Aacheregi

21/03/2024

Catechesi N. 489
A - La grande fatica di Gesù è stata quella di cercare di convincere tutti gli ebrei, gli israeliti che non era un uomo comune, ma che veniva da Dio.
In effetti, come compito era arduo, era ancora più difficile convincere tutti che Egli era il Messia atteso.
B - La parola libertà è soggetta a moltissime interpretazioni, ogni espressione che si distacca dal Cristianesimo include pretese che non contemplano la morale e sono orientate a saziare l’istinto dell’uomo. Ogni persona è libera di compiere le scelte, ma senza la Fede e la Legge dei Comandamenti è impossibile raggiungere la vera realizzazione personale.
C - Il Vangelo di oggi ci mostra la vera misericordia di Dio, non una misericordia regalata a tutti indistintamente, che fa letteralmente sbandare dalle Scritture quanti ne parlano utilizzando parole ambigue. C’è una grande confusione sul significato che si sta dando alla misericordia di Dio.

Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa 

Domenica Sante Messe ore 10,30 e ore 17
Lunedì sera ore 21 Preghiere di Liberazione  

Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santa Messa di Liberazione  

Dal 22 al 24 Marzo faremo tre giorni di preghiera a Toro in provincia di Campobasso con Padre Armando
 
Pellegrinaggio a Lourdes dal 28 Giugno al 1° Luglio
 
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+ VANGELO (Gv 7,1-2.10.25-30)
Cercavano di arrestare Gesù, ma non era ancora giunta la sua ora.

A - La grande fatica di Gesù è stata quella di cercare di convincere tutti gli ebrei, gli israeliti che non era un uomo comune, ma che veniva da Dio.
In effetti, come compito era arduo, era ancora più difficile convincere tutti che Egli era il Messia atteso. Non si convincevano neanche assistendo agli straordinari miracoli che Gesù faceva e questo la dice lunga sulla capacità dei diavoli di bloccare la mente di molti e fissarli su una convinzione sbagliata, nonostante l’opposta evidenza.
L’opera dei diavoli è potentissima in tutte quelle persone che non pregano o che pregano poco e vivono malamente. Se i diavoli cercano di disturbare, ma senza riuscirci, quelli che fanno profondi cammini di Fede, figuriamoci come intervengono su quanti sono spiritualmente deboli o atei.
Un detto dice: “Dagli amici mi guardi Dio, che dai nemici mi guardo io”. Sembra irragionevole, ma è la verità, le sorprese sono sempre in agguato e molto spesso sono proprio gli amici, o i familiari, o i parenti a mostrare un comportamento sorprendente e vendicativo.
Se dagli amici ci deve guardare Dio perché noi presupponiamo la loro sincerità e non li monitoriamo, dai nemici dobbiamo guardarci con attenzione perché rimane imprevedibile la loro reazione.
Lo stesso vale per i diavoli, essi cercano maliziosamente di trovare il momento propizio per arrecare in qualche modo danni seri a quanti non sono protetti spiritualmente.
“Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo”.
Era già grande l’odio che nutrivano verso Gesù per le sue parole che disturbavano il quiete andazzo corrotto dei giudei. Per un periodo si rifiutò di percorrere la Giudea, aveva compreso che non c’era frutto spirituale da raccogliere e questa esperienza del Signore ci fa capire la difficoltà dell’apostolato.
Oggi si cerca di uccidere Gesù in mille altri modi, tutti però sono uniti dall’intento persecutorio verso di Lui.
La presenza di una mentalità immorale fa provare una grande avversione verso Dio, anche se in modo indiretto e sottile. L’idolo che viene adorato da milioni di persone lontane da Dio, non potrà essere abbandonato per scegliere la Verità di Dio.
Come può Gesù aiutare quelli che scelgono il male e non si curano della vita spirituale?
In molti casi Dio è costretto a lasciare al loro destino quanti si determinano in una condizione immorale, perversa e irreversibile, e Dio questo lo conosce bene, vede che non lasceranno mai la mentalità sbagliata e non li obbliga perché rispetta sempre la libertà di tutti.
Sono grotteschi quelli che si lamentano di Dio quando qualcosa è andato storto, e non si chiedono cosa facevano loro in quelle situazioni. Si lamentano anche per i guai patiti dai loro familiari e non comprendono che è l’uomo a determinare il suo futuro, a decidere se vivere con il Bene o scegliere sempre il male! Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.

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+ VANGELO (Gv 8,31-42)
Se il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.

B - La parola libertà è soggetta a moltissime interpretazioni, ogni espressione che si distacca dal Cristianesimo include pretese che non contemplano la morale e sono orientate a saziare l’istinto dell’uomo. Ogni persona è libera di compiere le scelte, ma senza la Fede e la Legge dei Comandamenti è impossibile raggiungere la vera realizzazione personale.
La vera libertà si raggiunge con la conoscenza del Vangelo, dopo avere studiato la Parola di Dio e acquisito il discernimento.
In caso contrario, Gesù spiega come vive chi non ha trovato la vera libertà in Dio: “In verità, in verità Io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato”. Libertà e schiavitù si oppongono, sono due condizioni inconciliabili, ma questa società non riconosce la schiavitù a cui rimane assoggettata e rifiuta Dio e non riesce ad adorare giustamente il Signore.
Chi vive davvero in comunione con Gesù opera liberamente perché ha la chiara possibilità di decidere in modo maturo, responsabile, veritiero ciò che è, appunto, volontà di Dio. La mancata vicinanza a Gesù conduce a scegliere sempre il contrario, a suggerire il contrario del bene o della scelta favorevole.
Sono così deboli, anche moltissimi cattolici dinanzi a scelte importanti, si orientano quasi sempre verso quelle opposte alla volontà di Dio.
Non riguarda solamente scelte importanti, anche nelle piccole cose giornaliere e nei pareri che si esprimono, emerge la schiavitù alla propria mentalità umana non ancora veramente convertita. Non è sufficiente la Messa, non sono bastevoli le preghiere quotidiane se non c’è il vero desiderio di rinnegare il proprio io.
Si rimane sempre sotto questa schiavitù che non piace a Gesù e alla Madonna e non può operare molto se trova chiusa la porta del cuore.
Dobbiamo chiederci se stiamo vivendo sotto qualche schiavitù e questa ci blocca nella preghiera, spegnendo il nostro fervore, impedendoci di amare davvero la preghiera per pregare bene ogni giorno e non solamente quando c’è una urgenza.
Se ci sono mille forme di schiavitù, la più pericolosa e da cui si sviluppano tutte le altre, è quella di non voler perdere la vecchia mentalità. Questi cattolici rimangono sempre all’inizio del cammino spirituale, si vede che sono bloccati e inclini a seguire sempre gli istinti umani della perversione.
Hanno così poca spiritualità da non riuscire ad accogliere Gesù nel cuore, per la dipendenza che nutrono verso qualcosa, che può essere interiore o esteriore. Quanto più cresce la dipendenza verso il culto delle proprie interpretazioni soggettive, tanto più diminuisce la libertà spirituale e l’amore autentico verso Gesù e la Madonna.
Se sono in grado di amare in generale al 10%, e quel 10% viene orientato verso l’egoismo personale, o alla schiavitù totale a qualche vizio o a un oggetto, o alla macchina di lusso, o ad un abbigliamento ricercato e non strettamente indispensabile, alla casa da arredare per dare esibizione… capite che non rimane amore verso Gesù.
A cosa servono le preghiere senza amore? A nulla!
Per questa ragione molti cattolici sono impantanati nelle loro menti contorte e macchinose riflessioni sulle cose materiali e non si accorgono di allontanarsi gradualmente da Gesù e dalla Madonna. Nascondono le loro opere, ma non possono cancellare le scelte sbagliate o l’intesa di non far sapere cosa compiono, come se Dio non vedesse più nulla.
È molto brutta la schiavitù di pensiero, quando si vive senza avere come riferimento il Vangelo Storico, o la percezione che tutto passa e solo Dio rimane in eterno. Non si deve considerare eterno ciò che è materiale, o i beni personali perché tutto il bene spirituale ottenuto si può perdere nuovamente.
Si può ritornare alla schiavitù in ogni aspetto come in passato, anche dopo avere fatto pellegrinaggi, o ritiri, o lunghe preghiere, perché satana è sempre in agguato.
Sono molti quelli che tralasciano la preghiera dopo avere superato un problema o una malattia, si dimenticano di Gesù e della Madonna non dedicando buon tempo giornaliero alla preghiera e farfugliano qualche volta alcune preghiere, convinte di avere fatto moltissimo…
E senza la protezione Divina le porte sono aperte e i diavoli sono pronti a causare danni ancora più seri di prima, alle volte irreversibili!
Bisogna portare addosso oggetti sacri, su questo non c’è alcun dubbio, ma non è sufficiente averli addosso se non si vive veramente in comunione con Gesù. La Medaglia Miracolosa è potentissima.
È assolutamente necessario portare addosso la Medaglia e il Rosario benedetti, così i diavoli perdono potere e vengono limitati a colpire le persone. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.

Abeazure

+ VANGELO (Gv 8,1-11)
Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei.

C - Il Vangelo di oggi ci mostra la vera misericordia di Dio, non una misericordia regalata a tutti indistintamente, che fa letteralmente sbandare dalle Scritture quanti ne parlano utilizzando parole ambigue. C’è una grande confusione sul significato che si sta dando alla misericordia di Dio.
È certo che si tratta di una misericordia infinita, perché viene elargita da un Essere infinito, dall’Amore Divino che ama e perdona tutti. Bisogna però inserire e valutare una condizione imprescindibile per ottenere la sua misericordia e che divide anche i cattolici dai protestanti: ci vuole la richiesta del perdono da parte del peccatore.
“Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio” (Lc 15,21). L’esempio del figliol prodigo è eloquente, nel suo convinto pentimento sorge il desiderio di ritornare a casa del padre e così può trovare il perdono e le braccia spalancate del padre.
Oggi Gesù dice alla peccatrice di non peccare più, lei che non meritava il perdono, ma che però mentre veniva lapidata, pregava con molta fiducia Dio. “Neanche Io ti condanno; va e d’ora in poi non peccare più”.
È indiscutibile il desiderio di Dio di voler perdonare e salvare tutti, anche i più grandi peccatori, rimane indispensabile la volontà di ricevere il suo perdono. Quindi, se non si chiede perdono e si muore in condizione di avversione a Dio, c’è l’inferno, oggi negato purtroppo da molti Prelati all’interno della Chiesa.
Negarlo significa anche non parlarne mai, presentare la vita come l’occasione per divertirsi seguendo come si può i Comandamenti. Non c’è in molti cattolici che spiegano le Scritture la decisa convinzione di far conoscere l’esistenza dell’inferno, anche perché essi temono l’inferno per la vita immorale che conducono.
Così, oscurando la coscienza e travisando il Vangelo, lo negano e lo ignorano quando parlano agli altri, favorendo la corruzione e la dannazione eterna di milioni di persone, le quali si convincono che tutto è lecito, non c’è più alcun limite nel commettere peccati.
Anche inconsciamente ci si convince di non fare nulla di male se non si partecipa alla Messa o non si osservano i Comandamenti. È grande la responsabilità davanti a Dio di coloro che trasmettono queste nozioni eretiche e si caricano pure loro dei peccati che essi hanno giustificato nella vita degli altri.
Cosa rimane da fare a noi cattolici, circondati da tanti nemici della nostra Fede e da quanti vogliono distruggere l’unica Chiesa Santa voluta da Dio? Pregare molto, questo lo scrivo sempre e io stesso non posso fare a meno di pregare molto perché è come l’ossigeno per il corpo: senza preghiera non si rimane forti, coraggiosi e, soprattutto, coerenti al Vangelo Storico di Gesù. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.

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Madonna di Lourdes San Luigi Orione

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Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario ore 21 la Messa dei Malati
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