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30/10/2013
Nei prossimi mesi ci attende un periodo di grande tribolazione, intensifichiamo la nostra preghiera fatta con il cuore e offriamo sacrifici e sofferenze per la salvezza della nostra amata Chiesa. Attraverseremo un periodo storico molto tribolato, ma, alla fine, il Cuore Immacolato di Maria trionferà ( 1917 - 2017 centenario delle Apparizioni della Madonna di Fatima ). Questo periodo sarà caratterizzato da grandi sconvolgimenti: segni dal cielo meteoriti che cadranno sulla terra, terremoti e tempeste mai visti prima, di tutto ciò la scienza umana non sarà in grado di dare spiegazioni. Comparirà un segno nel cielo ( stella cometa ) che tutto il mondo potrà osservare, tale segno sarà l'inizio dei dolori! Ma non sarà la fine. Tutto questo dovrà accadere perché giunga un lungo periodo di pace durante il quale la bestia ( satana ) e lucifero con i loro eserciti di angeli ribelli saranno incatenati per altri mille anni. La Cometa e visibile dalle ore 4 fino alle ore 6 del mattino. A Dicembre e Gennaio si potranno osservare altre comete, asteroidi o meteoriti questi ultimi saranno molto pericolosi, preghiamo affinche non arrivino sulla terra. Cliccare sotto per vedere alcuni video.
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Oggi l'umanità soffre di una gravissima malattia spirituale che rimane irriconoscibile ai malati, come quando un pazzo è convinto di essere perfettamente sano. La malattia del secolo è l'egoismo, e non spunta come un fungo ma si sviluppa nella misura che si perde la spiritualità cristiana, e si perde lo Spirito di Dio.
Questo avviene ai cristiani, figuriamoci cosa avviene agli innumerevoli che sono opposti o non conoscono Gesù.
Egoismo indica uno smisurato amor di sé, un agire fondato sull'individualismo, il centro di tutto è se stesso.
Mentre al tempo di Gesù migliaia di malati andavano a cercare la guarigione fisica, oggi miliardi di persone dovrebbero chiedere la guarigione spirituale, interiore. Ma chiederla a chi? Se non credono o seguono altre vie spirituali che non garantiscono la salvezza eterna, è abbastanza difficile incontrare Gesù Cristo.
Il Vangelo di oggi afferma che in migliaia cercavano Gesù, già la ricerca è un'apertura significativa all'azione Divina, ed essendo una ricerca sincera anche solo per la guarigione fisica, i miracoli Gesù li concedeva con prontezza. "Erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie".
La speranza di chi confida in Gesù non rimane mai delusa, alle volte le Grazie non arrivano subito perchè la persona non è ben disposta interiormente, si trova in uno stato spirituale opposto all'azione della Grazia. Dio potrebbe ritardare una Grazia per far crescere la persona nella Fede, farla abituare a pregare e a chiedere, ad adorarlo e contemporaneamente ad allontanare vizi e dissipazioni.
San Luca descrive la scena che si svolgeva attorno al Signore con molta chiarezza, quanti si avvicinavano a Lui anche se cercavano una guarigione, si abbandonavano alla sua volontà. Questo è il passaggio importante che occorre compiere per lasciare la vecchia mentalità, così come hanno fatto anche gli Apostoli, tra cui Simone e Giuda festeggiati oggi. In particolare Giuda Taddeo cugino di Gesù, è un potente intercessore, Patrono dei casi disperati.
L'intercessore è il Santo che prega Gesù e ogni sua richiesta prima o poi viene accolta per i meriti acquistati nella sua vita.
Non è difficile ottenere miracoli quando è Gesù a volerne concedere abbondantemente. La differenza tra i miracolati del Vangelo e molti cristiani che oggi cercano Gesù è la disposizione interiore. Chi vive nella vanità e conduce una vita dissipata ha maggiori difficoltà ad ottenere Grazie, sia per la poca esperienza nella preghiera sia per l'attaccamento alla mondanità ma soprattutto a se stesso.
È l'abbandono in Gesù a dare la vera svolta nella vita, non c'è autentico cammino cristiano se non si arriva alla decisione di vincere l'orgoglio e la superbia. Ho già spiegato i loro significati, ma rileggiamoli:
La superbia della vita è una delle tre concupiscenze. Per concupiscenza si intende la spinta al male. La superbia della vita, è l’ostentazione di una sicurezza morale falsa e menzognera, la pretesa arrogante di stabilire ciò che è bene e ciò che è male, ignorando il Vangelo e considerando la morale con la valutazione assoluta della propria coscienza.
La superbia offusca la mente, non può una persona discernere il bene dal male o compiere scelte con la Luce di Dio, perché la superbia fa entrare in un tunnel tenebroso.
Con orgoglio si intende il forte senso di autostima e fiducia nelle proprie capacità, si è miseramente convinti di avere compreso tutto dalla vita e capaci di stabilire ogni verità. Inoltre, l’orgoglioso è assolutamente incapace di ricevere umiliazioni. Il sinonimo di orgoglio, manifesta “un'alta opinione di sé”.
Gesù invece chiede umiltà e grande fiducia in Lui per ricevere Grazie. "Anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti". Oggi molti non credono più all'esistenza del diavolo oltre che dell'inferno, come spiegano allora questo passo in cui Gesù liberava i posseduti dagli spiriti impuri, quindi dai diavoli?
Già il Vangelo storico è sufficiente per conoscere tutta la rivelazione di Gesù, anche la Madonna a Fatima ha parlato dell'inferno in modo molto chiaro.
«Oggi molti vanno all'inferno. Dio non vuole mandare nessuno all’inferno, però lascia libero arbritrio e le persone che non si pentono, finiscono per finirci nell'inferno per il loro orgoglio e superbia perché hanno commesso colpe gravissime e imperdonabili senza chiedere mai perdono a Dio dei loro peccati. Coloro che vanno all'inferno non hanno più possibilità di conoscere una sorte migliore. Le anime dei dannati che non si pentono e continuano a rifiutare Dio, diventano parte dell'inferno vorrebbero essere liberate da quel luogo ma senza pentimento per loro sarà una dannazione eterna».
«La maggior parte degli uomini, quando muore, va in Purgatorio. Un numero pure molto grande va all’inferno. Soltanto un piccolissimo numero di anime va direttamente in Paradiso. Ci conviene rinunciare a tutto pur di essere portati direttamente in Paradiso al momento della nostra morte». Buona preghiera a tutti.
Gesù aveva poco prima guarito la donna curva, impossibilitata a guardare verso l'alto e aveva inoltre rimproverato i farisei che invece guardavano intenzionalmente sempre in basso. La donna rattrappita e curva era colpita da una possessione diabolica, questo le impediva di guardare all'insù, era incurvata al punto di toccare quasi la terra. Una situazione dolorosa che commosse Gesù così prima allontanò i diavoli e poi la guarì da ogni malessere.
Nella donna curva era presente lo spirito satanico ma quasi tutti consideravano il suo malessere una malattia, nessuno poteva immaginare l'azione del maligno. Oggi avvengono incalcolabili casi simili, molti sono ammalati ma la causa arriva dalla presenza dei diavoli.
Molto spesso le presenze dei diavoli nelle persone vengono scambiate per malattie da curare, oppure la vita immorale e tenebrosa come conseguenza della cattiveria. Queste persone chiaramente non avvertono la necessità di Gesù nè sono in grado di cercarlo.
Mentre i credenti che soffrono a causa di negatività, ricorrono alla preghiera davanti al Santissimo Sacramento e chiedono l'imposizione delle mani per la benedizione da qualsiasi Sacerdote. In molti casi i diavoli non si allontanano immediatamente e tutto può rimanere irrisolto. Ma la ripetizione delle benedizioni e le continue preghiere, costringono i diavoli a perdere potere e ad allontanarsi.
Molti mi scrivono per chiedere consigli sulle presenze dei diavoli. Ricordate che quando vivete in Grazia di Dio e pregate con umiltà e fiducia, tutti i diavoli hanno terrore di voi, soprattutto quando vi confessate, partecipate con amore alla Messa e recitare il Rosario. La preghiera schiaccia i diavoli, per questo essi cercano di portare tutti alla disperazione. Chi prega sgonfia il loro potere.
Una signora mi ha raccontato la drammatica vicenda del marito, arrivato alla possessione dei diavoli dopo avere commesso gravissimi peccati mai confessati. Dopo molti esorcismi compiuti da un esorcista delle loro parti, il marito oggi frequenta la Messa ma dal momento della Consacrazione in poi trema come una foglia, balbetta e non si muove più, diventa come una statua di marmo per tutta la durata della Consacrazione, poi finita la Consacrazione si riprende come se non fosse successo niente.
È la prova che l'Eucaristia da molto fastidio ai diavoli.
Quando Gesù toccò la donna e la raddrizzò con le sue mani divine, fisicamente ritornò sana e piena di vigore dopo diciotto anni di inaudita sofferenza e umiliazione. La donna poteva guardare verso l'alto dopo la guarigione perchè aveva avuto Fede in Gesù, e la sua gioia era incontenibile.
Gesù con questo miracolo tentò pure di erigere spiritualmente i farisei ma non fu possibile, erano troppo orgogliosi e maligni.
Non riuscivano ad alzare lo sguardo verso il cielo tanto erano attratti dalle cose della terra, dalle miserie umane e da interessi che escludevano Dio. Questo pericolo possono correrlo anche i credenti che pregano in modo esteriore e senza amore, pregano quando possono e velocemente. Credenti attratti dalle cose della terra e ricorrono a Gesù solo nella necessità.
Questi credenti non comprendono il significato del Regno di Dio, non vivono la Fede come un impegno davanti a Gesù, non hanno il desiderio di lasciare le cose del mondo. Il Regno di Dio deve stabilirsi dentro di noi, lo Spirito di Dio deve trovare spazio per effondere i suoi doni e trasfigurare l'anima. È un Regno piccolo inizialmente ma con il passare dei giorni diventa sempre più maestoso, meraviglioso. E questo dipende dall'impegno del credente, dalla sua vita.
Per lasciare crescere questo Regno in noi, dobbiamo evitare di curvarci verso la terra, nel senso che ci si deve allontanare da tutto ciò che è peccato, vizio, concupiscenza. Oggi più che mai gli uomini sono curvati verso la terra, cercano la felicità solo in questo mondo diventato ateo e profondamente egoista. Il fatto stesso di curvarsi e cercare sempre le cose materiali, lega gli uomini a satana, perchè la moderna civiltà è tutta materia e materializzante.
Come potrà questa società rialzarsi e cominciare a guardare verso l'alto? Solamente con il tocco di Gesù, con il suo intervento. Solo Gesù può guarire la società malata curva verso la terra e accecata dall'oscurità. Preghiamo per i nostri familiari e i conoscenti che rimangono curvi a guardare la terra, mentre illusoriamente si considerano fortunati e realizzati. Pregate molto per loro! Buona preghiera a tutti.
Gesù s'incamminava verso Gerusalemme, molti Lo avvicinavano per vederlo, chiedere miracoli, toccarlo. Un uomo pose una domanda che certamente lo angosciava, non si preoccupava però solo di se stesso, considerava anche la vita peccaminosa che si conduceva nella città santa. I peccati dell'ingrata città erano troppi, Gesù stesso in una circostanza si fermò a guardarla e a piangere per i suoi peccati, oltre per il rifiuto della sua predicazione.
«In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa, dicendo: “Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, la via della pace. Ma ormai è stata nascosta ai tuoi occhi. Giorni verranno per te in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte; abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata”» (Lc 19,41-44).
Questa è la fine di quanti non riconoscono Gesù come Dio pur avendone modo e prove, oppure non Lo adorano più perchè attratti dalla mondanità. Non è la fine che piace a Gesù, Lui pianse su Gerusalemme e piange adesso perchè gli uomini scelgono il peccato e la vita immorale, rifiutando così il suo Amore, la predicazione del Vangelo che parla di perdono e misericordia.
Quindi, un tale domandò: "Signore, sono pochi quelli che si salvano?". Gesù non rispose direttamente alla questione proposta, perchè essa non interessava gli uomini ma Dio. Che importa, infatti, a noi sapere se sono pochi o molti quelli che si salvano? Il necessario per noi è salvarci, e poichè non c'è un destino di perdizione per alcuni o di salvezza per altri, il salvarci dipende dal nostro sforzo nel fare il bene e dal nostro filiale appello alla Divina Misericordia.
Non importa sapere il numero degli eletti ma appartenervi! Nessuno deve presumere di poter avere una posizione di privilegio in Paradiso chissà per quale opera compiuta o aspettare una ricompensa di molto superiore rispetto a quello che ha dato a Dio in questa vita.
Alla domanda Gesù rispose con questo richiamo: "Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, Io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno". Cercheranno di entrare significa che essi presumono di poter entrare per il fatto stesso che erano cristiani che pregavano saltuariamente oppure Consacrati e persone che hanno ricoperto un ruolo autorevole nella Chiesa come per esempio i prelati.
Chi però è largo di orgoglio, superbia, peccati e compromessi subdoli è impossibilitato a passare per la porta stretta.
Non è una porta stretta o opprimente come la intende il mondo pagano, Gesù la mostra come una porta che bisogna individuare nella vita e sceglierla, ma occorre eliminare l'abbondanza del peccato per poter accedere. In realtà la vera porta stretta ed opprimente è quella del male, perchè stringe l'anima nei lacci della più terribile schiavitù. La porta del Cielo appare stretta, ma in realtà è immensamente larga e bella. Basta introdurvisi per intenderlo.
La Giustizia Divina è come una stretta, una valutazione precisa, evidente e perciò inappellabile della vita.
Quando Gesù afferma che molti vorrebbero entrare, intende che proprio nel momento del Giudizio vorrebbero mutare la loro condizione peccaminosa, ma non lo potranno fare più perchè sarà chiusa la porta, sarà finita la vita del tempo e non si potrà presumere di ricominciarla. Quando si giunge al momento di fare i conti con la vita trascorsa non è più possibile cambiare nulla, è assolutamente impossibile. Ora è il tempo della santificazione.
Gesù aggiunse, certamente con amarezza, che molti cominceranno a bussare e a dire: «"Signore, aprici!". Ma egli risponderà: "Non so di dove siete". Allora diranno: "Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze". Ma egli dichiarerà: "Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità!"». (di ingiustizia Vangelo Nuovo ).
È tremenda questa accusa di Gesù, "operatori di iniquità!", parla di quanti Lo hanno tradito negando il Vangelo e la Verità.
Si può trionfare nel male per dieci o venti anni, poi inevitabilmente bisognerà darne conto a Dio. E Lui dirà: "Non so di dove siete".
Noi abbiamo la grande Grazia della Fede e preghiamo un Dio Amore, siamo sicuri della ricompensa ora e di quella che ci aspetta. Buona preghiera a tutti.
Oggi non è solo la solennità dei Santi canonizzati dalla Chiesa, è la ricorrenza di tutti quei cristiani che hanno vissuto santamente in questa vita e si trovano in Paradiso. Non veneriamo solo i Santi famosi e di cui conosciamo la vita o vediamo raffigurati nei dipinti e nelle statue. Non solamente in Chiesa si trovano le statue di Santi famosi, anche nelle case i devoti tengono le statue dei Santi che pregano.
Oggi si festeggiano tutti i Santi del Paradiso. È anche la nostra festa perchè portiamo i loro nomi e faccio gli auguri a tutti.
Tra le persone defunte e non famose, ci sono quelle che si trovano in Paradiso e quindi sono persone Sante. Quando erano in vita risultavano poco attratte dalla mondanità dissipante, non seguivano la moda contro le dignità umana, erano considerate insignificanti perchè mansuete, dedite alla preghiera e serie. Una persona così è da disprezzare?
Per il mondo corrotto e per quelle persone che vivono nell'agitazione, sempre insoddisfatte, non vanno bene.
Milioni di cristiani buoni e semplici si trovano in Paradiso per avere condotto una vita normale, quasi anonima agli occhi del mondo, insignificante per parenti e amici ma importantissima davanti a Dio. Come visse, per esempio, una Mistica che non ebbe ruoli importanti nella vita sociale come Luisa Piccarreta? Nell'osservanza dei Comandamenti e del Vangelo, condusse una vita straordinaria nell'ordinarietà della quotidianità.
Come Luisa Piccarreta ci sono molti Santi non famosi ma grandi davanti a Dio, forse voi ne incontrate in Chiesa qualcuno, uomo o donna, che conduce una vita ordinata e normale, comune a miliardi di persone ma con una vita interiore meravigliosa. Traspare anche all'esterno, ma non tutti se ne accorgono, men che meno quelli che sono immersi nei peccati.
Parlare di questi Santi non famosi che si trovano davanti a Dio e sono pure potenti intercessori, è interessante. Sono eroi.
Il motivo è semplice: tutti siamo chiamati alla santità, non intesa come quella di San Francesco d'Assisi, la sua risposta fu incredibile. C'è una santità comune e Gesù chiede a tutti un impegno spirituale profondo, che si fonda nell'osservanza del Vangelo e dei Comandamenti. Chi vive con impegno la spiritualità, diventa sempre più simile a Gesù, vive e parla come Lui.
La nostra è una santità a portata di mano, veramente realizzabile se ci si convince di cambiare mentalità e stile di vita.
Gesù nel Vangelo insegna innumerevoli volte che tutti i suoi seguaci sono chiamati a grandi cose, ma bisogna partecipare al piano di Dio, convertire il cuore perchè non è sufficiente la presenza fisica alla Messa o la partecipazione agli incontri di preghiera. Gesù chiede prima la conversione del cuore, un mutamento interiore che si sviluppa nella vita. Se c'è questo tutto il resto diventa facile.
Si avranno sempre prove dolorose , sofferenze, persecuzioni, tradimenti, calunnie ma la forte resistenza e costanza sopporterà e amerà tutti.
I cristiani che seguono Gesù sono di mille orientamenti diversi, ognuno ha una propria mentalità ed esperienza di vita. Tra queste mille tipologie di risposte al Vangelo, solamente una corrisponde alla volontà di Dio, c'è un solo modo per incontrare Gesù: rientrare in sé stessi.
Solo questo è l'inizio per conoscersi e conoscere Gesù, per incontrare Gesù e cominciare a parlare con Lui oltre che pregare.
Si prega e si adora Gesù quando si apre il proprio cuore a Lui, questa confidenza rispettosa diventa gradualmente piena fiducia. Il passo per l'abbandono in Lui è successivo, significa vivere nella sua Volontà, non solamente compiere la sua Volontà. Chi la compie si è prima trovato nella possibilità di decidere, invece chi vive nella Volontà di Gesù non pensa assolutamente alla scelta da compiere: egli è determinato a fare solo quello che vuole Gesù.
Sopra ho scritto che milioni di Santi non famosi si trovano in Paradiso, persone che esteriormente non mostravano nulla di rilevante ma interiormente erano grandi davanti a Gesù. Lo stesso è successo a tantissimi Santi ma solo per un determinato periodo, dieci o venti anni, come Santa Margherita Alacoque che in monastero si occupava di galline e di pulire l'orto perchè considerata incapace per le altre mansioni.
La grandezza di un'anima Santa non manifesta all'esterno i doni ricevuti da Dio, l'intimità con Lui e le ispirazioni che riceve.
Ci sono Santi che vediamo raffigurati nelle statue e Santi sconosciuti ma grandi davanti a Dio. È possibile? L'ho già scritto che è avvenuto milioni di volte, comunque in Cielo si avranno grandi sorprese. L'arrogante che presume di meritare il Paradiso magari si ritroverà nell'inferno e con repellente sorpresa cercherà quelli che considerava disgraziati, ma qualcuno dirà che solo per lui erano disgraziati, perchè sono Santi in Paradiso, nella gloria eterna.
Al contrario, l'anima buona non giudica e non condanna quanti vivono nella disonestà, prega per loro, chiede sempre la Grazia della loro conversione. L'anima buona si manifesta in ogni opera che compie, non è arrogante nè ha un doppio pensiero nei dialoghi e nello stile di vita. L'anima buona è pura, semplice, umile, mite, paziente, onesta, sincera. Per gli uomini è una sprovveduta, per Gesù è un'anima Santa.
Non temete il giudizio dei conoscenti, parlate di Gesù e della Madonna senza temere il rispetto umano. Chi ama ha coraggio. Buona preghiera a tutti.