Madonna Miracolosa

07/01/2014

Principali spunti di riflessione

A - La solennità della Madonna nel calendario liturgico. L'importanza e l'indispensabilità della preghiera.
B - Il significato e il valore della Epifania nella ricerca di Gesù, .
C - L'opera  di Giovanni Battista e il suo insegnamento..

A - Uno degli aspetti che mi piace di questa solennità è la sua collocazione nel calendario liturgico. Nel 1° giorno del nuovo anno troviamo la Madre di Dio ad indicarci il cammino, a guidarci durante tutto l'anno. I credenti trovano in questo giorno la risposta al cammino spirituale che non si può non compiere senza la Madonna.
Dio da molti secoli ha voluto che si esaltasse la Vergine Maria con questo titolo, fin dal lontano 11 ottobre 431, quando, durante il Concilio di Efeso, venne definita la Verità di Fede della “Divina Maternità di Maria”; così nel 1931, ricorrendo il XV Centenario del Concilio, Papa Pio XI ne istituì la festa liturgica.
La Chiesa ha recepito la volontà di Dio indicando non solo nell'Immacolata la Guida per giungere a Gesù, ha anche posto al 1° dell'anno la solennità più prestigiosa. Una Creatura che diventa Madre di Dio ha del clamoroso, non diventa madre di una delle tante divinità pagane degli antichi romani o dei greci, la Fanciulla di Nazareth è stata innalzata ad un privilegio che anche i cristiani più deboli faticano a credere: Madre di Dio.
Una Creatura elevata ad una dignità così insuperabile, inaccessibile, ineguagliabile, doveva avere privilegi rarissimi!
In questi duemila anni, di conseguenza, la Madre di Dio ha dimostrato la sua Onnipotenza per Grazia, intervenendo su mandato di Dio nella nostra storia unicamente per condurre noi a Dio. Con la sua piena partecipazione alla Vita del Figlio Divino è diventata Corredentrice del genere umano e Mediatrice per distribuire le Grazie ai richiedenti, in quanto la sua volontà è annullata totalmente nella volontà della Santissima Trinità.
Non posso non ricordare tutti i maldicenti che hanno offeso gravemente la Vergine Maria, non solo con le bestemmie, i più pericolosi sono stati in passato i cristiani stessi e continuano ancora oggi l'offensiva. Molti seguaci di Cristo minimizzano il ruolo unico che la stessa Chiesa indica da millenni alla Madonna. Tra tutti i detrattori pieni di orgoglio e vuoti di spiritualità, non è mai stata provata valida una sola tesi contro la Madonna.
Perchè in passato c'è stata e continua ad esserci anche oggi una forte avversione verso la Madonna da parte di tanti cattolici? Possiamo capire il rifiuto dei protestanti, ma come si spiega la strana avversione di molti cattolici, tra cui teologi, Cardinali, Vescovi, Sacerdoti e insegnanti di religione? All'inizio della sua ribellione, Lutero con il suo Protestantesimo rimase devoto della Madonna, furono i suoi seguaci evangelici a rifiutare la devozione alla Madre di Dio.
La spiegazione del rifiuto della devozione alla Madonna si trova nella vita dissipata e corrotta delle persone che La combattono, è evidente che la presenza di negatività e di ispirazioni diaboliche nei loro cuori, infonde tanta avversità contro  l'irriducibile nemica di satana.
Maria è la Donna piena di Grazia e di virtù, concepita senza peccato, Madre di Dio e Madre nostra, Assunta in Cielo in Corpo e Anima. La Sacra Scrittura ci parla di Lei come della più eccelsa di tutte le creature, la Benedetta, la più lodata fra le donne, Colei che tutte le generazioni chiameranno Beata. La Chiesa ci insegna che Maria occupa, dopo Cristo, il posto più alto e insieme il più vicino a noi, a motivo della sua Maternità Divina.
Ella fu per Grazia di Dio esaltata, dopo il Figlio, sopra tutti gli Angeli e gli uomini.
Sicuramente sono miliardi i devoti che in questi duemila anni hanno chiesto il suo aiuto e la sua protezione, incalcolabili sono i miracoli ottenuti tramite la Madre di Dio, perchè così ha voluto Gesù, che tutto ricevessimo da Lei, Madre della Grazia e Mediatrice di tutte le Grazie.
Non c'è limite nell'amare la Madonna, è assolutamente indispensabile seguire Lei per incontrare Gesù, è Lei la Maestra del nostro cammino di perfezione. Amiamo senza limiti la Madre di Dio, Ella non attende altro che il nostro sì e la nostra apertura a Lei per compiere in ognuno di noi meraviglie di Grazie.
In questo 1° giorno del nuovo anno meditiamo Lei la Madre di Dio che è  l'Amore!
Non cerchiamo la consolazione materiale, ma cerchiamo Gesù e la Madre Celeste; e solamente quando apriremo i nostri cuori a Loro e pregheremo con fede succederanno miracoli.
Senza la preghiera non possiamo vivere né dire che apparteniamo a Gesù e a Maria. La preghiera è gioia. La preghiera è ciò che il cuore umano desidera. Perciò consacriamoci tutti i giorni  al Suo Cuore Immacolato e scopriremo Dio.
Offriamo le nostre penitenze per la conversione dei peccatori e dei sacerdoti. Solo così potremo trovare la strada che porta alla luce e alla vita eterna.
In questo anno grande e santo nel quale siamo entrati, preghiamo in modo particolare per coloro che non hanno ancora sentito l'amore di Dio, per i peccatori, per i sacerdoti e per il mondo intero perché passeremo attraverso molte tribolazioni e con l’aiuto della preghiera troveremo meno difficoltà nell’affrontare queste tribolazioni e prove. 
Dobbiamo purificare i nostri cuori, con la Confessione, con la Carità e le buone Azioni, anche perché molti dei nostri cuori sono ancora rimasti chiusi. Noi dobbiamo trasmettere alle persone che vengono in Associazione pace, amore e gioia.
 Incominciamo a pregare seriamente e mettiamo da parte tutte le invidie, le gelosie, l’orgoglio e la superbia  che sono strumento di satana.. Preghiamo per il dono della conversione. Solo con Gesù e Maria possiamo avere la pace, la gioia e il cuore pieno d'amore. Buona preghiera a tutti.

 


B - Epifania significa manifestazione, quella che meditiamo oggi è la prima manifestazione di Dio ai pagani in un piccolo Corpo, furono i tre Magi a ricevere il grande dono di vedere il Messia promesso. Molto spesso con leggerezza si parla dei Magi senza attribuire ad essi meriti enormi, vengono presentati e considerati come grandi scienziati che osservarono una stella e si misero in cammino per capire il suo segnale. Tutto qui, ma è davvero riduttivo.
Nei Magi sono rappresentati i popoli di ogni lingua e Nazione che, chiamati da Dio, si mettono in cammino per adorare Gesù.
I sacrifici compiuti da loro tre furono innumerevoli; il loro è stato un cammino faticoso e pericoloso, si spostarono dal lontano Oriente per andare a vedere il Messia. Quindi, essi sapevano che la stella li avrebbe portati davanti al Re, non tanto per la conoscenza sapienziale delle Scritture, furono avvisati misteriosamente e compresero che ciò era una ispirazione divina.
I Magi si misero in cammino perchè decisi ad adorare il Messia, avevano una volontà determinata e il grande desiderio di incontrare il Bambino. A moltissimi cristiani di oggi manca il desiderio di incontrare Gesù e la loro volontà è orientata verso altre scelte non spirituali. Le scelte si assumono responsabilmente e ognuno ne trae le conseguenze.
La decisione di mettersi in cammino, nonostante le intemperie e le gelate invernali, mostrano nei Magi una fermezza esemplare!
Non andavano a riscuotere doni materiali, al contrario portavano doni al Bambino, però furono loro a ricevere grandi Grazie spirituali. I Magi mostrarono una grande Fede per avere seguito la stella già dal suo sorgere, finchè si fermò sopra il luogo dove si trovava il Bambino. Al vedere la stalla essi provarono una grande gioia. Fermiamoci a riflettere su questo punto molto importante.
I Magi non si meravigliarono di essere stati condotti a un borgo sperduto, o che la stella si sia fermata sopra una casa piccola e modesta. Invece si riempirono di gioia perchè davvero avevano incontrato Dio. Forse i cristiani più cercatori di segni avrebbero elevato lamentele o avrebbero cercato un'altra stella da seguire. Immagino la scena con tre cristiani di oggi che bramano vedere segni, davanti alla grotta povera e fredda di Betlemmee che accusano la stella di avere sbagliato luogo.
Il grosso guaio dei cristiani che cercano i segni che piacciono a loro, è di lamentarsi con Dio quando Lui si presenta secondo la sua volontà e non secondo i loro desideri. Sappiamo che per molti cristiani non sono mai sufficienti i segni che Dio manifesta.
Ognuno si chieda cosa avrebbe fatto davanti alla povera grotta di Betlemme dopo un lungo viaggio e dopo l'aspettativa di vedere grandi cose. Riflettete su questo punto perchè è importante. C'è da capire cosa vogliamo noi o pretendiamo noi, rispetto a quello che Dio ci vuol donare o che in realtà ci spetta. Se vogliamo fare un cammino autentico e secondo il Vangelo storico, non possiamo mai lamentarci se ci ritroviamo davanti alla povera grotta invece che nella reggia di Erode.
I Magi hanno dato un esempio enorme di spirito di sacrificio e di grande desiderio di adorare il Bambino Gesù.
È riduttivo pensare ai Magi solo per i doni portati a Gesù o per il viaggio. Essi hanno affrontato sacrifici immani per arrivare davanti al Bambino e inginocchiarsi in atto di piena adorazione. Non interessava dove si trovava il Bambino, essi cercavano il Bambino, Lui solo era il centro del loro interesse.
Provarono una grande gioia davanti alla grotta e non rimasero delusi perchè cercavano Gesù, essi si riempirono di gioia quando Lo videro. Quindi, ogni via che porta a Gesù è sempre piena di gioia, non può esserci spazio per la delusione, altrimenti si tratta di un cammino umano, senza la Grazia di Dio.
Davanti alla povera grotta i Magi hanno gioito senza avere visto il Bambino, questo aspetto li rende ancora più importanti, poi si inginocchiarono davanti a Lui, senza chiedersi il perchè della nascita nella povertà o in quella grotta o in inverno o vicino agli animali. Credettero e basta, senza porsi continue domande e senza cercare di investigare nelle cose di Dio. La loro Fede era grande.
Dio era nascosto in un Bambino apparentemente innocuo, i Magi Lo adorarono con pieno trasporto e si resero suoi servi, senza porsi domande sul significato della manifestazione di Dio. Era il Messia e loro credevano senza nutrire un minimo dubbio.
Oggi nel Tabernacolo Dio è nascosto ma ci è sempre vicino, si presenta a noi sotto l'insignificante presenza di un pezzo di pane e non ci rivela la sua gloria, perchè non si impone irresistibilmente, aspetta la nostra risposta che è autentica se piena di semplicità e di verità.
I Magi donarono a Gesù i doni più preziosi dell'Oriente, aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Chiediamoci cosa doniamo noi a Gesù quando andiamo davanti al Tabernacolo e partecipiamo alla Messa! Siamo proprio sicuri di aprire il cuore e di donargli quanto abbiamo di più amorevole?
L'oro è simbolo di regalità, l'incenso è il profumo bruciato ogni sera sull'altare e simboleggiava la speranza del Messia. La mirra indica che Dio incarnato prenderà su di sè le nostre miserie, si farà carico dei nostri dolori. La mirra è il sacrificio che non deve mai mancare nella vita cristiana. La mortificazione non è pessimismo, non è grettezza d'animo, al contrario essa è in stretta relazione con l'allegria, con la carità, col rendere la vita gradevole agli altri.
Riporto uno scritto di San Escrivà: "La mortificazione non consisterà ordinariamente in grandi rinunce, sarà composta di piccole vittorie ripetute: sorridere a chi ci importuna, negare al corpo capricciosi desideri superflui, abituarsi ad ascoltare gli altri, far fruttare il tempo che Dio ci mette a disposizione e tante altre piccole cose apparentemente senza senso, mentre sono consistenti vittorie spirituali". Buona preghiera a tutti.

 

C - Suscitava molta sorpresa la figura e l'opera di Giovanni Battista, dava fastidio all'assetto appiattito organizzato dai capi dei sacerdoti e dei leviti. Quando iniziò la sua predicazione ci fu un notevole clamore nella zona, le domande che si ponevano erano tante e nessuno riusciva ad individuare la verità. Il popolo attendeva il Messia e ogni nuovo profeta che predicava o che pregava pubblicamente scatenava ipotesi e supposizioni.
La caratteristica che impressionava tutti era la penitenza praticata da Giovanni Battista, non si era visto nella regione un profeta con questa rigorosa disciplina. La maggior parte ipotizzava per il Messia atteso ma preoccupava la sua rigidità mentre l'Atteso avrebbe dovuto portare la pace e l'amore.
Lo interrogano subito: "Tu, chi sei?". Era la domanda che nascondeva la curiosità e il timore di conoscere la verità, l'audacia li spinse ad ascoltare la sua testimonianza. Rimasero sorpresi sia per la risposta pienamente sincera sia per lo svelamento della sua vera identità.
Non era il Messia ma "Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il Profeta Isaia".
Era un Precursore e questo confondeva ancora di più i curiosi farisei, era venuto per preparare la via al Messia. Il suo ruolo era di annunciare l'arrivo dell'Atteso delle genti, già in questo mostrava una profonda umiltà, svelava il suo ruolo di inferiore e subordinato.
Giovanni Battista era stato santificato nel grembo della madre, quindi prima ancora di nascere, dalle parole pronunciate dalla Vergine Maria la quale trasmetteva l'onnipotenza contenuta nel suo grembo. Ma lo stato di santificato prima ancora di nascere non era di per sè il completamento della vita spirituale, questa spettava a lui coltivarla per diventare il Precursore del Messia.
In Giovanni Battista riscontriamo una autenticità maestosa, non si lasciò deviare dalla mentalità del tempo nè prese decisioni secondo il proprio punto di vista. La rinuncia alle proprie opinioni in materia di Fede o nelle scelte fondamentali, è una prova di maturità spirituale. Dio ripone grande fiducia in queste persone credibili e sincere, sempre pronte ad affermare la verità e ancora più veloci a rifiutare l'opinione umana piena di miseria e imprecisione.
Giovanni Battista ha realizzato in pieno la volontà di Dio, senza mettere se stesso davanti alla verità, senza esaltare il suo prestigioso ruolo. Egli si mise a servizio della Verità, lo fece con massima docilità e rinnegamento, fino a raggiungere una santità elevatissima. Noi non potremo avanzare nel cammino di perfezione se non metteremo prima da parte l'orgoglio. È uno sforzo notevole vincere questo vizio, ma l'esercizio giornaliero ci farà ottenere grandi vittorie.
Questo grande Profeta ci indica la vera via della nostra realizzazione: sta nel compiere la volontà di Dio e nella rinuncia. Buona preghiera a tutti.

 

 

 

 

Cuore Divino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


  

Madonna Orione
Madonna di Lourdes San Luigi Orione

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