15/07/2023
Catechesi N. 467
A - In questo brano del Vangelo Gesù chiama tutti a restare vicini a Lui, ma non tutti rispondono con generosità e con disponibilità alla sua chiamata. Gesù chiama tutti alla santità di vita ed è possibile vivere onestamente e autenticamente, tutti hanno la possibilità di mettere in pratica il Vangelo Storico.
B - È tempo di pregare molto e di chiedere con insistenza alla Madonna la pace nel mondo. È in corso una violenta lotta tra il Bene e il male, a livello di spiriti si cerca il predominio e San Michele Arcangelo guida la schiera dei potentissimi ed invincibili Spiriti Celesti. Tutti sono al servizio della Celeste Condottiera, la REGINA VITTORIOSA DEL MONDO, tutti attendono con trepidazione i comandi della Madre di Dio.
C - Nel Vangelo di Luca la presenza di Gesù nella sinagoga viene citata per quattro volte. La presenza di Gesù suscita sempre un confronto, a volte anche duro. Oggi riflettiamo sul primo di questi incontri, nel solenne Prologo dove vengono descritte le accurate ricerche del medico Luca prima di iniziare la stesura del Vangelo.
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa
Lunedì sera ore 20,30 Preghiere di Liberazione
Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Messa di Guarigione e Liberazione
Sabato 22 Luglio ore 16 Messa di Liberazione con Padre Gennaro Fasano
Domenica 23 Luglio ore 16 Messa di Liberazione con Padre Gennaro Fasano
Sabato 2 e Domenica 3 Settembre faremo due giornate di preghiere a Galatro in Provincia di Reggio Calabria da don Roberto nella Parrocchia Maria Santissima della Montagna
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+VANGELO (Mc 3,13-19)
Chiamò a sé quelli che voleva perché stessero con lui.
A - In questo brano del Vangelo Gesù chiama tutti a restare vicini a Lui, ma non tutti rispondono con generosità e con disponibilità alla sua chiamata. Gesù chiama tutti alla santità di vita ed è possibile vivere onestamente e autenticamente, tutti hanno la possibilità di mettere in pratica il Vangelo Storico.
In Dio non c’è parzialità come usa fare sempre l’uomo, l’Altissimo è un Padre che ama tutti indistintamente e crea le creature umane per il Paradiso, ma non tutte le risposte sono idonee per conseguire questo straordinario premio. Il Paradiso è la Grazia di vivere nella piena felicità e nella gloria beata per tutta l’eternità.
Chi si ferma a riflettere un po’ sulla condizione umana e si domanda seriamente cosa c’è dopo questa vita, può arrivare a capire l’infinito premio eterno che aspetta i buoni. Comprende che in questo pellegrinaggio terreno ci si gioca l’eternità beata o disperata, ma già qui in questa vita Gesù dona ai buoni “cento volte tanto e in eredità la vita eterna” (Mt 19,29).
Il brano completo precisa che per ricevere tanta Grazia e poi la felicità eterna bisogna osservare con impegno il Vangelo.
La risposta di Gesù era stata suscitata da una domanda di Pietro, legittima anche se apparentemente sembra frastornato, ma dimostra in realtà la sua convinta donazione alla causa del Vangelo e l’amore verso Gesù: “Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e Ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne otterremo?” (Mt 19,27).
Pietro non seguiva Gesù per avere qualcosa in cambio, non si trova alcun passo nel Vangelo con questo riferimento, la sua disponibilità era piena e per questo aveva lasciato tutto, la famiglia e il lavoro. Voglio evidenziare che Pietro aveva abbandonato le cose mondane per amore di Gesù, si abbandonò totalmente alla volontà del Signore e fu innalzato a una grande santità.
Pietro meritava una risposta rasserenante e ovviamente autentica, la stessa risposta Gesù la rivolge ad ognuno di noi che ci decidiamo per Lui e lasciamo i capricci del mondo, la vanità della vita, l’orgoglio e la superbia.
“Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna”. Quando parla dei familiari intende un amore passionale e superiore a quello che si deve a Dio. Gli Apostoli erano chiamati a lasciare tutto, mentre i laici devono lasciare gli affetti disordinati e perversi e mettere Gesù al centro di tutto.
La differenza che si può intravedere nelle scelte di Gesù arriva dalla risposta dei credenti. Lui già conosce i cuori di tutti, la generosità e decide liberamente di chiamare alcuni e non altri, comunque deve necessariamente fare una selezione per incaricarli a diffondere il suo Vangelo.
“In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da Lui. Ne costituì Dodici -che chiamò Apostoli-, perché stessero con Lui e per mandarli a predicare e con il potere di scacciare i demòni”.
Gesù chiama tutti alla santificazione, sceglie alcuni per lavorare con Lui e per Lui, ma oggi quanti rispondono con piena disponibilità alla sua chiamata?
Gesù non viene meno nell’amare infinitamente tutti noi, non sceglie Lui chi deve salvarsi perché è l’uomo l’arbitro del suo destino eterno. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.
+VANGELO (Mc 3,20-21)
I suoi dicevano: «E' fuori di sé».
B - È tempo di pregare molto e di chiedere con insistenza alla Madonna la pace nel mondo. È in corso una violenta lotta tra il Bene e il male, a livello di spiriti si cerca il predominio e San Michele Arcangelo guida la schiera dei potentissimi ed invincibili Spiriti Celesti. Tutti sono al servizio della Celeste Condottiera, la REGINA VITTORIOSA DEL MONDO, tutti attendono con trepidazione i comandi della Madre di Dio.
I potenti del mondo si illudono di ottenere una vittoria che sarà sicuramente del Cuore di Gesù, con il trionfo del Cuore Immacolato di Maria. Non possono capire né prevedere questo i potenti del Nuovo ordine Mondiale, anzi trovano mezzi e nuovi progetti per islamizzazione l’Europa, ma qualcosa è già sfuggita al loro controllo, l’invasione islamica si sta trasformando in una disfatta per loro, simile a quella di Caporetto del 24 ottobre 1917.
Proprio nell’anno delle apparizioni di Fatima e l’ultima delle sei apparizioni era avvenuta undici giorni prima.
Questo è il tempo di Fatima, si manifesterà anche il segno di Garabandal.
Questo è il tempo per deciderci seriamente per Gesù e pregare molto, ditelo anche ai vostri familiari. Forse qualcuno vi dirà che siete un po’ fissati, non preoccupatevi, lo dicevano anche di Gesù: “È fuori di sé”.
Gesù emanava l’Amore perfetto e solo i buoni potevano comprenderlo, così solo i buoni vi comprenderanno nel vostro apostolato.
È tempo di fare con umiltà apostolato ovunque: invitate tutti alla preghiera e fate riflettere le persone sui segni dei tempi che stiamo vivendo. Il demonio è scatenato e sta cercando di trascinare più anime possibili verso il fuoco eterno. Ha trovato parecchi alleati tra gli illuminati massoni e sta cercando in tutti i modi di eliminare la popolazione. Per noi cristiani di Miracoloso deve essere solo Gesù Cristo è Lui la nostra medicina speciale che guarisce e libera da tutti i mali. Vi chiedo di aumentare ogni giorno la vostra preghiera. Solo con la preghiera si possono modificare gli eventi catastrofici che devono arrivare. Chiediamo al Signore di abbreviare la persecuzione e la tribolazione. Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.
+ VANGELO (Lc 1,1-4; 4,14-21)
Oggi si è compiuta questa Scrittura.
C - Nel Vangelo di Luca la presenza di Gesù nella sinagoga viene citata per quattro volte. La presenza di Gesù suscita sempre un confronto, a volte anche duro. Oggi riflettiamo sul primo di questi incontri, nel solenne Prologo dove vengono descritte le accurate ricerche del medico Luca prima di iniziare la stesura del Vangelo.
Prima di approfondire la discussione conflittuale che avviene nel primo incontro tra Gesù e quelli presenti nella sinagoga, (i quali tentano di uccidere il Signore, non per la mancata spiegazione del brano di Isaia appena letto, ma per l’attribuzione a sé) delle parole contenute: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”, vediamo di comprendere l’inizio del Vangelo di Luca.
Egli si rivolge a Teòfilo, si impegna nelle ricerche e ascolta i testimoni per “… scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo”, quindi, ci sono due teorie sulla dedica del Vangelo: si è pensato a un certo Teòfilo veramente esistito, un eminente cristiano e San Luca utilizza lo stile degli scrittori classici che dedicavano le loro opere a personaggi illustri.
C’è un’altra ipotesi e riguarda il desiderio dell’autore di dedicare il proprio Vangelo a chi ama Dio, Teòfilo significa infatti amante di Dio. Comunque rimane secondario questo aspetto, perché, per la valutazione letteraria del testo, non è importante sapere se il personaggio è esistito veramente o è immaginario.
Si può sicuramente affermare che San Luca ha fondato l’opera letteraria e storica non solo attingendo da San Paolo, ma ha cercato di situare in modo cronologico i fatti narrati. L’Autore non faceva parte dei Dodici e si deve ammirare per il suo impegno nelle ricerche storiografiche.
Ritorno alla prima visita di Gesù alla sinagoga dopo l’inizio della sua vita pubblica. Abbiamo letto il Prologo nel Vangelo di oggi, poi si passa al 4° capitolo per conoscere cosa avviene quando Gesù entra nella sinagoga e applica a sé la profezia di Isaia, vissuto circa 8 secoli prima.
La cosa curiosa è che proprio nella sinagoga, la Casa di preghiera ebraica, viene pronunciata la prima sentenza di morte sul Figlio di Dio.
Da una parte troviamo il coraggio di Gesù quando, dopo avere letto le scritture, si siede come un maestro per spiegarle, e dopo un po’ pronuncia queste pesanti e veritiere parole: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”.
Voglio precisare che il Signore sceglie il rotolo da leggere, non prende il brano previsto dalla liturgia del giorno, proprio perché considera opportuno rivelare finalmente ai suoi compaesani che quanto si diceva di Lui a Cafarnao risulta veritiero, altrimenti tutti l’avrebbero considerato come un impostore, pur conoscendo molto bene la sua bontà e la sua straordinaria umiltà.
Nella sinagoga di Nazareth Gesù compie l’investitura come Messia, rivela a tutti che il contenuto di Isaia 61 riguarda proprio Lui.
Nel testo letto da Gesù troviamo due temi: l’annuncio della liberazione e la predicazione dell’anno di Grazia, il grande giubileo biblico.
Quindi, invece di spiegare il brano, il Signore dice che proprio in quel giorno si è adempiuta la Parola letta. Indica se stesso come il Messia atteso, non dà un commento morale alla Parola, ma afferma che quella Parola si realizza proprio in Lui.
Proprio Lui, il falegname buono e umile conosciuto dai paesani, è il Messia che scioglierà le catene del peccato, sarà la Luce che illuminerà le tenebre, porterà la Verità in un mondo già coperto dalla menzogna.
In Gesù si realizzerà ogni promessa, tutti i Profeti biblici avevano scritto di Lui.
I nazareni, già da tempo pieni di risentimento per le notizie dei miracoli compiuti da Gesù, non contengono più tutta la rabbia invidiosa che li acceca, al tal punto che Lo spingono fuori dalla Sinagoga e cercano di ucciderlo.
Questo è l’inizio della missione di Gesù nel suo paese di adozione. Anche per questo dirà successivamente: “Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua” (Mc 6,4).
Il Vangelo di oggi ci presenta questi fatti e bisogna ammirare la serietà e la competenza di San Luca come storico.
San Luca vuole dimostrare che i fatti che narra non sono favole, come insinuavano velenosamente le voci degli ebrei. Gesù è veramente esistito e tutto quello che scrive nel Vangelo è avvenuto storicamente, sono i testimoni e i luoghi a confermarlo.
Oggi per noi è più facile affermare la divinità di Gesù. Duemila anni fa bisognava provarlo a quanti ascoltavano le prediche degli Apostoli. Erano i miracoli che Dio concedeva tramite Loro, a confermare la divinità di Gesù. «Pietro disse all’uomo storpio fin dalla nascita: “Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel Nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!”.
E, presolo per la mano destra, lo sollevò. Di colpo i suoi piedi e le caviglie si rinvigorirono e balzato in piedi camminava; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio.
Tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio e riconoscevano che era quello che sedeva a chiedere l’elemosina alla porta Bella del tempio ed erano meravigliati e stupiti per quello che gli era accaduto» (At 3,7-10). Buona preghiera a tutti. Sia Lodato Gesù Cristo.