Maria Maestra Eccellente.

Alcuni giorni fa ho precisato che spesso i diavoli possono causare una malattia, non sono causa di tutte le malattie, però hanno questo potere che viene concesso dalle persone che non pregano e che tengono le porte aperte per fare entrare le negatività nella loro vita. Ho riportato la citazione della donna curva che non riusciva a drizzarsi a causa della presenza dei diavoli e che quando Gesù li scacciò, immediatamente ella guarì da quel quale che l’opprimeva da molti anni. 

«Una volta Gesù stava insegnando in una sinagoga il giorno di sabato. C'era là una donna che aveva da diciotto anni uno spirito che la teneva inferma; era curva e non poteva drizzarsi in nessun modo. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: “Donna, sei libera dalla tua infermità”, e le impose le mani. Subito quella si raddrizzò e glorificava Dio» (Lc 13,10-13).
Abbiamo compreso con assoluta certezza che spesso i diavoli causano sofferenze fisiche per distruggere una persona, sia per colpa della persona dedita ai peccati sia per una causa indiretta come può essere la magia occulta. In questo c’è un risvolto buono. Molte persone che soffrono a causa di una malattia e non trovano alcun mi- glioramento con le medicine e le cure mediche, cominciano a pregare bene e a chiedere benedizioni ad un esorcista o a qualsiasi Sacerdote preparato, e immediatamente o gradualmente stanno meglio ed arrivano alla guarigione.
I diavoli odiano ogni essere umano, non solamente i cristiani, essi vogliono portare nel loro tormento di dolore e fuoco proprio ogni essere umano e fanno di tutto per riuscirvi. Formano molti maghi, spingono altri alle messe nere, altri ancora li stordiscono con ogni nefandezza immorale.
Chi non prega e non rimane vicino a Gesù e alla Madonna, è sempre vulnerabile e la sua vita prende pieghe brutte, strade sbagliate, scelte confuse e un senso di frustrazione profondo. Anche cattolici che pregano male e vivono peggio si trovano in queste situazioni per un grande orgoglio e una eccelsa superbia che annebbiano pienamente la mente e non permettono di capire la realtà.
Quindi, dopo la guarigione della donna curva perché oppressa da satana, oggi il Vangelo ci presenta un caso simile, un uomo muto, impossibilitato a parlare e considerato da tutti malato. Ma non per Gesù, Egli conosceva tutto perfettamente e riconobbe che non si trattava di una malattia. Riflettiamo sulla condizione del muto: non parlava e in qualche modo era emarginato nel suo ambiente, a questo si univano le opere sbagliate che commetteva sicuramente a causa della possessione diabolica.
Rileggiamo la citazione di oggi: “Presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare”. Qui si parla di demonio mentre molti Cardinali, Vescovi e Sacerdoti negano la sua esistenza, nelle conferenze e nelle omelie o nei colloqui privati con i fedeli dicono che “il diavolo non esiste e l’inferno se esiste è vuoto” questi sono peccati mortali per i consacrati che dicono ciò.
Non è solamente la citazione di Gesù di oggi ad indicare l’esistenza dei diavoli, sono centinaia le citazioni nel Vangelo, numerosi i casi di esorcismi praticati dal Signore sulle persone possedute e spesso anche ammalate gravemente. Allora risulta incomprensibile la negazione dei diavoli e dell’inferno. Quanti negano l’esistenza dei diavoli e dell’inferno sono colpiti almeno da un male spirituale che li ha oramai staccati da Gesù, solo un grande miracolo potrà salvarli dalla perdizione eterna. E noi preghiamo per la salvezza delle loro anime.
Nel mio libro “ L’Esercito dell’Immacolata contro le insidie diaboliche” ho riportato alcune direttive del 1962 del Gran Maestro della Massoneria ai Vescovi massoni e che oggi vi invierò per farvi comprendere bene quale piano subdolo viene portato avanti anche da personalità che mostrano sorrisi, mentre nei loro cuori alberga il male, sono agnelli fuori, ma dentro sono abitati dai diavoli. Nel prossimo libro approfondirò un po di più questo tema molto importante che questi massoni cercano di distruggere la chiesa dal suo interno ma che le porte degli inferi non prevarranno.
Leggiamo la direttiva numero 16, in tutto sono 33, come il massimo grado massonico:
«Abrogate l’esorcismo minore per espellere i demóni; impegnatevi in questo, annunciate che i diavoli non esistono. Spiegate che è il metodo adottato dalla Bibbia per designare il male e che senza un malvagio non possono esistere storie interessanti.
Di conseguenza la gente non crederà all’esistenza dell’inferno né temerà di poterci mai cadere. Ripete che l’inferno altro non è che la lontananza da Dio e che c’è mai di terribile in ciò se si tratta in fondo della medesima vita come qui sulla terra».
Ecco da dove arriva la diffusione dell’insegnamento eretico della non esistenza dei diavoli e dell’inferno, insegnamento ripetuto come una litania in questi ultimi cinquant’anni a centinaia di migliaia di Sacerdoti nei seminari e nelle facoltà di Teologia. Ci sono Vescovi e teologi incaricati di tenere conferenze in giro per il mondo con l’unico scopo di insegnare anche queste eresie.
E allora è facile sentire da un parroco la ripetizione di queste eresie, sarà anche una brava persona, ma l’offuscamento  dell’intelletto per la scarsa preghiera impedisce di leggere correttamente il Vangelo come lo leggiamo noi in questo scritto e di comprendere senza ombra di dubbio che i diavoli e l’inferno esistono. Purtroppo…
È un mistero che comunque sarà svelato, la mancata comprensione delle chiare parole di Gesù sui diavoli e l’inferno!
Il muto indemoniato di oggi ci fa ricordare quanti hanno perduto la voce e non predicano più la Verità storica di Gesù e del Vangelo. Ci fa ricordare quelli che non riescono ad esprimere parole di amore e di verità, quelli che rimangono muti dinanzi la Verità e mostrano una capacità dialettica scioccante e fuorviante.
Noi crediamo nel Gesù che ci presenta oggi il Vangelo: “Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il Vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità”. Gesù guarisce dalle malattie e libera da ogni male diabolico, crediamolo fermamente e grandi miracoli avverranno nella nostra vita e nelle nostre famiglie.

Negli Atti degli Apostoli viene riportata una frase di Gesù: “Vi è più gioia nel dare che nel ricevere!” (At
20,35). Quanto è lontana questa Parola dalla mentalità di questa società, perché la santità e la generosità procedono unitamente, come il peccato e l’egoismo. Dove c’è uno c’è sempre l’altro.
Chi compie un vero cammino spirituale è contento di dare soprattutto amore, quindi, verità, sincerità, lealtà, a tutti coloro che conosce. Mentre chi vive nei peccati e magari non si rende conto della situazione interiore disastrosa, non è in grado di amare con vera sincerità, lo fa solo per tornaconti personali e con ipocrisia.
La frase che oggi Gesù proclama è rivolta a tutti i cristiani, soprattutto ai Vescovi e ai Sacerdoti. “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. È inammissibile voler salvare contemporaneamente le anime e il denaro per scopi personali. Quando il denaro viene utilizzato esclusivamente per le opere della parrocchia, per i poveri e gli ammalati che non riescono a pagare le medicine, allora il denaro che circola nel contesto delle offerte parrocchiali è benedetto da Dio.
Un Sacerdote deve donare la sua vita per gli altri, è un uomo che ha donato la sua vita a Gesù, non gli appartiene più, non può più pretendere di condurre una vita in opposizione al Vangelo e se lo fa, commette gravissimi peccati. E un Sacerdote che non pensa più a se stesso, necessariamente comincia a pensare alle cose di Dio, a compiere la sua volontà e ai Comandamenti.
Si riempie di Spirito Santo e desidera quello che desidera Gesù: salvare tutte le anime.
Il Sacerdote deve innamorarsi della povertà per sé ma chiedere alla Divina Provvidenza grandi aiuti per i parrocchiani poveri, ammalati, senza casa, senza medicine, abbandonati da tutti. Questo è il Sacerdote: il buon samaritano. Si deve caricare di ogni pena e ogni sofferenza dei parrocchiani. Deve donare agli altri quello che ha ricevuto, ma se lo ha sperperato come il figliol prodigo non sarà più in grado di donare la sua Fede.
Se invece il Sacerdote ha mantenuto e accresciuto la Grazia di Dio, sarà in grado di seminare benedizioni, amore e bontà.
Ogni giorno chiedo ad ogni  Messa che partecipo di santificare tutti i Sacerdoti affinché diventino simili a Gesù che passa per le vie e le case ed elargisce benedizioni e misericordia. Le case di molti italiani diventano sempre più luoghi di incomprensioni, litigi, indifferenza tra i componenti.
Oggi in Italia per l’Istat una coppia di sposi su tre si separa, il matrimonio arriva al massimo a 7 anni e poi avviene la separazione. La responsabilità è sempre di almeno uno dei coniugi che ha tradito o entra nello stordimento esistenziale e compie scelte sbagliate. Ma anche molti parroci devono fare un esame di coscienza riguardo le benedizioni delle case.
Alcuni decenni fa la benedizione delle case era il mezzo per conoscere tutti i parrocchiani, per ascoltare quelli che non frequentavano la parrocchia, per dare parole di speranza e consigli ai giovani. Chi ha gradualmente fatto scomparire la benedizione delle case? Certamente non quei parroci che amano i parrocchiani, sono stati altri a decidere di screditare questa straordinaria visita del Sacerdote che porta Cristo nelle case e lascia un’immaginetta o una parola del Vangelo.
Per molti la frase di Gesù cambia così: ““Gratuitamente avete ricevuto, senza motivo NON date”.
Quando Gesù insegnava agli Apostoli la nuova e unica sacra dottrina, era luminoso ed estatico, pensava a tutti i missionari della sua Chiesa in giro per il mondo a predicare il suo Vangelo e ripeteva a loro: “Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino”. Questo mandato Gesù lo ha dato pienamente ai suoi Sacerdoti ma ogni battezzato riceve il mandato della missionarietà, il dovere di parlare del Signore nei luoghi e con le persone che frequenta. Ma come parlare di Gesù se Lo conosciamo poco?
Ecco il nostro progetto Cenacoli e Gruppi, ancora nella fase embrionale ma chiarissimo nel mio cuore. I troppi impegni oltre la prolungata preghiera giornaliera non mi hanno permesso di approfondire questo cammino o meglio di cominciare ad inviare determinate meditazioni. Però non vi mancano mai ogni giorno continui insegnamenti nei miei scritti.
I Sacerdoti che credono profondamente e si sforzano di imitare la vita di Gesù, sono in grado di osservare il mandato ricevuto: “Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni”. Questo potere che possiede il Sacerdote e anche il fedele Battezzato può esercitarlo se imita la vita di Gesù, altrimenti sono chiacchiere.
E se ha molta Fede, davanti a lui avvengono miracoli e guarigioni. Ma questo non vuol dire che è già un Santo da canonizzare, egli mostra con le sue opere di essere portatore dello Spirito di Dio e di lasciare agire Gesù nella sua vita. Non è cosa di poco conto!
Una donna aveva dolori cervicali,  ho appoggiato le mani  alla muscolatura della parte bassa del collo,ho pregato e i dolori sono scomparsi perché la causa era la negatività dei diavoli. Altrimenti avrebbe dovuto continuare a prendere medicine e sperare in un miracolo del Signore.
E i miracoli avvengono di continuo dove c’è vera Fede! Buona preghiera a tutti.

 

 

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