IMG 20240328 WA0163

30/03/2024

Catechesi N. 490

A - Nell’Ultima Cena del giovedì sera Gesù istituì l’Eucaristia e il sacerdozio, due Sacramenti fondamentali della Chiesa Cattolica e sono pienamente dimostrabili la presenza e l’azione di Dio proprio in questi straordinari Sacramenti.
B - La Passione vissuta da Gesù è la più grande prova che ci dà per dimostrare l’Amore verso ognuno di noi. Già i miracoli sono straordinari come il suo insegnamento, infatti nessuno prima di Lui aveva compiuto qualcosa di simile, nessuno aveva potuto dare dimostrazioni così evidenti di essere il Figlio di Dio.
C - La Risurrezione gloriosa del Signore Gesù è la chiave per interpretare tutta la sua vita, ed è questo il fondamento della nostra Fede.
Senza questa Vittoria sulla morte, qualsiasi predicazione sarebbe vana e la nostra Fede sarebbe priva di fondamento. Inoltre, è sulla Risurrezione di Gesù che poggia la nostra futura Risurrezione.

Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa 

Domenica Santa Pasqua Messe ore 10,30 e ore 18
Lunedì sera ore 2030 La Messa di Liberazione  

Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santa Messa di Liberazione  

Sabato 6 e Domenica 7 Aprile faremo due giorni di preghiera a Campagna in provincia di Salerno con Don Marcello Stanzione
 
Pellegrinaggio a Lourdes dal 28 Giugno al 1° Luglio
 
Per la diretta su Facebook cliccare sotto. 
Per la diretta su YouTube  cliccare su Associazione Nostra Signora di Lourdes  
Sostieni la nostra "O. D. V." DEL TERZO SETTORE Associazione di Volontariato Nostra Signora di Lourdes - San Luigi Orione"   
con il 5 per mille inserisci il nostro CODICE FISCALE 91107280157 nell'apposito riquadro:  
" sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale "e ricordati di firmare è semplice, non costa nulla e non è una alternativa all' 8 per mille. 
Iscrivetevi al canale YouTube e condividete la nostra pagina Facebook con i vostri amici e mettete mi piace grazie.    
Cliccare sotto per ascoltare la Catechesi.    
 

IMG 20240329 WA0014

+ VANGELO (Gv 13,1-15)
Li amò sino alla fine.

A - Nell’Ultima Cena del giovedì sera Gesù istituì l’Eucaristia e il sacerdozio, due Sacramenti fondamentali della Chiesa Cattolica e sono pienamente dimostrabili la presenza e l’azione di Dio proprio in questi straordinari Sacramenti.
Nei secoli passati sono avvenuti centinaia di miracoli Eucaristici nel mondo, inspiegabili per la scienza, eventi in cui la spiegazione si trova solo nell’intervento Divino. Scienziati atei si sono convertiti dopo avere analizzato a lungo l’Eucaristia diventata miocardio, parte del muscolo cardiaco, come è visibile nel miracolo di Lanciano
Il sacerdozio è il Sacramento che trasforma un misero uomo in un Alter Cristo, e pur rimanendo sempre un uomo, viene trasformato nell’ordinazione in un uomo sacro, trasfigurato, o mutato nel suo essere e può assolvere nella Confessione i peccati, può celebrare il Sacrificio Eucaristico perché Gesù agisce in Lui e solo in Lui.
Il ruolo del Sacerdote viene spiegato con queste e con altri insegnamenti da Gesù a una Mistica. Sono rivelazioni degli anni ’40.
«Ora parlo dei Sacerdoti, di coloro che hanno l’onore sublime di perpetuare dall’altare il mio Sacrificio, di toccare Me, di ripetere il mio Vangelo. Dovrebbero essere fiamme. Invece sono fumo. Fanno stancamente quello che devono fare. Non si amano fra loro e non amano voi come pastori che devono essere pronti a dare tutti se stessi, anche sino al sacrificio della vita, per le loro pecorelle. Vengono al mio altare con il cuore colmo di sollecitudini della terra. Mi consacrano con la mente altrove e neanche la mia Comunione accende nel loro spirito quella carità che deve essere viva in tutti, ma che nei miei Sacerdoti deve essere vivissima».
«Troppo pochi i veri Sacerdoti che spezzano se stessi per prodigarsi ai loro figli! Mai come adesso è necessario pregare il Padrone della messe, perché mandi “veri” operai alla sua messe che cade sciupata perché non è sufficiente il numero dei veri instancabili operai, sui quali il mio occhio si posa con benedizioni e amore infiniti e grati. (…) Quanti più veri Sacerdoti saranno nel mondo quando i tempi saranno compiuti, meno lungo e crudele sarà il tempo dell’Anticristo e le ultime convulsioni della razza umana».
«Imparate da Me, Sacerdote eterno, come si è Sacerdoti. Esser Sacerdoti vuol dire essere angelici, vuol dire essere Santi. In voi le folle dovrebbero vedere il Cristo con un’evidenza totale. Ahi! che spesso mostrate loro un aspetto più simile a quello di Lucifero».
«Semplicità, carità, castità, umiltà, amore al dolore sono le cinque gemme maggiori della corona sacerdotale. Distacco dalle sollecitudini, longanimità, costanza, pazienza, sono le altre gemme minori».
Negli ultimi anni sono stati bravi i nemici di Gesù nel trasformare il Giovedì Santo in un giorno liturgico normale, lo hanno svuotato di ogni riferimento soprannaturale.
Perché sta avvenendo questo? Non è un agire in linea con la Sacra Tradizione della Chiesa questa trasformazione della Sana Dottrina, dei riti, della nuova comprensione dei Sacramenti e le oscurate devozioni all’Eucaristia e alla Madonna.
La storia ci dice che tutti i manipolatori del Vangelo Storico, hanno fatto una brutta fine. Gesù ha avvisato solennemente che «il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno?» (Mt 24,35).
C’è una resa nella lotta contro satana e un grande disinteresse per la salvezza delle anime, anche perché il protestantesimo entrato nella Chiesa afferma che tutti si salvano: basta avere Fede. Sono parole false e dottrine eretiche, teorie che annullano tutto il Vangelo Storico. Si stravolge senza pudore l’insegnamento di Gesù!
I protestanti travisano il Vangelo, lo stesso fanno i cattolici che li seguono. Sono sempre stati oppositori e nemici dichiarati della funzione del Giovedì Santo, adesso in modo quasi esplicito anche molti Vescovi e Sacerdoti condividono lo stesso progetto e non credono nell’istituzione dell’Eucaristia e del Sacerdozio avvenute nell’Ultima Cena.
Questo spiega l’annullamento della «Cena Domini» nella Basilica di San Pietro e la celebrazione viene spostata dal Papa nel carcere di Rebibbia.
Anche questa sera il Papa non celebrerà la Santa Messa in «Cena Domini» in Vaticano, come facevano invece i Papi precedenti, suscitando un vespaio di polemiche e la mancata spiegazione della necessità di andare in un carcere proprio oggi.
Ci sono 364 giorni dell’anno per farlo, mentre va proprio il Giovedì Santo che è il trionfo dell’Eucaristia e si ribadisce che l’Eucaristia è la presenza Vera, Reale e Sostanziale di Gesù, e che ogni Sacerdote è un Alter Christus.
Se la Santa Messa in «Cena Domini» in Vaticano dava inizio al Triduo pasquale, senza la funzione si offusca il significato della Pasqua.
I cattolici maturi, spirituali, vivono il Triduo pasquale con intensa partecipazione, ma cosa avviene in quelli meno preparati che non vengono più coinvolti e sono lasciati al loro destino? Un Vescovo o un Sacerdote modernista risponde che «siamo tutti salvi per la Fede» come i protestanti, calpestando tutta la Dottrina Cattolica e annullando gli insegnamenti di Gesù presenti nel Vangelo.
Non è un caso che nella Santa Messa in «Cena Domini» viene ancora ricordato il tradimento di Giuda, «quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo», quindi, ogni Santa Messa in «Cena Domini» deve avere il suo oppositore.
Noi veri seguaci di Gesù Cristo siamo felici per l’istituzione dell’Eucaristia e del Sacerdozio. È la festa dei Sacerdoti, di tutti.
Senza Eucaristia non c’è il Sacrificio Eucaristico, la rinnovazione mistica ed incruenta della Passione e Morte di Gesù e non si adora Gesù Cristo davanti al Tabernacolo, non si fa l’adorazione con il Santissimo Sacramento esposto, si privano i cattolici di fiumi di Grazie e miracoli.
Senza il Sacerdote non si celebra la Santa Messa e non c’è l’Eucaristia, non c’è la Confessione sacramentale, non si celebrano i Sacramenti.
Riflettete sulla solennità di oggi, partecipate alla Messa in «Cena Domini» e ascoltate Gesù che vi dice: «Capite quello che ho fatto per voi?». Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.

IMG 20240328 WA0158

Venerdì Santo la Passione

+ VANGELO (Gv 18,1-19,42)
Passione del Signore.

B - La Passione vissuta da Gesù è la più grande prova che ci dà per dimostrare l’Amore verso ognuno di noi. Già i miracoli sono straordinari come il suo insegnamento, infatti nessuno prima di Lui aveva compiuto qualcosa di simile, nessuno aveva potuto dare dimostrazioni così evidenti di essere il Figlio di Dio.
Il dato principale e che non dobbiamo perdere di vista è la consegna che Gesù fa di se stesso ai suoi nemici, infatti Egli poteva polverizzarli tutti, o pietrificarli per non agire contro Lui, o compiere qualsiasi atto degno di Dio per renderli inabili a compiere anche un solo gesto contro la sua Persona.
Gesù essendo Dio, ha permesso tutto, liberi di agire secondo lo spirito che possedevano, ma era lo spirito satanico a possedere i suoi nemici.
Ogni persona avrebbe agito diversamente da Gesù proprio perché umana, da Lui invece ci arriva un insegnamento straordinario e meraviglioso, ci dimostra il suo Amore infinito con una morte che non solo Lui non merita, neanche tutti noi siamo degni di una tale Grazie.
Solo per Amore Gesù ha redento l’umanità e nella perfettissima giustizia di Dio, la morte di Croce è stata la vittoria sulla morte, sui diavoli e sulla malattia.
Il punto è questo: era necessario morire in croce per salvare noi? La perplessità rimane se non si studia sul Libro più importante che è la Croce: contemplando la Croce troviamo ogni risposta. Gesù inchiodato alla Croce è l’immagine più sconvolgente che possiamo immaginare, ma è il segno della sua vittoria sui diavoli, sulla morte, sulla malattia e sul peccato.
Dio si fa Uomo per soffrire nella natura umana e dimostrare ad ogni persona che la sofferenza e la morte non vanno più considerate come punizioni o disgrazie, sono in realtà esperienze redentive, e la migliore prova ci arriva da Gesù che affronta l’una e l’altra. La sua morte in Croce è la prova più grande dell’Amore che Dio ha per ognuno di noi, ha voluto sperimentare tutto quello che viviamo tranne il peccato.
Gesù muore in Croce e assume su di sé la sofferenza e la morte, rendendole «buone» perché tutto quello che è in Dio è buono.
Prima della venuta di Gesù la sofferenza e la morte venivano considerate come conseguenze del peccato, dopo la dimostrazione data da Lui con la sua morte in Croce, sofferenza e morte non sono più conseguenze del peccato, ma strumenti salvifici, resi tali da Gesù. Con la sua morte in Croce fanno scaturire vita e salvezza.
Quindi, Gesù muore in Croce, ma non elimina la sofferenza e la morte fisica, in quanto le ha rese salvifiche e conferite di meriti per la vita eterna.
Chi non accetta la sofferenza non ottiene alcun vantaggio spirituale, chi invece accetta con pazienza la sofferenza scopre la rinascita spirituale, perché la sofferenza è fonte di meriti. Sicuramente la sofferenza non è piacevole, come mai tutti i Santi l’hanno amata quando sono stati ammalati, anche per lunghi anni?
Penso alle dolorose stimmate portate da Padre Pio per cinquant’anni, una sofferenza tremenda amata per espiare i peccati dell’umanità.
Penso alle incredibili persecuzioni e diffamazioni patite da Padre Pio per oltre cinquant’anni, sopportate con amore per espiare i peccati dell’umanità.
La ribellione alla sofferenza indica mancanza di docilità, di capacità di sopportazione e la non conoscenza di Gesù. Egli non manda mai alcuna sofferenza in quanto è Dio Amore, e quando glielo chiediamo nella preghiera, trasforma ogni nostra sofferenza in Grazie spirituali e anche fisiche con le guarigioni.
Chi si ribella si dispera, chi l’accoglie e prega con umiltà e spirito di sopportazione, offrendo ogni dolore a Gesù, ottiene senz’altro Grazie straordinarie.
Gesù muore in Croce per queste ragioni tutte condivisibili, ma non possiamo essere noi a dare un parere di opportunità, in quanto Dio ha deciso così ed è cosa buona e giusta. Con la sua Passione atroce, il Signore ci comprende benissimo per avere vissuto in modo crudele una sofferenza agghiacciante, e per dimostrarci quanto ci ama ha preso su di sé tutti i peccati degli uomini.
La morte se viene considerata come decomposizione e disgregazione del corpo, è la conseguenza diretta del peccato. L’opposto della morte è la vita, l’amore donativo, l’amore che trasforma tutto in bene. La morte non è un bene in sé, ma con la morte in Croce di Gesù è redentiva, i buoni l’attraversano per ricevere in Paradiso i premi meritati in questa vita.
Il peccato porta sempre come conseguenze la sofferenza e la morte, sia spirituale che fisica nel tempo, Gesù però trasforma in bene la sofferenza. Questo fa parte del suo piano salvifico, e si fa Uomo per realizzarlo, non poteva morire come Dio. Si fa Uomo per dimostrarci un Amore infinito, Lui Onnipotente, Eterno, Immortale, dimostra che tutti noi siamo la sua vera preoccupazione.
Gesù appare come sconfitto agli increduli di oggi, quanti non hanno fatto l’esperienza del suo Amore. Affermano che Gesù predicava vita e salvezza, l’eliminazione della morte e del male, ma purtroppo nel mondo vince sempre la cattiveria. Per quanti sono accecati dall’orgoglio e dalla superbia è così, ma la verità è diversa.
I buoni, quanti adorano Gesù, prima o poi ricevono sempre giustizia dal Signore perché è impossibile il trionfo assoluto del Male.
Gesù davvero ci ha liberato dal peccato, dalla sofferenza, dai diavoli e dalla morte, ma in modo diverso dalla mentalità corrotta e malata. Gesù ha vinto la morte e il dolore, morendo e soffrendo, indicandoci che la vittoria è conseguenza di una lotta contro tutto ciò che si oppone al Bene.
Ognuno di noi è chiamato a vincere il peccato per restare con Gesù, deve dimostrare di adorarlo sopra ogni cosa e sarà vittorioso come Lui!
La lotta al peccato è anche la prova che si vuole vivere con Lui, per seguire i suoi insegnamenti apparentemente severi, ma sono pieni di un Amore manifestato sulla Croce, che ci usa sempre una Misericordia senza limiti. Oggi iniziamo la Novena alla Divina Misericordia chiesta da Gesù a Santa Faustina Kowalska.
Comprendiamo per quanto possibile che Gesù si è caricato del peccato del mondo per renderci figli del Padre e cristiani in grado di vincere i diavoli se ci uniamo alla sua Volontà. Se viviamo nella sua Volontà. Ed assolve il peccato quando il peccatore si pente e ricorre alla sua Misericordia.
Non libera l’uomo dal peccato perché deve essere l’uomo a desiderare la vittoria, lottando il peccato nel cammino spirituale intrapreso.
Gesù poteva salvarci in molti altri modi, ha scelto la Croce come mezzo migliore. Ci chiede di agire con coraggio per non perdere il Paradiso.
Il Corpo di Gesù muore per poche ore per poi riprendere la Vita Gloriosa, Dio vive sempre e ci ama così come siamo.
Facciamo allora di più ogni giorno per Lui, riflettiamo sulla Passione e Morte di Gesù. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.

IMG 20240328 WA0160

+ VANGELO (Gv 20,1-9) Sabato Santo e Santa Pasqua
Egli doveva risuscitare dai morti.

C - La Risurrezione gloriosa del Signore Gesù è la chiave per interpretare tutta la sua vita, ed è questo il fondamento della nostra Fede.
Senza questa Vittoria sulla morte, qualsiasi predicazione sarebbe vana e la nostra Fede sarebbe priva di fondamento. Inoltre, è sulla Risurrezione di Gesù che poggia la nostra futura Risurrezione. La Pasqua è la festa della nostra Redenzione e, quindi, festa di ringraziamento e di gioia.
Senza la vittoria di Gesù sulla morte, dice San Paolo, qualsiasi predicazione sarebbe vana e la nostra Fede priva di contenuto. Solo i fanatici adorano il loro idolo morto, senza vita, né capacità di intervenire nella storia, mentre noi adoriamo Gesù realmente vivente in mezzo a noi.
La Risurrezione del Signore è la realtà centrale della Fede Cattolica, e come tale è stata predicata fin dagli inizi del Cristianesimo.
Ma cosa significa risorgere da morte?
Forse non si riflette abbastanza sulla Risurrezione di Gesù perché è assente la meditazione della sua Passione e Morte. Una minima percentuale di cristiani si sofferma ogni giorno a meditare la vita di Gesù e, quindi, la maggioranza non si pone il quesito del profondo significato della sua Risurrezione, del suo dominio sulla morte.
È importante approfondire periodicamente le risurrezioni compiute dal Signore durate la sua vita pubblica. La più straordinaria rimane quella di Lazzaro, morto da quattro giorni ed in lui era già iniziato il processo di decomposizione del suo corpo, infatti tra i tre e i sei giorni, che rappresentano il primo stadio, i tessuti molli cominciano a decomporsi.
Quando cessa la respirazione e la circolazione, le cellule restano prive dell’abituale rifornimento di ossigeno e possono sopravvivere da un minuto a qualche giorno.
Questo processo era già iniziato in Lazzaro e lo disse Marta a Gesù non appena arrivò a Betania: «Signore, già manda cattivo odore, poiché è di quattro giorni» (Gv 11,39). Questa precisazione di Marta era la risposta all’ordine perentorio dato da Gesù: «Togliete la pietra!» (Gv 11,39).
La Risurrezione di Gesù indica che il suo Corpo non si è assolutamente decomposto e che Lui è Vivo con il suo Corpo Glorioso.
In chi non si è verificato il processo di decomposizione del Corpo? Oltre Gesù anche in Colei che aveva dato a Lui la Carne e aveva formato il suo Cuore. La Madonna è salita al Cielo in Anima e Corpo, come Gesù era già asceso al Cielo.
I cristiani devono eseguire quanto chiede Gesù, questo è il vero significato della Pasqua. La Risurrezione di Gesù è il fondamento della nostra Fede, perché Lui è Vivo e vuole vivere in ognuno di noi. Se non riesce ad entrare nella nostra vita, c’è sicuramente qualcosa da rivedere e dobbiamo farlo con premura.
La Pasqua cristiana richiede la nostra risposta, ognuno deve dimostrare a Gesù di essere rinato nella notte della sua Risurrezione, di avere compreso che la vita scorre docilmente verso la corruzione se non si attua con coraggio il passaggio dalla vita mediocre, alla rinascita spirituale e alla vita di Fede.
La Pasqua indica un passaggio, è una Pasqua autentica quando avviene una trasformazione.
Nella Pasqua deve avvenire un passaggio profondo nella vita del cristiano, deve abbandonare la schiavitù del peccato, la sottomissione ai vizi per ritrovare la libertà delle scelte, non più guidate dall’istinto. Senza la conoscenza della nostra pasqua si rimane sempre in uno stato di asservimento a qualsiasi istinto e non c’è mai la forza per vivere come chiede il Signore Gesù.
Per molti cattolici la Pasqua indica solo la Risurrezione di Cristo, non c’è altra conoscenza e non c’è la capacità di comprendere la richiesta che fa Gesù ad ognuno di noi di fare la Pasqua con Lui, in una nuova «forma mentis», un nuovo modo di ragionare e di agire.
Non si cambia mentalità in qualche settimana, quantomeno ci si propone un nuovo modo di agire, soprattutto di pensare. È necessario valutare la fondatezza di ogni pensiero che deve determinare azioni importanti. Non si corre dietro qualsiasi pensiero perché piace e sono molti quelli che compiono opere perché ci «credono», per scoprire poi l’inutilità e il fallimento. Lo fanno avventatamente soprattutto i professionisti e tutti quelli che si considerano più importanti.
La Risurrezione di Gesù è un forte richiamo a vivere da risorti e a compiere un premuroso apostolato. La Pasqua ci dice che dobbiamo essere Luce e portare la Luce anche agli altri. Per questo, dobbiamo restare uniti al Signore con una preghiera frequente nella giornata per non far spegnere la nostra fiamma viva di Amore.
La conversione autentica è la risposta a Gesù, l’accoglienza del suo Spirito che cambia in meglio noi e rinnova la nostra vita. È la risurrezione.
Come la Risurrezione del Signore è una realtà centrale della Fede Cattolica e come tale è stata predicata fin dagli inizi del Cristianesimo, anche la risurrezione dei cristiani dalla tiepidezza e da una mentalità fuorviata è l’inizio di una nuova vita, la rinascita che Gesù indicò a Nicodemo.
Ognuno di noi è stato creato per la gloria eterna e una gioia senza fine, ma l’uomo è libero di scegliere e qui molto spesso per debolezza e per superbia, sceglie il suo finto paradiso, compiendo tantissime opere sbagliate, prediligendo quindi il male quasi in ogni circostanza.
Il male viene scambiato per il Bene a causa della confusione inavvertibile e che viene suscitata dalla debolezza spirituale. Questa confusione esistenziale non permette di seguire Colui che è l’unico ad elargire il Bene, la vera gioia della vita, a permettere il senso fondato della realizzazione umana e professionale e che dona una imperturbabile pace interiore.
Gesù Cristo vive.
E questo fatto ci riempie il cuore di gioia. È Risorto e ha sconfitto la morte, con Lui noi prima o poi vinceremo ogni avversità causate dai malvagi.
Il miracolo che festeggiamo a Pasqua è di tale rilevanza che ognuno che crede in questo e vive da risorto, è salvato eternamente. Il nucleo del nostro apostolato è l’annuncio che Cristo vive. È il vivente. Ed è quanto, dopo venti secoli, tutti noi annunciamo al mondo: Gesù vive!
La Risurrezione è la prova suprema della Divinità del Signore Gesù!
Ma per molti cristiani purtroppo Dio è morto.
Da quanto si conosce pubblicamente e anche purtroppo per molti uomini di Chiesa, Gesù Cristo non è vivo, e parlano di un nuovo Gesù che non corrisponde affatto a quello del Vangelo Storico. Per compensare la perdita della Fede, si parla di tutt’altro che non è formativo per i cattolici, e si ignora la gravissima crisi di Fede che sta attraversando la Chiesa.
Per chi è Risorto veramente oggi il Signore?
«Non chiunque mi dice: Signore, Signore... ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli» (Mt 7,21). Purtroppo queste parole sono state dimenticate da tantissimi cardinali, vescovi, sacerdoti e laici!
Non rimanga mai la nostra anima vuota della presenza di Dio, solo la tomba del Sepolcro deve rimanere vuota.
La Pasqua è rinascita da una vita tiepida o alla deriva, con Gesù Risorto disponibile a perdonare tutti, a donare ai pentiti ogni Grazia.
Gesù Cristo è vivo, annunciatelo a tutti anche con le vostre costanti opere buone e oneste.
Oggi è il giorno della vittoria di Cristo, il giorno della piena felicità della Madonna dopo avere pianto e sofferto. Insieme a Lei viviamo nella gioia.
La Madonna oggi è raggiante di gioia per la Risurrezione di Gesù, e La ricordiamo così, anche se il suo Cuore soffre sempre per tutti noi!
Invio il mio affettuoso augurio di una Santa Pasqua a tutti voi e ai vostri familiari. Prego ogni giorno per ognuno di voi e vi benedico tutti. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.

IMG 20240328 WA0163

IMG 20240328 WA0159

Madonna Orione
Madonna di Lourdes San Luigi Orione

Come trovarci

Associazione
Amici nostra Signora di Lourdes
San Luigi Orione

Via Cascina Nuova n° 5
23873    Missaglia ( LC )

Tel. 338 2519542  -  340 0694979  -  039 9241201

Ci troviamo il:
Lunedì - Martedì - Mercoledì - Giovedì e Venerdì -  dalle ore 8,30 alle ore 12,30


Il pomeriggio dalle ore 14 fino alle ore 17 per i soli Malati spirituali telefonare per l'appuntamento.

Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario ore 21 la Messa dei Malati
La domenica dalle ore 14,30 fino alle ore 19,30

Aiuta l'Associazione

Sostieni la nostra Associazione con un'offerta anche piccola. Un grazie di vero cuore a tutti i Benefattori. Stiamo cercando una casa per accogliere gli anziani soli. Aiutateci.

Amount
 EUR