13/08/2023
Catechesi N. 471
A - In questa festa della presentazione del Signore al tempio e della purificazione della Santa Madre, il Vangelo ci presenta due figure molto importanti che adorano il Bambino Gesù nato da poche settimane, e la sorprendente capacità di attendere con molta pazienza l’arrivo dell’Inviato di Dio.
B - In questo passo del Vangelo avviene l’invio dei Dodici per evangelizzare i popoli. Un’azione che continua nella Chiesa e sono innumerevoli i missionari che lasciano le loro terre e ogni forma di comodità per andare dove non c’è corrente elettrica, acqua e case decenti. Tutto viene fatto con amore e per l’Amore di Gesù.
C - Nel Vangelo di oggi troviamo una frase che possiamo applicare a tutti i grandi peccatori, lontani da Dio e considerati come dannati da quanti li giudicano. Però lo spregevole Erode ci mostra come anche un cattivo e impuro come lui, rimane pensieroso mentre ascolta Giovanni Battista. “… nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri”.
D - Il cantico di lode che la giovane Maria eleva a Dio Onnipotente, contiene grandi verità e ci fa conoscere in parte le qualità di questa Fanciulla. È ancora una giovane ragazza di paese quando accoglie nel suo grembo il Figlio eterno di Dio, e l’Onnipotente diventa Figlio anche di Maria di Nazareth.
Pino rimane chiuso da Giovedì 3 Agosto e riprende Giovedì 7 Settembre
La Messa di Liberazione riprende Venerdì 8 Setttembre
Le Messe nel mese di Agosto saranno dal Lunedì al Sabato ore 9,30
Domenica e Festivi ore 10
È sospesa la Messa festiva delle ore 17
Uniti in preghiera
Buone vacanze a tutti!!!
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa
Lunedì sera ore 20,30 Preghiere di Liberazione riprendono a settembre
Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Messa di Guarigione e Liberazione riprendono a settembre
Domenica 17 Settembre ore 16 Messa di Liberazione
Sabato 2 e Domenica 3 Settembre faremo due giornate di preghiere a Galatro in Provincia di Reggio Calabria da don Roberto nella Parrocchia Maria Santissima della Montagna
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+VANGELO (Lc 2,22-40)
I miei occhi hanno visto la tua salvezza.
A - In questa festa della presentazione del Signore al tempio e della purificazione della Santa Madre, il Vangelo ci presenta due figure molto importanti che adorano il Bambino Gesù nato da poche settimane, e la sorprendente capacità di attendere con molta pazienza l’arrivo dell’Inviato di Dio.
Gli anziani Simeone e Anna riconoscono in un Bambino l’atteso delle genti, nessuno aveva annunciato ad essi la sua identità, la loro Fede pura ha permesso di comprendere l’illuminazione dello Spirito Santo.
Questo fatto indica che Dio vuole comunicare a tutti i suoi disegni, ma l’uomo si trova invece in una condizione di confusione mentale.
Leggiamo il testo su Simeone: “Un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore”.
Dio è sempre fedele e mantiene le promesse, Simeone coronò il sogno che coltivava da decenni e non pensava altro che all’arrivo del Messia.
Oggi è impossibile per i cristiani concentrarsi in molti momenti della giornata sulle cose di Dio, le preoccupazioni e gli impegni della giornata sono numerosi ed è facile dimenticare l’aspetto spirituale che non si vede, ma i più sensibili percepiscono le mozioni interiori dello Spirito Santo.
Simeone fu premiato per la sua capacità e la sua perseveranza di mantenere vivo il suo impegno e continuava a pregare per ricevere da Dio quanto promesso.
Poi, c’era anche l’anziana Anna davanti al tempio in attesa di vedere il Bambino. Aveva ottantaquattro anni e non si allontanava mai dal tempio, non aveva più da molti decenni altro desiderio se non di vedere il Messia. Davanti al tempio serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere.
Se oggi i Consacrati imitassero la spiritualità dell’anziana Anna, nella Chiesa e nel mondo ci sarebbe più santità e in più la pratica delle virtù.
È vero che la vita penitenziale di Anna era severa, rileggiamo cosa faceva: “Serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere”. Ma se risulta difficile imitarla, si cominci a fare qualcosa di buono per vincere i vizi, i peccati e la mentalità mondana. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.
+VANGELO (Mc 6,7-13)
Prese a mandarli.
B - In questo passo del Vangelo avviene l’invio dei Dodici per evangelizzare i popoli. Un’azione che continua nella Chiesa e sono moltissimi i missionari che lasciano le loro terre e ogni forma di comodità per andare dove non c’è corrente elettrica, acqua e case decenti. Tutto viene fatto con amore e per l’Amore di Gesù. Infatti è stato Gesù a dare ad essi questa vocazione e continua anche oggi a donare una grande forza per vivere in condizioni disagiate.
Già all’inizio della missione dei Dodici vengono conferiti alcuni doni che Gesù dona ad essi per mostrare che erano inviati dall’Onnipotente e per portare guarigioni agli ammalati, la liberazione da ogni forma di ossessione malefica in coloro che avevano disturbi spirituali.
Abbiamo visto in altri passi del Vangelo che c’è una correlazione in alcuni casi tra la malattia e la presenza degli spiriti diabolici.
“Dava loro potere sugli spiriti impuri”, un potere che Gesù stesso mostrava compiendo veri esorcismi e terrorizzando i diavoli presenti nelle persone possedute. In questi esorcismi Gesù ha mostrato l’assoluto potere sui diavoli.
Il potere sugli spiriti impuri lo ricevono i cristiani col Battesimo, entrano a far parte del Corpo Mistico e diventano figli adottivi di Dio.
Ogni cristiano è capace di dominare i diavoli con la preghiera, e la capacità di dominare i diavoli è proporzionata alla santità della persona. La forte spiritualità di un cattolico mette terrore ai diavoli con una sola preghiera recitata con il cuore, mentre un cattolico che prega poco e ha una Fede debole e non riesce a spaventare i diavoli. Deve pregare molto per allontanare le tentazioni e vincere gli attacchi dei diavoli.
Quindi, se il cattolico dalla Fede debole prega quando è tentato o avverte disturbi strani, con il Padre Nostro, l’Ave Maria e il Magnificat soprattutto, queste preghiere stesse mettono paura ai diavoli. Le preghiere che recita in qualsiasi circostanza sono una tortura per tutti i diavoli.
I Dodici inviati da Gesù “scacciavano molti demoni”, non solamente per il potere ricevuto, essi pur essendo all’inizio della conversione credevano alle parole di Gesù, quindi avevano Fede ed è la Fede a farci ottenere tutto da Gesù.
Altro momento forte della missione dei Dodici riguardava la guarigione degli ammalati.
“Ungevano con olio molti infermi e li guarivano”. I malati sono prediletti dal Signore, Gesù ha mostrato una grande compassione per i malati. Troviamo molti esempi nel Vangelo di amore infinito e di premura straordinaria di Gesù verso tutti i malati.
L’olio veniva frequentemente usato per curare le ferite e Gesù stabilì che fosse la natura del Sacramento dell’Unzione degli infermi. Nelle parole del Vangelo di San Marco, la Chiesa ha visto accennato questo Sacramento, che fu istituito dal Signore, e successivamente raccomandato ai fedeli dall’Apostolo Giacomo e promulgato.
È un’altra dimostrazione della premura amorevole di Gesù e della sua Chiesa verso i cristiani ammalati e dei più bisognosi.
Gesù rivelò la sua opera misericordiosa ai discepoli del Battista che chiedevano informazioni su Lui: i ciechi recuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi vengono guariti e i sordi riacquistano l’udito, i morti risuscitano e i poveri sono evangelizzati.
Gesù a noi suoi discepoli chiede che Lo imitiamo, nutrendo una compassione concreta verso quelli che soffrono nella malattia e nel dolore.
Esaminiamo oggi nella preghiera se sappiamo vedere in ogni malato Cristo sofferente, se lo circondiamo di cure con affetto e rispetto, se gli dedichiamo attenzioni delicate e gli prestiamo quei piccoli aiuti che fanno tanto piacere a Lui.
Possiamo manifestare la nostra affettuosa attenzione ai malati in vari modi: accompagnarli; far loro visita con l’opportuna frequenza; preoccuparci che la malattia non li innervosisca; facilitare loro il riposo e aiutarli a eseguire tutte le prescrizioni del medico; intrattenerli gradevolmente per tutto il tempo che siamo con loro, senza che si sentano mai soli; incoraggiarli a offrire e a santificare il dolore; fare in modo che ricevano i Sacramenti.
Se Gesù permette che conosciamo la sua Croce attraverso il dolore e la malattia, dobbiamo considerarci dei figli prediletti.
Possiamo essere raggiunti dal dolore fisico o da altre sofferenze: umiliazioni, insuccessi, ingiurie, calunnie e contrarietà in famiglia.
Non dobbiamo dimenticare che l’opera redentrice di Gesù continua attraverso noi. Per poca cosa che possiamo essere, diventiamo corredentori con Lui. Chi offre i suoi dolori o le malattie alla Madonna diventa un corredentore, partecipa alla sua missione e aiuta la Corredentrice, la Madre del Redentore.
Tutti i Santi, uomini e donne, sono stati corredentori, accettavano con amore e pazienza dolori, persecuzioni, calunnie, malattie e prove. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.
+VANGELO (Mc 6,14-29)
Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto.
C - Nel Vangelo di oggi troviamo una frase che possiamo applicare a tutti i grandi peccatori, lontani da Dio e considerati come dannati da quanti li giudicano. Però lo spregevole Erode ci mostra come anche un cattivo e impuro come lui, rimane pensieroso mentre ascolta Giovanni Battista. “… nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri”.
Anche noi possiamo incontrare peccatori induriti, disinteressati di Dio e privi di un benché minimo desiderio di fare del bene. Se ci consideriamo veri seguaci di Gesù dobbiamo rivolgere anche a loro esortazioni a ravvedersi e a confessarsi. Bisogna dire di cambiare stile di vita e di considerare che l’infelicità e la tristezza interiore arrivano da satana e se non fanno un serio cammino di Fede li schiaccerà per sempre.
Se non si arriva alla vera conversione, i pensieri non si discostano molto da quelli di Erode. Durante la festa era ottenebrato dall’impurità e neanche si rendeva conto delle promesse che faceva pur di assaporare un piacere disonesto. “Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò”.
Questa è anche la promessa che fa satana, ma con altre sottili insinuazioni, quando vuole rapire le anime!
Va anche oltre e per attirare i peccatori dalla sua parte, soprattutto quelli che ancora oscillano, dona questa apparente sensazione di appagamento, ma è solo fumo, lui che è il più abile venditore di fumo. “Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno”.
Il regno di satana è paragonabile ai sepolcri imbiancati citati da Gesù.
“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume” (Mt 23,27).
I cristiani a loro volta sono chiamati ad amare tutti e a non giudicare senza alcuna prova. Non si deve mai essere prevenuti.
I cristiani superano le difficoltà con la virtù della fortezza, per questo non devono temere e non devono coltivare pregiudizi verso nessuno. La nostra testimonianza di comuni cristiani è osservata con attenzione da tutti, attendono da noi un comportamento onesto, mite e semplice.
Gesù ci chiede di vivere con pienezza le virtù cristiane in mezzo al mondo, nelle circostanze in cui la vita ci ha posti. La strada della lotta contro molte avversità legate alla famiglia, al lavoro e alle amicizie che dovrà percorrere la maggior parte dei cristiani, indirizzati verso una santificazione per l’osservanza eroica dei loro doveri e in tutte le circostanze ordinarie.
Oggi ogni cristiano ha assoluta necessità della fortezza e per questo deve invocare ogni giorno molte volte lo Spirito Santo.
La fortezza è attraente sotto il profilo umano e diventa imprescindibile data la mentalità materialista tanto diffusa, la ricerca affannosa della comodità, il rifiuto di tutto quanto implica mortificazione, rinuncia o sacrificio. Ogni atto di virtù comporta un atto di coraggio e di fortezza. Senza di essa non si può essere fedeli a Gesù.
Dobbiamo fare il bene senza fermarci davanti alle difficoltà e ai pericoli che questa scelta può comportare, inoltre si deve resistere al male e alle difficoltà, evitando che ci portino alla tristezza. In tutti e due gli atti bisogna praticare il coraggio e l’audacia, la pazienza e la perseveranza.
Tutti i giorni si presentano molte occasioni per vivere queste virtù: vincere gli stati d’animo, evitare le lamentele inutili, perseverare nel lavoro quando comincia a farsi sentire la stanchezza, conservare un sorriso quando ci imbattiamo in qualche imprevisto, correggere quando sia necessario, essere costanti nell’apostolato con i familiari e gli amici.
Come il Battista abbiamo necessità della fortezza per essere fedeli nel poco di ogni giorno, questo ci può avvicinare o allontanare da Gesù. La Madonna di Lourdes ci protegga e ci conservi nel suo Cuore per non cadere mai nelle trappole diaboliche preparate da satana. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.
+ VANGELO (Lc 1,39-56)
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.
D - Il cantico di lode che la giovane Maria eleva a Dio Onnipotente, contiene grandi verità e ci fa conoscere in parte le qualità di questa Fanciulla. È ancora una giovane ragazza di paese quando accoglie nel suo grembo il Figlio eterno di Dio, e l’Onnipotente diventa Figlio anche di Maria di Nazareth.
Il Magnificat è un cantico contenuto nel primo capitolo del Vangelo di Luca con il quale Maria loda e ringrazia Dio perché si è benignamente degnato di liberare il suo popolo. È conosciuto anche come cantico di Maria, e il nome deriva dalla prima parola della traduzione latina “Magnificat anima mea Dominum”.
Quando ha elevato questo ringraziamento, il Figlio di Dio si era già incarnato in Lei, e la Vergine Maria con umiltà riconosce l’infinita benignità di Dio: “Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente”. Effettivamente in Lei è avvenuto quanto non si ripeterà mai più nella storia, ed è sorprendentemente consapevole dell’intervento di Dio in Lei, scelta non come una semplice donna che doveva dare un Corpo all’Invisibile.
È stata scelta per diventare la Madre di Dio.
“Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente”. Solo chi è umile riconosce l’intervento di Dio nella sua vita.
Ognuno di noi può ripetere le stesse parole perché veramente Dio compie grandi cose in noi.
Se non riusciamo a riconoscerle è certamente un problema dovuto alla confusione o alla poca attenzione che viene dedicata alla vita spirituale. Molti credenti non hanno mai riflettuto sulla vicinanza di Gesù nei momenti di sofferenza, non attribuiscono a Lui i meriti per quanto si evolve positivamente.
Non solo la stessa vita è un dono, tutto quello che ci dona di continuo è una sua benedizione.
Allora noi dobbiamo ringraziarlo ogni giorno e ripetutamente, perché nel rendimento di grazie si manifesta la nostra riconoscenza verso un Padre che ci ama così come siamo e vuole sempre ricolmarci di doni.
Forse conosciamo poco il Padre perché conosciamo poco Gesù, suo Figlio.
Dalle opere di Gesù possiamo capire come agisce anche il Padre, in comune hanno l’identico Spirito pur essendo Persone distinte. Il Pensiero è unico, come unica è la volontà. Nessuna ispirazione che arriva da Dio è da attribuire alla volontà di una delle tre Persone divine, perché la volontà è la stessa.
La Madonna nel Magnificat ci insegna a ringraziare Dio per tutto quello che ci ha donato, per l’amore che ha per ognuno di noi.
In tutti questi anni avrò scritto centinaia di Catechesi al Vangelo Storico di Gesù e ho molto insistito sull’importanza della devozione meditata alla Beata Vergine Maria. Ella è l’Onnipotente per Grazia in grado di risolvere ogni nostra sofferenza, guarire ogni malattia, liberare dalle grinfie dei diavoli, sciogliere qualsiasi nodo, contrasto, discordia e allontanare ogni tentazione sottile e pericolosa.
La Madonna dopo la sua “dormitio” è stata Assunta in Cielo con il Corpo riunitosi alla sua Anima. È in Cielo alla destra del Figlio Suo e di Dio Padre, e comanda miriadi di schiere angeliche, con un solo accenno del suo sguardo terrorizza tutto l’inferno, con la sua volontà pienamente amorevole e vuole aiutare tutti.
Se non tutti i pensieri che arrivano alla mente sono buoni e moltissimi non vengono da Gesù Cristo, da dove arrivano?
Chiedete ogni giorno la purità della mente, oltre che del cuore e del corpo!
La Madonna dopo il suo glorioso pellegrinaggio terreno, come mai nessun’altra creatura, essendo stata preservata dal peccato e da ogni forma di corruzione, ha meritato il premio eterno con una gloria che neanche tutti gli Angeli, i Patriarchi e i Santi di tutti i tempi riescono a raggiungere.
Questa solennità della sua Assunzione al Cielo in Anima e Corpo, non solo rivela la sua condizione dopo avere lasciato questo mondo, indica a tutti noi che siamo chiamati ad imitare la vita della Vergine Maria per guadagnarci il Cielo.
La sua Assunzione evidenzia in una Creatura la vittoria di Dio sulla morte, una vittoria che ripeteranno anche quanti seguono il Vangelo.
È un’Assunzione che mostra l’importanza della purezza del corpo, del cuore, della mente.
La Madonna era Immacolata dal concepimento, ma nella vita si impegnò attimo dopo attimo per rimanere pienamente aderente al volere di Dio e per praticare le virtù, anche a causa delle persecuzioni che non mancarono a Lei e alla sua Famiglia.
Noi dobbiamo focalizzare l’importanza della purezza di tutta la persona. È vero che si è fragili e si può ricorrere alla Confessione dopo una caduta, ma cade spesso chi prega poco e non ha ancora il controllo della sua volontà.
Non è sufficiente la preghiera per raggiungere la purezza, infatti anche molti di quelli che pregano sono senza discernimento e non sanno cosa fare nella vita e dove orientarsi nei momenti più confusi. Questo riguarda tutte le scelte della loro vita, mentre seguono e ripetono quelle abitudini già consolidate.
Molti cattolici che vanno a Messa ogni giorno e recitano molte preghiere, commettono sempre errori per mancanza di discernimento.
Quindi, non è solo la preghiera a dare la vera svolta nella vita e ad elevare verso il soprannaturale, è determinante la purificazione interiore ed esteriore. È un cammino fatto nella gioia e non nell’abbattimento, nel ringraziamento a Dio e non nella compiacenza personale.
La purificazione costante e precisa ci permette di ricevere molte ispirazioni e c’è un solo modo per capire quando arrivano da Dio, quando arrivano da satana o dalla propria immaginazione perché giocano forte e prevalgono sempre nelle persone più deboli. Anche se pregano molto.
Chiediamo alla Vergine Maria di aiutarci nella purificazione dei sensi interni ed esterni, nel controllo dell’immaginazione e di trasmetterci la sua umiltà, per riconoscere la nostra debolezza e saper reagire con umiltà quando la nostra mente divaga e sceglie la convenienza umana. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.