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Catechesi N. 497

A - Sorprende la domanda di Tommaso dopo avere ascoltato per tre anni gli insegnamenti di Gesù: “Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?”. Una domanda che trova sicuramente comprensione per la sua mancata assimilazione della nuova dottrina rivelata dal Signore.
B - Un aspetto importante di questi pochi versetti del Vangelo è quello di scoprire che siamo amati da Dio. Tutti più o meno siamo a conoscenza che Dio ci ama, in molti però rimane una conoscenza razionale e non del cuore. Anche i diavoli sono a conoscenza che Dio ama le sue creature, però non accettano questa verità.
C - La Madonna in molti messaggi, a cominciare dall’apparizione a Santa Caterina Labourè, ha detto di portare la Medaglia Miracolosa al collo, comunque addosso, per proteggerci dagli attacchi satanici. Quando satana percepisce un oggetto sacro in noi, trema, ha paura e attacca poco.

Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa 

Tutti i Lunedì sera ore 21 Preghiere di Intercessione e Sollievo delle Sofferenze 

Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santa Messa di Liberazione   

Domenica 21 Luglio ore 15 Catechesi, ore 16 Messa di Liberazione con Padre Gennaro.
Pino rimane assente da Lunedì 5 Agosto e riprende Giovedì 5 Settembre
 
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+ VANGELO (Gv 14,1 - 6)
Io sono la via, la verità e la vita.
(da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo).

A - Sorprende la domanda di Tommaso dopo avere ascoltato per tre anni gli insegnamenti di Gesù: “Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?”. Una domanda che trova sicuramente comprensione per la sua mancata assimilazione della nuova dottrina rivelata dal Signore.
Anche Tommaso, o forse soprattutto Tommaso, non poteva in così poco tempo comprendere la rivelazione del Messia, già era tanto averlo accolto, seguito, e avere obbedito alle sue parole. Di più non riusciva a fare, anche per la poca disponibilità a mettersi in discussione e a lasciarsi prendere dalla Parola rivelata dal Figlio di Dio.
Lui aveva bisogno di tempo per elaborare tutto quello che era avvenuto in quei tre anni più intensi della sua vita e della vita degli Apostoli.
Però ognuno di noi è aiutato da duemila anni di storia del Cristianesimo e può conoscere le meraviglie compiute da Gesù, raccontate da milioni di scrittori e di omelie che i grandi Santi predicavano nelle piazze affollate e nelle Chiese. Omelie raccolte e negli ultimi secoli pubblicate per la nostra formazione e anche gioia.
Solo Tommaso pone questa domanda che lascia Gesù amareggiato, forse anche nei cuori degli altri dieci c’era l’incertezza del luogo e di come ricongiungersi dopo avere ascoltato queste parole: “Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono Io siate anche voi. E del luogo dove Io vado, conoscete la via”.
Se escludiamo il traditore a cui non importava più nulla del Figlio di Dio perché aveva preparato un suo piano solitario che lo porterà all’impiccagione e poi all’inferno, gli altri undici sono più o meno sorpresi, però tutti tranne Tommaso si fidano del Signore e la sua Parola è già sufficiente.
Il dubbio manifestato da Tommaso è grave, ma Gesù lo perdona, però nella prima apparizione agli Apostoli mancherà proprio Tommaso, considerato da Gesù ancora non degno di vederlo insieme agli altri. Dovrà compiere sforzi personali, dovrà riflettere sulle parole degli altri, pieni di gioia per la conferma arrivata dalla visione del Maestro.
Non è grave se un dubbio sulla Parola di Dio arriva alla mente, lo è quando lo accogliamo e dubitiamo con lucida convinzione. La mancanza di Fede è rivolta in ultima analisi al Signore, ogni dubbio su qualcosa presente nel Vangelo è indirizzato a Colui che lo ha rivelato.
Chi rimane nel dubbio non solo non crescerà mai interiormente, ma cadrà di continuo e arriverà piano piano a non pregare più o a farfugliare qualche preghiera. Quindi, qui trionfa la mancanza di fiducia in Gesù, anche se non espressa o non ravvisata lucidamente. Ma l’anima che ha assorbito anche un solo dubbio, è spiritualmente come atrofizzata.
I Dodici dovevano rimanere tranquilli e pieni di gioia ascoltando le parole di Gesù, non solo per le migliaia di prove che Egli aveva dato nei tre anni di vita comune, anche per le parole introduttive che dice prima di affermare che andava e ritornava e che loro conoscevano la via.
All’inizio afferma: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate Fede in Dio e abbiate Fede anche in me”. Già queste parole sono straordinariamente sufficienti per abbandonarsi e credere che nulla è impossibile a Gesù e che Lui mantiene sempre le sue promesse.
Invece Tommaso non comprese subito perché si era applicato poco agli insegnamenti di Gesù.
Se noi ci fidiamo poco di Gesù, ci comportiamo da perfetti estranei, Lui non ascolta le nostre farfugliate preghiere. Non le può ascoltare perché la condizione è la Fede in Lui, credere che Lui è veramente Dio e tutto quello che ha rivelato nel Vangelo è autenticamente divino!
Quindi dobbiamo conoscere bene la Santissima Umanità di Cristo, meditando con attenzione il Vangelo. Dobbiamo riprodurre la Vita di Cristo nella nostra vita. Ma ciò non è possibile se non attraverso la conoscenza di Cristo, che si acquista leggendo e rileggendo la Sacra Scrittura e meditandola assiduamente nella preghiera.
Non è sufficiente avere un’idea generica dello Spirito di Gesù; bisogna imparare da Lui dettagli e atteggiamenti. E, soprattutto, bisogna contemplare il suo passaggio sulla terra, le sue orme, per trarne forza, luce, serenità e pace.
Quando si ama una persona si desidera sapere anche i minimi particolari della sua esistenza, del suo carattere, per avvicinarsi il più possibile a lei. Per questo dobbiamo meditare la storia di Gesù, dalla nascita nel Presepe fino alla Morte e alla sua Risurrezione.
Per leggere e meditare il Santo Vangelo con profitto dobbiamo farlo con Fede, sapendo che contiene la Verità salvifica, senza alcun errore.
Vogliamo identificarci con il Signore, perché la nostra vita, che si svolge tra varie attività, sia un riflesso della sua! Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.

Raggiante

+ VANGELO (Gv 15,9-11)
Rimanete nel mio amore, perché la vostra gioia sia piena.

B - Un aspetto importante di questi pochi versetti del Vangelo è quello di scoprire che siamo amati da Dio. Tutti più o meno siamo a conoscenza che Dio ci ama, in molti però rimane una conoscenza razionale e non del cuore. Anche i diavoli sono a conoscenza che Dio ama le sue creature, però non accettano questa verità.
Non è sufficiente conoscere, è importante comprendere, anche scoprire quindi, che siamo amati da un Padre troppo affettuoso.
Gesù questo vuole spiegare in poche parole, e appare ripetitivo mentre trova difficoltà a far comprendere agli Apostoli che Lui e il Padre sono una cosa sola. Lo comprenderanno dopo la sua Risurrezione, quando Lo vedranno risorto e Onnipotente. Ma quando Gesù dice le parole di oggi nel Cenacolo ed essi ascoltano le sue parole, i loro cuori sono ancora induriti e non riescono a focalizzare quanto spiega il Signore.
In questo lungo discorso del Cenacolo, Gesù riassume il suo insegnamento e spera nella loro capacità di apprendimento, ma le perplessità su alcune affermazioni forti li blocca e sono come paralizzati. Gesù riesce a fare la sintesi degli insegnamenti dati in tre anni, ma loro appaiono frastornati.
“Come il Padre ha amato Me, anche Io ho amato voi. Rimanete nel mio Amore”.
Parole semplici comprovate da moltissimi miracoli ed insegnamenti non umani, parole che rimangono nella mente degli ascoltatori e non entrano nei cuori. Anche se la maggior parte dei Dodici ama profondamente Gesù, restano un po’ confusi e senza parole proprio nell’Ultima Cena, quando è alle porte il momento più tremendo della vita di Gesù.
Il Signore sintetizza tutti i suoi amorevoli discorsi e mostra il Comandamento dell’Amore, indicandolo come vitale per seguire Lui.
“Se osserverete i miei Comandamenti, rimarrete nel mio Amore, come Io ho osservato i Comandamenti del Padre mio e rimango nel suo Amore”.
La dottrina predicata da Gesù si fonda innanzitutto sull’Amore, non tanto sulla partecipazione o presenza fisica. Questa è necessaria quando ci si reca in Chiesa, ma prima si devono osservare i suoi Comandamenti. Questa distinzione non è chiara a molti cristiani, per essere precisi anche a molti che ricoprono incarichi delicati all’interno della Chiesa soprattutto i cardinali e i vescovi.
Un dato che conferma quanto scrivo arriva dalla dichiarazione fatta da un gesuita americano qualche anno fa incaricato come consulente della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede. Un incarico delicato, ma questo sacerdote è famoso negli Stati Uniti per le sue posizioni a favore delle comunità dei cattolici Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender).
«Quando Trump era Presidente aveva abolito la legge di Obama che istituiva il “bagno transgender”, legge che imponeva alle scuole di consentire ai maschi che si sentissero femmine di frequentare i bagni, le docce, gli spogliatoi delle ragazze, e viceversa, il gesuita James Martin si è talmente risentito che ha scritto un tweet a 100.000 followers scrivendo le seguenti parole: “Gli studenti trans patiscono già tante offese.
Non fa male a nessuno che si consenta ai ragazzi di utilizzare il bagno delle ragazze e viceversa. È un affronto alla loro dignità di esseri umani»
Era già famoso negli Stati Uniti e questa dichiarazione lo consacrava sempre più come sostenitore di quanti vivono nell’immoralità, lui comunque è riuscito a sfiorare il limite della provocazione, sostenendo che “probabilmente alcuni Santi erano gay”. La sua deduzione è questa: “Una certa parte dell'umanità è gay. Anche una certa parte dei Santi poteva esserlo. Potresti essere sorpreso quando in Paradiso verrai salutato da uomini e donne Lgbt”. IO MI DOMANDO PERCHE’ QUESTO INDIVIDUO CHE E’ UN CONSACRATO NON VIENE IMMEDIATAMENTE SCUMUNICATO CHE METTE IN DISCUSSIONE LA SANTITA DEI SANTI??? Non aggiungo altro!
Una tesi irrazionale se consideriamo proprio i dieci Comandamenti e le parole di Gesù che indicano come condizione la loro osservanza per la salvezza dell’anima. Mentre questo gesuita va oltre in modo sconsiderato e ipotizza la possibilità di diventare Santi nonostante la presenza dei peccati mortali.
È un’affermazione sconvolgente e piena di eresie.
La dottrina della Chiesa dice tutt’altro, il Vangelo stesso indica che bisogna essere puri di cuore per vedere Dio. Mentre egli afferma che anche chi conduce una vita immorale e in pieno contrasto con il sesto Comandamento, può diventare un Santo.
Il Vangelo di oggi pone come condizione per la salvezza eterna l’osservanza dei Comandamenti, anche della Confessione per chi pecca. Ma diventare Santi comporta una vita eroica, la pratica costante di tutte le virtù, la rinuncia del mondo, penitenze continue, la vita dedita alla preghiera e al bene del prossimo.
Gesù dice che dobbiamo dimorare nel suo Amore, questo è possibile solo a determinate condizioni, quando si rompe con la mentalità vecchia e senza morale per rinascere nello Spirito di Dio. È incompatibile la scelta del peccato considerato come un bene… con il dimorare in Dio.
Tutti i peccatori pentiti ricevono il perdono di Dio, non lo ottengono se non c’è la volontà di vincere la condizione peccaminosa.
La giustificazione data da questo sacerdote eretico è estremamente contraria al Vangelo Storico, alla morale cattolica e nessuno ne chiede conto, nessuno lo richiama a rettificare le sue teorie che contrastano con le Sacre Scritture. Libero di difendere quelli che hanno scelto l’omosessualità, ma deve spiegare perché pone questa difesa eccessiva e incompatibile con il suo essere cristiano, per giunta sacerdote e questo è veramente vergognoso.
Pensavamo di averle sentite tutte, che le eresie protestanti demolitrici anche del Sacramento della Confessione le avevano dette tutte, invece spunta un’ulteriore tesi che il peccato è relativo, non esiste, e se non esiste tutto è lecito. Anche di affermare tesi contrarie alla fede che si professa, manifestando implicitamente di amare quel tipo di vita.
Vedete come il mondo sta sempre più sprofondato nelle tenebre e le parole che si dicono manifestano sfacciatamente non la Verità di Dio, è quella verità inventata da quanti non condividono il Vangelo di Gesù. Ogni persona tende alla gioia, la gioia che viene da Dio è possibile possederla se si scopre che il Padre ci ama e ci chiede di osservare la sua Parola.
Egli ci elargisce tante Grazie, a condizione se siamo, o vogliamo diventare puri di cuore. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.

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+ VANGELO (Gv 13,31-35)
Vi do un Comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri.

C - La Madonna in molti messaggi, a cominciare dall’apparizione a Santa Caterina Labourè, ha detto di portare la Medaglia Miracolosa al collo, comunque addosso, per proteggerci dagli attacchi satanici. Quando satana percepisce un oggetto sacro in noi, trema, ha paura e attacca poco.
L’effetto della Medaglia benedetta è sempre proporzionato alla Fede di chi la porta addosso.
Richiedetele o prendetele in Associazione per voi, per i vostri familiari e i vostri conoscenti, farete a voi e a tutti loro un dono straordinario e solo in Cielo lo si comprenderà.
Come domenica scorsa, in questa domenica la liturgia ci presenta una Parola sintetica e vitale. Sintetizzo i passaggi che mi colpiscono dopo la prima meditazione, mentre succede sempre che nelle riletture successive emergono tanti altri spunti spirituali.
Viene sperimentato da quelli che gustano la Parola di Dio, meditandola con interesse e spirito di imitazione. I cattolici che hanno trovato nel Vangelo, la risposta ad ogni interrogativo e la conferma della Verità che domina ogni pseudo verità del mondo.
È una grande gioia per me conoscere il vostro profitto spirituale, vivo per questo e non c’è nulla di più importante per me della salvezza delle anime, quindi far conoscere Gesù Cristo e il suo Vangelo Storico, la potentissima Madre di Dio e nostra amabile Avvocata.
Questa dolce ansia apostolica non cresce da sola, è lo Spirito di Gesù a trasmetterla a tutti quelli che vogliono dedicare la loro vita alla diffusione del Vangelo, e principalmente dovrebbe essere i Vescovi, i Sacerdoti e i Religiosi, ma purtroppo non e così.
Senza escludere i laici, anzi, oggi si trova molta più Fede nei laici e saranno soprattutto i laici a fare parte dell’Esercito Mariano che con amore lotterà con la recita del Santo Rosario ogni cattiveria dei potenti, e ogni forma di ingiustizia.
Una preghiera quella del Santo Rosario che viene derisa da molti cristiani, anche da quanti dovrebbero pregare di continuo e dedicare la vita al Vangelo, ma lo spirito del mondo pagano, il denaro, il potere, i piaceri, le comodità e le perversioni hanno occupato i loro cuori e non possono più credere in Dio.
E come vivono? Senza la forza di pregare e di annunciare l’urgente necessità di credere in Dio e in Colui mandato per salvare il mondo!
Gesù oggi afferma che è stato glorificato dopo che Giuda esce dal Cenacolo per recarsi dai suoi nemici, pronti ad accusarlo al sinedrio e poi a Roma per bestemmia ed altro. Abili nel trovare accuse infondate, come sono sempre abili i cattivi di questo mondo nel riversare calunnie e diffamazioni verso quanti invidiano o odiano. Anche tra gli stessi familiari.
Questo dato ci dice che Gesù è stato escluso nel mondo e ognuno va per la sua strada. Ma dove condurrà una strada diabolica?
Nel mondo trionfa l’egoismo, la cattiveria, l’inganno, l’odio e la vendetta. Davvero i diavoli si sono riversati sulla terra per sferrare all’umanità l’attacco più tremendo mai avvenuto prima nella storia. Ne ha parlato Gesù a una Mistica, la Madonna lo ha rivelato da decenni, appunto ci sono profezie date a mistici di assoluta autenticità, sono rivelazioni precise sul tempo dello scatenamento dei diavoli contro l’umanità.
Teresa Neumann (1898-1962), la stigmatizzata bavarese, ebbe dal Cielo anche il dono delle profezie. In una delle ultime profezie prima della morte disse che il maggior periodo di dominio sul mondo da parte di satana, sarebbe durato circa 18 anni.
Un potere che avrebbe usato per scagliare un attacco mortale alla Chiesa -secondo il suo desiderio-, in particolare al Papato.
Con molta probabilità ci sarà anche il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria promesso a Fatima è paragonabile al tempo di pace e giustizia promesso nei messaggi autentici della Madonna.
Questo è il tempo dello scatenamento dei diavoli, ognuno può attestarlo sentendo e vedendo quanto avviene nel mondo, soprattutto a quanto avviene ai più vicini, forse nella propria famiglia, di sicuro in ogni luogo. È uno scatenamento dei diavoli però condizionato dalla nostra Fede, essi non possono agire dove trovano la presenza di Gesù e della Madonna.
Per questo è indispensabile portare addosso oggetti sacri e utilizzare giornalmente l’acqua benedetta, come facevano i Santi.
La presenza di un oggetto sacro portato addosso, frena l’attacco dei diavoli, essi diventano deboli e sono costretti ad allontanarsi come quando in una stanza si spruzza l’insetticida e le mosche scappano o muoiono…
Oltre la Fede, c’è un metodo potente per indebolire tutti i diavoli: amare tutti quelli che conosciamo, anche quelli che ci hanno arrecato tanto male. Amare tutti è un esercizio che i diavoli detestano più di ogni altra cosa perché loro sono puro odio, e non possono resistere accanto ai credenti animati da uno spirito pieno di amore e di perdono.
Pregate e chiedere la purità del cuore per iniziare ad amare tutti, anche se ci vorrà tempo per raggiungere una solida capacità di amare, però il percorso che si inizia è già una grande vittoria contro i diavoli, inoltre si indebolisce l’amor proprio e si diventa sempre più spirituali.
“Vi do un Comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come Io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri”.
Amiamo sempre e quando le tentazioni sono forti, bisogna pregare e recitare brevi preghiere a Gesù e alla Madonna, con richieste di aiuto e di vittoria. Non dimentichiamo assolutamente di portare addosso la Medaglia Miracolosa benedetta.
Gli oggetti sacri ci rendono forti e ci proteggono dalle negatività e dai mali imprevedibili. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.

Crocemdi

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Lunedì - Martedì - Mercoledì - Giovedì e Venerdì -  dalle ore 8,30 alle ore 12,30


Il pomeriggio dalle ore 14 fino alle ore 17 per i soli Malati spirituali telefonare per l'appuntamento.

Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario ore 21 la Messa dei Malati
La domenica dalle ore 14,30 fino alle ore 19,30

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