Eucarstia1

09/10/2024

Catechesi N. 505A - Tra i misteri della nostra Fede, la Santissima Trinità è quello più impenetrabile, d’altronde se non fosse così non sarebbe un vero mistero. Tutti gli altri misteri non sono così imperscrutabili come questo di oggi che festeggiamo solennemente, ma tutti rimangono sempre misteri.
B - Il Vangelo di oggi contiene una frase che ha fatto stupire milioni di cristiani e ancora oggi sono tanti a non capire il significato di questa affermazione arrendevole e remissiva dinanzi alla cattiveria altrui. In effetti, le parole di Gesù sono chiare: “Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra”.
C - Il Vangelo di oggi ci mette dinanzi a un interrogativo che porta con sé anche la risposta di Gesù: è possibile amare i nostri nemici? Il Signore ci dice che è possibile e Lui ha dato molteplici esempi, fino all’ultimo respiro sulla Croce: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”.

Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa 

Tutti i Lunedì sera ore 21 Preghiere di Intercessione e Sollievo delle Sofferenze. 

Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santa Messa di Liberazione. 

Venerdì 18 Sabato 19 e Domenica 20 Ottobre faremo tre giornate di Preghiera a Santu Barzolu Sinnai in Provincia di Cagliari con don Pietro

Domenica 13 Ottobre ore 15 la Catechesi, ore 16 Messa di Liberazione in onore della Madonna di Fatima.

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+ VANGELO (Gv 16,12-15)
Tutto quello che il Padre possiede è mio; lo Spirito prenderà del mio e ve lo annuncerà.

A - Tra i misteri della nostra Fede, la Santissima Trinità è quello più impenetrabile, d’altronde se non fosse così non sarebbe un vero mistero. Tutti gli altri misteri non sono così imperscrutabili come questo di oggi che festeggiamo solennemente, ma tutti rimangono sempre misteri.
La Santa Eucaristia è un mistero che la ragione non riesce a spiegare, ma è più “accessibile” della Santissima Trinità, nel senso che la trasformazione del pane in Corpo di Dio, Egli stesso lo può compiere con assoluta facilità e i credenti lo spiegano come un miracolo.
In teologia, transustanziazione o transubstanziazione è il termine indicante la conversione: della sostanza del pane nella sostanza del Corpo di Cristo e della sostanza del vino nella sostanza del Sangue di Cristo.
È un mistero che tutto sommato la Fede riesce ad approcciare meglio, rispetto all’esistenza eterna di Dio, un Dio che non ha avuto inizio, quindi nessuno e nessuna cosa esistevano prima di Lui. La ragione dinanzi a questa Verità si blocca, va in tilt, mentre dinanzi all’Eucaristia pur non potendola spiegare, la comprende come il più grande miracolo compiuto dal Figlio di Dio.
Parlare della Santissima Trinità è invece più complesso, ma noi credenti accettiamo per Fede e con gioia questa straordinaria Verità.
Siamo davvero in pochi a credere nell’esistenza della Santissima Trinità, infatti gli ebrei e gli islamici non accettano assolutamente questa Verità e per questo è assolutamente impossibile pregare insieme a loro, infatti gli ebrei adorano Dio dell’Antico Testamento e gli islamici Allah, come è scritto nel loro libro santo, che contiene tanti capitoli dell’Antico e del Nuovo Testamento, oltre a quanto ha inserito di sua volontà il loro profeta.
Con ebrei e musulmani si può dialogare, certamente, ma non della Santissima Trinità, o di Gesù vero Dio, o della Maternità Divina della Madonna. Quindi, non potrà mai reggere un confronto con chi non accetta la Santissima Trinità, non può esistere la possibilità di pregare convenientemente insieme.
Questo non deve mai impedire la carità fraterna, la stima reciproca e il rispetto delle credenze religiose altrui.
L’unico modo che si potrà inventare per pregare tutti assieme, includendo tutte le altre pseudo religioni del mondo e le filosofie e quanto altro sarà possibile pur di distruggere la Chiesa Cattolica, sarà una Nuova Chiesa Mondiale.
In essa saranno presenti quanti non adorano il vero Dio, e pregheranno illusoriamente il dio (minuscolo) di tutti, ma in realtà non sarà presente alcun dio, perché l’iniziativa non viene dal vero Dio dei cristiani, è una grande opera di satana! E la realizzerà molto presto, prepariamoci con la preghiera!
Sono moltissime le iniziative per infondere confusione e debilitare la Fede dei cristiani!
“Vigilate” (Mc 13,35).
“Vegliate e pregate in ogni momento, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che deve accadere” (Lc 21,36).
Sfuggire si intende la capacità di non credere alle menzogne che saranno predicate per radunare tutte le religioni del mondo in una sola chiesa, falsa e massonica. Sfuggire significa sottrarsi alla falsità che si comincerà a diffondere nel mondo molto presto, riguardo un nuovo Gesù che prenderà il posto del vero Gesù Storico, quello che conosciamo da duemila anni.
Lo afferma anche il Libro dell’Apocalisse: “Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei” (Ap 13,18). Cioè, 666.
Lo scrive anche San Paolo ai Tessalonicesi: “Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio” (2 Ts 2,3-4).
Questo nuovo falso Gesù ha un nome: Anticristo!
Sarà presentato come l’uomo della pace e molti cattolici lo considereranno come il vero salvatore che porta benessere, pace e salvezza, ma non sarà così.
Moltissimi cattolici cadranno nella trappola diabolica e qui si inserisce la profezia di Gesù: “Ma il Figlio dell'Uomo, quando verrà, troverà la Fede sulla terra?” (Lc 18,8). È evidente che non parla della fine del mondo, si riferisce alla sua venuta nella Gloria per fermare una catastrofe che creerà l’uomo e le Nazioni si scateneranno a vicenda.
Questo fa parte del 3° Segreto di Fatima, quello che il Cardinale Tedeschini nel 1958 fece conoscere privatamente, lui che era arciprete della Basilica vaticana. Un Segreto che la Madonna ha rivelato a una Mistica, alla Beata Elena Aiello, e che Papa San Giovanni Paolo II in un viaggio a Fulda in Germania nel 1980, indicò come terribile.
Ritornando al mistero della Santissima Trinità che festeggiamo oggi, solamente nel Cristianesimo Dio si è rivelato pienamente e la prova arriva dai miracoli compiuti da Gesù Cristo. Nessuno ha mai operato e parlato di Amore come Lui, nessuno è mai stato in grado di dominare la natura, la malattia, la morte, satana e i diavoli.
Anche i suoi discepoli continuano la sua opera, essendo suoi strumenti: “In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che Io compio e ne farà di più grandi” (Gv 14,12).
Nella nostra dottrina ciò che è mistero è indimostrabile con la ragione, ma non è irrazionale, non c’è alcuna contraddizione con la ragione.
È la stessa ragione a condurci all’unicità di Dio, perché Dio è assoluto e di conseguenza non possono esistere più assoluti. Se vogliamo ragionare sul mistero della Santissima Trinità, quindi con la ragionevolezza che si richiede, scopriamo che non si afferma l’esistenza di tre dei, ma di un solo Dio, il quale è in tre Persone uguali e distinte.
È un Dio unico, in una piena comunione di Persone. Egli si rivela a noi soprattutto come un Dio misericordioso e pietoso.
La mente nell’uomo genera il pensiero. La mente contempla il pensiero e lo ama, quindi, dal pensiero e dalla mente procede l’amore.
Sappiamo che mente, pensiero, amore, sono ben distinte fra loro, ma anche assolutamente inseparabili l’una dall’altra, e possiamo affermare che nell’uomo sono una cosa sola. Questo esempio è molto importante per capire meglio il mistero della Santissima Trinità.
Possiamo applicare, mente, pensiero, amore alla Santissima Trinità. Il Padre è la mente, da tutta l’eternità genera il suo Pensiero perfettissimo, il Figlio, cioè la Parola eterna. Il Pensiero, generato eternamente dal Padre, sussiste come Persona distinta, ama ed è ricambiato e questo Amore è lo Spirito Santo.
Il Catechismo al numero 245 spiega la relazione all’interno della Santissima Trinità: “Lo Spirito Santo, che è la terza Persona della Trinità, è Dio, uno e uguale al Padre e al Figlio, della stessa sostanza e anche della stessa natura. [...] Tuttavia, non si dice che Egli è soltanto lo Spirito del Padre, ma che è, ad un tempo, lo Spirito del Padre e del Figlio”.
Per concludere: la mente, il pensiero e l’amore nell’uomo sono tre cose distinte, allo stesso tempo assolutamente inseparabili. Anche il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, pur essendo Persone distinte sono inseparabili, hanno la stessa essenza o sostanza, cioè l’identico Spirito e sono un solo ed unico Dio. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.

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+ VANGELO (Mt 5,38-42)
Io vi dico di non opporvi al malvagio.

B - Il Vangelo di oggi contiene una frase che ha fatto stupire milioni di cristiani e ancora oggi sono tanti a non capire il significato di questa affermazione arrendevole e remissiva dinanzi alla cattiveria altrui. In effetti, le parole di Gesù sono chiare: “Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra”.
Poco prima afferma che non dobbiamo opporci al malvagio, ma questa affermazione è già più comprensibile.
Mentre l’accettazione di uno schiaffo oltre all’invito di porgere l’altra guancia, manda in crisi i cristiani meno spirituali e che considerano troppo esagerato questo comportamento. È vero che Gesù ha detto di amare i nemici, ma di prendere anche schiaffi con gioia risulta un po’ difficile a molti.
L’interpretazione di questa affermazione ha fatto molto discutere i credenti perché accettare passivamente la violenza degli altri è da autolesionisti.
La spiegazione dunque non può essere questa, ma preciso subito che quando qualcuno dovesse darvi uno schiaffo, la reazione immediata è di bloccare le mani della persona violenta. Questo riguarda la sacralità della propria vita e si deve ricorrere alla difesa senza replicare all’aggressione di chi aggredisce.
Il Catechismo spiega la ragione della legittima difesa della propria vita.
«La legittima difesa delle persone e delle società non costituisce un'eccezione alla proibizione di uccidere l'innocente, uccisione in cui consiste l'omicidio volontario. “Dalla difesa personale possono seguire due effetti, il primo dei quali è la conservazione della propria vita; mentre l'altro è l'uccisione dell'attentatore”.
“Nulla impedisce che vi siano due effetti di uno stesso atto, dei quali uno sia intenzionale e l'altro preterintenzionale”.
L'amore verso se stessi resta un principio fondamentale della moralità. È quindi legittimo far rispettare il proprio diritto alla vita. Chi difende la propria vita non si rende colpevole di omicidio anche se è costretto a infliggere al suo aggressore un colpo mortale.
Se uno nel difendere la propria vita usa maggior violenza del necessario, il suo atto è illecito.
Se invece reagisce con moderazione, allora la difesa è lecita [...]. E non è necessario per la salvezza dell'anima che uno rinunzi alla legittima difesa per evitare l'uccisione di altri: poiché un uomo è tenuto di più a provvedere alla propria vita che alla vita altrui.
La legittima difesa, oltre che un diritto, può essere anche un grave dovere, per chi è responsabile della vita di altri.
La difesa del bene comune esige che si ponga l'ingiusto aggressore in stato di non nuocere. A questo titolo, i legittimi detentori dell'autorità hanno il diritto di usare anche le armi per respingere gli aggressori della comunità civile affidata alla loro responsabilità» (2263-2265).
Questo è l’insegnamento della Chiesa, quello ispirato dallo Spirito Santo e non le sciocchezze che alcuni sostengono quando parlano nel Nome di Gesù Cristo. È evidente che la Chiesa non vuole la violenza, ma l’uomo innocente ha il diritto alla difesa del bene comune e della propria vita.
A questo punto come si deve impostare l’affermazione di Gesù? “Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra”.
Dinanzi al malvagio e a quanti utilizzano atteggiamenti superbi, ipocriti, orgogliosi, calunniatori e diffamatori, il cristiano deve mostrare un volto diverso dal loro, deve porgere una guancia diversa dalla loro che è cattiva e violenta. Questo è il significato di porgere l’altra guancia, si tratta di mostrare un volto buono, mostrarci buoni, miti, umili verso chi è cattivo e malvagio, e non bisogna quindi rispondere con la violenza ad un atto violento.
Se l’aggressore usa la violenza, occorre però difendersi.
Ecco come trionfa l’amore del cristiano dinanzi alla cattiveria dei malvagi. Noi non usiamo mai la violenza e cerchiamo sempre di sdrammatizzare, di riportare la pace nei cuori induriti dal male, ma ci difendiamo quando la nostra vita, o quella dei nostri familiari è in grave pericolo. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.

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+ VANGELO (Mt 5,43-48)
Amate i vostri nemici.

C - Il Vangelo di oggi ci mette dinanzi a un interrogativo che porta con sé anche la risposta di Gesù: è possibile amare i nostri nemici? Il Signore ci dice che è possibile e Lui ha dato molteplici esempi, fino all’ultimo respiro sulla Croce: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”.
Prima di andare avanti, vediamo se Gesù perdona i suoi nemici e chiede al Padre di farlo anche Lui, perché effettivamente non erano consapevoli di quanto compiuto contro il Figlio di Dio, oppure perché è la sua Legge fondata sull’Amore a chiedere di dimenticare tutte le ingiustizie e i torti subiti.
Una domanda opportuna per avere una maggiore comprensione del significato del perdono, anche se la risposta Gesù ce la presenta nel Vangelo di oggi ed è inequivocabile: “Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano”.
Gesù non spiega e non c’è alcuna ragione di cercare una differenza nel perdonare sempre chi ci ha fatto del male, o continua a diffamarci per invidia, o perché si tratta di persone invasate, non solo perché turbate profondamente, soprattutto per la presenza dello spirito satanico che li domina e li guida.
Abbiamo compreso che il perdono dobbiamo donarlo sempre, non c’è alcuna limitazione, solo bisogna valutare se è possibile dirlo alla persona che ha agito con cattiveria oppure evitare per non renderla ancora più cattiva e violenta.
C’è da capire in che modo una persona ferita da lunghe vessazione, da diffamazioni distruttive, possa avere la capacità di perdonare.
Umanamente e senza la Grazia di Dio risulta quasi impossibile amare i propri nemici, nessuno razionalmente riesce a dimenticare tutto il male sofferto e le agonie dolorose trascorse a causa delle persecuzioni. Però, non si tratta di dimenticare, questo risulta pressoché improbabile, c’è un modo diverso.
Dimenticare i torti subiti lo può fare e spesso non in modo completo, un coniuge che ha subito un tradimento e per amore della famiglia, anche del coniuge infedele, con il tempo supera la dolorosa scoperta e con un amore passionale, ma non spirituale, ricomincia ad amare chi si era comportato male.
Se non si tratta di dimenticare le ingiustizie e le cattiverie che abbiamo subito, la soluzione ed è l’unica, è quella di crescere nella Fede, possedere abbastanza Spirito Santo per ricordare le persone che ci hanno perseguitato, senza giudicarli o considerarli più nemiche.
Così diventa possibile amare i propri nemici, non tanto per quello che hanno compiuto di molto grave… perché noi siamo diventati migliori, molto più spirituali e capaci di condonare le opere disoneste dei nostri nemici.
Dipende dalla nostra ricerca spirituale raggiungere questa posizione spirituale, anche se è impegnativa conseguirla, molti la raggiungono perché pregano di più e bene, lottano contro i vizi e sono determinati nell’imitare i comportamenti di Gesù.
“Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano”.
È possibile arrivare a questa condizione spirituale, tutto è possibile di quanto ci chiede Gesù perché Lui è la Verità. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.

Aastetu

Madonna Orione
Madonna di Lourdes San Luigi Orione

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