10/02/2025
Catechesi N. 509
A - Fratelli e sorelle la solennità di questo straordinario precursore di Gesù Cristo non oscura un’altra ricorrenza per noi molto importante, come è questa del Sacratissimo Cuore di Gesù. Di Giovanni Battista devo esprimere lo stesso alcune considerazioni anche se in passato non ho risparmiato ore per indicare la sua coerenza e la missione carica di passione ardente che aveva verso il Signore.
B - Fratelli e sorelle anche chi non ha Fede comprende che se Dio si è incarnato non poteva non farlo in un Corpo incontaminato dal peccato originale, toccato dalla bava di satana. Tanto più i cattolici devono credere fermamente nell’Immacolata Concezione della Madre di Dio. È di una logica disarmante, una Verità da accogliere comunque per Fede.
C - Fratelli e sorelle il Signore ci stupisce.
Intanto vorrei farvi notare che è un brano del Vangelo in cui il Signore ci stupisce. (E stupisce coloro che camminano con lui...nella narrazione del brano).
E' infatti rassicurante e facile creare degli schemi di come la realtà debba svolgersi: partendo dalla nostra esperienza e dai nostri sensi.
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa
Tutti i Lunedì sera ore 21 Preghiere di Intercessione e Sollievo delle Sofferenze.
Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santa Messa di Liberazione.
Ritiro Spirituale a San Giovanni Rotondo Venerdì 21, Sabato 22 e Domenica 23 Febbraio con don Francesco e don Marcello
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+ VANGELO (Lc 1,57-66.80)
Giovanni è il suo nome.
Fratelli e sorelle la solennità di questo straordinario precursore di Gesù Cristo non oscura un’altra ricorrenza per noi molto importante, come è questa del Sacratissimo Cuore di Gesù. Di Giovanni Battista devo esprimere lo stesso alcune considerazioni anche se in passato non ho risparmiato ore per indicare la sua coerenza e la missione carica di passione ardente che aveva verso il Signore.
Il Precursore viene indicato da Gesù come uno strumento che ha raggiunto la perfezione in questa vita, caso raro se escludiamo la Madonna e San Giuseppe. Fu nell’incontro tra la Vergine Maria e la cugina Elisabetta che Giovanni Battista ancora nel grembo della madre viene santificato, confermato in Grazia.
Un dono che raramente viene concesso a un Santo e che esprime il ruolo preparatorio all’avvento del Messia, in una terra piena di falsi profeti, di imbroglioni, di incantatori, di maghi e di fattucchieri, come in questi nostri tempi se consideriamo la proporzione della popolazione.
Di Giovanni Battista festeggiamo anche la sua nascita, mentre per tutti gli altri Santi si festeggia solo la loro morte, con l’ingresso in Paradiso.
Anche questo è un segno di predilezione da parte della Santissima Trinità verso un uomo che dedicò interamente la sua vita al servizio del Messia atteso, vivendo in condizione di estrema penitenza. “Giovanni portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico” (Mt 3,4).
Di questo grande Profeta che visse nel deserto come preparazione alla sublime missione, contempliamo la sua austerità; la fortezza del Testimone della Luce; l’umiltà del Precursore che si fa da parte nell’annunciare Colui che è venuto a salvare l’umanità.
«Giovanni vedendo Gesù venire verso di lui disse: “Ecco l’Agnello di Dio, ecco Colui che toglie il peccato del mondo! Ecco Colui del quale io dissi: Dopo di me viene un Uomo che mi è passato avanti, perché era prima di me. Io non Lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua perché Egli fosse fatto conoscere a Israele» (Gv 1-29-31).
«Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l’Agnello di Dio!”» (Gv 1-35-36).
Il 24 giugno si festeggia il cosiddetto “Natale estivo”. San Giovanni Battista occupa senz’altro una posizione eminente nella schiera dei Santi.
La Chiesa celebra solennemente la festa di tre sole natività: quella di Gesù, quella della Madonna e quella di Giovanni Battista. L’antica Tradizione indica Giovanni Battista sì in Paradiso, ma che occupa il più alto posto dopo la Madonna e l’eccelsa figura di San Giuseppe.
Giovanni Battista meriterebbe sicuramente il posto più vicino a Gesù, sempre dopo la Madonna e San Giuseppe, perché assomiglia di più al Signore, inoltre come ho scritto fu purificato e consacrato nel grembo di sua madre Elisabetta nel giorno della Visitazione.
Si potrebbero scrivere lunghe pagine su Giovanni Battista, non mancherà occasione e adesso rivolgiamoci alla Benedetta fra tutte le donne!
Per noi innamorati della Madonna domani è una solennità che ci fa esultare, gioire, sempre in modo equilibrato, senza quel devozionalismo immaturo e deviante che colpisce quanti non conoscono questa potentissima Regina dell’universo e La pregano in modo sbagliato, quasi idolatrico.
Per comprendere la festa di domani, è opportuno rileggere le sue parole dette alla piccola Lucia a Fatima il 13 giugno 1917: “Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere ed amare. Vuole stabilire nel mondo la devozione al Mio Cuore Immacolato. A chi la praticherà prometto la salvezza. Queste anime saranno predilette da Dio, e come fiori saranno collocate da Me dinanzi al Suo trono”.
Dobbiamo partire da queste parole rivelate a Fatima dalla Madonna per cercare di introdurci nel mistero di Maria Santissima.
Fatima è un’apparizione approvata dalla Chiesa e tutti i messaggi del 13, da maggio fino ad ottobre (tranne ad agosto che venne dato il 19 perché i bambini erano tenuti in carcere), furono dati dalla Madonna anticipando la data il mese precedente. Dal 13 maggio in poi e per ogni mese tranne ottobre che fu l’ultima apparizione, la Madonna ripeteva con estrema dolcezza di ritornare il mese seguente.
13 maggio - “Sono venuta a chiedervi di venire qui per sei mesi consecutivi, il giorno tredici, a questa stessa ora. Allora dirò chi sono e cosa voglio. Ritornerò poi ancora qui una settima volta”.
13 giugno - “Voglio dirti di ritornare qui il tredici del prossimo mese, di continuare a recitare il Rosario tutti i giorni e voglio pure che tu impari a leggere, per dirti poi quello che desidero”.
13 luglio - “Voglio che veniate qui il 13 del mese seguente e che continuiate a dire il Rosario tutti i giorni alla Madonna del Rosario per ottenere la pace del mondo e la fine della guerra, perché soltanto Lei vi potrà soccorrere”
19 agosto - “Voglio che continuiate ad andare alla Cova da Iria il giorno 13, che seguitiate a dire il Rosario tutti i giorni. Nell’ultimo mese farò il miracolo, affinché tutti credano”.
13 settembre - “Continuate a recitare il Rosario per ottenere la fine della guerra. In ottobre verrà anche il Signore, la Madonna addolorata, la Madonna del Carmine, San Giuseppe col Bambino Gesù, per benedire il mondo. Dio è contento dei vostri sacrifici, ma non vuole che dormiate con la corda (il cilicio legato ai fianchi). Portatela soltanto il giorno”.
Spiegare il vero significato della importantissima devozione al Cuore Immacolato di Maria (indicato da Ella come il Rifugio sicuro dove satana non può assolutamente avvicinarsi e al solo pensarci la bestia furente trema e scappa via), richiede un po’ più di tempo, se non continue catechesi di approfondimento che faremo qui in Associazione.
Il primo passo che bisogna considerare per entrare nel mistero di Maria è la purezza d’animo del cattolico, per permettere alla Regina dell’umanità di vivere nell’anima del suo devoto ed ispirare facilmente, illuminare nelle scelte, guidare verso la vera conversione e santità.
Ma nessuno si ritrova già con l’animo puro o quasi perfetto, quindi è indispensabile iniziare un vero cammino di Fede, partecipare ad una, chiamiamola, Scuola di Preghiera, per ascoltare e comprendere cosa occorre fare e cosa non fare per diventare un vero devoto della Madonna.
Questo è quello che voglio fare più di qualsiasi altra cosa nella mia vita anche per tutti coloro che verranno qui a pregare e a conoscere la Madre di Dio. Sono sicurissimo che dove c’è una grande Fede, ci sono abbondanti Grazie, guarigioni e liberazioni da ossessioni sataniche, come avviene già qui davanti alla Grotta della Madonna di Lourdes e alla Fonte. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.
+ VANGELO (Lc 2,41-51)
Tuo Padre e Io, angosciati, ti cercavamo.
Fratelli e sorelle anche chi non ha Fede comprende che se Dio si è incarnato non poteva non farlo in un Corpo incontaminato dal peccato originale, toccato dalla bava di satana. Tanto più i cattolici devono credere fermamente nell’Immacolata Concezione della Madre di Dio. È di una logica disarmante, una Verità da accogliere comunque per Fede.
Possono avere difficoltà i non cattolici nell’accettazione di un mistero simile, ma la disciplina di carattere matematico che studia le forme del ragionamento deduttivo, attraverso l’analisi della sua validità, stabilisce che la Verità delle conclusioni di un ragionamento consegue da quelle premesse.
Se Dio si è incarnato nel Corpo di una Fanciulla, lo poteva fare proprio perché Dio.
Il Beato Duns Scoto vinse la battaglia teologica contro alcuni domenicani opposti all’ipotesi dell’Immacolata Concezione di Maria, affermando che Dio poteva compiere questo miracolo, lo volle e lo fece. Sublime intuizione, grande comunque l’ispirazione della Madonna a questo suo devoto.
Mettere in discussione questo privilegio mariano per un cattolico comporta non avere più Fede in Gesù Cristo. I due aspetti sono legati, consequenziali, non può esistere una Fede autentica in Lui se non si accetta tutto quello che Lui ci chiede di credere.
Questo fa sorgere moltissime perplessità sui teologi cattolici che contestano la sana devozione alla Madonna. In molte parti del mondo si è sviluppata all’interno della Chiesa una evidente opposizione al culto verso la Madonna e i primi propagatori sono purtroppo numerosi prelati.
Il fatto stesso di non amare la Madre di Dio, manifestano di non amare il Figlio Gesù. Sono due devozioni inseparabili e nella Chiesa sono andate sempre unite fin dall’inizio del Cristianesimo, distinguendo serenamente l’adorazione verso Gesù dalla devozione alla Madonna.
Se gli oppositori del culto mariano conoscessero le rivelazioni date da Gesù a numerosi Santi tra cui Santa Veronica Giuliani, Santa Margherita Alacoque, Santa Faustina Kowalska, sull’Onnipotenza per Grazia di sua Madre, potrebbero (forse) riflettere un po’ sulle posizioni eretiche assunte contro la Madonna.
Loro però non si interessano di queste rivelazioni, le condannano anche se sono state approvate dalla Chiesa.
Indico numerosi Santi che hanno avuto apparizioni o hanno ricevuto locuzioni interiori. Quest’ultima è anch’essa soprannaturale e viene indicata come fenomeno mistico di ordine intellettuale, precisamente come l’ascolto di parole o frasi che si formano nella mente o sono percepite come voce esterna, senza alcun intervento dei sensi.
Sono fenomeni soprannaturali, però non sempre sono di origine divina e con estrema facilità i diavoli ingannano milioni di persone, prive di discernimento e pronte ad accogliere come verità tutti i pensieri, le parole o le frasi che si presentano alla mente d’improvviso.
Molti sono convinti di avere intuizioni brillanti in questi casi e seguono senza discernimento e prudenza tanti pensieri dannosi che portano lontano dalla vera Fede.
Ogni cristiano puro nel cuore e nella mente ha maggiori intuizioni dei cristiani tiepidi, è evidente, ancora di più degli atei e dei peccatori immersi nella melma del mondo. La Fede aiutata dalle preghiere umili e costanti, dalle buone opere e dai pensieri benevoli verso tutti, cresce di continuo e il cristiano diventa sempre più immagine di Gesù Cristo.
Questo è il vero senso della vita, il modo per portare in noi una gioia ineffabile e del tutto divergente dalla falsa gioia del mondo. Questa del mondo è spensieratezza, avventatezza, leggerezza nelle opere e si considerano tutte lecite e buone.
Senza i valori morali c’è solo grande disgrazia e smarrimento.
Abbiamo bisogno di una protezione speciale e il compito di aiutarci e difenderci, la Santissima Trinità lo ha affidato alla Madonna.
Nel suo Cuore Immacolato troviamo il più solidissimo rifugio nelle tentazioni dei diavoli e nelle persecuzioni dei cattivi. Lo ha detto Ella alla piccola Lucia il 13 giugno 1917 a Fatima: “Non ti scoraggiare, Io non ti abbandonerò mai. Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà a Dio”.
È il rifugio mistico dove i diavoli e i cattivi non possono entrare, non hanno accesso dove c’è la perfetta purezza della Madre di Dio e rimangono sempre sconfitti e distrutti. Ecco l’importanza della devozione al Cuore Immacolato della Madonna, la ragione della consacrazione che dobbiamo rinnovare ogni mattina anche con brevi preghiere.
Sono molto importanti le sue parole dette a Lucia nella stessa apparizione sul motivo della devozione al Cuore Immacolato di Maria.
“Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere ed amare. Vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. A chi la praticherà prometto la salvezza. Queste anime saranno predilette da Dio, e come fiori saranno collocate da Me dinanzi al suo Trono”. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.
+ VANGELO (Lc 9,51-62)
Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. Ti seguirò ovunque tu vada.
Fratelli e sorelle il Signore ci stupisce
Intanto vorrei farvi notare che è un brano del Vangelo in cui il Signore ci stupisce. (E stupisce coloro che camminano con lui...nella narrazione del brano).
E' infatti rassicurante e facile creare degli schemi di come la realtà debba svolgersi: partendo dalla nostra esperienza e dai nostri sensi.
Ognuno di noi è portato a pensare che le persone che ci circondano devono avere certe caratteristiche, agire in un certo modo piuttosto che un altro ecc.... che noi stessi siamo bravi, belli, buoni se facciamo ciò che è giusto, conveniente, socialmente riconosciuto come "normale", inteso nel senso di ciò che fa la maggioranza, o di quello che ci hanno insegnato. Che il Signore in quanto Dio deve avere certe qualità e comportarsi in un certo modo (come se si potesse circoscrivere Dio...eppure a volte la tentazione, fin dai tempi dei discepoli, si presenta...).
E allora ecco che il Signore, nel Vangelo proclamato oggi rovescia le "certezze" dei suoi discepoli di allora e di oggi.
Il brano del Vangelo si compone sostanzialmente di tre parti che potremo dividere così:
- una prima parte in cui Gesù si mette in cammino verso Gerusalemme ("Mentre stavano compiendosi i giorni in cui Gesù sarebbe stato tolto dal mondo...) e del rifiuto dei samaritani di ospitarlo.
- una seconda parte che riguarda i discepoli ed il loro rapporto coi samaritani (il loro problema come abbiamo udito è come castigare coloro che non vogliono accogliere il Signore...)
- alcuni brevi spunti relativi all'interagire di Gesù con altri, persone che lo incontrano nel loro cammino e cercano di capire se e come seguirlo. Da notare che queste persone hanno volti anonimi, non sono qualificati (dice San Luca "un tale gli disse" poi "a un altro disse" "e costui rispose" "un altro disse") sono persone, ma senza un'identità precisa.
Persone che si trovano alla presenza di Gesù e si interrogano su loro stessi e su di Lui. (Potremo dire persone senza spazio né tempo... le domande eterne della storia dell'uomo rispetto alla sequela...) Riconsideriamo questi incontri.
Partiamo dal primo. Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: "Ti seguirò dovunque tu vada".
La persona in questione è il prototipo di colui che si entusiasma con facilità, di colui che è pronto almeno a parole a seguire Gesù ovunque e a qualunque condizione.
Ma Gesù non può accontentarsi di un entusiasmo che è solo vanaglorioso, o di una fede che è solo sicurezza, ritualità vuota e abitudine...
Dio non è una camomilla o un effetto "placebo" sui nostri mali o problemi.
Gesù gli rispose: "Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo".
Ci avete mai pensato in che condizioni è vissuto Gesù?
Nato in una stalla, rifiutato da tutti, in giro (e spesso male accolto) per annunciare il Regno, tradito anche dai suoi amici, morto su una Croce?
Nel secondo incontro il Signore riserva un'attenzione particolare alla persona che trova sul suo cammino, la chiama dicendogli "Seguimi".
E' proprio espressione della "vocazione"
L'interlocutore risponde affermativamente alla chiamata, ma chiede di seppellire prima suo padre che è morto, rito di pietà e religioso. Il Signore risponde con durezza: Gesù replicò: "Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu va' e annuncia il regno di Dio".
Ecco il Signore che ci stupisce e cambia le nostre prospettive. Non dice a quel tale "bene, giusto prima dai la sepoltura a tuo padre e poi con calma dopo che hai adempiuto il tuo dovere o il tuo sentimento mi seguirai" ma ordina a costui imperativamente "tu va' e annunzia il regno di Dio".
L'annuncio del Regno di Dio non può attendere, non conosce convenzioni o formalismi, non conosce rimandi.
Questa è la condizione per non fare parte dei "morti che seppelliscono i morti"; la vita è nella fede, nell'annuncio del Regno, nella scelta della sequela.
Questo dice il Signore....
Ma noi ne siamo convinti? Siamo in grado di capirlo veramente? Lo viviamo?
Il terzo incontro va nella stessa direzione "Un altro disse: "Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa". Ma Gesù gli rispose: "Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio".
Il riferimento è a Eliseo che in 1Re 19, 20
"Quegli lasciò i buoi e corse dietro a Elia, dicendogli: «Andrò a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguirò». Elia disse: «Va' e torna, perché sai bene che cosa ho fatto di te».
Ancora: la sequela di Gesù è totalizzante, egli non è solo un profeta. Si rivela come il Messia, Colui che dona la vita eterna e che in cambio chiede la capacità di fidarsi totalmente di Lui.
Quindi un Signore esigente che dona, ma che chiede, un Signore che non ci dice "prenditela calma, stai tranquillo, fai il bravo e tutto andrà bene" E' un Dio che ci dice "scuotiti, annuncia il Vangelo, mettiti in discussione, convertiti!"
Un Signore che stupisce anche i suoi discepoli i quali hanno le loro idee chiare: "i samaritani non l'hanno accolto? Male! Che vengano puniti! Se uno ha il potere e non lo usa a che serve essere potenti?"
In questa logica Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: "Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?".
Certo a noi può scappare un sorriso... come due discepoli così vicini al Signore? E hanno una reazione così "ingenua". "Gesù si voltò e li rimproverò"... Una reazione che stupisce i discepoli. Forse noi, imbevuti da secoli di cultura cristiana, non siamo stupiti... Gesù è portatore si direbbe oggi di una "cultura" diversa.
Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con noi tra i tuoi seguaci». Ma Gesù gli rispose: «Non glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi». (Luca 9,49-50)
Ma poi se ci penso veramente sono così diversa/o dai discepoli? Sono veramente esente dalla tentazione del potere? Non mi stupisco di un Signore che ha trovato la sua gloria su una Croce? Ne capisco realmente la portata? Un Dio che ci stupisce....
Quindi un Signore che ci insegna a non crearci degli schemi fissi, né su Lui né sul nostro prossimo, un Signore che ci insegna una sequela che è gioia e passione, un Signore diverso da ogni nostra proiezione mentale, da ogni nostra idea di come dovrebbe essere, un Signore che non possiamo circoscrivere perché Dio è più grande dei nostri pensieri. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.