Associazione Nostra Signora di Lourdes-San Luigi Orione N. 3
PREGHIERA D'INTRODUZIONE
Sia lodato e ringraziato in ogni momento il santissimo e divinissimo Sacramento.
Benedetto Gesù nel santissimo Sacramento dell'altare. Eccomi, o Signore, ai vostri piedi per continuare l'adorazione cominciata da altre lampade viventi: come esse, anch'io sono venuto a Voi per tributarvi il mio umile omaggio di fede e di amore. Sono una pecorella del gregge che Voi avete affidato al pastore di questa Parrocchia; sono un membro della famiglia spirituale che riconosce nel Parroco il capo venerato; mi sento in quest'ora il rappresentante di tutti i miei fratelli di fede, e come tale la mia preghiera non vuol essere isolata e personale, ma la voce di tutto un concetto di lodi, la nota di un'armonia collettiva, che sale verso di Voi, per congiungersi alle angeliche armonie celesti. Amabilissimo Signore Gesù, intendo anzitutto prestarvi quell'omaggio di adorazione che dobbiamo a Voi, nostro Dio, nostro Creatore e sovrano Signore. Riconoscendo i grandi ed innumerevoli benefici di cui ci avete ricolmati, voglio rendervi, o Gesù, un doveroso ringraziamento. Confuso per la mia ingrata corrispondenza e per le tante mie colpe, vengo ad invocare ai vostri piedi pietà e misericordia per me e per tutti i poveri peccatori. Vengo finalmente a pregarvi di continuare verso di me e di tutti l'elargizione dei vostri benefici e delle vostre grazie.
O Gesù Sacramentato, che la mia lingua canti la vostra grandezza, la vostra bontà, le vostre misericordie e che vi esprima nel miglior modo gli umili e vivi sentimenti del mio cuore. Non guardate, o Gesù, alle mie colpe che detesto, ma ai vostri meriti infiniti, alla vostra bontà, al vostro amore, ed accettate il mio umile omaggio, la mia devota preghiera. Benedite, o Signore, questi miei sentimenti ed aiutatemi a passare santamente quest'ora. Vergine Immacolata, Angelo mio custode, Angeli e Santi tutti del cielo, pregate, intercedete per me. Breve pausa; poi un Pater, Ave, Gloria.
L'ISTITUZIONE DELL'EUCARISTIA
Adorazione
Quanto è bello e profittevole rievocare con il pensiero e con il cuore ai piedi di Gesù Sacramentato l'istituzione dell'Eucaristia... Raccolti nel Cenacolo, gli Apostoli se ne stavano seduti a mensa attorno al loro divin Maestro, che il giorno dopo sarebbe morto per la nostra redenzione. Già la cena pasquale era compiuta e si avvicinava il momento, in cui Gesù avrebbe effettuato l'ardente desiderio del suo Cuore, dando agli uomini la prova suprema del suo amore. Morire sulla croce donandosi così una sol volta a tutti come prezzo di riscatto sembrava poco alla sua tenerezza. Egli volle perpetuare il suo sacrificio e la sua dimora in mezzo a noi. Egli volle donarsi a tutti in maniera permanente, continua. Quello che nessuno mai avrebbe potuto immaginare, lo realizzò l'amore onnipotente di Gesù. Ecco, infatti, il suo sguardo illuminarsi d'un tratto e dal suo atteggiamento trasparire una maestà ancor più grande di quando comandava alla morte e ai flutti del mare. Prende nelle adorabili sue mani del pane, eleva gli occhi al cielo, rende grazie all'eterno suo Padre, stende la mano, benedice il pane... E mentre gli Apostoli, penetrati del più profondo rispetto, lo contemplano silenziosi, Gesù pronuncia queste parole: Prendete e mangiate questo è il mio Corpo. Nello stesso modo prende un calice con dentro del vino alza nuovamente gli occhi al cielo, rinnova la preghiera, lo benedice e lo presenta agli Apostoli dicendo: Prendete e bevete: questo è il mio Sangue. Parole onnipotenti!... Nell'istante stesso in cui Gesù le pronunciava, miracolosamente si opera quello che le parole significano: il pane, cioè, si converte nel suo vero Corpo e il vino nel suo vero Sangue. E siccome questo miracolo doveva perpetuarsi attraverso i secoli sino alla fine de mondo, Gesù rivolgendosi nuovamente agli Apostoli dice loro: Fate questo in memoria di me, con le quali parole li creò sacerdoti, dando loro la potenza di consacrare il pane e il vino; e non solo a loro diede questo potere, ma anche ai loro successori e ad ogni sacerdote il quale perciò nella santa Messa rinnova il prodigio operato da Gesù Cristo nell'ultima Cena. Oh, quanto siete stato buono con noi, o Signore, quanto ci avete amato! Ebbene anch'io voglio amarvi con tutto il cuore sopra ogni cosa, oggi e sempre, nel tempo e nella eternità! Deh, fate che non siano soltanto parole, queste mie, ma siano una felice realtà.
Pegno di amore e di gratitudine sia la mia professione di fede nella vostra reale presenza nel Santissimo Sacramento dell'altare. Si, o Signore, io credo fermamente che in ogni Ostia santa Voi siete vivo e vero in Corpo, Sangue, Anima e Divinità. Non vi vedo con gli occhi del corpo, ma io credo sulla vostra parola infallibile, felice di sottomettere la mia ragione al grande mistero. Dall'intimo del cuore vi ripeto con l'Apostolo Tommaso: Dominus meus et Deus meus! Mio Signore e mio Dio!... E con san Pietro: Tu es Christus Filius Dei vivi. Tu sei il Cristo, Figlio del Dio vivente. A Voi onore e gloria per tutti i secoli dei secoli. (Pausa di riflessione).
Pater, Ave, Gloriaaffinchè Gesù Cristo sia sempre più conosciuto, amato e adorato nel mondo.
Pater, Ave, Gloriaper il Sommo Pontefice e secondo le sue intenzioni.
Pater, Ave, Gloriaper i bisogni spirituali e temporali dell’Associazione.
O divin Corpo di Cristo, formato dallo Spigrito Santo nel seno castissimo di Maria, deposto, nella notte di Natale, su poca paglia nella mangiatoia, adorato dalla Vergine e da San Giuseppe, dai pastori e dai Magi, io vi credo e vi adoro presente nella santissima Eucaristia. Gloria al Padre…
O divin Corpo di Cristo, indurito al lavoro e alla fatica nella casetta di Nazaret, sottoposto a prolungato digiuno nel deserto, contemplato con ammirazione delle turbe devote della Palestina, io vi credo e vi adoro presente nella santissima Eucaristia. Gloria al Padre…
O divin Corpo di Cristo, soggetto ai più strazianti dolori della Passione, flagellato spietatamente e ridotto tutto a una piaga, e confitto con duri chiodi all'infame patibolo della croce io vi credo e vi adoro presente nella santissima Eucaristia. Gloria al Padre… (pausa).
Ringraziamento
L'Eucaristia è il dono maggiore che ci avete fatto, o Signore, poichè in essa ci avete donato non già un tesoro qualunque, ma tutto Voi stesso senza, riserva alcuna, esaurendo così i tesori della nostra ricchezza, sapienza e potenza. L'Eucaristia è dunque il compendio delle nostre meraviglie, è il culmine del vostro amore: perciò è a Voi dovuta, o Signore, la più viva gratitudine. II ringraziamento più sentito. Nell'Eucaristia ci avete donato il vostro Corpo e il vostro Sangue, la vostra Anima e la vostra divinità: Signore, ve ne ringrazio con tutto il cuore. Questo dono di tutto Voi stesso è perpetuo: sempre sarete con noi, compagno del nostro esilio nel Tabernacolo, vittima per i nostri peccati nel sacrificio della Messa, cibo delle anime nostre nella santa Comunione, conforto, sostegno, guida, viatico per l'eternità; per oggi e per domani e per tutti i giorni sino alla fine dei secoli: Signore, ve ne ringrazio. Il vostro dono, o Gesù, oltre che perpetuo è anche universale: non in un sol luogo della terra Voi rimanete, ma dappertutto. Ovunque c'è un sacerdote, vi s'innalza un altare e un Tabernacolo, dove Voi ve ne state rinchiuso quale prigioniero d'amore. Si, dappertutto i vostri fedeli possono trovarvi, adorarvi, ricevervi nel loro cuore: Signore, ve ne ringrazio. Ma a quanti sacrifici e a quanti dolori avete dovuto assoggettarvi per rimanere sempre e dovunque in mezzo a noi!... Vi siete umiliato, anzi annichilito nel breve giro di una piccola Ostia. Vi siete spogliato di ogni splendore divino e della bellezza della vostra umanità glorificata, mostrandovi ai nostri sguardi sotto le semplici apparenze del pane, e tutto questo per nostro amore: Signore, ve ne ringrazio. L'ingratitudine degli uomini, delle irriverenze, gli insulti, le bestemmie dei cattivi, i sacrilegi con cui vi avrebbero tanto indegnamente profanato, le negazioni degli eretici e degli increduli non vi trattennero dal donarvi a noi; la malizia umana fu superata e vinta dal vostro amore: Signore, ve ne ringrazio. Ve ne ringrazio anche per quelli che vi sono ingrati, che non pensano a Voi, che non vi amano, che vi amareggiano, in ogni modo. Deh, gradite i miei ringraziamenti, sebbene meschini, e continuate a spargere abbondanti sopra di me e su tutti i vostri favori, ché procureremo di meritare con una rinnovata e costante gratitudine. (Pausa di riflessione).
Pater, Ave, Gloriaper il trionfo della Santa Chiesa.
Pater, Ave, Gloriaper la diffusione del pio uso della Comunione frequente e quotidiana.
Pater, Ave, Gloriaper la santificazione del Clero.
O divin Corpo di Cristo, deposto esanime dalla Croce tra le braccia della Vergine addolorata e poi composto da mani pietose nel sepolcro, io vi credo e adoro presente nella santissima Eucaristia. Gloria al Padre…
O divin Corpo di Cristo, risorto glorioso a nuova vita e accolto in trionfo nel cielo, io vi credo e adoro presente nella santissima Eucaristia. Gloria al Padre…
Volto adorabile di Gesù, velato nel suo splendore dalle specie eucaristiche, affascinate le nostre anime, come un dì le turbe che accorrevano a Voi. Oh, quando ci sarà dato di potervi contemplare sveltamente nella beata eternità? Gloria al Padre… (Breve pausa). Riparazione
Se un padre buono, dopo aver prodigato tutto il suo amore e la sua generosità verso il proprio figlio, si vede poi da questo malamente ricambiato, con indifferenza, con ingiurie, con insulti d'ogni fatta, oh, allora il suo cuore sanguina, è oppresso dal dolore per nera ingratitudine ed avrebbe tutto il diritto di privare quel figlio indegno del suo amore, dei suoi favori e cacciarlo lontano da sè. Quel buon padre benefico siete Voi Signore; quel figlio ingrato e colpevole sono gli uomini da Voi redenti, sono purtroppo anch'io!... Con cuore pentito riconosco le mie colpe che confesso qui ai vostri piedi, supplicandovi del vostro perdono per i peccati miei e per i peccati di tutti i vostri figli ingrati. Perdono, o Signore, per la nostra fede debole nel credere la vostra reale presenza in questo augustissimo Sacramento, in cui avete profuso il vostro amore e la vostra generosità. Perdono, o Signore, per le irriverenze, le immodestie e tutte le mancanze commesse nel luogo santo, specialmente durante la santa Messa e nel tempo in cui ve ne state solennemente esposto. Perdono, o Signore, per le trascuranze nel visitarvi rinchiuso nel santo Tabernacolo dove ve ne state notte e giorno desideroso di spargere a piene mani le vostre grazie su di noi. Perdono, o Signore, per le Messe mal ascoltate o colpevolmente tralasciate. La santa Messa è il sole della religione, è l'atto più grande del culto cristiano, è la rinnovazione del sacrificio della croce, da Voi compiuto sul Calvario; eppure con quanta facilità si tralascia di ascoltarla anche nei giorni festivi; con quale contegno svogliato e irriverente vi si assiste da parte di tanti cristiani... Perdono, o Signore, per le Comunioni fatte senza buone disposizioni, senza ringraziamento, come si trattasse di cosa di nessuna importanza. Perdono per le Comunioni tralasciate per indifferenza e per mancanza di generosità; perdono specialmente per le Comunioni sacrileghe. Quanti cristiani vi rinnovano il delitto di Giuda, quanti vi danno il bacio del tradimento, ricevendovi in una anima contaminata da colpa grave e mettendovi così a contatto col vostro capitale nemico, il demonio... Perdono, o Signore, per le bestemmie lasciate da tanti ingrati contro il divin Sacramento e l'Ostia santa; perdono per i furti sacrileghi, per le orribili profanazioni della santissima Eucaristia, per gli, attentati satanici contro il vostro Corpo divino. Perdono, Signore, perdono: non aggravate sopra di noi la vostra mano vendicatrice, ma usateci misericordia, scuoteteci da tanto torpore, trionfate delle nostre resistenze, convertiteci a Voi, affinché possiamo con una vita santamente rinnovata farvi dimenticare il passato e compensarvi delle offese che vi abbiamo arrecate. (Pausa di riflessione).
Pater, Ave, Gloriaper la conversione dei peccatori e degli infedeli.
Pater, Ave, Gloriain riparazione delle bestemmie e della profanazione delle feste.
Pater, Ave, Gloriaper gli agonizzanti.
Ferite gloriose, aperte per nostro amore nel Corpo di Gesù, come, tante bocche invocanti misericordia, alzate ancora potente la vostra voce al cospetto del divin Padre per placarlo ed ottenerci perdono. Gloria al Padre…
O Cuore trafitto di Gesù, dolce rifugio dei peccatori, mi nascondo in Voi come in porto sicuro. O Cuore, fornace ardente di carità, sciogliete il gelo delle anime nostre ed accendetevi il fuoco del vostro amore. Gloria al Padre…
Occhi amabili di Gesù, rivolgete a noi miseri uno sguardo di compassione e di amore, che ci faccia trasalire di gioia. Orecchie pietose di Gesù, sempre aperte ad ogni grido di dolore e ad ogni supplica dei bisognosi, ascoltate anche il nostro pianto e la nostra preghiera. Gloria al Padre… (Breve pausa).
Preghiera
Eterno divin Padre, a Voi ora innalzo con fiducia la mia voce: deh, siatemi propizio, esaudite le mie suppliche.
Vi prego anzitutto a voler spargere in me e in ogni anima abbondante grazia di fede e di amore verso Gesù nell'Eucaristia, affinché Egli sia sempre più conosciuto, amato, adorato in questo divin Sacramento, così da formare il centro di attrazione a cui convergano la mente e il cuore dei cristiani.
Concedeteci la grazia di essere sempre più devoti e fedeli adoratori di Gesù Sacramentato, suoi compassionevoli consolatori nelle amarezze di cui è intessuta la sua vita eucaristica, convinti propagatori del suo onore e della sua gloria, della sua devozione e dei suoi desideri.
Accordaci un vivo desiderio di riceverlo spesso nella santa Comunione, affinchè da essa possiamo ritrarre forza e costanza per le lotte dello spirito, conforto e rassegnazione nelle prove della vita, lume ed incitamento nella via della virtù. Vi prego sopratutto per il punto della morte: non ci manchi.
allora il santo Viatico, che consoli e santifichi i nostri dolori e le nostre agonie, che ci renda vittoriosi degli assalti del demonio e ci apra le porte della beata eternità.
Vi domando queste grazie per i meriti di Gesù, per il suo Sangue prezioso e per la sua dolorosa Passione. Nulla di bene noi meritiamo, tutto però ci ha meritato Gesù nel suo infinito amore: in Lui e nella vostra misericordia è riposta ogni nostra speranza.
O Gesù, a Voi pure salga ora fervida dal mio cuore la preghiera che la santa Chiesa continuamente ripete per bocca dei suoi sacerdoti: « O Dio, che in questo Sacramento ammirabile ci lasciasti memoria della tua Passione, concedi, te ne preghiamo, di venerare così i santi misteri del Corpo e del Sangue tuo, che proviamo sempre l'effetto della tua redenzione. O Gesù, che vivi e regni con Dio Padre nell'unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Così sia ». (Pausa di riflessione).
Pater, Ave Gloriaper l’incremento della Fede Cattolica in Italia e nel mondo.
Pater, Ave, Gloriaper il rifiorimento dello spirito cristiano nella famiglia e nella società.
Pater, Ave, Gloriasecondo le intenzioni di Pino.
Anima di Cristo, santificatemi, Corpo di Cristo, salvatemi; Sangue di Cristo, mondatemi; Passione di Cristo, confortatemi, o buon Gesù esauditemi. Gloria
O Gesù, dentro le vostre piaghe nascondetemi; non permettete che mi separi da Voi; dal maligno nemico difendetemi. Gloria al Padre…
O Gesù nell'ora della mia morte chiamatemi e concedetemi di venire presso di Voi, affinché cogli Angeli e coi Santi vi lodi per tutti i secoli. Gloria…
O Maria, che foste la prima e più perfetta adoratrice di Gesù, siatemi guida e maestra nel tributare al vostro divin figlio Sacramentato gli atti di omaggio e di, adorazione che gli sono dovuti. Ave Maria....
PREGHIERA PER LA COMUNIONE SPIRITUALE
Credo che Voi siete realmente presente nel santissimo Sacramento dell'altare; vi adoro dall'abisso del mio nulla; vi amo sopra ogni cosa e vi desidero nell'anima mia, e poichè adesso non posso ricevervi sacramentalmente, venite almeno spiritualmente, nel mio cuore. O Gesù, venite!... (Breve pausa). Come se foste già venuto, io mi unisco tutto a Voi; vi adoro, vi benedico, vi ringrazio; rimanete sempre in me con la vostra grazia. O Gesù, mite ed umile di Cuore, rendete il mio cuore simile al vostro.
Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo.
Benedetto il nome di Gesù…..
ROSARIO EUCARISTICO
MISTERI GAUDIOSI
Gloria al Padre...
Sia lodato e ringraziato in ogni momento il santissimo e divinissimo Sacramento.
I.
Nel primo mistero gaudioso si contempla l'Annunciazione di Maria Vergine e l'Incarnazione del Figlio di Dio.
Nell'umile casetta di Nazaret, Maria in orazione riceve l'annunzio dell'Angelo, che per opera dello Spirino Santo essa concepirà un figlio, al quale porrà nome Gesù. Maria acconsente ad essere Madre di Dio ed il Verbo si è fatto carne nel suo seno verginale. Quanto siete adorabile e amabile, o Gesù, nelle opere vostre! La vostra onnipotenza dà leggi all'universo, le creature tutte, e può ancora oltrepassare queste leggi senza infrangerle. Ciò che è per tutti legge, per Maria è privilegio; infatti senza infrazione della sua verginità Voi la rendete Madre, dopo averla resa Immacolata fino dalla sua concezione e averla resa grande con singolari doni di grazia. Voi tutto potete, o Signore - « Sia fatto» dice Maria con profonda umiltà, e Voi, o Gesù, con un atto della vostra onnipotenza compite il grande mistero. Maria si proclama «Ancella » e Voi le dite «Piena di grazia » e la rendete Madre vostra tenerissima. Oh, mistero mirabile e profondo! Quanto siete grande, o Signore! Ma quanto siete amabile ancora! Per noi vostre creature e per la nostra salvezza è la vostra Incarnazione. Un Dio poteva fare di più. O Gesù, vi ringrazio e vi amo con tutto il mio cuore. Ma se ben penso, questo grande ed amabile mistero, qui si perpetua nel vostro Sacramento. Qui voi sorpassate ogni legge e con la vostra onnipotenza, tratto dall'infinito vostro amore, alla parola del sacerdote che consacra il pane ed il vino. Voi vi incarnate novellamente ogni giorno su questo altare, sui mille e mille altari sparsi sulla faccia della terra. Vi adoro, o Gesù, vi ringrazio, vi amo nel santissimo Sacramento
Pater, 10 Ave, Gloria al Padre.
Sia lodato e ringraziato in ogni momento il santissimo e divinissimo Sacramento.
II.
Nel secondo mistero gaudioso si contempla la visita della Vergine a santa Elisabetta.
Maria, saputo dall'Angelo che Elisabetta sua cognata era divenuta madre di un bambino, si affretta a visitarla. Elisabetta per lume dello Spirito Santo conosce il mistero operatosi in Maria e la proclama benedetta fra tutte le donne. Maria scioglie con tenerissimo affetto l’inno alla bontà e misericordia del Signore. La vostra carità, o Gesù, vuole accendere ogni cuore. Oh! come era acceso di essa il cuore della vostra Madre Santissima! Sin dalla vostra concezione essa conobbe l'amor vostro e comprese quel fuoco che Voi venivate a portar sulla terra: conobbe che è duplice il precetto della carità e che chi ama Dio deve amare anche il prossimo. Ecco perchè Maria frettolosa se ne va da Elisabetta. Voi poi, o Gesù, eravate in Lei personalmente e di più la accendevate del vostro amore, così che Maria prodiga se stessa in una umile e prolungata assistenza della cugina. Oh! ammirabili portenti della carità di Cristo! Qui pure, nell'Eucaristia, Voi tenete sempre accesa la fiamma del vostro amore per noi e con essa vorreste accendere il nostro cuore e condurci tutti ad amarvi delicatamente e ad amare il nostro prossimo. Oh! si Gesù, occupate bene il mio cuore ora e sempre, ogni qualvolta vi degnate scendere con la Comunione nel mio petto. Rendetemi così, o Signore, bene acceso di carità verso di Voi e verso il prossimo.Pater, 10 Ave, Gloria al Padre.
Sia lodato e ringraziato in ogni momento il santissimo e divinissimo Sacramento.
III.
Nel terzo mistero gaudioso si contempla la nascita di Nostro Signore Gesù.
Maria in Betlemme dà alla luce Gesù: «lo fasciò e lo pose a giacere in una mangiatoia, perchè non cera posto per essi nell'albergo». Mistero profondo di fede! Nel santo Sacrificio fatto obbediente alla voce del Sacerdote, Voi scendete dal Cielo, o Gesù; come stretto da fasce, velato sotto le apparenze di pane, giacete sulla mensa o racchiuso nella Pisside e ve ne state a nostra disposizione. Voi siete qui per farvi nostro cibo. Ma perchè così, o mio Signore? Perchè così, se appunto perchè siete così umiliato, gli uomini vi dimenticano, o peggio ancora si fanno arditi sino ad offendervi? Oh! no, sorgete o mio Dio e fate palese la vostra potenza, la vostra grandezza il vostro amore in altro modo! Oh! comprendo; o Gesù; le vostre umiliazioni in questo mistero Eucaristico hanno le stesse grandiose ragioni della umiliazione della grotta di Betlemme. Qui, come allora, Voi sdegnate le umane grandezze e solo con i piccoli e con i semplici vi avvicinate e vi manifestate! Deh! fate che io comprenda le lezioni di Betlemme e le vostre ripetute lezioni del Sacramento di Amore.Pater, 10 Ave, Gloria al Padre.
Sia lodato e ringraziato in ogni momento il santissimo e divinissimo Sacramento.
IV.
Nel quarto mistero gaudioso si contempla la Presentazione di Gesù al Tempio.
Venuto il tempo della purificazione di Maria, secondo la legge di Mosè, Maria e Giuseppe portarono Gesù al Tempio per presentarlo al Signore. Oh! il sublime ammaestramento che Voi ci date, o Gesù, in questo mistero! Maria Immacolata vi porta al Tempio ed il Santo vecchio Simeone vi solleva verso il cielo, in prezioso olocausto a Dio. Quanta esultanza in questo fatto, quanta gioia nel vostro Cuore, in quello di Maria, di Giuseppe, di Simeone e di Anna. Ma all'infuori di costoro, quanta ignoranza, freddezza, insensibilità in tutti e persino in coloro che pure erano destinati alla consolazione di vedere, come Simeone, il loro Salvatore. Poveri infelici, le passioni hanno a loro demeritato un tanto bene. Ma, ahimè! come si ripete ancor oggi la cecità del popolo d'Israele! Sui nostri altari quotidianamente, che dico?, continuamente Voi ve ne state offerto al Padre vostro, Ostia di propiziazione e di pace, e, all'infuori di pochi, gli uomini neppure si curano di. Voi. Mio Gesù, fate che io comprenda la grande consolazione del sapervi costantemente offerto nell' Ostia Santa a Dio per impetrarmi grazia e misericordia.Pater, 10 Ave, Gloria al Padre.
Sia lodato e ringraziato in ogni momento il santissimo e divinissimo Sacramento.
V.
Nel quinto. mistero gaudioso si contempla Gesù, smarrito e ritrovato nel Tempio.
Gesù rimase in Gerusalemme e non se ne accorsero i suoi genitori... i quali lo cercarono per tre giorni e lo trovarono in mezzo ai dottori nel Tempio.
So, o Gesù, che Voi non abbandonate alcuno se prima non siete abbandonato. So ancora che vi occultate a quelle anime che Voi volete provare nella fedeltà e nell'amore, o a quelle che volete dolcemente ammonire per l'emendazione del loro spirito. Ma, mio Dio, quanto è penoso essere senza di Voi! La vostra Madre Santissima e San Giuseppe quanto penarono nei giorni di ricerche a Gerusalemme! Il loro lamento: «Figlio, perchè ci hai fatto questo? » è pure mio, Gesù, fa che io comprenda sempre la ragione del vostro occultarvi al mio spirito. Se fui io, cattivo da abbandonarvi, fatemi tornare pentito ai vostri piedi; se vi ritirate da me per correggermi, fatemi noti i miei difetti e sarò pronto all'emendazione; se mi volete provare nella fiducia e nell'amore, eccomi tutto pronto o Signore. Una sola cosa mi basta: non perdere mai la vostra grazia: non lasciarvi mai volontariamente col peccato; voglio sempre amarvi, o Gesù.
LITANIE in onore della Santissima Eucarestia
Signore, pietà Signore, pietà
Cristo, pietà Cristo, pietà
Signore, pietà Signore, pietà
Cristo, ascoltaci Cristo, ascoltaci
Cristo, esaudiscici Cristo, esaudiscici
Padre del cielo, che sei Dio abbi pietà di noi
Figlio, redentore del mondo, che sei Dio abbi pietà di noi
Spirito Santo, che sei Dio abbi pietà di noi
Santa Trinità, unico Dio abbi pietà di noi
Santissima Eucarestia noi ti adoriamo
Dono ineffabile del Padre noi ti adoriamo
Segno dell'amore supremo del Figlio noi ti adoriamo
Prodigio di carità dello Spirito Santo noi ti adoriamo
Frutto benedetto della Vergine Maria noi ti adoriamo
Sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo noi ti adoriamo
Sacramento che perpetua il sacrificio della croce noi ti adoriamo
Sacramento della nuova ed eterna Alleanza noi ti adoriamo
Memoriale della morte e risurrezione del Signore noi ti adoriamo
Memoriale della nostra salvezza noi ti adoriamo
Sacrificio di lode e di ringraziamento noi ti adoriamo
Sacrificio d'espiazione e di conciliazione noi ti adoriamo
Dimora di Dio con gli uomini noi ti adoriamo
Banchetto di nozze dell'Agnello noi ti adoriamo
Pane vivo disceso dal cielo noi ti adoriamo
Manna piena di dolcezza noi ti adoriamo
Vero Agnello pasquale noi ti adoriamo
Viatico della Chiesa pellegrina nel mondo noi ti adoriamo
Rimedio della nostra quotidiana fatica noi ti adoriamo
Farmaco di immortalità Mistero della fede noi ti adoriamo
Sostegno della speranza noi ti adoriamo
Vincolo della carità Segno di unità e di pace noi ti adoriamo
Sorgente di gioia purissima noi ti adoriamo
Sacramento che germina i vergini noi ti adoriamo
Sacramento che dà forza e vigore noi ti adoriamo
Pregustazione del banchetto celeste noi ti adoriamo
Pegno della nostra risurrezione noi ti adoriamo
Pegno della gloria futura noi ti adoriamo
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo. Perdonaci, Signore.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo. Ascoltaci, Signore.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo. Abbi pietà di noi.
Hai dato loro il pane disceso dal cielo. Che porta in sé ogni dolcezza.
Preghiamo: Signore Gesù Cristo, che nel mirabile Sacramento dell'Eucarestia ci hai lasciato il memoriale della Tua Pasqua, fa' che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i benefici della Redenzione, tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
PREGHIERA DI CHIUSURA
Vi ringrazio, o Signore, di avermi concesso di tenervi compagnia durante quest'ora di adorazione; perdonatemi ogni mancanza che vi avessi commessa e aiutatemi a mantenermi fedele ai buoni propositi che mi avete ispirato. Mi allontano, o Gesù, dal vostro altare, ma solo col corpo: rimango qui col cuore. Deh! fate ch'esso sia tutto vostro e non viva che per Voi. Amarvi quanto più mi è possibile e farvi amare anche dagli altri, ecco il mio ardente desiderio e la mia ultima preghiera: esauditela, ve ne prego, nell'infinita bontà del vostro Cuore. Ed ora beneditemi, o Gesù, e questa vostra benedizione mi accompagni in tutte le mie occupazioni; mi liberi dal peccato, mi difenda contro i miei spirituali nemici, mi mantenga a Voi fedele e mi rafforzi nel compimento, costante e generoso dei doveri del mio, stato. Benediteci tutti, o Signore, e salvateci per i meriti del vostro preziosissimo Sangue. Per il Papa e per l’acquisto delle sante indulgenze 1 Pater, Ave, Gloria