26/08/2025
Catechesi N. 514
A - L'esperienza dei due discepoli di Èmmaus è scioccante, non solo per l'apparizione di Gesù durante il loro cammino; essi rimangono turbati e commossi quando, seduti a tavola si accorgono del modo insolito con cui Lo Sconosciuto spezza il pane. Maria Maddalena invece si accorge che l'Uomo davanti a lei è Gesù non appena Lui pronuncia il suo nome, invece i due discepoli Lo riconoscono nello spezzare il pane.
B - Ho ascoltato con particolare commozione e gioia la testimonianza di qualche anno fa di Floribeth Mora Diaz, la donna della Costa Rica miracolata per intercessione di Papa Giovanni Paolo II.
C - Penso all'incredulità degli Apostoli sulla Risurrezione di Gesù e mi vengono in mente i non credenti che non pensano assolutamente ad alcuna forma di credenza religiosa. In essi non c'è incredulità, ma indifferenza. In moltissimi casi anche avversità e sforzi per minimizzare la nostra Fede.
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa
Tutti i Lunedì sera ore 21 Preghiere di Intercessione e Sollievo delle Sofferenze. Si riprende Lunedì 1° Settembre
Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santa Messa di Liberazione. Si riprende Venerdì 5 Settembre
Venerdì 5 Sabato 6 e Domenica 7 Settembre faremo tre giornate di Preghiera a Polpenazze in provincia di Brescia con don Rinaldo
Domenica 14 Settembre Ore 16 Messa di Guarigione e di Liberazione
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+VANGELO (Luca 24,35-48)
Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno.
A - L'esperienza dei due discepoli di Èmmaus è scioccante, non solo per l'apparizione di Gesù durante il loro cammino; essi rimangono turbati e commossi quando, seduti a tavola si accorgono del modo insolito con cui Lo Sconosciuto spezza il pane. Maria Maddalena invece si accorge che l'Uomo davanti a lei è Gesù non appena Lui pronuncia il suo nome, invece i due discepoli Lo riconoscono nello spezzare il pane.
Nessuno si accorge del volto Trasfigurato di Gesù. Nei discepoli c'è un senso di sconfitta, di delusione, non si ricordano più la Sua onnipotenza tanto è acuto il dolore della sua morte. Quante volte anche noi pensiamo che Gesù è assente mentre Lui è sempre vicino a noi, ci vede e ci ascolta. Conosce tutto di noi e ci chiede di farGli spazio nel nostro cuore per lasciarlo vivere e agire in noi.
Spesso non riconosciamo Gesù nelle persone che ci sono vicine, non vediamo le loro sofferenze, non ci interessiamo di loro.
“Tutto quello che avete fatto a uno di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Matteo 25,40). Questa è una grandissima verità sulla quale non meditiamo mai abbastanza. Se Gesù è presente in ogni persona, soprattutto nei più piccoli, nei più poveri e nei più sofferenti, come trattiamo noi il nostro prossimo??? Quante ferite provochiamo noi nei nostri fratelli con gli scatti di ira e con la nostra mancanza d’amore, dimenticando che è Gesù che torniamo a crocifiggere nuovamente!!! Ricordiamo che il Giudizio finale sarà sull’AMORE!!!
Quando i due discepoli si accorgono dell'identità di Gesù, non c'è più tempo; Lui scompare dalla loro vista e i due sconsolati dicono una frase che possono capire solo i veri innamorati dell'Eucaristia: "Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?".
Quando cerchiamo Gesù e ci sforziamo di purificare il cuore, compiendo la Sua volontà, Lui si fa sentire, porta pace, serenità e consolazione a chi soffre, o a chi si trova in difficoltà. Illumina quanti sono confusi e dona determinazione nelle scelte giuste da compiere. La gioia che provano coloro che portano Gesù nel cuore è un vero anticipo di Paradiso.
Questo e molto altro compie Gesù nelle anime che Lo adorano e Lo mettono al centro della loro vita.
Nella preghiera intima che sgorga da un cuore infuocato di amore verso Gesù, c'è la piena convinzione della sua Risurrezione, non è più questione intellettuale, ma una questione di cuore: è l'intima certezza che il Signore è sempre vicino, e sempre presente per donarci il Suo aiuto.
Tutti i cristiani sanno che è Risorto, pochi sono invece coloro che Lo cercano con profonda Fede e Lo credono vivo. L'autentico cammino di Fede ha inizio quando c'è la consapevolezza che Gesù è vivo ed è Dio.
Purtroppo le dissipazioni e i peccati mortali ripetuti con frequenza indeboliscono la Fede, e non si avverte più la presenza di Gesù nel proprio cuore.
La lotta alle dissipazioni, ai peccati e ai propri difetti non è facile; è per questo che occorre sempre chiedere aiuto a Gesù. Provate a chiedere a Lui ogni mattina la sua Grazia per vincere i difetti e i comportamenti sbagliati. Vedrete come diventerà più semplice nella giornata vincere le proprie debolezze.
Dovete impegnarvi ogni giorno, evitando le occasioni di peccato e le dissipazioni, per restare nella pace. Gesù è sempre pronto ad aiutarci, ma è indispensabile la nostra collaborazione. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.
+VANGELO (Gv 21,1-14)
Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.
B - Ho ascoltato con particolare commozione e gioia la testimonianza di qualche anno fa di Floribeth Mora Diaz, la donna della Costa Rica miracolata per intercessione di Papa Giovanni Paolo II. Lei ha cinquant'anni, nata a San Josè in Costa Rica, Floribeth era in fin di vita, nel 2011, in seguito alla rottura di un aneurisma cerebrale. I medici le avevano dato solo un mese di vita. L'aneurisma era stato devastante, così la donna era stata dispensata dai medici.
Racconta i giorni del miracolo: «In ospedale in Costa Rica avevo seguito alle 2 di notte la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, mio marito lo aveva pregato con fervore dicendo di intercedere per me e di non permettere la mia morte. La mattina dopo mi sono svegliata e ho sentito la voce del Papa, mentre ero in camera, che mi diceva per due volte: "Alzati". Non ci credevo, e mi ripetevo: "Mio Dio, sono sola nella mia stanza. Eppure c'era una voce". E ho nuovamente sentito: "Alzati, non avere paura".
Il 1° maggio 2011, giorno della beatificazione di Wojtyla avviene anche la guarigione incredibile di Floribeth: "I miei occhi sono andati immediatamente su un giornale che aveva impressa una foto di Papa Giovanni Paolo II. Ho visto le sue mani che venivano verso di me. Improvvisamente sono guarita".
Dopo la scomparsa dell'aneurisma, i medici non capivano più nulla, pensavano di avere sbagliato lastre, ma poi si sono arresi davanti all'evidenza: la donna era guarita e dell'aneurisma non c'era più alcuna traccia. Il versamento del sangue in testa e la dichiarazione dei medici di non operabilità per la gravità e l'inutilità dell'intervento, erano solo un brutto ricordo.
Per l'intercessione del Grande Papa polacco l'aneurisma è totalmente scomparso, è ritornata sana come prima ed è rinata da quel 1° maggio 2011 quando i medici dissero che le rimaneva solo un mese di vita. Tutto è possibile a Gesù.
Ho letto un po’ di riflessioni sulle due canonizzazioni dei Papi e sono diversi i giornalisti che pongono domande su quanto è avvenuto quella domenica. "Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII saranno Santi nello stesso giorno, ma per quale ragione? E perché per Papa Roncalli non è stato necessario convalidare il secondo miracolo?".
È un evento eccezionale, senza dubbio si tratta della canonizzazione di quelli che sono considerati "i due Papi più amati del ventesimo secolo". E, in un certo senso, è proprio questa la ragione per cui i due Papi sono stati proclamati Santi nello stesso giorno. Ma è la prima volta che un Papa viene fatto Santo con la procedura "pro grazia", in assenza di un secondo miracolo riconosciuto. Non sarà rilevante, ma trattandosi di un Papa è una riflessione doverosa.
Rivolgiamoci con grande Fede a Gesù e sforziamoci di compiere quanto ci chiede nel Vangelo, solo Lui dona la vera Pace, aiuta e conforta gli afflitti. Gli Apostoli tutta la notte non pescano nulla, ma proprio la notte è propizia per la pesca, essi però non prendono neanche un pesciolino, così decidono di rientrare. Le reti sono vuote e la delusione è grande, sentono però una voce: "Figlioli, non avete nulla da mangiare?". Alla risposta negativa, Gesù consiglia: "Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete".
Gesù indica un lato della barca, non dice di gettare le reti ovunque, questo per mostrare che i pesci si trovano lì dove vuole Lui.
Nell'apostolato le energie e le risorse vanno indirizzate verso la parte o zona che darà buoni frutti, non si deve sprecare tempo nei continui esperimenti. Ma chi indirizza verso la scelta perfetta? Gesù Cristo, solo Lui, e lo fa quando andiamo davanti al Tabernacolo ad adorarlo, quando preghiamo con amore, pratichiamo le virtù e lottiamo contro i vizi.
Insieme a Gesù la pesca è sempre abbondante, nel caso degli Apostoli è stata abbondantissima, centocinquantatré grossi pesci, tanti quante sono le specie in quel luogo, almeno così si sono espressi gli esperti dopo lunghe verifiche.
Chi obbedisce a Gesù compie azioni virtuose e piene di meriti. Non sbaglia in ciò che fa e scopre che la sua preghiera diventa come una grande rete spirituale: raccoglie abbondanti frutti che ricolmano di Grazie particolari. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.
+VANGELO (Mc 16,9-15)
Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.
C - Penso all'incredulità degli Apostoli sulla Risurrezione di Gesù e mi vengono in mente i non credenti che non pensano assolutamente ad alcuna forma di credenza religiosa. In essi non c'è incredulità, ma indifferenza. In moltissimi casi anche avversità e sforzi per minimizzare la nostra Fede.
Gli Apostoli rimangono increduli e c'è un po’ di comprensione considerando che sono i primi seguaci e che il Cristianesimo doveva ancora diffondersi, quindi, sono colpiti da una notizia imprevedibile, ma non fanno praticamente nulla per reagire e ritrovare una condizione decente, almeno come altri discepoli che credono anche contro l'evidenza.
L'incredulità è pericolosa perché provoca sfiducia in tutto ciò che invece è santo, infonde un grande dubbio su eventi buoni, mette sospetti e diffidenza irrazionali, proprio per allontanare la persona da Gesù, dalla Chiesa, dagli affidabili consigli di un Sacerdote, dalla preghiera e gettarla nella miscredenza, in uno stato di mancanza di Fede.
L'incredulità provata dagli Apostoli li avrebbe condotti senza alcun dubbio alla perdita della Fede pur continuando a pregare, è stata la presenza di Gesù a riaccendere in essi la Fede e a recuperarli.
In molti credenti si trova la falsa convinzione di possedere una buona Fede anche se non c'è l'adesione al Vangelo di Gesù.
Sia l'esperienza dei discepoli di Emmaus, sia l'incredulità degli Apostoli ci indicano la grande importanza di lasciarsi aiutare da Gesù.
Se è forte la convinzione che Gesù è sempre al nostro fianco, non dobbiamo temere nulla e nessuno, la nostra Fede ci sostiene nelle prove.
Inoltre, deve ogni giorno svilupparsi la certezza che Gesù non ci abbandona mai, è l'uomo con le sue scelte sbagliate ad abbandonarlo e ad allontanarsi da Lui.
Qui si fa presente la fedeltà nelle piccole cose per iniziare un vero cammino spirituale. Si fanno alcune piccole promesse la mattina a Gesù e alla Madonna per rispettarle o praticarle nella giornata. Promesse che si possono estendere anche per la settimana o per il mese, ciò che è importante rimane la fedeltà nelle piccole promesse fatte a Loro due.
Questo piccolo impegno giornaliero sembra trascurabile oppure viene minimizzato, ma le grandi opere si costruiscono bene e rispettando anche le piccole cose. La fedeltà ai propositi dà anche una forte capacità di dominio della propria volontà, mette disciplina dove c'era indocilità e ribellione spirituale.
Per vivere nella fedeltà è determinante avere i punti di riferimento aggiornati ogni mattina o ravvivati per vincere le dissipazioni e restare con maggiore impegno vicini a Gesù e alla Madonna. Questa vicinanza a Loro ci rafforza sotto ogni aspetto e ci permette di vincere anche le grandi tentazioni. "Gesù, dammi la forza e la perseveranza". Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.