Aachecolo3

02/02/2024

Catechesi N. 483

A - Prima di commentare la Parola di oggi, ricordo che ci sono nella giornata forse cento situazioni diverse che bisogna affrontare: le faccende di casa; viaggiare; l’incontro con persone buone o cattive.
B - Tutto il Vangelo di oggi ci parla dell’umiltà, virtù poco compresa se non nella cognizione principale. Non c’è chiarezza nella comprensione dell’umiltà, molti provano un senso di ribrezzo al solo pensiero di dover agire con umiltà. Perché si oppone all’orgoglio e alla superbia, e l’umiltà non si può praticare se sono presenti questi penosi vizi.
C - Gesù “non è venuto per farsi servire, ma per servire”, una verità che i Consacrati sono chiamati a vivere pienamente. Tutti i cristiani devono comprendere che non è il potere o un posto di privilegio nella società, a permettere la realizzazione della vita. Il potere è buona cosa se amministrato nel timore di Dio e a servizio del popolo. Amministrato con assoluta onestà.

Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa 

Domenica Sante Messe ore 10,30 e ore 17 
Lunedì sera ore 21 Preghiere di Liberazione  

Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santa Messa di Liberazione

Domenica 11 Febbraio festa della Madonna di Lourdes faremo alle ore 15 Coroncina della Divina Misericordia, a seguire la Catechesi e alle ore 16 Messa di Liberazione.

Sabato 3 e Domenica 4 Febbraio saremo a Vittorio Veneto (Treviso)  per le due giornate di Preghiera presso la Casa San Martino di Tours via Brevia N. 33 con padre Albert
 
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Aachebelraduno

+ VANGELO (Lc 6,36-38)
Perdonate e sarete perdonati.

A - Prima di commentare la Parola di oggi, ricordo che ci sono nella giornata forse cento situazioni diverse che bisogna affrontare: le faccende di casa; viaggiare; l’incontro con persone buone o cattive; lo svolgimento del lavoro; le decisioni da prendere che sono continue e spesso invece di decidere ci si lascia condurre dagli eventi; le scelte che stabiliscono gli impegni della giornata; il tempo da dedicare alla preghiera; le relazioni interpersonali ecc..
Sono moltissime ogni giorno le preoccupazioni e se non si vivono insieme a Gesù si finisce per sbagliare, deprimersi ed esaurirsi.
Le relazioni interpersonali sono parte integrante della nostra vita quotidiana. Sono di diverso tipo, più o meno profonde, in base alla situazione. Queste relazioni interpersonali si trovano in ambito familiare nel rapporto tra familiari e in quello lavorativo. Questa forma di relazione indica quel legame che si crea tra due o più persone i cui pensieri, sentimenti e azioni si influenzano vicendevolmente.
Gesù nel Vangelo di oggi ci spiega i modi per evitare di distruggere le relazioni personali, presentandoci quei comportamenti che danno ad una persona l’adesione al Vangelo. Le parole del Signore sono molto chiare sul comportamento che dobbiamo tenere in ogni circostanza, ma non si improvvisano le virtù se non si conoscono.
Vivere nei vizi è molto facile perché è un’inclinazione naturale, mentre la pratica delle virtù richiede sforzi continui, piccole e grandi vittorie sull’amor proprio e le naturali tendenze comportamentali di ognuno di noi. Come ho scritto molte volte nelle Catechesi non si diventa buoni cristiani solo per la partecipazione alla Santa Messa e la recita di alcune preghiere, ma con l’Amore e l’Umiltà.
Ci sono gli insegnamenti del Vangelo da praticare e senza una spinta decisa non si inizia mai. Si rimanda sempre la vittoria su un vizio, il rinnegamento, le penitenze che ci rendono fortissimi dinanzi alle tentazioni e ci permettono di decidere di volta in volta in piena libertà, senza più la schiavitù dell’istinto.
Gesù ci invita ad essere buoni con tutti, ma bisogna vigilare sui cattivi, maliziosi nell’inganno e pronti a rovinare la nostra reputazione con calunnie e diffamazioni.
Ci chiede di non giudicare, ma bisogna rilevare i pericoli che arrivano dai modernisti e da quanti seminano corruzione.
Non dobbiamo condannare nessuno, ma pregare per la loro conversione.
Il perdono deve essere immediato verso tutti, almeno nel cuore, desiderando il bene di chi molto ci ha fatto, o ci fa ancora soffrire. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.

Aacheduebell

+ Vangelo Mt 23,1-12
Dicono e non fanno.

B - Tutto il Vangelo di oggi ci parla dell’umiltà, virtù poco compresa se non nella cognizione principale. Non c’è chiarezza nella comprensione dell’umiltà, molti provano un senso di ribrezzo al solo pensiero di dover agire con umiltà. Perché si oppone all’orgoglio e alla superbia, e l’umiltà non si può praticare se sono presenti questi penosi vizi.
Per esserci l’umiltà occorre la persona umile, un cristiano evidentemente, che ha incontrato il vero Volto di Cristo e ha deciso di metterlo al centro di tutto. La condizione principale per rivestirsi dell’umiltà è la conoscenza di Gesù, l’imitazione dei suoi comportamenti, soprattutto occorre rivestirsi dell’Amore di Cristo.
Quanto è presente l’Amore del Signore in una persona, tanta è l’umiltà che si deve praticare!
Non ci può essere uomo umile senza Gesù, non c’è d’altronde neanche vita spirituale senza Lui, quindi non si può ostentare un’umiltà di facciata perché la finzione dura poco, né è credibile chi pronuncia parole di umiliazione verso se stesso, quando poi diventa un rabbioso se riceve un’offesa.
Eppure le umiliazioni servono a farci rientrare in noi e così assaporare le violenze degli oltraggi, le offese e i torti che si subiscono, spesso senza mai una vera ragione. Le umiliazioni ci fanno scendere dalle vette della superbia, diminuiscono il nostro amor proprio, degradano le convinzioni sbagliate di grandezza. È difficile accettare le umiliazioni, ma con un serio cammino ci si riesce.
Anche la conoscenza dei propri difetti è un aiuto per diventare umili, ma bisogna vincerli e quindi si comincia una lotta spirituale quotidiana.
Tutte le virtù necessitano della presenza della Grazia di Dio per farle diventare abiti spirituali, come il vestiario che copre il corpo. Si possono praticare le virtù in modo esemplare, spesso però si tratta di momenti euforici passeggeri, non di una stabilità spirituale fondata sulla Persona di Gesù.
Riguardo l’umiltà, non si può praticare con costanza se non c’è una continua lotta contro la superbia. Non si può essere umili se l’agire è presuntuoso, orgoglioso, pieno di sé. C’è una vera interdipendenza tra umiltà e superbia: se una scende, l’altra sale. Non possono essere presenti allo stesso livello alto o basso.
È il cammino del rinnegamento insegnato da Gesù a renderci umili, la ripetizione di atti che richiedono uno spirito di mortificazione, quindi di rinuncia, privazione, sacrificio e penitenza. La privazione riguarda anche tutto ciò che appare lecito, ma che il credente se ne priva per dominare la propria volontà e condurla piano piano a spezzare la superbia.
I Sacramenti, l’osservanza dei Comandamenti e del Vangelo, la preghiera sincera e fiduciosa, la lotta ai vizi, rendono umili.
Come possiamo constatare, ci sono più opportunità per praticare l’umiltà, all’inizio si farà fatica e non si comprenderà la giusta misura. La ripetizione di atti di rinuncia e di silenzio quando si vorrebbero dire parole poco caritatevoli, come nel giudizio, conducono ad un maggiore autocontrollo e ad una considerazione sempre più bassa di sé.
Una persona umile è essenzialmente una persona modesta e priva di superbia, che non si ritiene migliore o più importante degli altri.
Può avere tante qualità, talenti, ingegni, ma ha lo spirito dei piccoli del Vangelo, e questa persona è grande davanti a Dio.
La gradualità dell’umiltà non si riesce a comprendere, chi dice di essere umile in realtà non lo è. L’umile invece pensa di essere sempre inadeguato e se riceve complimenti al lavoro, in famiglia o in altri ambienti, non si esalta, non prova neanche vanità, proprio perché si considera piccolo, ha una bassa considerazione di sé.
Questa caratteristica non sorprende, per esempio, Padre Pio non si rallegrava quando lo esaltavano, questo atteggiamento di uno dei Santi più straordinari era la bassa considerazione di sé, davanti a Dio. Padre Pio è stato un grande, un eroe, ma vivendo in continua unione con Dio provava una forte umiliazione per i suoi limiti, perché possedeva una grandissima Luce Divina e vedeva anche i difetti più innocenti.
Più la persona è vicina a Dio ed è piena di Spirito Santo, maggiormente si sente indegna, inadeguata, limitata in ciò che Gesù chiede. Questo è il vero senso dell’umiltà, non riguarda alcune affermazioni banali, magari dette per compiacersi o l’illusione di essere umili solo perché non si commettono reati gravi.
“Chi si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato”.
Il termine “umiltà” è derivato dalla parola latina “humilis”, oltre a umile si utilizza alternativamente come “basso”, o “dalla terra”.
Il cristiano vicino a Gesù anche se viene applaudito o elogiato, non prova alcuna vanità perché conosce che tutto viene da Lui e che da solo può solamente rimanere inadeguato. Non gioisce per gli elogi, ma si meraviglia, non prende su di sé i complimenti, ma offre tutto, immediatamente e continuamente a Gesù e alla Madonna. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.

Aachebelside

+Vangelo Mt 20,17-28

Lo condanneranno a morte.

C - Gesù “non è venuto per farsi servire, ma per servire”, una verità che i Consacrati sono chiamati a vivere pienamente. Tutti i cristiani devono comprendere che non è il potere o un posto di privilegio nella società, a permettere la realizzazione della vita. Il potere è buona cosa se amministrato nel timore di Dio e a servizio del popolo. Amministrato con assoluta onestà.
Purtroppo, la perdita dei valori morali ha fatto deragliare questa società verso la deriva finale, così nella politica e tra i dirigenti statali è fesso chi non ruba, o non riceve mazzette, o rimborsi sotto altri nomi.
Molti di quelli che occupano posti statali di rilievo e guadagnano più di 100 mila euro, danno ogni mese una percentuale al politico o al Partito che lo ha messo lì. Di percentuale non sappiamo nulla, ma non si spiegano certi stipendi di presentatori televisivi che per qualche trasmissione settimanale guadagnano più di un milione di euro l’anno. Sono soldi dei contribuenti e i politici fanno finta di nulla.
Moltissimi politici italiani di tutti gli schieramenti negli ultimi decenni hanno mostrato la loro condizione indegna e l’assenza di un briciolo di morale. Hanno rubato soldi utilizzando mille stratagemmi, si sono arricchiti lasciando milioni di italiani con la pensione minima, quasi tre milioni di famiglie nella povertà assoluta, hanno tagliato contributi alla sanità e alle forze dell’ordine, questo è veramente vergognoso!
Qual è la vera e unica ansia della stragrande maggioranza dei parlamentari? Il potere per il denaro, il denaro per la ricchezza.
Un politico si valuta dalle sue opere e non dalle parole, questo non è un giudizio ma la constatazione della connessione tra parole e vita.
Un politico presidente di una Provincia del Nord alcuni anni fa investì quasi 200 milioni di euro per nuove autostrade, sapendo di pagare una valutazione più che raddoppiata, ma egli era sicuro della copertura, non si sa di chi. Denunciato è stato indagato, ma mai arrestato, il processo si è prolungato fino alla scadenza dei termini…
Questa è oggi la nostra amatissima e povera Italia. Preghiamo ogni giorno per l’Italia.
Cosa ci può sorprendere oramai? Anche la Chiesa degli uomini sono contro Gesù: “Lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà”. Noi attendiamo con gioiosa ansia la fine di questi tempi dominati da satana, aspettiamo il momento del grandioso segno di Garabandal con il trionfo del Cuore Immacolato di Maria nei messaggi a Fatima. “Vieni, Signore Gesù”. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.

Aachenagelsle

Madonna Orione
Madonna di Lourdes San Luigi Orione

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Lunedì - Martedì - Mercoledì - Giovedì e Venerdì -  dalle ore 8,30 alle ore 12,30


Il pomeriggio dalle ore 14 fino alle ore 17 per i soli Malati spirituali telefonare per l'appuntamento.

Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario ore 21 la Messa dei Malati
La domenica dalle ore 14,30 fino alle ore 19,30

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