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13/04/2025

Catechesi N. 511

A - La vera Pasqua non solo festeggia la Risurrezione di Gesù, è anche il ricordo della Sua immolazione per amore nostro.
È Lui l’Agnello che viene immolato per espiare i peccati dell’umanità, un Agnello che si offre volontariamente al suo Sacrificio, spargendo il suo prezioso Sangue anche per i suoi traditori e nemici, ed è Sangue che per tanti viene sparso inutilmente…
B - Gesù ritornò a Gerusalemme la domenica delle Palme, quando mostrò con la sua entrata messianica la profezia di Isaia, e l’ingresso su un asino fu sorprendentemente festeggiato da moltissimi cittadini di Gerusalemme, che avevano ritrovato la memoria… ricordando i miracoli compiuti dal Messia che umilmente faceva l’ingresso su un asinello.
C - L’inizio della Settimana Santa si deve considerare come qualcosa di prezioso che si aspetta con grande trepidazione, sia per entrare durante la settimana nel Mistero della Passione e Morte di Gesù, approfondendolo con sincera partecipazione e con vivo desiderio; sia per fare anche noi qualcosa in più di spirituale e di materiale e così mostrare al Signore che siamo con Lui.

Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa 

Tutti i Lunedì sera ore 21 Preghiere di Intercessione e Sollievo delle Sofferenze. 

Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santa Messa di Liberazione. 

Domenica 13 Aprile ore 15 Catechesi, Ore 16 Santa Messa di Liberazione

Giovedì 17 Aprile ore 20,30 Santa Messa Lavanda dei Piedi

Venerdì 18 Aprile ore 15 Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, Esaltazione della Santa Croce, ore 20,30 Via Crucis

Sabato 19 Aprile ore 20,30 Messa Solenne

Domenica 20 Aprile ore 10,30 e ore 18 Santa Messa di Pasqua

Lunedì 21 Aprile Ore 16 Messa di Liberazione

Settimana Mariana con Maria di Nazareth da Martedì 29 Aprile a Martedì 6 Maggio nel nostro sito ci sono gli orari delle funzioni

Pellegrinaggio a Lourdes dal 20 al 23 Giugno 2025

Per la diretta su Facebook cliccare sotto. 

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Cliccare sotto per ascoltare la Catechesi. 

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+ VANGELO (Giovanni 11,45-56)
Per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.

A - La vera Pasqua non solo festeggia la Risurrezione di Gesù, è anche il ricordo della Sua immolazione per amore nostro.
È Lui l’Agnello che viene immolato per espiare i peccati dell’umanità, un Agnello che si offre volontariamente al suo Sacrificio, spargendo il suo prezioso Sangue anche per i suoi traditori e nemici, ed è Sangue che per tanti viene sparso inutilmente…
I nemici di Cristo non furono solamente solo coloro che lo uccisero. Lungo il corso dei secoli satana è riuscito a trovare, anche all’interno della Chiesa, numerosissimi alleati, un vero e proprio esercito di anime votate al male che stoltamente vogliono distruggere nuovamente Cristo e il Suo Vangelo. Basta considerare che tutti i potenti del mondo, sono atei e indifferenti e per la maggior parte accaniti nemici di Dio, partecipi di un piano mondiale massonico per eliminare la stessa idea di Dio, determinati a voler creare una falsa religione comprendente tutte quelle che si aggregheranno per odio verso Gesù Cristo e la sua Amata Chiesa. Tutti costoro non sanno però che: LE PORTE DEGLI INFERI NON PREVARRANNO!!!!!
“Essi combatteranno contro l'Agnello, ma l'Agnello li vincerà, perché è il Signore dei signori e il Re dei re e quelli con lui sono i chiamati, gli eletti e i fedeli” (Apocalisse 17,14).
Gesù vincerà e saranno i cristiani rimasti fedeli a Lui a seguire il Suo trionfo con la preghiera costante, con l’adorazione dell’Eucaristia, la Santa Messa e l’osservanza della Sua Parola!
“I sommi sacerdoti e i farisei diedero l’ordine di arrestare Gesù”.
In molti luoghi è già iniziata la persecuzione, la strategica determinazione di attaccare, fermare e quindi annullare, la vera Fede della Chiesa.
In molte parrocchie si introducono novità sorprendenti e contrarie alla Fede Cattolica e favorevoli alle altre religioni o filosofie. Sembra un romanzo, ma è ciò che oggi sta accadendo all’interno della Chiesa. Noi dobbiamo avere un quadro molto chiaro, per difendere e salvaguardare i valori della nostra Fede il Vangelo Storico di Gesù e il Catechismo di San Giovanni Paolo II del 1992, e per non rischiare di perdere la nostra anima!
Chi non comprende la motivazione di tanto accanimento contro Gesù Cristo e la sua Chiesa, deve meditare attentamente per focalizzare la vera realtà dei fatti e scoprire chi è il manovratore delle menti di coloro che stanno ai vertici politici ed economici e che sono accumunati tutti dalle stesse ideologie.
È il burattinaio infernale satana che muove persone svuotate di ogni valore morale e pronte a tutto per realizzare quello che progettano, illusi di averlo concepito loro, mentre è proprio satana colui che muove ogni cosa.
Cosa vuole ottenere satana dopo la sua cacciata e la venuta del Salvatore e Liberatore?
La vittoria su Gesù, la distruzione della Sua Chiesa!!! E’ un piano folle, lo sa anche satana, ma essendo completamente accecato dall’odio e dalla vendetta, si diletta a fantasticare una vittoria impossibile.
Egli sa molto bene di ingannare se stesso e tutti i suoi numerosissimi seguaci sparsi nel mondo, ma anche il solo pensiero illusorio di riuscire a vincere Gesù e la Sua Chiesa lo appaga, e serve a rimuovere dalla sua mente folle di rabbia la consapevolezza della sua sconfitta finale con tutte le pene che aumenteranno irrimediabilmente nel suo inferno, per l’eternità.
Per danneggiare l’opera di Gesù Cristo ed eliminare la Sua Chiesa, satana ha bisogno di molti alleati e li cerca ovunque: nella politica, nel mondo dello spettacolo e soprattutto all’interno della Chiesa stessa. Quanti teologi e prelati satana è riuscito a far deviare e a trasformarli in suoi strumenti!!!
Questi personaggi per la loro condotta saranno cancellati per sempre dal Libro della Vita, nel quale sono scritti tutti i nomi di coloro che saranno salvati, coloro che entreranno in Paradiso nella gloria eterna di Dio!!!
Nell’Apocalisse al capitolo 21 di San Giovanni racconta di essere trasportato su un alto monte dove ebbe la grandiosa visione della Gerusalemme celeste.
“L'Angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino. La città è cinta da un grande e alto muro con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici Angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d'Israele.
A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e ad occidente tre porte. Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello” (Apocalisse 21,10-14).
La visione dell’Apostolo si completa con la chiara e dettagliata descrizione del Paradiso, che prende il nome della antica città, dove morì Gesù Cristo e che ora diviene la nuova Gerusalemme Celeste, dove vivranno eternamente tutti i salvati.
“Non vidi alcun tempio in essa perché il Signore Dio, l'Onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio. La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna perché la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello” (Apocalisse 21,22-23).
Quando Gesù sconfiggerà definitivamente satana, l’umanità vivrà in questo mondo una vita nuova, senza più dolori, sofferenze, tentazioni e cattiverie!
“Le nazioni cammineranno alla sua luce
e i re della terra a lei porteranno la loro magnificenza.
Le sue porte non si chiuderanno mai durante il giorno,
poiché non vi sarà più notte.
E porteranno a lei la gloria e l'onore delle nazioni.
Non entrerà in essa nulla d'impuro,
né chi commette abominio o falsità,
ma solo quelli che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello” (Apocalisse 21,24-27). Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.

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+ VANGELO (Lc 22,14-23,56)
La Passione del Signore.

B - Gesù ritornò a Gerusalemme la domenica delle Palme, quando mostrò con la sua entrata messianica la profezia di Isaia, e l’ingresso su un asino fu sorprendentemente festeggiato da moltissimi cittadini di Gerusalemme, che avevano ritrovato la memoria… ricordando i miracoli compiuti dal Messia che umilmente faceva l’ingresso su un asinello.
Gesù conosceva molto bene la instabilità della gente, non provava alcuna gioia profonda anche davanti ai tappeti che mettevano sulle strade dove passava Lui. L’essere umano è sempre volubile fino a quando non blocca la sua esuberanza sulla Parola di Dio e comincia a vivere osservandola fedelmente.
Gesù sapeva che dopo pochi giorni Lo avrebbero crocifisso proprio questi che cantavano inni biblici inneggiando al Messia!
Non sorprendiamoci quando veniamo colpiti da attacchi imprevisti di calunnie, maldicenze e diffamazioni, spesso da persone insospettabili come familiari, parenti e conoscenti.
Se non hanno incontrato il Volto amabile di Gesù, essi non hanno la serenità e l’equilibrio per gestire le loro tendenze istintive. Si lasciano prendere dall’emotività del momento e mostrano sempre comportamenti ora di adulazione ora di maledizione.
Ci avviciniamo alla domenica delle Palme che ci insegna che anche Dio incarnato ha patito in modo infinito l’instabilità umana e non si è abbattuto, non si è scoraggiato anche se nell’orto degli Ulivi ha sentito nella Carne quello che di tremendo avrebbe patito dopo alcune ore e superò quel pensiero spaventoso che invece avrebbe traumatizzato tutti noi.
Gesù disse al Padre che quel calice era davvero troppo pesante per la sua innocente Carne, ma per amore di ognuno di noi l’accettò!
Oggi dobbiamo chiederci cosa facciamo noi per Gesù, in che modo ricambiamo l’Amore che ci ha mostrato nella sua Passione?
Molti cristiani si abbattono quando affrontano una sofferenza, oppure reagiscono rifiutando la preghiera, e qui mostrano di non avere ancora incontrato Gesù. Non riflettono sulle ultime ore di vita del Signore, come non hanno meditato il resto del Vangelo.
Dio non manda mai disgrazie a nessuno, sarebbe una contraddizione in Lui, non vuole la nostra sofferenza, ma è l’uomo a cacciarsi nei guai con le sue scelte dettate dagli impulsi incontrollati e spinte dalle debolezze croniche del peccato.
È convinto di gestire la sua vita come nessun altro… ma non riflette sulle sue moltissime debolezze e cade di continuo, non accorgendosi inoltre quando sbaglia direzione e lascia Dio per le cose insignificanti, per la materia.
Per ascoltare Dio interiormente c’è un lungo cammino da compiere, una ininterrotta rinuncia a tutte quelle cose superflue e alle scelte di vita più pagane che cristiane. Quanta confusione si vede nei credenti che vanno a Messa e poi seguono sempre la vecchia mentalità, incline a tutto ciò che è superfluo per un cristiano coerente.
Come può Gesù considerare suoi amici quelli che scelgono la mondanità o il soddisfacimento di ogni capriccio che arriva alla mente e non si curano di confrontarsi con Lui, non leggono il Vangelo con sincera ricerca del confronto, non chiedono consigli al confessore o al Padre spirituale?
Sono cristiani che improvvisano il loro cammino di Fede e sono sempre in balia del male, di se stessi e degli eventi imprevedibili!
Dio ci considera figli e ci chiede di affrontare la nostra vita con la forza e l’equilibrio di Gesù. La reazione e l’abbattimento dinanzi alle prove è il segnale che non si vive ancora da figli, ma nell’orgoglio, che Lui non lo consideriamo Padre e ne facciamo sempre a meno.
Nella vita c’è il momento del Tabor quando tutto va bene e ci sentiamo spiritualmente gioiosi e forti, ma spesso si presenta il nostro calvario e se non abbiamo la capacità sufficiente di sopportazione, nella vita prende sopravvento l’agitazione e ci si trova a vivere quasi in un inferno.
Gesù non vuole la nostra sofferenza, sia perché l’ha presa Lui, sia perché quella che noi incontriamo è frutto spesso di scelte sbagliate, di sbandamenti ricercati come se fossero perfetti e Lui non ha alcuna colpa. Ci lascia liberi, ma chi non è in grado di gestire i pensieri che arrivano alla mente e li esegue come se fosse un dio, non deve poi lamentarsi degli abbagli e degli errori.
La vita di ognuno di noi è costellata di momenti trionfali che ci riservano gli altri come a Gesù la domenica delle Palme e di momenti o lunghi periodi di incomprensioni, persecuzioni, schiaffi e flagellazioni morali.
Non bisogna sorprendersi, la vita è questa, ce lo insegna il Signore e noi possiamo controllare questi sbalzi se iniziamo un vero cammino di Fede, mettendo Gesù al centro, e magari facendo ritiri spirituali per dimenticare le eccessive preoccupazioni umane e ritrovare Dio. Egli si incontra nel silenzio, nella preghiera umile, nel desiderio di servirlo e non di servirci di Lui, come quando siamo nella sofferenza e ci ricordiamo solo allora della sua esistenza. Per fare un serio cammino di fede prima di tutto bisogna eliminare il nostro orgoglio che purtroppo ancora non riusciamo a debellarlo, una volta cacciato l’orgoglio vedrete che il nostro cammino si fa più leggero verso la salita del monte Tabor dove avviene la nostra Trasfigurazione andando in maniera meravigliosa all’incontro con Gesù. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.

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+ VANGELO (Gv 12,1-11)
Lasciala fare, perché essa lo conservi per il giorno della mia sepoltura.

C - L’inizio della Settimana Santa si deve considerare come qualcosa di prezioso che si aspetta con grande trepidazione, sia per entrare durante la settimana nel Mistero della Passione e Morte di Gesù, approfondendolo con sincera partecipazione e con vivo desiderio; sia per fare anche noi qualcosa in più di spirituale e di materiale e così mostrare al Signore che siamo con Lui.
Molti cattolici oramai considerano i giorni della Settimana Santa come gli altri giorni dell’anno, si percepisce anche dalle poche iniziative nelle parrocchie, oltre quelle liturgiche stabilite. Così la Fede dei cattolici si indebolisce progressivamente e svanisce il fervore della preghiera e della penitenza.
Sono cattolici che affermano di credere, ma non hanno tempo per la Santa Messa oppure dicono di pregare a modo loro, che poi si riconduce a qualche Ave Maria. Se i pagani non pensano assolutamente alla Settimana Santa, moltissimi cattolici nei fatti sono pagani nel cuore, hanno perduto la Fede per altri interessi che al momento ritengono importanti, ma nel tempo riveleranno la loro inconsistenza.
Come si può preferire il ferro all’oro? O adorare personaggi famosi solo perché cantano bene o giocano bene al pallone, a Colui che in duemila anni ha dimostrato milioni di volte il potere Divino sulla malattia, sulla natura, sui diavoli e sulla morte?
Questi giorni che ci separano dalla Pasqua sono determinanti in un senso o in un altro per tutti noi. Nel Bene o nel male. Non usufruiremo solo adesso delle Grazie donate da Gesù se rimaniamo più vicini a Lui soprattutto in questa settimana, facendo delle rinunce, penitenze, sacrifici per amore suo.
Da questo Lunedì Santo e per gli altri giorni, noi possiamo valutare il vero Amore che abbiamo per il Signore, il posto che occupa nella nostra vita. Lo hanno sperimentato anche grandi Santi, appunto canonizzati perché si donarono a Dio mettendo da parte tutto, ignorando anche le richieste del corpo.
Gesù non arriva a chiedere a voi opere di penitenza impossibili, al contrario vi lascia liberi di mortificare il corpo e i sentimenti oggettivamente sbagliati. Ognuno oggi può decidere come trascorrere questa Settimana Santa, se vuole avvicinarsi di più alla preghiera e alla meditazione per cominciare, o continuare il cammino di trasfigurazione interiore.
D’altronde, cosa c’è in questa società di importante, paragonabile alla pace e alla gioia che ci trasmette il Signore?
Per lasciare definitivamente i vizi corrotti o altri atteggiamenti sbagliati, bisogna chiedere aiuto a Gesù davanti al Tabernacolo, visitandolo ogni giorno, e bisogna recitare ogni giorno il Santo Rosario e mettersi alla scuola di Colei che viene chiamata la Maestra di Perfezione.
Da oggi in poi o si inizia una vita più spirituale, o si rimane tiepidi e Gesù non sa cosa fare di quanti non sono né caldo, né freddo perché sono inservibili, anche se nell’Apocalisse precisa come li considera. “Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca” (Ap 3,15-16).
Se ignoriamo questi giorni della Settimana Santa e non cambiamo stile di vita, non ci rinneghiamo, non preghiamo di più e non riflettiamo ogni giorno sul motivo della volontaria crocifissione di Gesù, rimaniamo deboli e tutte le Grazie che Dio ci vuole donare, si perdono.
Quante Grazie, miracoli e benedizioni ci vuol donare Gesù, mentre noi continuiamo a vivere disordinatamente? Quanti rimpianti si avranno quando non ci sarà più tempo di rimediare? Perché allora non fermarsi adesso e cominciare un cammino nuovo, lottando contro i vizi e contro i peccati volontari?
Voi sapete quanti pericoli corriamo ogni giorno, di ogni tipo, in varie circostanze, e chi può salvarci dal male? Solo Gesù e la Madonna!
Oggi Gesù guarda tutti quei cattolici che Lo rinnegano giornalmente, con lo stesso sguardo con cui fissò Pietro dopo i tre rinnegamenti.
Pietro arrivò alla contrizione profonda perché al centro della sua vita c’era solo Gesù, ma i cattolici tiepidi sanno fare lo stesso?
Il peccato, l’infedeltà piccola o grande, è sempre negazione di Cristo e di quanto di più nobile c’è nel nostro cuore, dei grandi ideali che il Signore ha trasfuso in noi. Il peccato è la vera rovina dell’uomo, perciò dobbiamo lottare con impegno, aiutati dalla Grazia, per evitare ogni peccato grave quelli che hanno origine dalla malizia, dalla fragilità, o dall’ignoranza colpevole e ogni peccato veniale.
Ma se pure avessimo la disgrazia di commettere il peccato, dovremmo giovarci anche di questo, dato che la contrizione rafforza l’amicizia con il Signore. I nostri errori non ci abbatteranno mai se siamo umili e uniti a Lui. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.

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