04/11/2023
Catechesi N. 479
A - Il dialogo che leggiamo chiarisce la condizione per fare parte del Regno di Dio. Oltre la vigilanza per evitare le occasioni di peccato, c’è un’altra attività che bisogna osservare ed è il rinnegamento. Non tutto ciò che si pensa è cosa buona, non tutto ciò che piace d’altronde è valido, lecito e onesto.
B - Il Vangelo di oggi continua il discorso di ieri, è un dialogo dopo l’incontro tra Gesù e il giovane ricco. Dopo la precisazione del Signore sulla difficoltà della salvezza eterna da parte dei ricchi che non compiono opere di carità, perché ingabbiati nelle preoccupazioni temporali, alla domanda di Pietro, Gesù risponde con una parola molto consolante e che bisogna ricordare spesso.
C - Tutti i giorni dell’anno sono importanti per la conversione del cuore, ma non è percepibile ai sensi come qualcosa di materiale, si riconosce semmai dall’ordine interiore e dal comportamento. In ogni giorno dell’anno si incontrano occasioni di peccato nell’ambiente che si frequenta, anche nella propria famiglia, senza dimenticare le tentazioni sempre pronte a disturbare e a danneggiare.
Pino riceve dal Lunedì al Venerdì tutte le mattine
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa
Domenica Sante Messe ore 10,30 e ore 17
Lunedì sera ore 21 Preghiere di Liberazione
Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Messa di Guarigione e Liberazione
Domenica 19 Novembre faremo la CASTAGNATA CON GLI ALPINI DI LISSONE. L'Associazione apre alle ore 9,30, ore 10,30 Santa Messa, ore 12,30 Praziamo insieme, ore 15 Coroncina della Divina Misericordia, ore 15,15 Catechesi di Pino, ore 16 Messa di Liberazione
Dal 10 al 12 Novembre saremo a Rina di Savoca in provincia di Messina da don Francesco Broccio
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+ VANGELO (Mc 10,17-27)
Vendi quello che hai e vieni! Seguimi!
A - Il dialogo che leggiamo chiarisce la condizione per fare parte del Regno di Dio. Oltre la vigilanza per evitare le occasioni di peccato, c’è un’altra attività che bisogna osservare ed è il rinnegamento. Non tutto ciò che si pensa è cosa buona, non tutto ciò che piace d’altronde è valido, lecito e onesto.
Esistono le tentazioni, ma non se ne parla più, tacitamente si arriva a considerarle lo sfogo naturale e piacevole… della persona umana.
Chi non comprende il difficile momento che attraversa il mondo e la Chiesa nella sua agonia morale, non conosce Gesù Cristo. Non ha compreso il suo messaggio che si tramanda da duemila anni e qual è il vero senso dell’esistenza. Nella Chiesa purtroppo ci sono cardinali e vescovi che non vogliono accettare il Gesù del Vangelo e preferiscono crearsi un Gesù personale, simile in tutto alle idee che passano per la loro mente. Purtroppo questi devono capire che senza discernimento si finisce in mano ai diavoli…
È comodo vivere senza alcuna preoccupazione, questa è la strada percorsa da tutti quelli che si sono dannati eternamente.
La persona matura, responsabile, spirituale, le domande se le pone e cerca le risposte nel Vangelo Storico e nel Catechismo di San Giovanni Paolo II del 1992, che raccoglie tutta la nostra Fede. Le risposte si trovano e non si continua a sbagliare scelta di vita o a rinunciare alla propria dignità per seguire le mode.
Da Gesù arrivano sempre le risposte, bisogna cercarle davanti al Tabernacolo, quando si partecipa alla Santa Messa e si chiede a Lui la Sua Luce per vedere le situazioni oscure della vita, senza perdere il controllo della volontà.
Ma non tutti quelli che mostrano una buona disposizione interiore per incontrare Gesù, poi proseguono nel cammino spirituale.
Finché gli insegnamenti sono accettabili… per chi segue se stesso, non c’è nulla da recriminare, la reazione arriva quando viene chiesta una rinuncia o quando Gesù dice: “Va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!”.
Parole che il Signore non rivolge a tutti, solo i chiamati alla vita Consacrata devono lasciare tutto, nel senso di non possedere nulla di proprio. È la chiamata radicale per abbracciare solamente l’Amore di Dio e servire solo il Re dell’universo.
Ai laici Gesù non chiede di lasciare tutto, chiede di lasciare l’orgoglio, la superbia, i vizi e la vecchia mentalità corrotta, perversa e presuntuosa.
Chiede anche e non per ultimo, di non attaccare il cuore alle ricchezze o al desiderio di vivere in un benessere ostentato. Non sono i beni materiali a dare la felicità, come dimostra oggi il giovane ricco, è il distacco almeno affettivo dai beni materiali.
È grave comunque desiderare beni materiali che non si posseggono, questa smania porta a commettere sempre errori pericolosi per l’anima!
Purtroppo, anche nei conventi si trova qualcuno che a casa non aveva posseduto determinati beni e li pretende dove invece bisogna vivere nella povertà. Questo indica che si può essere superbi pur essendo poveri, che si vuole tutto quello che posseggono gli altri, seguendo allo stesso tempo Gesù che invita proprio i cristiani al distacco da tutto.
Il giovane ricco comprende che non è pronto per seguire Gesù anche se Lo aveva cercato con ansia e si era preparato con l’osservanza dei Comandamenti per diventare un buon discepolo. Riconosce che nel suo cuore c’è una grande adorazione per i beni materiali e non per Gesù.
Vedete l’incongruenza: si prepara osservando i Comandamenti per seguire Gesù, ma non smette di adorare il denaro e le sue ricchezze.
Quindi, le due cose non possono coesistere e sono illogiche, contraddittorie, opposte al Vangelo Storico. Cosa devono fare quelli che vogliono seguire Gesù con impegno e osservano i Comandamenti, ma allo stesso tempo adorano i beni materiali come il vero dio?
Devono distaccare il loro cuore, da ogni affetto, per i beni che posseggono e vivere come se non li possedessero. Possono ovviamente utilizzarli, ma senza considerarli come la sicurezza della vita futura, o la certezza della felicità.
Non è il denaro, né gli altri beni materiali a dare la felicità e la vita eterna.
Vedete come i più felici in questa vita sono i Santi che hanno lasciato tutto, sono quei buoni laici cattolici che aiutano gli altri con i loro beni, invece di adorare ciò che in realtà li allontana da Gesù e dalla Madonna. Un cuore umile e buono è sempre distaccato dai beni materiali! Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.
+ VANGELO (Mc 10,28-31)
Riceverete in questo tempo cento volte tanto insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà.
B - Il Vangelo di oggi continua il discorso di ieri, è un dialogo dopo l’incontro tra Gesù e il giovane ricco. Dopo la precisazione del Signore sulla difficoltà della salvezza eterna da parte dei ricchi che non compiono opere di carità, perché ingabbiati nelle preoccupazioni temporali, alla domanda di Pietro, Gesù risponde con una parola molto consolante e che bisogna ricordare spesso.
“Non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà”.
L’ho trascritta nuovamente perché la considerazione di queste parole può dare una decisiva svolta alla vita di quanti sono legati ai beni materiali.
Ieri il Vangelo ci offriva temi importanti da meditare e brevemente, ne accenno qualcuno.
Sorprendente è la domanda posta dal giovane ricco a Gesù: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Oggi difficilmente si trovano persone preoccupate del loro futuro, tantomeno i ricchi, presi come sono dall’interesse delle cose materiali e preoccupati solo dei loro beni.
In pratica, il giovane ricco chiedeva la felicità: «Che cosa devo fare per essere felice?».
Egli sapeva molto bene che le sue ricchezze non gli arrecavano affatto la vera felicità e animato da una sincera ricerca, la chiese al Signore, perché comprendeva che solo Lui era in grado di donarla.
Questa domanda viene posta oggi nelle preghiere a Gesù da pochi cristiani, a causa della dissipazione mondana scambiata per felicità e per la mancanza di forza spirituale per arrivare a chiedere a Dio l’ottenimento della vera felicità, la quale comporta le rinunce.
Ognuno si chieda quante volte ha chiesto a Gesù di giungere alla felicità soprannaturale, quella che perdura anche nelle sofferenze!
Questo uomo che chiedeva a Gesù il consiglio per raggiungere la vita eterna, osservava diligentemente i Comandamenti, ma non era sufficiente questa buona pratica, perché era legato ai beni materiali. Per questo il Signore gli volle chiedere di più, perché l’osservanza dei Comandamenti gli era abituale, gli mancava qualcos’altro.
La risposta data dal Signore fu determinata: «Una cosa sola ti manca».
Per che cosa? Per raggiungere la vera felicità e di conseguenza la vita eterna.
Da oggi, ogni giorno nella nostra meditazione dobbiamo chiederci con sincerità cosa manca nella nostra vita per arrivare alla vera felicità che solo Gesù può donarci? Quella felicità che è contagiosa perché oltre a provare una gioia interiore che ci fa sentire gratificati, quindi appagati, ci dona la letizia che porta alla beatitudine del Vangelo.
In pratica, oggi Gesù sostiene che non sono i soldi o i beni materiali o le onorificenze a dare la vera felicità, infatti è raro vedere un ricco o un potente nella vera gioia spirituale, invece lo è chi compie buone opere, chi utilizza parte dei suoi beni per aiutare le opere di Dio, per fare del bene al prossimo che non ha nulla.
Oggi con questa incertezza economica sono principalmente i ricchi a non volersi distaccare dai loro beni, illusoriamente convinti della sicurezza che arriva da essi, della garanzia e certezza della felicità che giungono secondo loro solo dai soldi...
Il distacco affettivo dai propri beni è molto importante, questa è la prima regola per seguire il Signore. Non è peccato possedere anche molti beni materiali, ma deve esserci un sincero distacco, non si deve attaccare il cuore ai possedimenti, ma si devono considerare per quelli che sono. Sono beni materiali che si lasceranno in questa Terra e si godranno per pochi anni.
Non significa spogliarsi di tutti i beni, cosa che in realtà Gesù chiese al giovane ricco per farlo diventare suo discepolo. Chi ha molti beni deve ringraziare ogni giorno il Signore per la possibilità concessa, unita alla propria capacità, ma tutto il Bene arriva da Dio, e il Bene è solo onesto.
Quanti ricchi posseggono tante ricchezze e non donano neanche l’1% per compiere opere buone e ottenere tante Grazie da Dio!
Chi possiede tanto superfluo... non indispensabile per vivere agiatamente, deve riflettere seriamente finché ne ha l’opportunità.
Alla domanda del ricco, Gesù si rallegrò per lui, per l’impegno nell’osservare i Comandamenti, ma quando gli propose di lasciare le ricchezze cambiò atteggiamento e si irrigidì, il suo cuore si agitò. Un cuore attaccato fortemente ai beni materiali. “A queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni”.
Se ne andò rattristato, si allontanò da Gesù e perse la grande occasione della sua vita di santificarsi, di diventare un vero cristiano!
«Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: “Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel Regno di Dio!”».
Non è impossibile, ma difficile, cioè faticoso perché ci sono esigenze da osservare. Tutte le cose importanti richiedono fatiche per raggiungerle e sono esigenti, altrimenti non sarebbero davvero importanti.
Anche i ricchi possono entrare in Paradiso e vivere nella gloria eterna, nella felicità che non avrà mai fine, ma devono compiere grandi sforzi spirituali.
Gesù e la Madonna desiderano la salvezza eterna di tutti gli uomini e donne del mondo, hanno dato tanti messaggi per indicare cosa fare, come vivere per vincere le passioni disordinate e ottenere il dominio della propria volontà.
Chi riesce a controllare la sua volontà e a inserire le parole del Vangelo nei propri pensieri, questo sì che è davvero felice! Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.
+ VANGELO (Mt 6,1-6.16-18)
Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
C - Tutti i giorni dell’anno sono importanti per la conversione del cuore, ma non è percepibile ai sensi come qualcosa di materiale, si riconosce semmai dall’ordine interiore e dal comportamento. In ogni giorno dell’anno si incontrano occasioni di peccato nell’ambiente che si frequenta, anche nella propria famiglia, senza dimenticare le tentazioni sempre pronte a disturbare e a danneggiare.
C’è soprattutto l’inclinazione della persona verso uno o più vizi e senza la vera conversione, non si migliora mai nel cammino spirituale e si peggiora sempre.
La Quaresima è il Tempo liturgico forte perché focalizziamo con maggiore determinazione il senso della vita spirituale e l’impegno si deve tradurre in opere consistenti. Riconosco che oggi è diventato più difficile comprendere la necessità delle buone opere, delle penitenze, del digiuno, del cambio di mentalità.
Per una settimana si ascoltano messaggi da ogni parte che inducono a percorrere sentieri apparentemente belli e pieni di luci, che in realtà annebbiano la mente e non permettono di riprendere la guida della propria volontà.
Il mondo lontano da Dio non conosce l’equilibrio psicofisico, non può possederlo per il distacco dai valori che arrecano armonia interiore e una volontà decisa a fare sempre il Bene e ad evitare sempre il male. Questo atteggiamento è possibile attuarlo restando vicini a Gesù e ricevendo da Lui la forza per contrastare il male interiore e vincere le tentazioni.
Senza Gesù si cerca la ricompensa terrena utilizzando metodi negativi, e la ricerca di una ricompensa è sempre attiva in una persona che non possiede l’equilibrio interiore. In qualche modo si cerca un appagamento, una ricompensa che può essere economica o uno scambio di favori illeciti. Ma tutto appare onesto perché i valori morali sono assenti.
Mancando l’ordine interiore ovviamente regna il disordine mentale, così ogni pensiero diventa un comando da eseguire e spesso si tratta di peccati. La persona però non li vede come peccati in quanto non ha un ordine interiore, non c’è la Luce dello Spirito Santo, né i Comandamenti che regolano la vita.
In questo stato di disperazione morale, la persona senza Dio cerca di soddisfare ogni pensiero/tentazione e scivola sempre più giù nel buco nero.
Si tratta di una ricompensa che cerca ogni persona, in modo lucido o confuso.
Chi non ha incontrato il Signore o non prega bene, la ricompensa la trova nelle immoralità, la gratificazione arriva dal denaro disonesto, dalle droghe, dal sesso sfrenato, dall’alcool, dalla dissipazione devastante.
È il disordine che comanda la vita di quanti cercano la ricompensa nelle cose del mondo!
La ricompensa promessa da Gesù ai buoni, ai suoi seguaci che osservano la sua Legge, è diversa, si tratta di una felicità impagabile in questa vita insieme ad aiuti, gratificazioni spirituali e materiali. Gesù elargisce sempre con abbondanza doni e aiuti a quanti vivono la sua Parola.
La differenza nella nostra vita sta nella ricerca della ricompensa: da chi la cerchiamo?
Gesù distingue quelli che ricevono subito una ricompensa umana e dannosa per i loro comportamenti disonesti, da quanti invece si stanno preparando una ricompensa eterna e gloriosa, ma che già adesso, in questa vita, pregustano abbondantemente la gioia interiore che non ha limiti.
In questo Vangelo Gesù prima spiega l’atteggiamento umano da non compiere e da cui non si riceve alcuna ricompensa, subito dopo precisa come comportarsi e conclude con l’affermazione: “Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”.
«“Dunque, quando fai l’elemosina… In verità Io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece… e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”.
“E quando pregate… In verità Io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece… e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”.
“E quando digiunate… In verità Io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece… e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”».
Ogni giorno possiamo compiere opere meritorie per la vita eterna, riflettendo che Gesù la ricompensa ce la dona di continuo, forse ce ne accorgiamo raramente, ma Lui è sempre accanto a noi e ci ama senza perderci di vista. Siamo nel suo Cuore solo se lo vogliamo.
Sia questa la migliore conversione della nostra vita! Pregate ogni giorno per noi perché gli attacchi dei diavoli sono sempre più forti! Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.