27/09/2025
Catechesi N. 515
A - «La Chiesa che è Madre dei simboli e parla il linguaggio dei simboli, non può ignorare ora il funesto presagio del suo simbolo supremo, la Croce.
Per chi non crede alla Fede e ai Miracoli, è solo superstizione.
B - La figura di Nicodemo è molto spirituale, è un uomo onesto e timorato di Dio, uno dei pochi ancora capace in Israele di cercare Dio con purità di cuore. È un colloquio indimenticabile, il contenuto è forte e sorprendente, ci dona valutazioni importanti sulla vita spirituale.
C - Ieri abbiamo meditato la prima parte del colloquio tra Gesù e Nicodemo, i versetti 1-8 del capitolo 3, oggi passiamo alla seconda parte 7-15, mentre domani chiuderemo questo interessante e notturno colloquio con i versetti 16-21.
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa
Tutti i Lunedì sera ore 21 Preghiere di Intercessione e Sollievo delle Sofferenze.
Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santa Messa di Intercessione e Sollievo delle Sofferenze.
Venerdì 3 Sabato 4 e Domenica 5 Ottobre faremo tre giornate di Preghiera a Sinai in provincia di Cagliari con don Pietro
Domenica 12 Ottobre ore 16 Santa Messa di Intercessione e Sollievo delle Sofferenze in Memoria della Madonna di Fatima
Per la diretta su Facebook cliccare sotto.
https://www.facebook.com/Associazione-Nostra-Signora-di-Lourdes-San-Luigi-Orione-777089575651955
Per la diretta su YouTube cliccare su Associazione Nostra Signora di Lourdes
Sostieni la nostra E.T.S. TERZO SETTORE" Fondazione di Volontariato Nostra Signora di Lourdes - San Luigi Orione"
con il 5 per mille
inserisci il nostro CODICE FISCALE 91107280157 nell'apposito riquadro:
" sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale "e ricordati di firmare è semplice, non costa nulla e non è una alternativa all' 8 per mille.
Iscrivetevi al canale YouTube e condividete la nostra pagina Facebook con i vostri amici e mettete mi piace grazie.
Cliccare sotto per ascoltare la Catechesi.
+VANGELO (Gv 20,19-31)
Otto giorni dopo venne Gesù.
A - «La Chiesa che è Madre dei simboli e parla il linguaggio dei simboli, non può ignorare ora il funesto presagio del suo simbolo supremo, la Croce.
Per chi non crede alla Fede e ai Miracoli, è solo superstizione.
Ma la Chiesa, la Chiesa che vive nel segno della Fede e della presenza del divino nella storia umana, la Chiesa che figura un Dio partecipe alla vita degli uomini e che combatte ogni giorno col demonio, anch'esso attivo sulla terra. Se credi ai miracoli devi credere anche al loro rovescio.
La Chiesa che per millenni ha vissuto nel solco di quei segni, e nella Croce apparsa in cielo ha edificato il suo cammino e convertito gli imperi (in hoc signo vinces), potrà non dar peso a quel segno?
La Chiesa che è Madre dei simboli e parla il linguaggio dei simboli, non può ignorare ora il funesto presagio del suo simbolo supremo, la Croce. Se lo fa, finge, per rassicurare i fedeli come bambini; o peggio dichiara finzione tutto quello in cui fa credere i suoi devoti. La Croce è un simbolo schiacciante, non può ingannare...».
Quello che rimane sicuro è l'attacco delle forze del male coalizzate e mirate alla distruzione della Sana Dottrina dell'unica Chiesa fondata da Gesù Cristo, nasce da qui ogni tribolazione che sta vivendo e che arriverà fino alla sua mistica crocifissione per risorgere più Splendente di prima proprio come Gesù.
Ogni credente cerca di trovare una spiegazione, valuta ogni evento dalla sua posizione di comprensione equivalente alla sua maturità spirituale. Nessuno deve convincersi di avere compreso tutto o di avere le risposte sicure, lasciamole a Dio e invece concentriamoci sulla Sana Dottrina che non dobbiamo trascurare. Oggi si parla molto di modernità e di aperture al mondo, solo che la Parola di Dio non è soggetta a modifiche umane, né si può manomettere senza commettere sacrilegi.
Non c'è dubbio che i Sacerdoti devono rivedere certi aspetti della vita e riporre Dio assolutamente al centro di tutto, mettendosi pienamente a disposizione dei credenti e operando esclusivamente per la salvezza delle anime. Senza pensare ad altro. Non c'è alcun dubbio su questo, parlare invece di modernità cioè modernismo è diverso, significa cambiare la Bibbia e la Sacra Tradizione della nostra Fede.
Le aperture al modernismo annullano la vera spiritualità cristiana, l'indeboliscono, non è più quella del Vangelo Storico e Gesù è assente!
Noi guardiamo le opere dei Santi, tutti i Santi comunque ci indicano che il cammino spirituale è autentico quando si compie la volontà di Dio, questa volontà si trova nel Vangelo. Il cerchio è chiuso.
Modificare, alterare, manipolare la Bibbia per rallegrare i credenti più deboli e gli atei ipocriti, non è assolutamente volontà di Dio.
Questo dobbiamo sapere per non smarrire la Via della salvezza eterna, quelli che lasciano questa Via per una vita più spensierata e mondana, non devono dare responsabilità a Dio o ad altri: ognuno è artefice o regista del proprio destino.
Si conoscono molti casi di persone che affrontano sofferenze animate dalla Fede e resistono, hanno molta forza e le Grazie arrivano. Mentre quanti hanno lasciato il Vangelo per seguire se stessi, o una spiritualità modernista e vuota, dinanzi alle sofferenze crollano e spesso le conseguenze sono un disastro.
Molti cristiani hanno conosciuto Gesù almeno frequentando il catechismo o leggendo qualche libro, ma non Lo frequentano più per le ragioni più svariate. Oltre i non credenti, questi cristiani senza Dio non sono entrati nel giorno del mondo nuovo, dopo la Risurrezione di Gesù. Rimangono ai margini e non si preoccupano della salvezza eterna, né di eventuali sofferenze in questa vita. Sono convinti di non avere bisogno di Dio.
Ci sono anche cristiani sul punto di convertirsi veramente, ma sono pieni di dubbi e non compiono mai il passo verso la nuova vita.
Abbiamo compreso la profondità dell'Amore di Gesù per ognuno di noi: ci ama sempre. Gesù a Santa Faustina gli disse: "Fa conoscere a tutti la mia infinita Misericordia". Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.
+VANGELO (Gv 3,1-8)
Se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio.
B - La figura di Nicodemo è molto spirituale, è un uomo onesto e timorato di Dio, uno dei pochi ancora capace in Israele di cercare Dio con purità di cuore. È un colloquio indimenticabile, il contenuto è forte e sorprendente, ci dona valutazioni importanti sulla vita spirituale. Prima di passare ad approfondire il dialogo, evidenzio in Nicodemo un grande rispetto verso Gesù, Lo chiama Maestro ed è costretto ad incontrarlo di notte per non dare occasione ai maligni.
Nicodemo è molto turbato perché cerca la Verità, il suo turbamento indica il desiderio di sapere la vera identità di Gesù, e lo spiega con queste semplici parole: "Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come Maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che Tu compi, se Dio non è con Lui".
Implicitamente è già convinto che Gesù non è un uomo comune, cerca la conferma da Lui e con umiltà attende la risposta. La riflessione compenetrata che ha fatto per molto tempo su Gesù, necessita di una risposta, vuole saperne di più e si rivolge direttamente al Signore. Anche noi dobbiamo rivolgerci a Gesù a cuore aperto quando chiediamo il suo intervento.
Il Signore dopo averlo accolto con amore e amicizia, gli risponde in modo inaspettato, gli rivela una verità impressionante: è necessario rinascere. Si tratta di una rinascita spirituale per mezzo dell'acqua e dello Spirito Santo.
Oggi Gesù ci chiede una vera rinascita, lo scrive anche San Paolo: "Dovete deporre l'uomo vecchio con la condotta di prima" (Ef 4,22).
La vita interiore, infatti, non consiste solo nell'acquisire una serie di virtù naturali o nell'adempiere determinate norme di pietà. È una trasformazione totale, è "rinascere" con una nuova mentalità. La trasformazione interiore è soprattutto opera della Grazia, richiede però, anche la nostra collaborazione attraverso la mortificazione dell'intelligenza, della memoria, dell'immaginazione. Il risultato è la purificazione delle nostre facoltà, necessaria perché la vita di Cristo si sviluppi in noi con pienezza.
Molti cristiani non crescono nell'intimità con Dio, nella preghiera, per non aver curato la mortificazione interiore, senza la quale la mortificazione dei sensi non si sostiene. Quindi, senza il rinnegamento interiore non possono resistere le mortificazioni esteriori.
L'immaginazione è una facoltà molto utile, perché l'anima unita al corpo, non può pensare senza immagini. Gesù parlava alla folla con parabole, esprimendo in immagini le Verità più profonde. Anche con Nicodemo utilizza questo metodo.
L'immaginazione deve essere guidata dalla retta ragione illuminata dalla Fede, altrimenti allontana dalle cose divine e ci porta verso cose vane e inconcludenti, verso cose fantastiche o anche proibite.
Il danno meno pericoloso arrecato dall'immaginazione è quello di trasportarci nel mondo dei sogni, dove nasce il sentimentalismo spirituale, opposto alla vera pietà. Senza il corretto controllo, l'immaginazione crea falsità, inventa tutto l'opposto della realtà, fa credere ciò che non esiste e convince in maniera incredibile di fatti mai avvenuti.
L'immaginazione non mortificata e non guidata dalla ragione illuminata dalla Fede, inventa falsità, giudica tutti e rende insensibili.
L'immaginazione quando non viene bloccata e non si offrono a Gesù le mortificazioni, costruisce in noi situazioni ingannevoli e irreali, poco o niente compatibili con la nostra vocazione cristiana di figli di Dio, che devono avere il cuore posto in Lui.
Molti cristiani sono bloccati da anni all'inizio del cammino spirituale e rimangono lì, non progrediscono per la mancanza di mortificazione interiore, soprattutto per il mancato controllo dell'immaginazione. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.
+ VANGELO (Gv 3,7-15)
Nessuno è mai salito al Cielo, se non colui che è disceso dal Cielo, il Figlio dell’Uomo.
C - Ieri abbiamo meditato la prima parte del colloquio tra Gesù e Nicodemo, i versetti 1-8 del capitolo 3, oggi passiamo alla seconda parte 7-15, mentre domani chiuderemo questo interessante e notturno colloquio con i versetti 16-21. Si potevano raggruppare in un unico testo, ma le risposte di Gesù a uno dei capi dei Giudei sono abbastanza profonde e da decifrare anche per i teologi.
Quindi, il colloquio diviso in tre giorni permette di approfondire meglio e adeguatamente anche una sola risposta di Gesù. La sua Parola è un tesoro senza fine, è piena di contenuti e più si medita, maggiormente si incarna nell’anima e rilascia ispirazioni e intuizioni profondamente spirituali.
Basta questa affermazione del Signore per renderci conto che non è semplice comprendere la sua Parola e non vi riescono mai quelli che vogliono manipolarla, o interpretarla faziosamente, o applicarla con malizioso interesse. “Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del Cielo?
Questa Parola ci deve far rientrare in noi per domandarci con quale spirito ci accostiamo all’ascolto di Gesù e se vogliamo davvero rinascere, come abbiamo meditato ieri. Gesù parla a Nicodemo e si rivolge a ciascuno di noi: “In verità, in verità Io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il Regno di Dio”.
Ieri Gesù ci ha chiesto se vogliamo rinascere nel suo Spirito, abbandonando la mentalità vecchia facilmente incline al peccato.
La rinascita può avvenire solamente nel Cuore Immacolato di Maria, è la Madre a curare le anime che con fermezza vogliono incontrare il Figlio Divino, e senza la vicinanza della Maestra di santità, rimane impossibile rinascere e crescere spiritualmente ad imitazione di Gesù.
Gesù ha voluto la devozione al Cuore Immacolato di Maria, ci invita a consacrarci ad Esso per amare Lui come è capace solo la Madre, per conoscerlo con lo Spirito della Madre, per imitarlo guidati dalla Madre che Lo tenne in grembo per nove mesi, diede a Dio invisibile un Corpo e il suo Sangue, Lo donò al mondo come Salvatore, Lo aiutò nella crescita umana e fisica.
Senza la presenza della Madonna è impossibile rinascere nello Spirito, infatti solo nella Chiesa Cattolica ci sono moltissimi Santi, mentre tra gli evangelici cristiani non si conosce neanche un Santo come San Pio, o San Francesco, o Santa Teresa, o Santa Bernadette, o Santa Rita ecc...
Senza la presenza e la vera devozione alla Madre di Dio è impossibile arrivare vicini a Gesù, anche se le preghiere dei cristiani Gesù non le disprezza, però sono povere, prive della potentissima mediazione della Madre.
Veniamo al Vangelo di oggi. Come leggete sono riproposti i versetti 7 e 8 per legarli al testo di oggi. Rileggiamo i versetti che hanno chiuso ieri e aprono oggi il Vangelo: «Gesù disse a Nicodemo: “Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito”».
La risposta di Nicodemo è spontanea, non riesce a trattenerla: “Come può accadere questo?”. Molti cristiani anche in modo inconscio ripetono queste parole quando agiscono senza Fede o quando chiedono una Grazia, ma non ci sperano molto. Pregano con il dubbio, ripetono la stessa frase di Nicodemo e Gesù non può donare nulla perché non vi è Fede nel credente.
Sono cristiani che provano quasi vergogna e non si mostrano come seguaci del Cristo, sia quando dialogano con atei o con anticlericali e rimangono in silenzio; sia quando passano davanti una Chiesa e non fanno nemmeno il segno di Croce, oppure lo fanno velocissimo come se fosse un saluto a chissà chi.
Nicodemo non provava vergogna di Gesù e non andò di notte per questo, egli temeva la reazione del sinedrio e poteva compromettere il suo rispettabile ruolo, ma lui non era un seguace del Signore, non aveva alcun obbligo. Temeva il giudizio dei suoi amici farisei e dei capi, questo spinse Nicodemo a non mostrarsi di giorno insieme a Gesù. Ma provava una grande venerazione verso Gesù e lo mostra all’inizio con un saluto molto rispettoso.
Gesù conosceva il suo cuore e la sua ricerca e non lo respinse, ma non diede risposte chiare e semplici. Usò un linguaggio misterioso.
Questo primo colloquio non è stato inutile per Nicodemo, vi ricordo che difese energicamente Gesù prima e dopo il suo arresto ed ebbe il coraggio di andare a chiedere il Corpo del Signore. Arrivò a questa pubblica adesione a Gesù dopo un cammino di riflessione e di preghiera, molti erano i suoi dilemmi a causa delle parole rivoluzionarie che annunciava Gesù.
Egli diceva che era Figlio di Dio, uguale al Padre, era disceso dal Cielo, sarebbe risuscitato da morte, ecc.
Oggi vi presento Nicodemo che è sì ancora alla ricerca della Verità e pone domande a Gesù, ma dopo la morte di Gesù non avrà più paura del giudizio dei farisei e del sinedrio, annuncerà pubblicamente la sua Fede in Cristo e diverrà un cristiano autentico.
Imitiamo Nicodemo in questo, annunciamo Gesù ovunque e senza paura dei giudizi degli atei o dei maliziosi, altrimenti scatterà quella severa profezia di Gesù verso i suoi seguaci vigliacchi: “Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'Io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei Cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'Io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei Cieli” (Mt 10,32-33). Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.