28/07/2024
Catechesi N. 499
A - Ieri ho scritto questa Catechesi interrompendola numerose volte per la stanchezza accumulata in questi giorni. Sono stati giorni intensi con tantissime persone da ricevere, e la Catechesi non riuscivo a completarla e ho dovuto riprenderla tante volte sempre con serenità, senza premura e proseguendo l’interessante filo del discorso.
B - Il tema dell’amicizia è bello trattarlo nel momento di maggiore dimenticanza dell’importanza dell’amicizia. Il modello da cui dobbiamo muoverci è Gesù, in Lui scopriamo pienamente il vero significato della relazione tra persone che si conoscono e condividono tempo, interessi, gioie e dolori.
C - Quando si legge la vita di Padre Pio si rimane scioccati per le persecuzioni patite da migliaia di anticlericali e gente indiavolata, fortemente agitata interiormente e decisa a soffocare in tutti i modi l’opera di misericordia che svolgeva il Santo, con incredibili sacrifici.
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa
Tutti i Lunedì sera ore 21 Preghiere di Intercessione e Sollievo delle Sofferenze
Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santa Messa di Liberazione
+ VANGELO (Gv 15,9-11)
Rimanete nel mio amore, perché la vostra gioia sia piena.
A - Ieri ho scritto questa Catechesi interrompendola numerose volte per la stanchezza accumulata in questi giorni. Sono stati giorni intensi con tantissime persone da ricevere, e la Catechesi non riuscivo a completarla e ho dovuto riprenderla tante volte sempre con serenità, senza premura e proseguendo l’interessante filo del discorso.
Ringrazio la Madonna per questa quiete interiore che mi permette di non smarrirmi dinanzi a tanti impegni, ma senza tralasciare mai la prolungata preghiera con i malati nel corpo e nello spirito, altrimenti tutto l’apostolato crollerebbe, come anche il mio aiuto spirituale a tutti voi di questa meravigliosa Associazione Mariana.
Perché la mia gioia è la vostra santificazione, la salvezza di tutti i peccatori del mondo, la salvezza anche dei miei nemici e persecutori, anche alcuni sacerdoti che tanto mi hanno fatto soffrire in questi anni e ancora oggi cercano subdolamente di ostacolarmi, con attacchi di calunnie e diffamazioni.
Attaccando me come cristiano, essi lottano contro Gesù Cristo, come quei cattivi che non vivono in comunione con Dio e perseguitano i cristiani. Non capisco perché i sacerdoti anziché fare la guerra contro i maghi, i medium, i cartomanti e gli stregoni, fanno la guerra contro un Carismatico, che con le preghiera, con l’aiuto della Vergine Maria, converte, guarisce e libera i fedeli. Non aggiungo altro.
Gesù disse a Saulo quando questi perseguitava i cristiani, quei coraggiosi seguaci del Signore e lo fermò sulla strada di Damasco: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?” (At 9,4). Saulo poi convertito in Paolo, il più grande Apostolo di Gesù, perseguitava i cristiani perché seguaci del Cristo, quindi ogni volta che si perseguita un cristiano per la sua Fede, viene perseguitato Gesù.
Cadendo da cavallo Saulo rimase scioccato ascoltando la voce del Signore e chiese: «“Chi sei, o Signore?”. E la voce: “Io sono Gesù, che tu perseguiti! Orsù, alzati ed entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare”» (At 9,5-6). Proprio perché diventato improvvisamente e momentaneamente cieco, Saulo obbedì docilmente e scoprì le meraviglie del Signore, fino a diventare il grande San Paolo.
Sapete cosa ha dovuto patire nei suoi viaggi per la cattiveria, la calunnia e l’odio dei persecutori di Gesù?
« Però in quello in cui qualcuno osa vantarsi, lo dico da stolto, oso vantarmi anch'io. Sono Ebrei? Anch'io! Sono Israeliti? Anch'io! Sono stirpe di Abramo? Anch'io! Sono ministri di Cristo? Sto per dire una pazzia, io lo sono più di loro: molto di più nelle fatiche, molto di più nelle prigionie, infinitamente di più nelle percosse, spesso in pericolo di morte.
Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i trentanove colpi; tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balìa delle onde.
Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli; fatica e travaglio, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudità. E oltre a tutto questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese» (2 Cor 11,18-33).
Questa ansia apostolica la devono possedere i Consacrati a Dio, chiamati a lasciare le cose del mondo e dedicarsi solo alle cose di Dio!
Sono arrivato a San Paolo parlando dell’impegno che mi coinvolge pienamente e la dedizione incondizionata che metto per compiere la volontà di Dio. La sera mi sento sfinito fisicamente e sono convinto di avere sempre fatto ancora poco per Gesù e Maria. Loro sono i miei ideali e vorrei farli sempre contenti per come meritano, ma sono solo un povero Fedele che prega.
Mi consola sapere che Gesù e Maria prediligono tutti quanti noi che ci consideriamo piccoli perché non sappiamo fare grandi cose da soli e a Loro chiediamo sempre aiuto, una richiesta umile e indispensabile, infatti il Signore nel Vangelo di ieri ci ha detto che “senza di Me non potete far nulla”.
Egli intende le opere buone, non si può agire in Dio senza la presenza di Dio!
Le opere cattive si compiono con grande facilità, è naturale agire male quando non c’è Gesù e non si recita il Santo Rosario. Mentre praticare le virtù è uno sforzo e non tutti sono pronti a sacrificarsi. Inoltre, le virtù si praticano dopo una seria meditazione sugli eventi e soprattutto conoscendo gli insegnamenti di Gesù.
Per esempio, amare gli altri, soprattutto chi ci ha fatto del male, richiede inizialmente uno sforzo notevole, ma poi, aumentando la personale spiritualità, diventa una gioia interiore perdonare e amare i cattivi, anche nel proprio cuore, senza manifestarlo a loro perché non li incontriamo, o loro evitano di guardarci.
Ma il cristiano deve amare sempre, anche se è impegnativo e spesso diventa una piccola tortura interiore. Noi seguiamo il Dio Amore, che si è dissanguato per renderci felici in terra e beati in Paradiso, non possiamo sprecare questa grande occasione che stiamo vivendo.
Noi siamo benedetti perché abbiamo la Fede e dobbiamo curarla con impegno e amore. Consideriamola come una piantina che deve crescere e necessita di cure, acqua, concime, protezione, riparo e anche amore. Dove c’è vero amore tutto diventa diverso e migliore!
È indispensabile dedicare più tempo a Gesù, e se sentite interiormente come una leggera ribellione verso la preghiera, o una forma di noia riguardo le cose spirituali, quello è satana che cerca di sviare altrove i vostri interessi, anche sulle cose futili.
Lui vuole che facciate tutt’altro, anziché pregare.
Eppure è così facile ricevere Grazie, aiuti e benedizioni da Gesù e dalla Madre Santissima. Ma il mondo è distratto, ha rifiutato Dio.
La mia convinzione che possiamo ottenere tutto quanto ci necessita di spirituale e di materiale -ma sempre per il bene dell’anima-, è così grande, da dedicare tutta la mia vita a Gesù, alla Madonna e alla salvezza delle anime. Quindi, anche a tutti voi che seguite queste Catechesi, fate parte della nostra Associazione e visitate il nostro sito. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.
+ VANGELO (Gv 15,12-17)
Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.
B - Il tema dell’amicizia è bello trattarlo nel momento di maggiore dimenticanza dell’importanza dell’amicizia. Il modello da cui dobbiamo muoverci è Gesù, in Lui scopriamo pienamente il vero significato della relazione tra persone che si conoscono e condividono tempo, interessi, gioie e dolori.
Gesù è l’amico che non tradisce mai, dobbiamo focalizzarlo subito anche se capisco che il discorso in questo modo si fa più impegnativo, considerando che Lui è la perfezione, però noi che Lo seguiamo vogliamo diventare migliori e somigliare a Lui per quanto riusciamo.
L’impegno inevitabile che spetta ad ognuno di noi è di conoscere la vita di Gesù, questo è il punto di partenza, senza questa determinazione non sarà mai possibile imitare il Signore in nessun modo. Non dobbiamo mirare le sue opere divine anche se accrescono in noi una grande stima verso Lui, adesso è importante inquadrare le Sue parole, i Suoi gesti e il modo di relazionarsi.
Lo studio che facciamo da oltre dieci anni con questa Catechesi ci ha permesso di avvicinarci a Gesù e di approfondire la sua vita, un impegno che in migliaia di voi ha portato frutti meravigliosi e straordinari è conosco molti Associati che mi dicono e scrivono che queste letture hanno trasformato la loro mentalità e la loro vita.
Le testimonianze sul cammino di Fede intrapreso con la lettura di questa quotidiana Catechesi sono commoventi e glorificano Dio.
Questo mi riempie di gioia il cuore e voglio fare sempre di più per aiutare le anime a scoprire il vero Volto di Gesù e trovare la pace che Egli promette a quanti Lo cercano con sincerità e per farlo devono liberarsi dai lacci negativi del mondo e dall’orgoglio che rende pieni di sé, convinti di poter fare da soli senza la Luce del Signore.
Tutti quelli che camminano fidandosi superbamente delle proprie capacità finiscono inevitabilmente per perdere la Fede, abbandonano la preghiera, oppure pregano senza una vera partecipazione per finire poi in mano ai diavoli. Essi diventano molto deboli per sostenere i pesi della vita di oggi e si smarriscono nelle illusioni di questo mondo esaltato dall’orgoglio e dalla depravazione.
È facile vedere la vera gioia presente nei cristiani che lavorano su se stessi per migliorarsi, rispetto ad altri cristiani cupi, confusi e tristi.
Verifico nel Vangelo di San Giovanni le citazioni che parlano della gioia.
“Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l'amico dello sposo, che è presente e l'ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena” (Giovanni 3,29).
“In verità, in verità Io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia” (Giovanni 16,20).
“La donna, quando partorisce, è nel dolore, perché è venuta la sua ora; ma, quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più della sofferenza, per la gioia che è venuto al mondo un uomo” (Giovanni 16,21).
“Così anche voi, ora, siete nel dolore; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno potrà togliervi la vostra gioia” (Giovanni 16,22).
“Finora non avete chiesto nulla nel mio Nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena” (Giovanni 16,24).
È il Vangelo della gioia che noi seguiamo, nonostante le sofferenze, le persecuzioni e le diffamazioni.
La gioia si sprigiona dal cristiano se la possiede nell’anima, se ha lottato contro le proprie debolezze, se ha rinunciato ai propri pensieri confusi perché non vengono da Dio. Questo è il vero cammino di Fede. È una gioia che scaturisce dall’amicizia intima con Gesù e da una fiducia incondizionata verso la sua Persona.
Il cristiano deve scoprire in Gesù l’amico più fidato di tutti gli esseri umani messi insieme, anche dei propri genitori, figli e parenti. Nessuno rispetta l’amicizia come Lui, nessuno ama ognuno di noi con un Amore che scaturisce dalla Santissima Trinità.
Gesù ha sempre cercato e favorito l’amicizia con tutti quelli che ha incontrato per le strade della Palestina. Si serviva sempre del dialogo per arrivare all’intimo delle anime e riempirle di Amore. Oltre a nutrire un infinito Amore per tutti gli uomini, ebbe rapporti di amicizia con singole persone: gli Apostoli, Giuseppe d’Arimatea, Nicodemo, Lazzaro e la sua famiglia.
Meditiamo su questa determinante verità: Gesù Cristo è l’amico che non tradisce mai, l’amico che quando andiamo ad incontrarlo, a parlargli, è sempre disponibile, che ci aspetta con inalterata e calorosa accoglienza, anche se da parte nostra c’è stata freddezza e fragilità. Scopriamo in Gesù il valore dell’amicizia.
Impegniamoci a trasformare quella che intendiamo amicizia con un grande rispetto per gli amici, un amore assolutamente sincero, senza giudicarli, senza essere egoisti ma altruisti, gioiosi delle loro gioie e affranti per le loro sofferenze. Il vero amico si riconosce nel momento del bisogno!
L’amicizia vera è disinteressata, consiste più nel dare che nel ricevere; non cerca il proprio tornaconto, ma il vantaggio per l’amico.
Il vero amico non può, nei confronti dell’amico, avere due facce: l’amicizia, per essere leale e sincera, esige rinunce, rettitudine, aiuto reciproco in servizi nobili e leciti. L’amico è forte e sincero nella misura in cui, nel rispetto della prudenza soprannaturale, pensa generosamente agli altri, con sacrificio personale.
Domande:
• Amare il prossimo come Gesù ci ha amato. Ecco l’ideale di ogni cristiano. Come lo vivo?
• Tutto ciò che ho udito dal Padre ve l’ho raccontato. Ecco l’ideale della comunità: giungere ad una trasparenza totale. Come lo viviamo nella mia Associazione? Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.
+ VANGELO (Gv 15,18-21)
Voi non siete del mondo, ma vi ho scelti Io dal mondo.
C - Quando si legge la vita di Padre Pio si rimane scioccati per le persecuzioni patite da migliaia di anticlericali e gente indiavolata, fortemente agitata interiormente e decisa a soffocare in tutti i modi l’opera di misericordia che svolgeva il Santo, con incredibili sacrifici.
La causa delle tremende persecuzioni non erano però solo gli atei o gli anticlericali, c’erano anche molti Sacerdoti e Vescovi che Lo avversavano con grande crudeltà ed accanimento, colpiti da un forte senso di invidia per la popolarità del Frate.
La sua azione di osservazione silenziosa o permissione attenta è volta alla santificazione di un prescelto come è stato Padre Pio, e solo le persecuzioni, le sofferenze, le cattiverie gratuite, le umiliazioni, purificano quasi perfettamente il prescelto.
Come quando il ferro è arrugginito e per renderlo lucido, si riscalda a temperature elevatissime, tanto che presto perde quanto aveva di corroso, ossidato, deteriorato, e ritorna come nuovo. Con il forte calore perde tutto l’ossido che si era formato.
Infatti, l’ossigeno ha uno specifico peso atomico, quando entra in contatto con il ferro e forma la ruggine, unisce inevitabilmente il proprio peso a quello del ferro e stabilisce un aumento di peso.
Il ferro arrugginito aumenta di peso. L’uomo lontano da Dio è più pesante, il suo spirito è colmo di amor proprio, orgoglio e superbia.
Ai cristiani che vivono nel mondo e incontrano moltissime difficoltà a compiere un vero cammino di trasfigurazione, Gesù non li carica mai di un peso superiore alle loro forze. Ho scritto e questo bisogna ricordarlo bene, perché molti nella sofferenza commettono l’errore di ribellarsi, scaricando ottusamente la colpa al Signore.
Mai Gesù vuole la nostra sofferenza o una malattia, può permettere qualcosa per trasformarlo in Bene, dandoci molte Grazie se siamo bravi ad accettare tante di quelle prove che arrivano dalla malizia delle persone cattive, inquiete, e spesso sono amici e parenti.
Gesù vuole solo che noi viviamo nella vera felicità, se questa non si realizza la responsabilità è anche nostra, ma il più delle volte c’è l’istigazione esterna di quelle persone che gioiscono nel far soffrire gli altri con calunnie, diffamazioni, malattie ecc..
Inoltre, c’è anche la tentazione interna che arriva dai diavoli e questa si vince con la preghiera, senza dimenticare che bisogna osservare una regola per non cadere facilmente nei peccati, ed è quella di evitare le occasioni di peccato, ma non e facile ci vuole un impegno costante e giornaliero.
Se Gesù non appesantisce con altro peso la vita dei cristiani perché Lui conosce perfettamente lo spirito di sopportazione di ognuno di noi, cambia atteggiamento con quelle anime che Lui lavora per purificarli e renderli splendenti. Ogni Santo è passato attraverso le croci disseminate anche in modo subdolo dai suoi nemici.
Bisogna però fare molta attenzione, ci sono casi in cui i falsi veggenti o anche Consacrati esaltati vengono perseguitati, ma si tratta di svelamento dei loro inganni e non di vere persecuzioni. Avviene quando sono state scoperte le loro doppiezze, l’inattendibilità viscerale, lo spirito satanico che conservano dentro e che trasmettono a quanti li avvicinano.
Infatti non subiscono una persecuzione simile a quella di Padre Pio, è molto blanda e per breve tempo, questo per due motivi: 1) quelli che li perseguitano lo fanno con motivazioni valide e vogliono difendere la Sana Dottrina; 2) i diavoli non perseguitano mai i loro alleati, anzi fanno di tutto per interrompere ogni persecuzione per permettere ad essi di continuare nel mondo l’opera di corruzione.
Oltre questi falsi mistici, ci sono poi tutti i cristiani vicini a Gesù oppure distaccati e persi nel mondo. Nessun cristiano perseguitato si deve però considerare come un’anima prediletta, questo lo sa solo Dio. O è vicino a Gesù, o vive nel peccato cronico, mai deve illudersi di patire una o più persecuzioni come segno di predilezione divina. Chi pensa questo è già fuori strada e solo orgoglioso.
Gesù lavora solo quelle anime docili che Lo hanno scoperto come il Tesoro più importante di tutto, come l’unica Perla preziosa.
Quindi, non attribuite responsabilità a Dio quando qualcosa va male, verificate invece quanto avete compiuto e le parole espresse. Vigilate sull’azione di satana in voi e che porta agitazione quando ispira o vuole indurvi a compiere qualcosa con molta fretta e agitazione.
“Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me”.
Sento molto spesso tanti bravi cristiani che mi riferiscono di essere bersaglio di invidie e antipatie di parenti e colleghi, senza aver commesso nulla contro loro e di questo sono sicure. Chi c’è allora dietro queste persone?
Sempre lui, satana dannato ed eternamente infelice, mentre brucia nell’inferno senza consumarsi mai!
A tutti voi dico che è inevitabile incontrare sofferenze e ostacoli nel mondo da parte di quelli che appartengono a satana, anche se non ne sono consapevoli, ma un giorno, purtroppo, vedranno i frutti delle loro opere malvagie quando finiranno nell’inferno.
Molti oggi sono schierati con satana senza rendersene conto, ma le loro opere corrotte rallegrano tutti i diavoli e questi li posseggono e proteggono per poi premiarli nell’inferno. Vi garantisco che i diavoli fanno di tutto per proteggere i loro seguaci crudeli, ma tutti vengono sconfitti dal Santo Rosario.
Vi chiedo: è preferibile soffrire qualcosa in questa vita e vincerla insieme a Gesù e a Maria per vivere eternamente nella gloria beata, oppure diverte l’immoralità del mondo e si segue per poi cadere in eterno nel fuoco che non finisce mai?
“Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”. Gesù non è contento delle persecuzioni che indeboliscono e logorano i suoi seguaci, ma sono inevitabili le tribolazioni che devono in qualche modo vivere i cristiani che credono.
Nessuno si illuda che quelli che non pregano vivono bene e quanti pregano hanno sempre sofferenze. È un inganno di satana, questo lo ispira ai deboli per abbatterli e fermarli nella preghiera. Invece, sappiamo che quelli lontani da Gesù vivono già adesso un anticipo di inferno interiormente, nel cuore, perché sono sempre insoddisfatti, senza pace nel cuore, depressi, avviliti senza lasciarlo vedere, egoisti e con doppi pensieri.
C’è pure la discordanza tra quello che pensano e quello che dicono. Pensano una cosa e dicono il suo contrario!
Noi siamo benedetti perché abbiamo la certezza che Gesù è sempre vicino a noi e non vuole assolutamente lasciarci soli. Rimane solo quel cristiano che non prega più o vuole intraprendere nuove vie ingannevoli e spaziose. Molto spaziose.
Quando preghiamo con Fede, Gesù aiuta e risolve sempre ogni sofferenza patita da chi Lo ama e segue la sua Parola.
Non abbattetevi mai, qualsiasi sofferenza, anche se piccola, il Signore la vuole eliminare dalla vostra vita, bisogna chiedere con Fede il suo aiuto, per rimuovere qualsiasi prova che causa dolore.
Mentre quelle anime che riescono a sopportare con amore ogni sofferenza perché hanno compiuto un forte cammino di Fede, non si lamentano mai e addirittura ringraziano Gesù per averle rese partecipi della sua Passione. Così si comportavano Santa Veronica Giuliani, Teresa Neumann, Padre Pio e tanti altri. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.