesbiche o di omosessuali deve poter dire alla Chiesa: noi ci amiamo secondo la nostra natura e questo bene del nostro amore lo offriamo agli altri”.
Che c’entra la loro depravazione con l’amore spirituale da donare agli altri?
È venuta una reazione dura da parte del responsabile della sala stampa padre Lombradi, che Charamsa aveva previsto.
“So che dovrò rinunciare al mio ministero -dice nell'intervista-. La Chiesa mi vedrà come uno che non ha saputo compiere il proprio dovere (riferimento alla castità, ndr), uno che si è perso e per di più non con una donna ma con un uomo.
Ma io non faccio questo per vivere con il mio compagno, lo faccio per me, per la mia comunità, per la Chiesa. È una decisione molto più profonda, che nasce dalle mie riflessioni su ciò che guida la Chiesa”.
Vorrà dire che le sue riflessioni le avrà lette da un libro erotico e non dal Catechismo della Chiesa. Perché il vero amore del Sacerdote è quello donato gratuitamente dopo essersi riempito dello Spirito di Dio e non va alla ricerca dei piaceri mondani.
Il Sacerdote vive un intenso amore spirituale con Dio ed è appagato, è felice, anche perché diventa vero padre di una moltitudine di figli e più fa del bene più aumenta l’amore spirituale per le anime.
Non cerca sfoghi alternativi, il suo cuore è pieno di amore per Dio e tutte le persone che lo avvicinano trovano in lui un appoggio sicuro.
Il Sacerdote che vive in verità la sua vocazione partorisce nella preghiera tante anime che si salvano e lo benediranno in eterno.
Leggiamo alcune parole del Papa San Giovanni Paolo II: “Ascoltare Cristo e adorarlo porta a fare scelte coraggiose, a prendere decisioni a volte eroiche. Gesù è esigente perché vuole la nostra autentica felicità. Chiama alcuni a lasciare tutto per seguirlo nella vita sacerdotale o consacrata.
Chi avverte quest’invito non abbia paura di rispondergli “sì” e si metta generosamente alla sua sequela. Ma, al di là delle vocazioni di speciale consacrazione, vi è la vocazione propria di ogni battezzato: anch’essa è vocazione a quella “misura alta” della vita cristiana ordinaria che s’esprime nella santità.
Quando si incontra Cristo e si accoglie il suo Vangelo, la vita cambia e si è spinti a comunicare agli altri la propria esperienza.
Solo nella misura in cui fa una personale esperienza di Cristo, il giovane può comprendere in verità la sua volontà e quindi la propria vocazione. Più conosci Gesù e più il suo mistero ti attrae; più Lo incontri e più sei spinto a cercarlo. È un movimento dello Spirito che dura per tutta la vita”.
Il monsignore di ieri non aveva compreso bene il vero significato della sua vocazione e della totale consacrazione a Gesù Cristo! Gli ricordo a questo monsignore, che uno dei peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio e il Peccato contro Natura. Buona preghiera a tutti.

 

+ VANGELO (Lc 11,15-26)
Se io scaccio i demoni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio.

B - Il Vangelo oggi rispecchia bene la condizione di questa società, non solo per le notizie che arrivano da più fronti e fanno sentire il grido di guerra, ora di una Nazione ora di un’altra. Uomini senza Dio sono privi di pace e annebbiati, il loro dio è il potere dominante e rimangono inquieti per cercare di escogitare nuovi progetti privi di amore e di pace.
Cos’è un uomo senza amore e senza pace? Si chiamano uomo e donna perché sono esseri umani, ma chi può scommettere un centesimo che sotto le sembianze di un uomo crudele esista ancora un’anima? In effetti l’anima c’è, ma è spenta e paralizzata, non trasmette più nulla di veramente umano, ormai e in mano ai diavoli.
Questo è il mondo di oggi, la società che ha scelto altro rifiutando Dio, le persone che non si accorgono ed è quasi impossibile per loro, che i demoni sono operativi giorno e notte e che non smettono di arrecare fastidi a quanti si incamminano verso la via della salvezza eterna.
Mentre miliardi di persone non si accorgono dei demoni, oramai lo portano dentro anche se non sempre si tratta di possessione, ma la negatività satanica è presente in coloro che sono lontani da Gesù e non pregano. Le negatività sono presenti anche nelle persone che pregano ma che non hanno compiuto un vero cammino di Fede.
I demoni non perdono tempo dietro quelle persone che obbediscono a tutte le tentazioni, ormai appartengono a loro.
Quindi, esiste una lotta tra Bene e male all’interno della persona, vince chi prega e segue il Vangelo. Non vince chi è più ricco o è più furbo. Al contrario questi sono sempre sconfitti. E la mancanza della ricerca del Bene da coltivare interiormente, indebolisce di continuo la persona fino a renderla facile preda di qualsiasi tentazione.
Neanche molti credenti hanno compreso che satana può allontanarsi da loro quando pregano bene e con amore, ma se la preghiera scade di qualità, è sempre pronto a ritornare per danneggiare con maggiore forza non solo quella persona, anche la sua famiglia e tutti i loro interessi.
«Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo e, non trovandone, dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. Venuto, la trova spazzata e adorna. Allora va, prende altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora. E l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima».
La mancanza della preghiera costante e devota apre le porte ai demoni e se entrano in una persona, possono compiere quanto vogliono.
Chi può scacciare i demoni se non Uno più forte di loro? Solo Gesù è il Salvatore.
Se i non credenti non vogliono accettare queste verità, i cristiani devono riflettere sui motivi che hanno portato un marito fedele a diventare infedele e indifferente, ma lo stesso vale per una moglie. Oppure i figli che si ribellano alle regole doverose ed entrano nella sfera magica, seguendo tanti inviti occulti che arrivano dai mass-media, diventando facili prede di satana.
Come possono comprenderlo i genitori se non pregano e non sono vicini a Gesù e alla Madonna?
La lotta che avviene tra Gesù e satana nella persona è sottile ma forte, però sono poche le persone che si rendono conto che l’alternarsi di pace e guerra nelle loro anime è qualcosa di strano. Sta qui la trama che sembra un film invece è una realtà molto pericolosa, ma la maggior parte non se ne cura.
Se nelle nostre anime regna il Signore e siamo consacrati al Cuore Immacolato di Maria, i demoni hanno pochissimo potere e le loro tentazioni diventano sempre più deboli, fino a riuscire a neutralizzarle con molta facilità. Buona preghiera a tutti.

 

+ VANGELO (Mc 10,17-30)
Vendi quello che hai e seguimi.

C - Troviamo molti passaggi difficili in questo Vangelo e richiedono maggiore tempo e spazio per spiegarli dettagliatamente, voglio esaminare inizialmente l’incontro tra Gesù e il giovane ricco. Ciò che desta impressione in questo dialogo è l’occasione perduta del giovane di diventare un grande discepolo del Signore.
Per non distaccarsi dai molti beni materiali e dalla sua mentalità, ha perduto l’occasione della vita.
Non ebbe più occasione di incontrare Gesù e di accettare l’invito del Maestro che era molto esigente, un invito che non propone a tutti, non lo propone, per esempio, a quanti sono sposati e vivono in famiglia: “Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!”.
Questa proposta di Gesù fu provocata dal giovane, una provocazione santa sicuramente, perché era stato il giovane a cercare insistentemente il Signore e a descrivergli la sua vita spirituale, il suo serio e convinto impegno nell’osservanza della Legge ebraica. La sua osservanza dei Comandamenti rallegrò molto Gesù, per questo gli chiese un impegno in più: “Una cosa sola ti manca: va’, vendi …”.
La richiesta del giovane ricco era commovente, chiese inizialmente cosa doveva fare oltre all’impegno già profuso per conquistare la vita eterna. Da questa sua richiesta scaturirono le precisazioni del Signore.
Dapprima gli dice che bisogna osservare i Comandamenti e glieli elenca:
«Per entrare nella vita eterna osserva i Comandamenti».
«Quali, mio Signore? Gli antichi o i tuoi?».
«Negli antichi sono già i miei, i miei non mutano gli antichi. Essi sono sempre:
adorare di amor vero l’unico vero Dio
e rispettare le leggi del culto,
non uccidere,
non rubare,
non commettere adulterio,
non attestare il falso,
onorare padre e madre,
non danneggiare il prossimo ma anzi amarlo come ami te stesso.
Facendo così, avrai la vita eterna».
«Maestro, tutte queste cose le ho osservate dalla mia fanciullezza».
Gesù lo guarda con occhio d’amore e dolcemente gli chiede: «E non ti paiono sufficienti ancora?».
Poi, dopo che il giovane gli ha espresso la sua attiva osservanza religiosa, gli chiede qualcosa in più. Questo è per noi un grande insegnamento, in quanto non possiamo cullarci sulle opere spirituali che già facciamo, non dobbiamo mai sentirci soddisfatti delle preghiere che recitiamo come se fossero esaurienti.
Davanti a Gesù niente è mai abbastanza.
Certo, ogni credente è libero di fare o non fare, di pregare molto o poco, una cosa però è sicura: si riceve da Dio quanto si dona nell’impegno spirituale e nelle opere buone. Nessuno può lamentarsi se non riceve nulla, deve chiedersi quanto prega e se la sua preghiera è di qualità, cioè umile, amorosa, intima, devota, fiduciosa.
La vita frenetica non permette più a moltissimi credenti di fermarsi durante la giornata e di verificare l’utilità o meno delle cose che compiono, sono molti quelli che sprecano tempo inutile dinanzi al pc o a scambiare interminabili messaggi che non portano la vera gioia, ma solamente distraggono dai veri problemi i quali rimangono sempre problemi irrisolti.
Quando allora sarà possibile trovare tempo sufficiente per riflettere su se stessi e conoscersi meglio?
Bisogna trattenere la scelta della vita frenetica, innanzitutto chiedendo ogni giorno a Gesù e alla Madonna la capacità di bloccare gli istinti animali che rendono schiava la persona di pensieri impulsivi e spesso sconsiderati, poi occorre un impegno costante nella vigilanza su se stessi, perché quando si smette il controllo personale si è in balìa della frenesia la quale evidenzia l’immaturità spirituale.
Non voglio condannare la persona del monsignore che ha fatto coming out, l’ho già scritto che si condannano i peccati, soprattutto quando sono rivelati dalla stessa. Ieri sera ho visto un breve video sul web di una intervista più lunga che trasmetteranno oggi su Canale 5 del teologo Charamsa.
Nelle sue parole c’è una enorme contraddizione, dice parole opposte al Vangelo e al ruolo delicatissimo che ha ricoperto per molti anni.
Libero di lasciare o di fare come crede, ma non ci venga a fare la recita, pure con la voce commossa e impostata per commuovere, che avendo manifestato la sua omosessualità alla sua Chiesa si sente bene.
Sono parole inconcepibile quelle che afferma, non segue più Gesù e ha innalzato un idolo a una divinità che è il vizio della lussuria.
Libero di vivere nella lussuria, ma non inganni i credenti che ascolteranno la sua intervista con parole di amore, affetto, comprensione e altro, perché l’insegnamento bi millenario della Chiesa che è il Vangelo di Cristo dice altre cose.
Quando ha chiesto l’ammissione al sacerdozio sapeva benissimo qual è la legge sulla morale, se nel corso degli anni non l’accetta più, non divenga una star mediatica per inculcare una nuova e falsa dottrina ai cristiani. Onestamente dovrebbe evidenziare la sua posizione ma precisando che è in pieno conflitto con la promessa fatta al momento dell’ordinazione sacerdotale e che si oppone pienamente al Vangelo.
Dice che non esiste la lobby dei gay mentre Papa Bergoglio ne ha parlato nel 2013. Dice che conosce altri sacerdoti omosessuali e che sono i migliori pastori nella Chiesa… Dice che bisogna rivedere il Catechismo e che la Chiesa deve prendere atto della situazione drammatica dei preti omosessuali.
Il dramma principale e che causa quello che chiama dramma, è la perdita della Fede, non pregano più e si ritrovano in balìa dei sensi.
Sapete perché si cade in questo peccato o altri vanno con le donne, per non parlare di quanti cercano i bambini? Perché non pregano più, non osservano il Vangelo, non fanno penitenze, non mettono in atto l’insegnamento primario dato dal Signore: “Rinnega te stesso…”.
Rinnegarsi per un Sacerdote è la regola ordinaria, deve anzi cercare volontariamente il rinnegamento per avvicinarsi a Gesù e rifiutare prontamente e lucidamente tutte le proposte di piaceri effimeri che arrivano dalla mondanità.
Il Sacerdote è tale perché nella sua ordinazione ha promesso di seguire Gesù Cristo, di osservare il suo Vangelo e di rinnegarsi.
Se negli anni perde la vocazione o non è più in grado di vivere come chiede il Signore, lasci e faccia altre scelte. Ma non può svolgere questa missione con il cuore vuoto di amore per Gesù e la testa piena di interessi sessuali verso gli uomini.
Bisogna essere onesti con se stessi e verificare se l’impegno pastorale dà gloria a Dio o è diventato un mestiere come un altro.
Se un cardinale o un vescovo o un funzionario del Vaticano che decidono su questioni importanti per la vita di un Sacerdote, è omosessuale ed avversa quel Sacerdote che invece predica la purezza e l’osservanza della morale sessuale;
se è dedito al sesso con donne, che trova con molta facilità tra le migliaia che si conoscono, e nella fogna in cui cade e vive perde il senso del sacro e comincia ad odiare i buoni parroci e religiosi che con umile costanza sono dediti alla salvezza delle anime;
se uno di questi prelati vive nel lusso ed è amante delle ricchezze, e si lascia totalmente dominare dallo spirito mondano e danneggia i parroci e le parrocchie, i religiosi e i fedeli, cosa bisognerà fare per farlo rimuovere?
E se chi decide per la sua rimozione la pensa come lui?
Il coming out di Charamsa è lo spartiacque che darà inizio ad una grande trasformazione in peggio, di molti uomini di Chiesa.
Tranne che per quei pochi Cardinali, Vescovi, Sacerdoti e Religiosi che ancora vivono in Grazia di Dio e sono impegnati nell’evangelizzazione santa ed efficace, e pregano con grande fervore per la Chiesa, la conversione dei peccatori e la salvezza delle anime.
Per sintetizzare: qualsiasi uomo di Chiesa che perde il senso del sacro a causa della sua vita corrotta, non si cura più della verità e della giustizia, anzi diventa un giustiziere e avversa i buoni Sacerdoti che rimangono fedeli a Gesù. Lo fanno anche per invidia oltre che per lo spirito negativo che trasmette satana e di cui essi ne sono riempiti.
Quindi, nell’intervista del teologo che ha dichiarato la sua omosessualità il giorno prima dell’inizio dell’importante Sinodo voluto da Papa Francesco, l’effetto dei cattolici deboli e volubili, potrebbe essere quello della giustificazione della sua omosessualità, questo per la mancanza di vera spiritualità e della conoscenza della nostra dottrina.
Oggi Gesù dice al giovane ricco: “Se vuoi essere perfetto…”. Gesù parla di perfezione soprattutto rivolgendosi ai Prelati e ai Sacerdoti mentre Charamsa si lascia intervistare per giustificare la sua posizione di omosessuale, cercando cavilli per giustificare i suoi peccati?
Non condanno Charamsa per la sua omosessualità, ne darà conto a Dio anche per la confusione e l’inquietudine che sta trasmettendo ad altri preti, trovo gravissimo questo tour che ha iniziato con le interviste per giustificare un comportamento pienamente in opposizione al Vangelo e alla Chiesa. Buona preghiera a tutti.

 

D - L'accusa più sferzante contro Gesù è quella di essere al servizio di satana. Solo a pensare questo, chi Lo accusa è veramente nelle mani e nel cuore di satana. È un'accusa maliziosa ripetuta molto spesso da quelli che compiono opere diaboliche e non si curano di fare una verifica personale. Sono quelli che cercano maliziosamente la pagliuzza nell'occhio altrui.
La debolezza può portare a questi giudizi rilasciati con prontezza, è sicuramente più malvagia l'azione di quanti vogliono colpire intenzionalmente i buoni, una famiglia, chi prega molto e vive la Parola di Dio.
Mettendo da parte i non credenti, tra i cristiani un grande numero non crede nell'esistenza di satana, e oggi Gesù spiega che satana esiste e senza freno cerca di distruggere ogni bene e le anime. I cattolici lamentano la mancanza di insegnamenti precisi sull'attività di satana e i mezzi per sconfiggerlo. Questo non avviene quasi più è la potenza di satana nel mondo aumenta.
I satanisti sperimentano l'esistenza del loro padrone non per le gioie che egli dona ad essi, in quanto è privo di pace, gioia, amore, felicità, umiltà, verità, giustizia. Non solamente nei satanisti non riscontriamo queste qualità, anche in tutti quelli che non seguono Gesù.
Senza Gesù è impossibile sperimentare i frutti dello Spirito Santo, essi sono nove secondo l'indicazione di San Paolo nella Lettera ai Galati: "Amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo" (Gal 5,22).
Chi non vive in Gesù può illudersi di provare amore verso qualcuno ma è passione o amore possessivo o tornaconto personale. L'amore umano è importante e molti lo sperimentano nella coppia o verso i propri familiari, ma senza Gesù è incompleto, è più possessivo che di donazione. Allontanarsi da Gesù comporta un aumento di sentimenti umani che non si elevano mai verso il Cielo.
L'opera instancabile di satana è di bloccare ogni desiderio di santità, azzoppare con l'aiuto degli uomini malvagi, ogni tentativo di fedeltà al Vangelo storico da parte dei buoni o dei peccatori che avvertono nella coscienza il richiamo di Dio.
È una lotta micidiale quella che vivono i buoni, si trovano in mezzo tra Gesù e satana con le sole armi potenti dei Sacramenti e della preghiera, purtroppo da molti non praticate. Senza questa pratica, satana diventa sempre più forte e domina la vita dei peccatori ma essi non se ne rendono conto. Molti pensano di essere furbi e di riuscire ad ingannare i buoni, ma non capiscono che quei pensieri astuti che mirano a danneggiare gli altri, arrivano dai diavoli.
Gesù oggi ci parla di una lotta e ognuno di noi è chiamato a schierarsi con Dio o con satana non c’è via di mezzo. Per restare con Gesù occorre un po’ di sacrificio, mentre per servire satana è sufficiente non osservare il Vangelo… Non sono forse miliardi quelli che non osservano il Vangelo?
Gesù indica satana come un uomo forte, e davvero satana è fortissimo quando la persona non osserva i Comandamenti e non recita il Santo Rosario. Al contrario, satana diventa debole e si mette terrore dinanzi ai credenti che praticano i Sacramenti e, soprattutto, sono innamorati di Colei che fece innamorare la Santissima Trinità.
Senza la presenza della Madonna, satana riesce a compiere quello che vuole, è bravo anche ad ispirare buone azioni per non far compiere la volontà di Dio o opere molto più importanti. Vedete che il discernimento è essenziale?
Questo è il tempo di schierarci risolutamente con Gesù, non farlo comporta l'adesione a satana, anche senza volerlo o addirittura rifiutandolo. Non c'è altra possibilità se non di schierarsi in una delle due parti, "tertium non datur".
Non esiste una terza soluzione, non si può servire Gesù a giorni alterni, perché quando non si serve Lui, in realtà si serve il satana. Anche se non si compiono opere gravi c'è sempre la risurrezione dei vizi e delle iniquità.
La nostra deve essere una decisione definitiva di stare con Gesù e di venerare la Madonna con grande amore, consacrandoci a Lei ogni giorno e chiedendole di proteggerci da ogni pericolo, dalle cattiverie altrui, dalle congiure dei nostri nemici. Ma noi amiamo tutti! Buona preghiera a tutti.

 

 

 

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