Aasedu

14/10/2023

Catechesi N. 477

A - La progressiva eliminazione dell’esistenza del diavolo nelle prediche e nelle omelie si viene a scontrare con questi episodi del Vangelo. Leggiamo che Gesù opera veri esorcismi e satana è costretto a scappare dalla persona posseduta. Dinanzi al Signore il diavolo non può resistere, non regge la sua Onnipotenza e si allontana velocemente.
B - Il Vangelo di oggi racconta di una persona che scacciava i demoni nel nome di Gesù e gli apostoli vorrebbero impedirglielo perché non apparteneva al loro gruppo, ma Gesù li invita a non ostacolare tale attività, perché nessuno può fare un miracolo nel suo Nome e poi parlare male di Lui.
C - Il Vangelo di oggi, segue quello delle beatitudini e del perdono.
Si tratta di un unico grande discorso, articolato e complesso, che la liturgia sintetizza in pillole, una per ogni domenica...
 
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Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa 
Domenica Sante Messe ore 10,30 e ore 17 
Lunedì sera ore 21 Preghiere di Liberazione 
Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Messa di Guarigione e Liberazione  
Domenica 29 Ottobre ore 15 Coroncina della Divina Misericordia, ore 15,15 Catechesi di Pino, ore 16 Messa di Liberazione
Da Giovedì 19 a Domenica 22 Ottobre  ritiro spirituale in Sardegna 
Casa di Esercizi Spirituali
La Scogliera
Istituto Mater Gentium
Via Su Portu 108 - SP17 Km 34
Solanas di Sinnai (CA)
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Aaquellali  
+ VANGELO (Mc 9,14-29) 
Credo, Signore; aiuta la mia incredulità.  
A - La progressiva eliminazione dell’esistenza del diavolo nelle prediche e nelle omelie si viene a scontrare con questi episodi del Vangelo. Leggiamo che Gesù opera veri esorcismi e satana è costretto a scappare dalla persona posseduta. Dinanzi al Signore il diavolo non può resistere, non regge la sua Onnipotenza e si allontana velocemente.
Ogni cristiano che prega con umiltà ha la capacità di far allontanare i diavoli che tentano, disturbano, ispirano falsità per rovinare i seguaci di Cristo. I diavoli giocano su più punti contemporaneamente, così spingono alla rovina forse irreversibile i grandi peccatori, soggiogano i tiepidi per sferrare i loro colpi micidiali e attendono con trepidazione anche piccoli spiragli per penetrare nella coscienza dei buoni e farli cadere.
Il desiderio principale dei diavoli è di mantenere bloccati nel male tutti i non credenti.
Chi non è disturbato veramente dai diavoli? 
Solo quelli che sono già suoi, indeboliti e confusi, quelli che si lasciano guidare dall’istinto e non dalla Fede. È la Fede a dover illuminare la ragione, non c’è opposizione, né si escludono a vicenda. Infatti non è affidabile chi ragiona per compiere determinate opere buone senza la Luce della Fede, così come può cadere nell’errore chi si lascia guidare esclusivamente da una Fede istintiva.
Noi vogliamo agire sempre animati da una Fede intesa come totale abbandono in Gesù, ma si deve anche ragionare per agire bene.
La nostra Fede nella persona di Gesù è totale, mentre le nostre opere devono essere compiute per Fede, ma bisogna pure ragionare sui loro effetti e la loro utilità. 
La ragione, per esempio, fa comprendere a quanti sono disturbati dai diavoli di pregare di più e più bene, di andare a Messa ogni giorno e, se possibile, di compiere spesso l’adorazione dell’Eucaristia. E’ proprio la Fede a illuminare questi propositi, perché senza la Fede nessuno si impegnerebbe maggiormente nel pregare.
Nel mondo non molti pregano Gesù e seguono le convinzioni che si ritrovano nella mente, senza poter capire la provenienza. Non comprendono la potenza dei diavoli nell’ispirare sempre il contrario della verità, soprattutto riguardo le Verità rivelate nel Vangelo. Spingono lentamente milioni di persone a vivere nelle trasgressioni e cercano di tenerle bloccate nel male della depravazione.
Questa la ragione delle apparizioni della Madonna in tante parti del mondo e i messaggi costanti per far riflettere i tiepidi. 
Si intensificano i messaggi di Gesù e di Maria Santissima in concomitanza con l’arrembaggio selvaggio dei diavoli tramite i loro moltissimi servitori. Ci sono    anche moltissimi Prelati che si trovano all’interno della Santa Chiesa per cercare di distruggerla. MA LE PORTE DEGLI INFERI NON PREVARRANNO!!!
Milioni e milioni di persone frequentano la magia occulta, molti il satanismo nelle sette o i rituali personali e maledetti. Crescono con una rapidità impressionante i satanisti e queste persone non possono capire quali conseguenze drammatiche comporti l’essere posseduti dai diavoli, anzi, di questa appartenenza ne vanno fieri…
Lo spirito muto del Vangelo è la prova che i diavoli agiscono nelle persone e le martellano con pensieri ossessivi, contrari al loro bene e al bene della loro famiglia. I diavoli sono presenti in forma di possessione anche in tutte quelle persone che hanno commesso molti peccati abominevoli non confessati, o hanno partecipato alle sedute spiritiche.
Se la possessione diabolica ha diverse intensità, voglio ora prendere in considerazione quella presente in minor grado.  
In questo caso la persona posseduta non pensa minimamente alla presenza dei diavoli nel suo corpo; però non si spiega tante contrarietà presenti nella sua vita, le sofferenze strane e l’avversione inspiegabile nei suoi confronti anche da parte delle persone vicine, ogni cosa che fa va storto ecc…
Questo grado di possessione minimo è sempre pericoloso, comporta una dipendenza da pensieri opposti alla verità, la costante inclinazione al male e l’ossessione, frutto di una immaginazione facile, disinvolta e spesso mutevole.
Possiamo immaginare il potere che esercitano i diavoli su tutti i personaggi pubblici e non aderenti al Vangelo Storico! 
Senza Gesù i diavoli si divertono anche con i Prelati cattolici e li conducono a compiere opere disoneste, a fare parte anche di società segrete!
Il contagio delle negatività diaboliche si trasmette come un virus anche tramite i rapporti sessuali con le persone possedute e che non si conoscono bene, come nel caso di quelle esperienze fatte con uomini e donne immorali. Non avviene sempre, ma è una delle condizioni in cui il demonio può entrare ed è molto pericoloso.
I diavoli sono trionfatori in queste anime e regnano in questi personaggi subdoli e ambigui, bravi ad insegnare furbescamente la normalità dell’omosessualità, sostenendo che la vera vita e fare sesso cambiando partner ogni settimana… 
Liberi di farlo, infatti non condanniamo nessuno, c’è già Chi li condanna!!!
Noi preghiamo per tutti con la Corona del Santo Rosario, quest’Arma e Benedetta e formidabile che ci lega alla Madre di Dio e scaccia satana.
Pregate con molto amore, senza litigare per i vostri familiari lontani da Gesù.  Spiegate loro, quando ascoltano, che solo in Gesù c’è la sicurezza. Tutto il resto è vanità. Non c’è gioia interiore senza la comunione con Lui, perché chi vive in comunione con il Signore, porta ovunque con sé il suo Amore.
Riguardo lo spirito muto, questi diavoli si possono scacciare con la Messa, il Santo Rosario e le opere buone. Alle volte è sufficiente una preghiera di liberazione da parte di qualsiasi Sacerdote, pieno di santa spiritualità e seguace della Sana Dottrina Cattolica. 
Ho incontrato molte persone disturbate dai diavoli e altre colpite dallo spirito muto. Le preghiere abbattono i diavoli e le persone rinascono a vita nuova. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo
 
Aaaausil
 
+ VANGELO (Mc 9,38-40) 
Chi non è contro di noi è per noi.
Fratelli e sorelle come vivere questa Parola del Signore?
B - Il Vangelo di oggi racconta di una persona che scacciava i demoni nel nome di Gesù e gli apostoli vorrebbero impedirglielo perché non apparteneva al loro gruppo, ma Gesù li invita a non ostacolare tale attività, perché nessuno può fare un miracolo nel suo Nome e poi parlare male di Lui e conclude affermando che chi non è "contro di noi" (Gesù dice significativamente "noi", includendo gli apostoli in se stesso) "è per noi".
Gli apostoli pretendono - per così dire - di avere il monopolio dell'attività liberatrice nei confronti degli uomini. Gesù invece allarga le loro prospettive di una visione delimitata e miope, e ancora di più spalanca orizzonti nuovi e ampi. Chiunque compie opere di guarigione e di liberazione dal male viene da Dio; dunque non solo tolleranza, ma compiacimento, accoglienza e possibilmente collaborazione.
Signore Gesù spalanca il mio cuore alla gioia per tutte le persone che operano il bene nel mondo, indicano nuove vie per la collaborazione e la concordia. Perciò cerchiamo sempre ciò che ci unisce, mai quello che ci divide, perché quello che divide arriva dai diavoli!!!
Il vero cristiano non fa del proprio credo una setta o un gruppo di fanatici. È disposto anzi a credere che la verità può germinare spontaneamente anche in chi sta al di là, in chi vive un'esistenza lontana dalle proprie concezioni. Ricordiamo che lo Spirito di Verità suscita splendori della sua potenza anche fra i pagani, come accadde al centurione Cornelio (At 10), e che i Padri parlano di "semi del Verbo" diffusi in tutte le culture e in tutte le epoche. Se il mio occhio è puro, tutto sarà nella luce, e sarà più facile vedere il bene anche nelle iniziative degli altri: non sarò geloso dell'erba più verde del mio vicino. Se il mio cuore è abitato dall'Amore, sarò indulgente ed accogliente soprattutto nei confronti di chi non porta acqua al mio mulino. I discepoli ancora sono estranei al vero "segreto messianico", e non sono ancora a loro agio nella città nuova del Regno: scelgono la scorciatoia dello stare arroccati nelle proprie convinzioni, sulla difensiva, e se c’è un altro più carismatico lo considerano un nemico. C'è bisogno di lasciarsi educare da Gesù, perché lo "spirito di corpo" si trasfiguri in vera accoglienza.
Mi chiedo oggi con estrema onestà quante persone posso annoverare tra i miei nemici. Interpello il mio cuore e riconosco la fatica di accettare questi fratelli, di ammetterli nella mia benevolenza. Ricordo chi ero, come ero poco amabile e forse detestabile anch'io, nella mia lontananza da Dio, e di quanto il Signore sia stato indulgente e buono anche nei miei confronti. È Lui che fa crescere, che misteriosamente e silenziosamente scava nell'intimo trasformandoci col suo Spirito, facendo di noi e di chi ci sta accanto creature nuove.
"La predicazione della verità brilla ovunque e illumina tutti gli uomini che vogliono giungere alla conoscenza della verità". Perciò non fermiamo per gelosia e invidia il Carisma delle persone che Gesù sceglie che ci possono aiutare per guarire e liberare. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo
 
Aaroses
 
+ VANGELO Lc 6, 39-45
La bocca esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
C - Il Vangelo di oggi, segue quello delle beatitudini e del perdono.
Si tratta di un unico grande discorso, articolato e complesso, che la liturgia sintetizza in pillole, una per ogni domenica...
La pagina di stamani costituisce una raccolta di brevi detti del Signore, divenuti celebri; chissà, lo stesso Gesù li avrà forse pescati dalla sapienza ebraica, da qualche commento rabbinico,...
Il detto più importante, e anche più famoso, è quello della trave nell'occhio: nei primi anni 80, la radio trasmetteva un programma satirico intitolato proprio “La trave nell'occhio”.
Questa breve parabola, con la quale il Messia mostra anche una buona dose di houmor, è un modo elegante di parlare dell'ipocrisia, il vizio particolarmente diffuso di censurare gli altri, su difetti e peccati - la cosiddetta pagliuzza - che gli stessi censori possiedono e commettono, in forma addirittura più grave - la trave -.
Nella Grecia classica, l'ipocrita era l'attore di teatro, il quale saliva sul palcoscenico per recitare una parte e, al termine, ne smetteva i panni, per rivestire i suoi e tornare ad essere se stesso.
Contro gli ipocriti, che prima o poi si rivelano per quello che sono, viene spontanea l'apostrofe: “Senti chi parla! da che pulpito viene la predica!”: un'espressione che allude agli ambienti clericali, ove, non di rado, si predica bene, ma si razzola male, 
L'ipocrisia è una sorta di menzogna su di sé, di millantato credito.
Viene da chiedersi: chi controlla i controllori?
Quando l'ipocrisia diventa reato, per esempio, il fenomeno della corruzione, purtroppo diffuso nella Pubblica Amministrazione, nel mondo della politica e dell'alta finanza, siamo al cuore della questione morale, prima che religiosa, una piaga sociale, oggi più che mai, tra le più gravi, la quale squalifica e disonora i poteri pubblici, sui quali è fondato lo Stato moderno.
Nel presente caso, Gesù sta pensando ai sommi sacerdoti, agli scribi, ai capi del popolo, persone apparentemente rispettabili, che detengono appunto un'autorità religiosa, esercitano un potere politico, ma non sono degni dell'autorità che hanno ricevuto e gestiscono il potere a proprio vantaggio.
Il Signore li chiama ipocriti, e non a caso.
Ma la parabola della trave e della pagliuzza credo insegni qualcosa anche a coloro che criticano e basta, senza necessariamente essere ipocriti, cioè senza essere colpevoli del peccato che rinvengono e biasimano negli altri...
La questione della critica, del giudizio sugli errori altrui rientra nella riflessione più ampia sulla misericordia: un cristiano che si abbandona facilmente alla critica, pecca gravemente contro Dio e contro il prossimo.
La Lettera di san Giacomo, recentemente richiamata, è molto chiara al riguardo; sentite: “Non sparlate gli uni degli altri, fratelli. Chi sparla del fratello o giudica il fratello, parla contro la legge e giudica la legge. E se tu giudichi la legge, non sei più uno che osserva la legge, ma uno che la giudica. Ora, uno solo è il legislatore e giudice, colui che può salvare e rovinare; ma chi sei tu che ti fai giudice del tuo prossimo?” (4,11-12).
La critica, ipocrita oppure no, costituisce una smentita reale dello spirito di comunione, primo obbiettivo della fede; la critica gratuita corrode profondamente il tessuto comunitario - può trattarsi della famiglia, di una comunità di religiosi, della parrocchia, dell’Associazione, ma anche di una squadra sportiva, un team di colleghi di lavoro, una classe di studenti... -.
Alla critica facile si può, anzi si deve reagire con la discrezione, una delle virtù, ahimé, più rare!
Alla tentazione di criticare se ne aggiunge, infatti, un'altra, non meno insidiosa: la convinzione che si debba dire tutto, sempre e comunque, in nome della verità...
In base a tale convinzione, erronea, evitare le critiche, quando sono fondate, sarebbe una sorta di reticenza. In altri termini, criticare in nome della verità è l'atteggiamento tipico di chi pensa di dover sempre dire tutto ciò che sa sul conto di una persona, anche quando è prevedibile che la divulgazione di tali notizie getterà il discredito su quella persona.
Tutt'al più, questa obbiezione alla virtù della discrezione si può, anzi, si deve invocare in contesti particolari, quali quello giudiziario-processuale, ove si testimonia sotto giuramento. Altra cosa, quando si sta in compagnia di amici, e sembra che il passatempo preferito - e il peccato più diffuso! - sia quello di tagliare i panni addosso agli assenti...
Sapete cosa fa più male? sentir dire: “...e cosa vuoi che sia? in fondo si sta solo (s)parlando!...”; ebbene, a costoro, il Vangelo di oggi ribatte: “L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene: l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.”....E non aggiungo altro. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo
 
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