19/04/2025
Catechesi N. 512
A - Oggi non è un giorno come gli altri per i cristiani, anche se la Risurrezione di Gesù è l'esplosione della nostra gioia, ma viene preceduta sempre dalla sua sofferenza inaudita e incomprensibile. Penso a Gesù nelle condizioni descritte nel Vangelo e rimango profondamente turbato e scombussolato, non si può accettare questa sua indicibile sofferenza.
B - La Pasqua ci indica che la Luce ha vinto le tenebre. Gesù risorgendo dalla morte ha vinto la morte e ha fatto trionfare la Vita. La Luce vera era spuntata nella notte di Betlemme ed aveva già illuminato le tenebre oscure. Dopo 33 anni la Luce esplode in un tripudio di alleluja osannati da tutti i Cori Angelici.
C - Gesù nelle prime parole che pronuncia dopo la Risurrezione, invita ad andare in Galilea, "andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno". Gesù riporta i suoi discepoli nel luogo dove ha avuto origine il Cristianesimo, poiché in un villaggio della regione della Galilea, a Nazareth, è cresciuto Gesù, ha vissuto con la Madre e il Padre putativo. Eppure la Galilea è considerata contaminata per la presenza di tribù pagane.
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa
Tutti i Lunedì sera ore 21 Preghiere di Intercessione e Sollievo delle Sofferenze.
Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santa Messa di Liberazione.
Giovedì 17 Aprile ore 20,30 Santa Messa Lavanda dei Piedi
Venerdì 18 Aprile ore 15 Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, Esaltazione della Santa Croce, ore 20,30 Via Crucis
Sabato 19 Aprile ore 20,30 Messa Solenne
Domenica 20 Aprile ore 10,30 e ore 18 Santa Messa di Pasqua
Lunedì 21 Aprile Ore 16 Messa di Liberazione
Settimana Mariana con Maria di Nazareth da Martedì 29 Aprile a Martedì 6 Maggio nel nostro sito ci sono gli orari delle funzioni
Pellegrinaggio a Lourdes dal 20 al 23 Giugno 2025
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+VANGELO (Giovanni 18,1- 19,42)
Passione del Signore.
A - Oggi non è un giorno come gli altri per i cristiani, anche se la Risurrezione di Gesù è l'esplosione della nostra gioia, ma viene preceduta sempre dalla sua sofferenza inaudita e incomprensibile. Penso a Gesù nelle condizioni descritte nel Vangelo e rimango profondamente turbato e scombussolato, non si può accettare questa sua indicibile sofferenza. È una delle ingiustizie umane che la storia periodicamente ci presenta, questa è la più crudele.
Anche se e Gesù stesso che si è consegnato liberamente alla crocifissione, la ferocia e l'odio degli indemoniati e crudeli nemici, hanno superato ogni limite.
Lo stesso Pilato, un pagano, ripete più volte che Gesù è innocente: «Pilato uscì fuori di nuovo e disse loro: "Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in Lui colpa alcuna"». (…) «I capi dei sacerdoti e le guardie gridarono: "Crocifiggilo! Crocifiggilo!". Disse loro Pilato: "Prendetelo voi e crocifiggetelo; io in Lui non trovo colpa"».
Gesù viene ucciso per la cattiveria e per la diffamazione, per un complotto ordito dagli ebrei che rimangono sempre acerrimi nemici del Signore. Muore da innocente, non c'è altra spiegazione d'altronde, non è possibile trovare in Gesù una mancanza. Lo uccidono perché l'odio acceca la mente e con malizia si inventano una verità inesistente, rimanendo però convinti della piena verità dei loro pensieri. Ovviamente senza sottoporli a verifiche e a confronti.
È pericolosa la mente quando pensa senza la Grazia di Dio, anche le brave persone cadono in errori e nelle scelte sbagliate. I non credenti hanno l'attenuante di non credere e di non pregare, mentre molti credenti si lasciano imbrigliare da pensieri che portano alla morte spirituale, uccidono nuovamente e in modo mistico Gesù presente nelle loro anime.
Gesù non dà fiducia ai credenti che affermano di pregare e poi Lo tradiscono, compiendo scelte che hanno conseguenze nefaste per le loro anime. Per esempio, tutti i genitori desiderano il meglio per i figli e ciò è corretto. Però molte mamme si lasciano prendere da pensieri vanitosi e mondani, ed invogliano forzatamente i figli a cercare a qualunque costo il successo nel mondo dello spettacolo, sottoponendoli a prove e ad allenamenti massacranti. Purtroppo questi genitori sono disposti a tutto, anche a vendere l’anima al diavolo pur di ottenere ai loro figli una breve apparizione televisiva.
Pazienza se poi i figli diventano anoressici, inviperiti, avversi ai genitori, squilibrati, drogati, confusi e perduti, ciò che conta per questi genitori è il successo.
In questo modo questi genitori credenti tradiscono Gesù e Lo consegnano ai crocifissori. Sono genitori confusi, non conoscono la vera spiritualità.
È indubitabile la leggerezza educativa da parte di molti genitori, sia per la difficoltà che richiede il ruolo, sia per il degrado della società. Oggi è molto difficile educare i figli ai valori cristiani, ma è possibile e ci riescono solamente i genitori maturi nella vita spirituale, forti e bravi. Quelli che dedicano tempo ai figli e li seguono nella crescita e nelle scelte di vita, senza accontentarli quando si tratta di capricci.
I genitori devono capire che in tutte le scelte occorre chiedere a Gesù un consiglio perché solo Lui sa indicare la scelta giusta da fare, quella che non porta mai conseguenze dannose.
I giovani devono essere formarti dai propri genitori, e i genitori responsabili non possono restare con “le fette di salame sugli occhi” e illudendosi della felicità dei figli, quando questi di nascosto commettono trasgressioni e peccati mortali gravissimi.
È una mancata spiritualità in questi credenti che vivono di illusioni, credono a quello che pensano senza avere alcuna preoccupazione sulla vita dell'anima dei figli. Si pensa a farli divertire, a lasciarli liberi di fare quello che vogliono, di farli andare dove stabiliscono e si sentono appagati perché i loro figli stanno compiendo qualcosa. Ma è la volontà di Dio? NO!!!
Poveri genitori che prendono iniziative senza considerare Gesù! Mettono al primo posto tutti i desideri dei figli e non pensano cosa chiede Gesù ad essi, quale il loro bene. Diventa importante solo il soddisfacimento di ciò che è materiale senza preoccuparsi dell’anima dei propri figli.
La nuova Passione che vive Gesù in questi tempi, viene anche dal tradimento dei genitori cristiani, quelli che pregano e non si pongono minimamente la domanda su quale sia la volontà di Dio. E se qualcuno (il Parroco, o il Padre spirituale) li contraddice, o li corregge, magari scrollano le spalle e vanno avanti, mostrando di rimanere irremovibili sulle loro scelte e sulle loro opinioni.
Questa mattina di buon ora ho cominciato a meditare il Vangelo di oggi e ho provato molta sofferenza. Non pensavo minimamente di scrivere sulla tragedia dei giovani di oggi e sull'indifferenza di molti genitori, incuranti della preghiera e dell'educazione religiosa dei loro figli.
Nella meditazione oggi ho pensato con grande tristezza a tantissime famiglie in crisi e ai figli che non hanno più alcuna spiritualità e a tanti poveri figli sbandati che non hanno più alcuna spiritualità. Prego molto ogni giorno per la salvezza di tutti i giovani senza ideali e che si illudono di vivere felici lontano da Dio, correndo il rischio della dannazione eterna.
Oggi Gesù viene nuovamente tradito, legato, schiaffeggiato, considerato malfattore, flagellato, coronato di spine, coperto di un mantello di porpora come un demente, schiaffeggiato nuovamente da altri soldati, crocifisso per amore di chi non pensa a Lui, di credenti che non si interessano più della sua volontà!
Diminuiscono gli amici autentici di Gesù, rimane solo molto spesso, i credenti hanno altre preoccupazioni e non possono dedicarsi a Lui…
Perché oggi non dedichiamo qualche ora in più a meditare il Vangelo e a considerare cosa ha fatto Gesù per ognuno di noi? Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.
Sabato Santo
Triduo pasquale +VANGELO (Lc 24,1- 12)
Perché cercate tra i morti Colui che è vivo?
B - La Pasqua ci indica che la Luce ha vinto le tenebre. Gesù risorgendo dalla morte ha vinto la morte e ha fatto trionfare la Vita. La Luce vera era spuntata nella notte di Betlemme ed aveva già illuminato le tenebre oscure. Dopo 33 anni la Luce esplode in un tripudio di alleluja osannati da tutti i Cori Angelici.
La Luce soprannaturale portata da Gesù per alcuni anni ha illuminato Israele, la sua Persona irradiava la Luce che trasfigura e abbellisce le anime spente e vivifica ogni cosa. Gli ebrei hanno crocifisso Gesù convinti di poter spegnere questa Luce che in poco tempo aveva cambiato migliaia e migliaia di cuori, risuscitato morti e miracolato moltissimi lebbrosi, zoppi, ciechi e liberato moltissimi posseduti.
Con la morte di Gesù tutto sembrava finito, tutto dava l'impressione del fallimento e dell'inutilità della missione di Gesù, o almeno questo era quello che pensavano gli Ebrei. Credevano di aver messo a tacere la Parola Eterna nel Padre, di avere spento per sempre quella Luce venuta nel mondo per illuminare le tenebre. Ma la Luce Divina nessuno poteva spegnerla, si era solo momentaneamente eclissata in quelle ore tremende della morte di Gesù.
Molti cristiani rimangono a vivere come se fosse sempre Sabato Santo, convinti che Gesù è morto, ma anche se non c'è questa esplicita convinzione, la loro vita testimonia la totale assenza di Gesù. Per loro tutto l'anno è il Sabato Santo, Gesù non risorge mai!
Nel Sabato Santo non si celebra la Santa Messa, ed essi mantengono questa abitudine…
Carissimi, se Gesù non fosse Risorto vana sarebbe la nostra Fede. La sua Risurrezione è il fondamento della nostra Fede. Ricordatelo sempre!!!
Gesù è vivo, più di quanto lo siamo noi, Lui è il Vivente, la vera Vita, la Luce e la Verità.
Sono sventurati coloro che non hanno incontrato l'Amore Infinito di Gesù, perché non hanno chiesto perdono dei loro peccati e per questo non possono ricevere la Sua gioia, la Sua pace, la Sua consolazione interiore che addolcisce anche le più terribili ferite del cuore. La sua Morte è stata vana per molti non credenti, ma per noi che Lo adoriamo è anche la nostra risurrezione da una vita tiepida e senza ideali.
Scrollatevi di dosso quegli affetti a cose inutili che riempiono il cuore, ma in realtà lo svuotano di amore. Spogliatevi dei vizi per rivestirvi della Grazia. Non si può risorgere se prima non si dà la morte ai peccati e alla mondanità vanitosa.
Chi è l'uomo che non incontra Gesù e non Lo adora? È un essere incompleto perché c'è solo materia in lui e non lo Spirito Divino che tutto trasfigura e rende più bello.
Chi non incontra Gesù Risorto non rinasce a vita nuova, rimane imprigionato nella vecchia mentalità orgogliosa e satura di vizi e di debolezze.
Bisogna cercare Gesù come ha fatto Maria di Magdala. Ella va al Sepolcro quando è ancora buio perché non riesce ad accettare la morte del suo Signore, Colui che le aveva perdonato tutti i peccati e ridato una nuova dignità.
Maria Maddalena, cerca Gesù nel Sepolcro perché non riesce a vivere senza la presenza del Suo Maestro. E’ di vitale importanza per lei trovarsi nelle vicinanze del luogo dove Lui è sepolto. Insieme alle altre donne deve completare i riti della sepoltura, e quando non Lo trova, quasi impazzisce di dolore, non si dà pace e avverte un senso di grande smarrimento.
Questo è il segno del suo grande amore a Gesù.
La conversione della Maddalena è vissuta da lei con la grande certezza di essere stata salvata da Dio Incarnato. Ella crede fermamente in questo, ancor più degli Apostoli. Mentre essi rimangono nascosti ed impauriti nel Cenacolo, Maddalena cerca Gesù e Lo vede perché merita questo premio. Dopo la Madonna è la prima a vedere Gesù Risorto, o meglio, Gesù le appare e le mostra che l'amore verso Lui è sempre ricompensato.
La strada della santità è costruita sull'Amore a Gesù. Non servono a nulla recitare mille preghiere, riti, andare nei gruppi e fare incontri se non si ama veramente e in modo convinto il Signore.
Il grado di santità di una persona è dato dall'Amore che ha per Gesù e dalla presenza dello Spirito Santo.
Il cristiano convinto crede che Gesù è veramente Risorto: questa convinzione gli dà la forza per cambiare la vita. Il cristiano è veramente risorto quando incontra e vive Cristo, non bastano solamente le preghiere e le Sante Messe, è l'Amore a Gesù ad elevare spiritualmente, a trasfigurare e a fare vincere tentazioni, vizi e debolezze.
Noi Sacerdoti e Pino vi Auguriamo affettuosi di Buona Pasqua a voi e ai vostri familiari. Vi benediciamo di cuore e preghiamo per tutti voi. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.
+VANGELO (Matteo 28,8-15)
Andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno.
C - Gesù nelle prime parole che pronuncia dopo la Risurrezione, invita ad andare in Galilea, "andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno". Gesù riporta i suoi discepoli nel luogo dove ha avuto origine il Cristianesimo, poiché in un villaggio della regione della Galilea, a Nazareth, è cresciuto Gesù, ha vissuto con la Madre e il Padre putativo. Eppure la Galilea è considerata contaminata per la presenza di tribù pagane.
Al tempo di Gesù vi abitavano alcune antiche tribù di Israele, ma agli occhi dell'ortodossia giudaica di Gerusalemme si erano contaminate con i popoli vicini, di religione pagana. Questo è il motivo principale del rifiuto degli ebrei di accogliere Gesù come Messia, proprio per la provenienza dalla Galilea. Ma è accertato dai racconti evangelici che il padre putativo di Gesù, Giuseppe e la Madre Maria erano di discendenza dalla tribù di Giuda. L'appartenenza ebrea dei due è indubbia, infatti gli stessi Vangeli descrivono alcune celebrazioni che Giuseppe e Maria compiono in stretta osservanza delle consuetudini israelite.
Gli ebrei della Giudea, centro della religione e cultura ebraica, nutrivano disprezzo per gli abitanti della Galilea, il disprezzo verso Gesù si associava anche ai miracoli e alla nuova dottrina incentrata sull'Amore e sul Perdono. In Giovanni 7,52, un gruppo di farisei obietta che nessun profeta può provenire dalla Galilea.
Gesù considera meno colpevoli gli abitanti della Galilea rispetto ai giudei che da secoli rifiutavano i Profeti e li uccidevano.
I molti pregiudizi che i giudei costruiscono su Gesù ci insegnano che non bisogna mai giudicare dall'apparenza, o da quanto viene riferito da altri. Chi riferisce un giudizio negativo su un collega, un conoscente, un vicino di casa, senza conoscere bene la sua storia e le sue vicissitudini, pecca gravemente di calunnia perché distrugge la buona reputazione di una persona.
Ma non è tanto la conoscenza o meno della persona a dare l'autorizzazione a giudicare o ad emettere valutazioni negative; molto spesso sono giudizi errati perché privi di fondamento. Però, anche se le vicende fossero autentiche, non è mai una buona ragione calunniare perché è peccato.
Inoltre succede spesso che, da una sola parola iniziale ascoltata, si aggiunge sempre una propria interpretazione personale, così il fatto diventa un racconto sempre più lungo, pieno di dicerie, quasi un romanzo il tutto a svantaggio della persona calunniata.
La persona poco spirituale ama ricorrere alla mormorazione, anche se non ci mette malizia, ma è sempre un danno spirituale che causa a se stessa, perché raccontare fatti non conosciuti è sempre un danno alla buona fama di un conoscente, o di un vicino.
La regola del Vangelo è quella di coprire con il manto della carità, di giustificare le debolezze altrui come Gesù perdona quelle dei peccatori pentiti.
La Pasqua ci invita a fare un passaggio risolutivo, ed esorta ogni cristiano a vivere da risorto, quindi con una nuova mentalità per amare tutti ed evitare qualsiasi giudizio. È l'impegno che dobbiamo portare ogni giorno dell'anno, con un rinnovato spirito di lotta contro le debolezze e contro i difetti che mortificano. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.