Catechesi N. 463
A - La richiesta fatta da Gesù di ricevere il Battesimo da Giovanni già ci indica che il rito è indispensabile per fare parte della famiglia del Padre. Anche se il Battesimo di Giovanni non era sacramentale, ma di preparazione all’incontro con il Messia, Gesù lascia fare Giovanni ed è contento nel vedere tanta gente che lo riceve perché è un segno di adesione al volere di Dio.
B - In un altro passo Gesù viene indicato dal Battista come l’Agnello di Dio e mentre il Signore si allontanava da quel luogo, alcuni discepoli del Precursore Lo seguirono. Gesù si accorse di loro, si fermò e disse: «“Che cercate”. Gli risposero: “Rabbì (che significa Maestro), dove abiti?» (Giovanni 11,38).
C - Sono molti oggi nel mondo che ripetono ininterrottamente con le parole o mostrano con le opere corrotte: “Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci?”. Si fermano qui, non continuano la frase biblica che afferma: “Io so chi Tu sei: il Santo di Dio!”.
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa
Lunedì sera ore 20,30 Preghiere di Liberazione
Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Messa di Guarigione e Liberazione
Sabato 6 Maggio a partire dalle ore 16 Mille Ave Marie, venti Santi Rosari.
Sabato 13 Maggio Festa della Madonna di Fatima ore 16 Messa di Liberazione
Pellegrinaggio a Lourdes dal 23 al 26 Giugno 2023
Per la diretta su Facebook cliccare sotto.
Per la diretta su YouTube cliccare su Associazione Nostra Signora di Lourdes
Sostieni la nostra O.N.L.U.S" Associazione di Volontariato Nostra Signora di Lourdes - San Luigi Orione"
con il 5 per mille inserisci il nostro CODICE FISCALE 91107280157 nell'apposito riquadro:
" sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale "e ricordati di firmare è semplice, non costa nulla e non è una alternativa all' 8 per mille.
Iscrivetevi al canale YouTube e condividete la nostra pagina Facebook con i vostri amici e mettete mi piace grazie.
Cliccare sotto per ascoltare la Catechesi.
+ VANGELO (Lc 3,15-16.21-22)
Mentre Gesù, ricevuto il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì.
A - La richiesta fatta da Gesù di ricevere il Battesimo da Giovanni già ci indica che il rito è indispensabile per fare parte della famiglia del Padre. Anche se il Battesimo di Giovanni non era sacramentale, ma di preparazione all’incontro con il Messia, Gesù lascia fare Giovanni ed è contento nel vedere tanta gente che lo riceve perché è un segno di adesione al volere di Dio.
A quel tempo il Battesimo indicava l’accettazione di Dio e la conversione personale.
Se si vuole analizzare il Battesimo che riceve Gesù, crea sicuramente imbarazzo almeno nelle persone che Lo seguono con grande Fede, avrà creato grande imbarazzo soprattutto ai discepoli di allora, perché il Signore mostrava la sua divinità con miracoli straordinari, ma rimaneva inspiegabile ai dubbiosi la sua sottomissione a Giovanni.
Quanti facevano apostolato nel Nome di Gesù, ammettevano la verità del suo Battesimo, ma dovevano anche spiegare come poteva considerarsi Figlio di Dio. Gli mancava forse qualcosa per chiedere a Giovanni di ricevere anche Lui il Battesimo insieme alla gente che si recava ad ascoltare le parole del Precursore e si convertivano?
Devo sciogliere questo dubbio che rimane occulto nella mente di milioni di cristiani. Anche tra gli Evangelisti l’episodio viene trattato con estrema delicatezza e San Giovanni non lo riporta nemmeno nel suo Vangelo. Preferisce sorvolare anche perché la teologia che presenta nel Vangelo è molto elevata e spirituale, svela il Signore come vero Dio.
I maliziosi potrebbero pensare ad una inferiorità di Gesù di fronte al Battista, oppure che aveva peccato e richiese il Battesimo per purificarsi. Sono favolette sciocche, sono gli stessi Evangelisti a spiegare perché Gesù volle il Battesimo, il rifiuto di Giovanni Battista perché si considerava inferiore e la risposta di Gesù sulla necessità di compiere questo atto.
Rileggiamo il dialogo:
«In quel tempo Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: “Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?”. Ma Gesù gli disse: “Lascia fare per ora, poiché conviene che così adempiamo ogni giustizia”. Allora Giovanni acconsentì. Appena battezzato, Gesù uscì dall'acqua: ed ecco, si aprirono i Cieli ed Egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di Lui. Ed ecco una voce dal Cielo che disse: «Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto» (Mt 3,13-17).
Questo è il racconto che fa Matteo, con poche parole chiarisce il motivo del battesimo di Gesù e l’inferiorità del Battista.
Gesù adempie la volontà del Padre per eliminare i nostri peccati, per vincere il peccato riscattandoci con la Croce, e non aveva alcun bisogno del Battesimo di Giovanni, però nella sua risposta troviamo il significato che richiama l’Antico Testamento: “Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia”.
Lo aveva utilizzato Isaia, per lui “adempiere ogni giustizia” corrisponde a “preparare la via del Signore e raddrizzare i sentieri” (Is 40,3).
Lo aveva proclamato anche lo stesso Battista, riferendosi al Profeta medesimo (preparare la via del Signore), però Gesù volle predisporre le nostre vie, rimanendo accanto a noi e diventando Lui stesso la Via.
Gesù si presenta con infinita umiltà dinanzi al Battista e vuole compiere la stessa immersione degli altri. Battesimo significa immersione, ed è quello che Gesù compie dal momento in cui decide di scendere nel mondo.
Gesù si immerge completamente nella realtà degli uomini, coglie le contraddizioni, i drammi, le domande, le gioie, i dolori e la morte.
Nelle acque del Giordano Gesù compie il rito che facevano quelli che accettavano la predicazione del Battista che aveva come obiettivo la preparazione della venuta del Messia e proprio il Messia si presenta e si fa conoscere.
Gesù si immerge nelle acque come si immerge dentro questo popolo e prende su di sé le angosce e le sofferenze di tutti.
Nel Battesimo che istituirà Gesù, non ci sarà solo un segno esteriore dell’acqua, questa viene chiamata materia del Sacramento, per mezzo della quale lo stesso Cristo, in forza dello Spirito Santo, ci libererà dal peccato presente in tutti (peccato originale) rialzandoci e eleggendoci a una vita nuova.
Rimane importante considerare il Battesimo di Gesù, non solamente perché è un Sacramento, il primo, è un evento importante che fa da cerniera tra la sua nascita e le fasi gloriose e dolorose della sua vita pubblica. Senza il Battesimo non si entra nella famiglia di Dio e rimane impossibile accedere agli altri Sacramenti.
Per tutti i cristiani il Battesimo è importante riceverlo poco tempo dopo la nascita, al massimo alcune settimane dopo. Sono molteplici i doni che si ricevono nel Battesimo, innanzitutto si diventa una nuova creatura, il Battesimo costituisce la nascita alla vita nuova in Cristo.
Il Battesimo oltre a liberare dal peccato originale, purifica da tutti i peccati e fa del battezzato una “nuova creatura” (2 Cor 5,17), un figlio adottivo di Dio, diventato partecipe della natura divina, quindi membro di Cristo e coerede con Lui, oltre che tempio vivo dello Spirito Santo.
La Santissima Trinità dona al battezzato la Grazia santificante, la Grazia della giustificazione, quindi, le virtù teologali, i doni dello Spirito Santo, gli infonde le virtù morali.
Possiamo dire che l’organismo della vita soprannaturale del cristiano ha la sua radice nel santo Battesimo. Mediante il Battesimo il cristiano partecipa alla Grazia di Cristo, Capo del suo Corpo.
Molti cristiani hanno dimenticato le promesse battesimali e diventano numerosi quelli che si rivolgono alle parrocchie per annullare il loro Battesimo, evidenziando lo stato spirituale imperfetto in cui sono caduti.
Si rifiuta il Battesimo per le scelte di vita opposte al sacro. La pratica della magia occulta, l’ateismo e testimone di Geova accolto nella propria vita, sono due motivi che contrastano fortemente il Battesimo, e la loro richiesta non potrà avere successo perché il Battesimo è un sigillo e non può essere tolto in nessun modo. Buona preghiera a tutti.
. + VANGELO (Marco 1,14-20)
Convertitevi e credete al Vangelo.
B - In un altro passo Gesù viene indicato dal Battista come l’Agnello di Dio e mentre il Signore si allontanava da quel luogo, alcuni discepoli del Precursore Lo seguirono. Gesù si accorse di loro, si fermò e disse: «“Che cercate”. Gli risposero: “Rabbì (che significa Maestro), dove abiti?» (Giovanni 11,38).
Gesù disse loro: “Venite e vedrete”. Andarono e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di Lui.
In questo brano abbiamo letto la risposta di Gesù a quanti volevano conoscerlo. Essi erano convinti, per la rassicurazione del Battista, che si trattava del Figlio di Dio. Erano due discepoli rimasti anonimi, Gesù non aveva un disegno mirato su essi, ma certamente desiderava renderli suoi seguaci e trasmettere la sua Dottrina.
Diverso è l’atteggiamento di Gesù quando incontra uomini che intende trasformare in Apostoli e lo vediamo nel Vangelo di oggi. Dopo l’arresto del Battista, Gesù iniziò la sua predicazione e cominciò a formarsi il gruppo dei Dodici che doveva condividere un’esperienza unica e sconvolgente.
Le prime parole che annunciò il Signore mentre proclamava il Vangelo, furono queste: “Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo”. Un Vangelo ancora sconosciuto a tutti e Gesù percorreva i villaggi e le città per spiegare la nuova Dottrina, chiamava i prescelti per seguirlo da vicino, oltre i molti discepoli che potevano rimanere nelle loro case.
Il Vangelo oggi riporta due parole che non corrispondono alla Bibbia del 1974, la nuova traduzione che viene utilizzata oggi causa amarezza perché alcuni termini non rendono bene il significato delle parole e dei fatti avvenuti. La nuova traduzione della Bibbia cambia seguitemi con venite, e seguirono con andarono dietro.
Come vediamo il verbo che viene eliminato è seguire. Perché questo cavillosa sostituzione? Analizziamo il dato.
Il testo di oggi afferma: “Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini”.
“Venite dietro a me”, significa andare dietro a qualcuno, procedere dopo di lui. Più che la semplice successione, indica il fatto intenzionale e cosciente di tenersi dietro a chi procede, per farsi guidare sulla strada da lui, per non perderlo di vista, o per altri motivi.
Il verbo venire esprime un concetto di avvicinamento materiale, qui invece parliamo della Parola di Dio!
La traduzione del 1974 riportava la parola “seguitemi”, perché Gesù non si riferiva solo ad una vicinanza fisica come tra il Maestro e i discepoli che stanno insieme, né di movimento o spostamento da un luogo ad un altro. Seguitemi intende una corrispondenza dottrinale, cioè, fate come faccio Io, vivete la mia Parola, ascoltate i miei insegnamenti e diffondeteli.
“Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini”.
La seconda storpiatura si trova alla fine del brano. “… e andarono dietro a Lui”. La traduzione che interpreta meglio questi passi invece riportava: “Ed essi Lo seguirono”. Andare dietro non implica di per sé l’accettazione della dottrina del Signore, per esempio Giuda Iscariota andò dietro Gesù, ma non accettò il Vangelo, quindi non fu uno di quelli che seguirono Gesù.
“… e andarono dietro a Lui”, può avere un riferimento più o meno diretto al luogo dove si trova o si colloca idealmente la persona che parla senza accettare la sua dottrina, oppure accettarne una parte come fece Giuda.
Il comando perentorio dato da Gesù ai primi Apostoli, “seguitemi”, non poteva essere improvvisato, essi avevano sentito parlare di Lui, conoscevano i suoi discorsi e Giovanni aveva avuto conferma dal Battista.
“Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti”.
A tutti loro Gesù disse: “Seguitemi” e non “venite dietro a me”, perché il verbo seguire comporta la partecipazione personale ad una dottrina, una idea, una direttrice che insegna qualcuno. In questo caso si tratta di Gesù. Seguire comporta l’uniformarsi alle idee e al comportamento del Signore, significa attenersi ai suoi insegnamenti, procedere in piena sintonia con il Maestro.
Giuda non lo fece e si impiccò, trovando nell’inferno la sua destinazione.
Seguire comporta anche continuare e proseguire le opere di Gesù, non si tratta solo di andare dietro a Lui e poi fare scelte opposte.
Nella traduzione del 1974 è molto bello il termine utilizzato da Gesù: “Seguitemi” e la risposta dei quattro che lasciarono le reti e le famiglie, e Lo “seguirono”. Gesù ha dato il vero inizio alla sua missione con la presenza dei primi quattro Apostoli, fu la svolta della storia dell’uomo e che riguarda ciascuno di noi.
Quando Gesù incontra anime buone e desiderose di seguirlo seriamente e senza dubbi, utilizza questa parola: “Seguitemi”. Buona preghiera a tutti.
+VANGELO (Mc 1,21-28)
Gesù insegnava come uno che ha autorità
C - Sono molti oggi nel mondo che ripetono ininterrottamente con le parole o mostrano con le opere corrotte: “Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci?”. Si fermano qui, non continuano la frase biblica che afferma: “Io so chi Tu sei: il Santo di Dio!”.
Per loro Gesù Cristo è un impedimento alla realizzazione di un piano satanico ma che agli occhi dell’umanità dovrà sembrare buono.
Il Vangelo di ieri informava sulla prima attività di Gesù: chiamò quattro persone per formare la comunità con lui (Mc 1,16-20). Il Vangelo di oggi descrive l’ammirazione della gente dinanzi all’insegnamento di Gesù (Mt 1,21-22) ed il primo miracolo che scaccia un demonio (Mt 1,23-28). Il Vangelo di domani narra la guarigione della suocera di Pietro (Mc 1,29-31), la guarigione di molti malati (Mc 1,32-34) e la preghiera di Gesù in un luogo isolato (Mc 1.35-39). Marco raccoglie questi episodi, che erano stati trasmessi oralmente nelle comunità e li unisce tra di loro come i mattoni di una parete. Nel 70, anno in cui lui scrive, le comunità avevano bisogno di orientamento. Descrivendo come fu l’inizio dell’attività di Gesù, Marco indicava come dovevano fare per annunciare la Buona Novella. Marco fa catechesi, raccontando alle comunità gli avvenimenti della vita di Gesù.
• Gesù insegna con autorità, diversamente da come fanno gli scribi. La prima cosa che la gente percepisce è il modo diverso che Gesù ha di insegnare. Non è tanto il contenuto, bensì il modo di insegnare che impressiona. Per questo suo modo diverso, Gesù crea una coscienza critica nella gente rispetto alle autorità religiose dell’epoca. La gente percepisce, paragona e dice: Insegna con autorità, in modo diverso da come fanno gli scribi. Gli scribi dell’epoca insegnavano citando le autorità. Gesù non cita nessuna autorità, ma parla partendo dalla sua esperienza di Dio e della sua vita. La sua parola ha le radici nel cuore. Sei venuto a rovinarci! In Marco, il primo miracolo è scacciata di un demonio. Gesù combatte ed espelle il potere del male che si impossessa delle persone e le alienava da loro stesse. L’uomo posseduto dal demonio grida: “Io so chi sei tu: tu sei il Santo di Dio!” L’uomo ripeteva l’insegnamento ufficiale che presentava il Messia come “Santo di Dio”, cioè, come un Sommo Sacerdote, o come re, giudice, dottore o generale. Anche oggi, molta gente vive alienata da se stessa, ingannata dal potere dei mezzi di comunicazione, della propaganda del commercio. Ripete ciò che sente dire. Vive schiava del consumismo, oppressa dalle prestazioni del denaro, minacciata dai debitori. Molti pensano che la loro vita non è come dovrebbe essere se non possono comprare ciò che la propaganda annuncia e raccomanda.
• Gesù minaccia lo spirito del male: “Taci ed esci da lui!”Lo spirito scosse l’uomo, gettò un urlo ed uscì da lui. Gesù restituisce le persone a se stesse. Restituisce la coscienza e la libertà. Fa recuperare alla persona il suo perfetto giudizio (cf. Mc 5,15). Non è stato facile allora, non lo è stato ieri, non lo è oggi fare in modo che una persona cominci a pensare ed a agire in modo diverso dall’ideologia ufficiale.
Comanda perfino agli spiriti impuri. I due primi segnali della Buona Novella sono questi: il suo modo diverso di insegnare le cose di Dio, ed il suo potere sugli spiriti impuri. Gesù apre un nuovo cammino affinché la gente raggiunga la purezza. In quel tempo, una persona dichiarata impura non poteva presentarsi davanti a Dio per pregare e per ricevere la benedizione promessa da Dio ad Abramo. Doveva prima purificarsi. Queste e molte altre leggi e norme rendevano difficile la vita della gente ed emarginavano molte persone considerate impure, lontane da Dio. Ora, purificate dal contatto con Gesù, le persone potevano presentarsi davanti a Dio. Era per loro una grande Buona Novella! Buona preghiera a tutti