In Italia stiamo assistendo a due consultazioni per dare alla Chiesa mondiale e alla nostra Nazione due capi che hanno comunque interessi diversi. La Chiesa è in attesa del nuovo Papa, domani si conoscerà la data d’inizio del conclave, mentre proseguono i colloqui tra i porporati, ma non saranno i dialoghi di questi giorni a stabilire chi verrà eletto. Non voglio inoltrarmi dove è difficile comprendere, la domanda che ci poniamo però è questa: in conclave entreranno 115 Cardinali di età sotto gli 80 anni, ma quanti vogliono ascoltare Dio?

È una domanda che non può avere una risposta da nessuno, magari quanti vivono in intimità con Dio ne sanno qualcosa e solo loro conoscono se tutti i 115 Cardinali vogliono seguire l’ispirazione di Dio. Dopo quello che è avvenuto in questi ultimi decenni, anche noi possiamo porci questa domanda.
Se tutti i Cardinali sono stati voluti da Dio, seguiranno lo Spirito Santo, altrimenti ascolteranno i consigli che arrivano da altre parti. Quanto fa male sapere questo, si spezza il cuore quando si pensa al conclave che si svolgerà con le annunciate divisioni di potere. Su 209 Cardinali, i votanti erano 117, ma il Cardinale O'Brien ha annunciato la rinuncia e il Cardinale Darmaatmadja, Arcivescovo emerito di Giakarta, non sarà presente per motivi di salute. Così alla fine i Cardinali votanti saranno 115.
Non vogliamo infierire sul Cardinale O'Brien, lui stesso alcuni giorni fa ha rinunciato alla partecipazione del conclave con questa motivazione: “Mi scuso per la mia condotta sessuale”. “Il mio comportamento è stato al di sotto degli standard che ci si doveva aspettare da me come prete”. Il britannico porporato risultando forse anche più preciso di chi lo incolpa, ha scritto: “Ci sono stati momenti in cui la mia condotta sessuale è caduta al di sotto degli standard a me richiesti, in quanto Prete, Arcivescovo e Cardinale”. O’Brien ha poi reso pubbliche le sue scuse: “A coloro che ho offeso, alla Chiesa Cattolica e al popolo di Scozia”.
Con le sue dimissioni una decina di giorni fa ha anche scelto di non partecipare al conclave, ma la sua rivelazione pubblica e diffusa da tutti i mass-media del mondo ha arrecato ancora più sofferenza ai cattolici che pregano per la santità dei Prelati e dei Sacerdoti. La sua rivelazione è avvenuta forse per fermare l’attacco dei quattro Sacerdoti che chiedevano giustizia sui fatti avvenuti circa trent’anni fa. Comunque, è come una lancia che trapassa l’anima sentire una dichiarazione del genere da un Cardinale, ti porta a considerare che la Chiesa oggi è lacerata e dilaniata da molte parti.
Il mondo guarda con partecipazione o con curiosità chi verrà eletto, un nuovo Papa che dovrà attirare i voti dei porporati conservatori e progressisti, dovrà ricevere almeno 77 voti e questo non è facile in una situazione che si presenta già frammentata. Resta il fatto che nel 2007 Benedetto XVI cambiò la disposizione di Giovanni Paolo II e decise che per l’elezione occorrono i due terzi dei voti, un numero alto, questo comporta che molti Cardinali ad un certo punto dovranno far convergere i loro voti verso un candidato che inizialmente nella preghiera non avevano scelto.
Qualcuno dirà che quello sarà l’intervento dello Spirito Santo, ma la sua azione è dolce e arreca pace, non fa cambiare idea con un obbligo.
Questo è il tempo predetto a Fatima dalla Madonna in cui avverranno cambiamenti, non dobbiamo sorprenderci e nemmeno sorvolare per disinteresse, quanto sta avvenendo è determinante per la missione della Chiesa e il suo insegnamento infallibile. Queste riflessioni adesso possono sembrare forti, teniamole presenti nei giorni del conclave. Noi cattolici impegnati viviamo questo momento con molta sofferenza, vorremmo una Chiesa unita, caritatevole, umile, povera, spirituale.
Senza purificazione non c’è santità e nemmeno la vera comunione con Gesù. Lo Spirito Santo agisce quando trova l’anima bella e docile.
Oggi Gesù ci invita a perdonare e a dimenticare le piccole offese che spesso accadono nella convivenza quotidiana. È facile ricevere in famiglia e al lavoro offese, scorrettezze e alle volte anche danneggiamenti, in queste circostanze si misura la nostra spiritualità, dalla reazione che abbiamo viene fuori chi siamo dentro. Spesso non si reagisce con durezza per mancanza di amore, è la tensione e l’ira accumulata a dare scintilla al nervosismo.
Ho parlato spesso dell’importanza del perdono, è un dono per l’altro, per chi ha sbagliato e si comporta male. Il nostro perdono deve essere sincero, di cuore, come Gesù perdona tutti noi. Il perdono si deve avvertire nel cuore, quindi, è sempre travagliato, nasce con un po’ di violenza, ed è bene considerare che se non si incontra la persona che ha causato la sofferenza, è sufficiente il perdono sentito nel cuore.
Molti dicono che non riescono a perdonare perché i loro nemici non lo meritano, ma allora chi merita il perdono di Dio? Chi non vuol perdonare deve chiedersi se ci sono state circostanze nella vita in cui non era stato meritevole del perdono del Padre. Noi mostriamo di amare Gesù se perdoniamo i nostri nemici, comunque se dimentichiamo i loro errori e non li condanniamo perché solo Dio può svolgere questo compito.
Se siamo umili nel riconoscere i nostri debiti nei confronti di Dio, questo ci aiuterà a perdonare a discolpare gli altri.
Oltre il perdono da offrire a tutti, c’è anche l’atteggiamento di discolpare chi ha sbagliato, non rivoltando la verità né falsando qualcosa, ma si discolpa qualcuno perché egli non si rende conto del male che fa a se stesso e poi agli altri! Si inserisce qui la comprensione senza negare l’evidenza dei fatti, è un atto di amore che si esplicita con la pazienza e la convinzione che chi sbaglia è accecato e non si rende conto della sofferenza che causa negli altri.
L’inimicizia nasce tra le persone che si conoscono quando qualcuno ripete gli stessi errori e non mostra alcun segno di ravvedimento, questo è un supplizio per chi deve sopportare le torture magari nell’ambiente di lavoro. Tutto si può superare insieme a Gesù, invocando con Fede il suo Cuore e chiedendo di intervenire per convertire quella persona e per ricevere la pazienza e la capacità di perdonare.
È sempre determinante invocare Gesù per ricevere da Lui la forza di amare e di perdonare anche nelle condizioni più difficili.
Senza l’aiuto di Gesù, se non c’è la sua Grazia, è impossibile perdonare cristianamente, al contrario si ha una forte inclinazione nell’emettere giudizi e sospetti temerari, molto gravi e che richiedono la Confessione. Con l’aiuto di Gesù invece c’è l’umiltà di comprendere ed invece di falsare gli episodi e di ingigantire un fatto, si cerca di minimizzarlo, di sgonfiarlo per non ricordarlo.
Chi è umile è obiettivo, quindi realistico, senza pregiudizi e giusto. Riesce a discolpare i difetti degli altri perché non se ne scandalizza. Il superbo invece li cerca per giudicare e dirlo a tutti, se non ne trova li inventa e così distrugge la sua vita spirituale.
Guardiamo la Vergine Maria ed imitiamo le sue virtù. È importante conoscere i suoi consigli rileggendo i messaggi e metterli in pratica.

 

 Questa mattina mi sembra di trovarmi in un mondo nuovo, perché è cessato il  vento, non piove più, il cielo è azzurro e il silenzio che qui è loquace è ritornato. È un’immagine bellissima che fa intravedere un futuro non troppo lontano, è un piccolissimo anticipo di quanto avverrà dopo il trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
Quando avremo la possibilità di organizzare conferenze e ritiri spirituali qui in Associazione, approfondiremo l’assoluta necessità di conoscere approfonditamente le Beatitudini fino a rivestirci di esse, così da diventare abito della nostra spiritualità. Quando la spiritualità si vive marginalmente non si avverte la gioia di conoscere bene le parole di Gesù e di soffermarsi attentamente sulle Beatitudini, ed è un danno notevole alla propria spiritualità, non si conoscono i mezzi per vivere da buon cristiano e crescere nella Grazia di Dio.
Chi mediterà con attenzione il capitolo 5 di San Matteo, oltre alle Beatitudini leggerà la spiegazione della luce delle buone opere, il compimento della Legge che meditiamo oggi, la gravità dell’ira, il desiderio malvagio, la gravità dell’adulterio e il divorzio che si chiede, come deve essere il nostro linguaggio quando dialoghiamo con gli altri, la gravità della vendetta, l’odio dei nemici. Sono appena 48 versetti che determinano la vita spirituale, verso l’alto o verso il basso se non si osservano.
Nei versetti che meditiamo oggi, Gesù spiega di essere ben al di sopra di Mosè e dei Profeti che avevano insegnato l’Antica Alleanza, ma il popolo che Lo ascolta sul monte non comprende bene questo, anche se il Signore precisa che non vuole eliminare la Legge antica di Israele. Noi cattolici invece conosceremo molto presto alcuni che ci diranno di dimenticare il Vangelo storico di Gesù perché i tempi moderni pretendono altri insegnamenti e cercheranno di imporci false teorie.
La nostra generazione conoscerà presto questo abominio, saremo chiamati a difendere con la nostra serietà e fedeltà a Gesù quanto scritto nel Catechismo della Chiesa Cattolica del 1992. Molto più presto di quanto non si creda la nostra Fede sarà disturbata dai falsi maestri, i quali si presenteranno sotto mentite spoglie e cercheranno di convincerci che Gesù ha sbagliato tutto, non era Dio e che il vero Messia è un uomo che si mostrerà all’umanità presto, celebrato dai potenti e dai mass-media.
È urgente conoscere bene la nostra Fede, fissare i punti più rilevanti e costruire tutto l’edificio spirituale. La nostra fermezza nella difesa della Fede scaturisce dalla conoscenza approfondita di Gesù, delle sue parole e dei miracoli. Quando verrà fuori qualcuno che scimmiotterà Gesù, compiendo prodigi e non miracoli, non crediate assolutamente che sia più grande del Signore, quell’uomo sarà pieno di satana, l’incarnazione di satana in un uomo!
Gesù oggi ci dice che Lui è venuto a completare la Legge antica con l’Amore e la Misericordia, è venuto a dare compimento alla Verità, e quanto da Lui affermato è stato sempre confermato, rafforzato, avvalorato, con i veri e straordinari miracoli.
Gesù dice che quanto profetizzato da Lui si avvererà alla lettera, precisa che si avvererà anche nelle minime cose. Utilizza la parola iota e un trattino della Legge per precisare che tutto avverrà. Iota oltre ad essere la nona lettera dell’alfabeto greco e corrisponde alla i italiana, si usa in senso di minima cosa, “non valere un iota”.
A questo punto Gesù divide in due blocchi i suoi seguaci, perché il riferimento è esclusivamente diretto a quanti hanno il compito di diffondere la sua Parola. Sapeva molto bene che moltissimi avrebbero deviato dalla Verità, arrivando ad insegnare dottrine false ed eretiche all’interno della sua Chiesa. Ad essi, uomini e donne, il Signore indica un futuro triste e forse nella perdizione: “Chi trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel Regno dei Cieli”.
Molti oggi insegnano nelle omelie e nella guida spirituale teorie protestanti e sono contenti di ricevere consensi ed applausi da quei credenti poco spirituali che vanno in cerca di questi maestri ingannatori, perché essi manipolano la Parola di Dio e conducono le persone fin sul ciglio del burrone per lasciarle poi cadere da sole, per inerzia. Questi maestri modernisti non si rendono conto che i loro cattivi consigli e gli insegnamenti pubblici, ricadranno sopra di loro tremendamente, perché tutti i peccati mortali commessi da quanti avranno ascoltato gli insegnamenti, penzoleranno e peseranno sulle loro teste nel Giudizio. Ma già qui, in questa vita, i peccati mortali commessi dagli altri, aumentano la loro caduta inesorabile verso la perdizione eterna.
Preghiamo molto per tutti i Sacerdoti che hanno smarrito la Via del Vangelo, il cammino di santità.
Discorso opposto Gesù riserva per i suoi fedeli seguaci, essi non solo osservano pienamente il suo Vangelo storico, ma lo insegnano così come la sana Tradizione lo ha trasmesso fino a noi. “Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel Regno dei Cieli”. Chi è grande davanti a Dio in questo mondo può sembrare inutile come Santa Teresina, può essere considerato un ingannatore come avvenne a Padre Pio, può ricevere persecuzioni spaventose come avvenuto a tutti i Santi, ma alla fine trionferà la Verità. È sempre stato così, mai Gesù lascia credere per sempre ciò che è invece falso.
Beati voi se incontrerete Sacerdoti pienamente fedeli al Vangelo storico e al Catechismo della Chiesa. Cercateli e li troverete.
 

 

La nota che mi rallegra oggi dopo la tempesta e il ciclone dei giorni passati, è l’iscrizione della nostra Cordata del rosario dedicata al Cuore Immacolato di Maria che è aumentata notevolmente. “Infine il mio Cuore Immacolato trionferà”, disse la Vergine Maria a Fatima alla piccola Lucia, lasciando intendere che prima dovranno accadere eventi dolorosi nel mondo.
Prima del trionfo della Madonna che in realtà sarà il trionfo di Gesù, avverrà lo svelamento dell’iniquo, come scrive San Paolo nella seconda lettera ai Tessalonicesi: “Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione” (2,3). Inoltre, è Gesù stesso a precisare un fatto che accadrà molto presto e che ci lascerà sgomenti: “Quando vedrete l'abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo chi legge comprenda” (Mt 24,15).
Cosa vi sto anticipando con queste profezie? Man mano ve ne accorgerete, come è mia abitudine vi anticipo a suo tempo, quanto avverrà per non farvi prendere strade sbagliate e per aiutarvi a seguire la Verità del Vangelo storico e del Catechismo del 1992. Vedete come insisto nel ribadire l’importanza di questo Catechismo? Nei prossimi giorni sarà inserito nel nostro sito e vi esorto a conoscerlo perché in esso trovate la piena verità del Magistero della Chiesa.
Già nel mio libro “L’esercito dell’Immacolata contro le insidie diaboliche” pubblicato più di un anno  fa anticipavo quanto sta avvenendo oggi nella Chiesa e altri avvenimenti che si realizzeranno presto. Le profezie bibliche e quanto la Madonna ha rivelato a Fatima e a Garabandal soprattutto, si stanno realizzando sotto i nostri occhi. Siamo entrati pienamente nella fase forte che culminerà con la vittoria di Gesù Cristo sull’Anticristo, già presente da decenni nella demolizione della sana dottrina della Chiesa, nel modernismo che ha distrutto la liturgia e la morale. Dovrà però infine rivelarsi l’uomo che incarna pienamente l’opposizione al Signore.
Nessuno però deve allarmarsi, la Madonna proteggerà i suoi devoti, quanti recitano con amore il Santo Rosario e adorano Gesù Cristo.
Prima di approfondire la Parola di oggi, entro nel profano per verificare la sconfitta di un cattolico alle ultime politiche, dopo che aveva ripetuto centinaia di volte nell’ultimo decennio che solamente il suo progetto di centro era il migliore e solo lui aveva capito la vera politica. Io avrei seguito il cattolico Casini se egli avesse contemporaneamente mostrato interesse sincero verso la Chiesa e la Verità. Secondo me le sue parole già dieci anni fa cadevano in contraddizione e non l’ho mai seguito, ma sinceramente speravo che lui o altri cattolici politici aiutassero sul serio la Chiesa anche a costo di non ottenere vantaggi personali.
Nelle ultime politiche ha conosciuto una sconfitta più che umiliante, aveva cercato le alleanze secondo la convenienza personale e non quella di Gesù, ha scelto di anteporre i suoi progetti tutti falliti, al Vangelo di Gesù. Poteva diventare un pilastro della buona politica, uno statista come lo cerca la Chiesa Santa. Ha scelto diversamente dal Vangelo e i risultati sono stati fallimentari.
Ha perduto in questi anni tutte le grandi occasioni che ha avuto per diventare capo del Governo e forse tra qualche mese presidente della Repubblica. Avere un capo del Governo o presidente cattolico, avrebbe giovato alla missione salvifica della Chiesa in Italia. Gli è crollato tutto per seguire le sue tattiche politiche rivelatesi tutte sbagliate. Ieri alla fine avrebbe detto: “L'Udc è morto, vado in pensione”. I quotidiani oggi scrivono: “È stata una storia bella ma è finita”.
Ho voluto scrivere questo perché da circa tre anni che ripeto a voi con amarezza e sorpresa che la politica fa schifo  il politico Casini che si dichiara cattolico, “alla fine andrà a sbattere contro le sue mutevoli strategie ed errori politici”. Lo dicevo quando era presidente della Camera e si presentava come un moderato di spessore, un cattolico osservante. Avremmo tanto avuto bisogno di un cattolico che difendesse la Chiesa su certe leggi non a favore della morale, ma lui liberamente ha difeso le sue strategie politiche. Ognuno è libero di seguire le sue convinzioni, ma se sei cattolico le tue convinzioni devono specchiarsi con il Vangelo, devi mettere al primo posto la volontà di Gesù.
Poteva diventare il politico cattolico difensore della nostra Fede e dei valori cristiani. Invece ha scelto diversamente e noi questo dobbiamo evidenziarlo per capire che compiere scelte opposte al Vangelo e alla volontà di Dio, porta la persona inevitabilmente a sbattere prima o poi contro un muro di granito e a farsi male definitivamente.
Ne approfitto per invitarvi a pregare per l’Italia, oggi come non mai è in una fase di instabilità pericolosa e la soluzione potrà arrivare se tutti metteranno al centro gli interessi degli italiani, delle famiglie, delle aziende che chiudono e degli operai che si ritrovano disoccupati. I politici mettano da parte i propri progetti e si preoccupino degli italiani, abbiano a cuore finalmente le famiglie e i lavoratori, lo facciano presto per salvare la nostra Patria.
Bisogna pregare per la pace in Italia e nel mondo, Kim Jong-un l’attuale dittatore e leader della Corea del Nord dal 18 dicembre 2011, giorno successivo alla morte del padre, ha minacciato oggi gli Stati Uniti con questa severa intimidazione: “Siamo pronti ad attacco nucleare”. È il più giovane capo di Stato al mondo, la sua minaccia non può passare inosservata, quando si ritrovano con le spalle al muro invece di cercare pacificamente il dialogo, queste persone usano sempre le armi. Ma sono nucleari!
L’altro ieri è morto Hugo Chavez, presidente del Venezuela e convinto seguace del marxismo radicale. Una delle cose che impressiona alla morte di questi dittatori, è il loro patrimonio. Hanno fatto vivere una Nazione nella povertà e con molti debiti, mentre loro accumulavano ricchezze. Chavez ha un patrimonio di 2 miliardi di dollari, lo lascia ai suoi familiari e non alla Nazione, al Paese lascia moltissimi debiti…
Mi sono arrivate numerose mail di sgomento per le affermazioni di un Prete di Genova che si chiama don Gallo, ieri in una trasmissione radiofonica tra le altre cose assurde si augura “un nuovo Papa omosessuale…”. Ha pure rivelato che quando era giovane Sacerdote un Vescovo gli propose di fare sesso, lui lo rifiutò ma con questa precisazione: “Andiamocene semmai a prostitute…”.
L’omosessualità si può guarire e chi avverte queste inclinazioni, con la preghiera ne può sicuramente uscire vittorioso, l’affermazione insidiosa del Prete intende legittimare l’omosessualità nella Chiesa e nel mondo, lui è favorevole a questa perversione in piena opposizione al sesto Comandamento, al peccato che grida vendetta al cospetto di Dio e alla morale della Chiesa. Non considera il danno spirituale e forse eterno che arreca a molti che conoscono le sue teorie più che moderniste.
Don Gallo tra le altre provocazioni gravissime ed opposte al Vangelo, un giorno al termine della Messa invece di cantare un canto a Gesù o alla Madonna, ha intonato: O Bella ciao… I suoi superiori non conoscono le continue e gravi manipolazioni del Vangelo? Tutti lo sanno, ne scrivono sempre i quotidiani, tant’è… Nell’ultimo decennio ha avuto come superiori i Cardinali Bertone e l’attuale Bagnasco.
È vero che i demoni si sono riversati sulla terra per sferrare l’ultimo tremendo attacco alla Chiesa e all’umanità, questi esseri infernali sanno bene che se portano un Prete dalla loro parte, questi ne porterà con sé centinaia o migliaia. La responsabilità di un Ministro di Dio è troppo grande, chi ci pensa si preoccupa di cosa dovrà dire a Gesù nel Giudizio, perché l’incarico che Egli dà nell’ordinazione è di salvare le anime e non di corromperle…
Il Vangelo oggi termina con questa frase di Gesù: “Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde”. Chiaro, no? Non solo si diventa oppositori di Gesù quando si insegna qualcosa di diverso dal Vangelo, ma disperde la sua vita fino alla disperazione dell’anima chi vuole distruggere la Fede dei buoni. Infatti, il Vangelo in concreto ci dice che Gesù non poteva agire nel nome di Beelzebùl perché lo combatteva e lo vinceva sempre. Invece Beelzebùl agisce e vince quelli che non rimangono innestati nel Cuore di Gesù.
Chi fa del bene e la sua intenzione è sempre retta, agisce nel Nome di Gesù. Ma chi vuole fare del bene ingannevole, si tradisce da sé e non riesce a testimoniare la Verità del Vangelo, non lo ama e non lo segue.
Il Vangelo ci indica che la lotta contro i diavoli è sempre accesa, essi vogliono allontanarci da Gesù e noi ci difendiamo con la preghiera e le buone opere, con la consacrazione giornaliera alla Madonna. L’impegno più importante è la cura della nostra anima, lo sforzo costante di rinnegare i pensieri intrisi di orgoglio e superbia che allontanano dalla Via umile e stretta che ci indica Gesù.
A tutti è possibile compiere il cammino di santità, basta non allontanarsi dal Cuore di Gesù e dai suoi insegnamenti.
 

 

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