Achedue

04/03/2023

Catechesi N. 456

A - Gesù dà il comando agli Apostoli di guarire gli infermi, risuscitare i morti, purificare i lebbrosi, scacciare i demoni. Sono poteri che nessuno può darsi da solo, ma può vantarsene falsamente come riescono a farlo molto bene i falsi veggenti.
B - L'evangelista Luca è ricco di dettagli anche storici della Palestina al tempo della nascita di Gesù. Questi riferimenti sono davvero preziosi, in quanto se da un lato fissano la data approssimativa dell'evento, dall'altro lato ci facilita l'identificazione e la immaginazione dei personaggi che governavano e dominavano la Giudea.
C - L’ultima parte della profezia di Isaia lascia alquanto sorpresi se si considera che non tutti gli esseri umani riescono a salvare le loro anime. 
“Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!”, per noi sembra irrealizzabile questa volontà di Dio, rivelata al Profeta.
D - In questa ricca pagina del Vangelo si trovano tanti spunti di meditazione, voglio soffermarmi su tre di essi che ovviamente richiederebbero un approfondimento più ampio, ma che non è possibile in questa Catechesi.
 
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa 
Lunedì sera ore 20,30 Preghiere di Liberazione
Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Messa di Guarigione e Liberazione  
 
Triduo di preghiere con don Marcello Stanzione. Giovedì 9 Marzo ore 20,30 Santa Messa, Venerdì 10 Marzo ore 20,30 Messa di Guarigione, Sabato 11 Marzo alle ore 16 Messa di guarigione  con don Marcello Stanzione in Associazione.  
 
Sabato 11 e domenica 12 Marzo saremo a Roccella Jonica in provincia di Reggio Calabria per fare due giornate di preghiera con Padre Francesco
Pellegrinaggio a Lourdes dal 23 al 26 Giugno 2023
 
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Achelucebe  
+ VANGELO (Mt 9,35-10,1.6-8) 
Vedendo le folle, ne sentì compassione. 
A - Gesù dà il comando agli Apostoli di guarire gli infermi, risuscitare i morti, purificare i lebbrosi, scacciare i demoni. Sono poteri che nessuno può darsi da solo, ma può vantarsene falsamente come riescono a farlo molto bene i falsi veggenti. La caratteristica degli uomini inviati da Gesù è la massima discrezione, non si vantano perché convinti che tutto è un dono di Dio.
L'errore che viene commesso da milioni di credenti, considerando solo gli italiani, è quello di correre dietro a qualsiasi annuncio di apparizioni o di fenomeni, ma non hanno discernimento e non comprendono che forse vanno a gettarsi fra le braccia di satana, presente in quei veggenti che non vengono da Gesù Cristo.
Una caratteristica principale da valutare attentamente è la profezia: ciò che profetizza una persona si realizza se viene da Dio, mentre se è seguace di satana o imbrogliona non si realizzano quelle cose buone annunciate. Le sventure un vero profeta non le dice ai credenti per non terrorizzarli, semmai li invita ad una preghiera più costante e più fiduciosa.
L'errore commesso da molti è di correre dietro agli annunci profetici di millantatori e imbroglioni, molto bravi nell'inganno e nel racimolare denaro. Questi credenti non hanno compreso che solo Gesù è il Buon Pastore e ci conosce a uno a uno con il nostro nome.
È vero che mancando vere guide spirituali il popolo si disperde e corre dietro agli inganni, ma il fedele deve trovare la pace davanti all'Eucaristia, non gli serve conoscere altro che non sia quantomeno assicurato dal Padre spirituale.
La Chiesa oggi purtroppo è ferita gravemente e dobbiamo pregare molto per i suoi bisogni, all'interno ci sono ancora pochi buoni pastori sempre disponibili a curare le ferite spirituali del gregge affidato e di tutti gli altri, pregando per essi ininterrottamente con grande Fede e amore. 
La preghiera fatta in piena comunione con Gesù e sostenuta dall'amore della Madonna ha una potenza straordinaria e ottiene quanto si chiede per sé e gli altri, anche se le persone per cui si prega vivono a migliaia di chilometri distanti.
Possiamo pregare spesso nella giornata per la conversione dei peccatori e qui includete anche i vostri familiari, per la pace nel mondo, per il trionfo di Gesù nella sua Chiesa confusa e smarrita, per gli ammalati, per tutti quelli che soffrono, le famiglie e le coppie in crisi, i giovani così sbandati e senza ideali di vita, per i posseduti e per i vessati.
Per la noia e per provare qualcosa di diverso ci sono giovani pronti a tutto, anche a farsi infettare dal virus HIV per divertirsi sessualmente e liberamente. Alcuni medici intervistati hanno detto "Abbiamo pazienti che volontariamente si sono fatti contagiare da chi era già infettato dal virus".
Nella Chiesa e di conseguenza nel mondo, è quasi completamente assente l'annuncio del Vangelo di Gesù: vogliamo diffonderlo noi a tutti senza vergogna? Parlate di Gesù e della Madonna agli altri, insegnate i valori morali e cosa indicano i Comandamenti, parlate della vita eterna e delle scelte sbagliate che causeranno "pianto e stridore di denti". 
Chiediamo all'Immacolata di renderci veri apostoli Mariani e di parlare con serenità e coraggio a tutti del Vangelo che ci salva! Buona preghiera a tutti.
 
Achefrance 
+ VANGELO (Lc 3,1-6) 
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!  
 
B - L'evangelista Luca è ricco di dettagli anche storici della Palestina al tempo della nascita di Gesù. Questi riferimenti sono davvero preziosi, in quanto se da un lato fissano la data approssimativa dell'evento, dall'altro lato ci facilita l'identificazione e la immaginazione dei personaggi che governavano e dominavano la Giudea. Luca ci presenta le autorità romane e quindi l'imperatore e i suoi più stretti collaboratori, poi i sommi sacerdoti, Anna e Caifa', a capo del tribunale ebraico, il Sinedrio! E a queste due forze l'Evangelista ne aggiunge una terza, che poi sarà quella che inciderà profondamente nella vita di tanti giudei: la Parola di Dio!
Parola che non con violenza, né inganno, ma il suo fascino attrae Giovanni spingendolo ad attraversare tutte le regioni costeggiate dal fiume Giordano perché quella Parola non era solo per lui bensì per molte altre persone. Dio sceglie lui per dare un messaggio a tanti; chi è Giovanni? Nei Vangeli se ne parla abbastanza: sappiamo che era figlio di Zaccaria, un sacerdote ebraico, e di Elisabetta, cugina di Maria; fin dal grembo materno si dice di lui che fu pieno di Spirito Santo e la sua nascita considerata un miracolo dai genitori! Il Signore evidentemente non chiama a caso, prepara i suoi messaggeri!
Qual è il compito che affida a Giovanni? Preparare i cuori della gente ad accogliere la venuta del Suo Figlio, Gesù. Lui cammina tantissimo e a gran voce esorta a cambiar vita, ad aprire gli occhi per vedere la novità che stava per accadere.
Per fare un paragone e calarci in questa circostanza possiamo pensare a cosa facciamo quando aspettiamo un'ospite d'eccellenza! Di solito le mamme puliscono a fondo casa, preparano cibi gustosi e si raccomandano di essere gentili con l'ospite. Almeno così succedeva a casa mia. E Giovanni è inviato da Dio a preparare l'arrivo di Gesù, a far in modo che le case fossero accoglienti; e per questo ospite la casa da allestire a festa è il cuore di ciascuno di noi. Cosa succede infatti, se l'ospite arriva e non siamo pronti? Vi è capitato di avere visite impreviste? Oppure di essere voi stessi ospiti inattesi? Di sicuro c'è disagio in entrambi i casi, si corre ai ripari, nascondendo gli oggetti fuori posto e a volte l'imbarazzo non ci permette di godere a pieno della compagnia. In quest'ottica possiamo inquadrare meglio il compito e il ruolo di questo profeta: allestire la festa, sgombrare il cuore dalla polvere della prepotenza, arroganza, superbia, cattiveria, guardare negli angoli bui per scovare ciò che ci impedisce di accogliere un ospite così unico Gesù. Ospitare Gesù forse può sembrare una cosa da grandi, da persone già sante, però Lui è venuto a cercare proprio tutti, anche chi abita nel deserto; i più piccoli che lo conoscono da poco, ma lo accolgono con piacere.
In questa settimana proviamo ad affidare a Dio tutte le situazioni in cui non ci sentiamo pronti ad ospitare qualcuno accanto a noi. Buona preghiera a tutti.
 
Achecuorebe
 
+ VANGELO (Lc 3,1-6) 
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! 
 
C - L’ultima parte della profezia di Isaia lascia alquanto sorpresi se si considera che non tutti gli esseri umani riescono a salvare le loro anime. 
“Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!”, per noi sembra irrealizzabile questa volontà di Dio, rivelata al Profeta. Però noi non siamo di quelli che orientano la Parola di Dio secondo le proprie voglie e la manipolano con molta sveltezza, noi sappiamo perfettamente che una eventuale manipolazione ci allontanerebbe dall’amicizia con Dio e Lui non avrebbe più fiducia in noi.
E a cosa servirebbero le nostre preghiere se travisassimo le sue Leggi con l’aggravante dell’abitudine di ripetere bugie e ipocrisie?
La citazione di sopra la possiamo spiegare in due modi, secondo la mia riflessione scaturita dalla preghiera che considero umile e devota. 
L’importante è non andare mai contro l’essenza della rivelazione di Dio. 
In “ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!”, da un lato c’è la piena volontà di Dio della rivelazione a tutti del suo piano di salvezza, dall’altro lato effettivamente tutti gli esseri umani vedranno questa salvezza, ma non sarà aperta a tutti, ne godranno eternamente solo i buoni e i puri di cuori.
“Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!”, significa allora, che tutti siamo chiamati alla gloria eterna e tutti conosceremo nell’aldilà l’esistenza dell’eternità e, quindi, del Paradiso e dell’inferno, con il Purgatorio luogo di salvezza, ma transitorio: vi si rimane per quel tempo indispensabile per espiare i peccati non riparati in questa vita. Ma sempre di salvezza eterna si tratta.
Tutti gli uomini sapranno prima o poi dell’esistenza dell’eternità, ma molti saranno nella felicità infinita, altri purtroppo nella dannazione eterna.
Il Vangelo di oggi ci presenta la grande figura di Giovanni Battista, il quale viene a indicare che la salvezza è veramente entrata nel mondo. Lo era duemila anni fa, lo è ancora adesso, perché il vero cristiano deve ascoltare la voce di chi grida ancora che solo in Gesù vi è salvezza.
L’annuncio si può ascoltare nelle omelie, negli incontri dove al centro è la Parola di Dio per adorarla e servirla fedelmente.
Non servono a nulla gli incontri se non c’è la volontà di seguire le Leggi del Signore, sono preghiere sprecate quelle fatte senza amore.
Oggi Giovanni Battista deve diventare ognuno di noi, per annunciare ai familiari, agli amici, ai colleghi, ecc. che Gesù viene per dare senso alla nostra vita, soprattutto degli sfiduciati, di quanti si considerano irrealizzati, dei poveri e dei disoccupati, degli ammalati, di quanti soffrono in qualsiasi modo e non vedono vie d’uscita.
È Gesù Cristo il Salvatore e il Guaritore. Tutto è possibile a chi crede, a chi Lo adora con Fede.
Gesù non viene per tutti come non venne per tutti duemila anni fa a Betlemme per il rifiuto di molti e non per sua scelta. 
Non solo non c’era posto nelle case e Maria e Giuseppe alloggiarono in una stalla, non c’è neanche oggi spazio nel cuore di moltissimi, sono convinti di non avere necessità dell’aiuto di Dio e la domenica diventa una grande festa pagana, allestita per mangiate. 
Molti dedicano ore ogni giorno nella riflessione dei messaggi e delle telefonate che devono fare, se dedicassero metà tempo al Santo Rosario vivrebbero molto meglio.
La domenica si deve contemplare la festa del Signore.
È Dio che viene a visitarci e ci vuole incontrare uno ad uno, ma se il cuore non è libero da tante zavorre, non Lo si incontra! Buona preghiera a tutti.
 
Achecoronagra
 
+ VANGELO (Lc 5,17-26) 
Oggi abbiamo visto cose prodigiose. 
 
D - In questa ricca pagina del Vangelo si trovano tanti spunti di meditazione, voglio soffermarmi su tre di essi che ovviamente richiederebbero un approfondimento più ampio, ma che non è possibile in questa Catechesi, sarà realizzabile quando avremo un salone dove avremo la possibilità di organizzare incontri e Catechesi, conferenze sui temi importanti della nostra Fede.
Ciò che colpisce è principalmente la risolutezza e la convinzione degli amici del paralitico, nel voler portare l’ammalato vicino a Gesù. 
Questo comportamento apparentemente ordinario è invece la prova della Fede in Gesù, infatti ogni cristiano dovrebbe imitare gli amici del paralitico e accompagnare i non credenti da loro conosciuti, davanti al Tabernacolo e al confessionale, dopo avere spiegato a sufficienza la verità sulla Persona di Gesù e i fondamenti della nostra Fede.
Focalizziamo bene il comportamento degli uomini che sfidando tutti calarono dal tetto il paralitico, guardiamolo come esempio.
“Ed ecco, alcuni uomini, portando su un letto un uomo che era paralizzato, cercavano di farlo entrare e di metterlo davanti a Gesù”. Questo deve essere lo spirito dei cristiani che si considerano vicini e amici di Gesù: 
1) devono catechizzare con amore e nella Sana Dottrina gli increduli e i non credenti; 
2) devono fare proprie le resistenze di quanti non pregano, pregando appunto ogni giorno per loro e chiedendo con insistenza a Gesù la loro conversione; 
3) devono presentarli di continuo nella preghiera a Gesù e poi portarli amorevolmente davanti al Tabernacolo e al confessionale.
Facciamo questo, cominciando dai propri familiari.
La comprensione dell’importanza dello stato di Grazia fa scattare una molla interiore che spinge sempre a ricercare il bene degli altri, ad interessarsi della vita spirituale degli altri, anche se con discrezione e prudenza. È un interessamento non indagatore, ma di esortazione a frequentare i Sacramenti e a pregare bene ogni giorno. 
«Vedendo la loro Fede, Gesù disse: “Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati”». Lo stesso dirà ai peccatori che si pentono e cambiano vita.
Abbiamo visto che quando si desidera qualcosa di importante si può ottenere, soprattutto se sono sante richieste fatte a Gesù.
Il secondo spunto che oggi mi incanta è la meraviglia e la considerazione della folla che aveva assistito al miracolo della guarigione del paralitico, di un uomo che era condannato a rimanere sul letto per tutta la vita e chissà da quanti anni non poteva alzarsi e camminare normalmente.
“Abbiamo visto cose prodigiose”. 
Ognuno di noi vede cose prodigiose compiute da Gesù, ogni volta che Lo cerca con umiltà e Fede. Quante persone piene di sofferenze ottengono la guarigione o la liberazione da mali opprimenti? Oppure persone consumate dal dolore e provate da una vita difficile, incontrare il sorriso del Signore e mutare la tristezza in una immensa gioia anche per la speranza ritrovata?
Quanto persone paralizzate dal peccato e dai vizi devastanti, sono rinate a vita nuova perché portate davanti a Dio da amici veri. 
Abbiamo visto e vediamo ogni giorno tantissimi prodigi che Gesù compie prontamente anche qui in Associazione quando si prega con viva Fede. Cose straordinarie e meravigliose avvengono restando vicini al Signore, quando Lui viene messo al centro di tutto. 
I credenti che non ricevono nulla oppure ricevono molto poco, devono chiedersi che posto hanno lasciato a Gesù nella loro vita.
Sono arrivati anche al punto di calarsi dal tetto, abbandonando la superbia della vita e l’orgoglio calandosi nell’umiltà della Fede per incontrare Gesù? 
“Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati”. Il perdono viene donato smisuratamente dai confessori che sono lì come strumenti del Signore, ma quanti oggi credono ancora nella necessità della Confessione e ricevono il Corpo di Cristo in peccato mortale? 
C’è una teoria all’interno della Chiesa che insegna la non necessità di confessare i peccati davanti al confessore e questa è una grandissima eresia. Mai la Chiesa ha insegnato che ci si può rivolgere direttamente a Dio per ottenere il perdono dei peccati mortali.
Mentre altri credenti carichi di Fede, ricorrono alla Confessione periodica per la conoscenza della Sana Dottrina e con atteggiamento umile e pentito, dicono a un uomo i loro peccati. Chi assolve è Gesù Cristo, è Lui che assolve per mezzo del confessore, il quale dice: “E io ti assolvo dai tuoi peccati nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”.
“Oggi abbiamo visto cose prodigiose”. Nella vita di ognuno avvengono di continuo, fate maggiore attenzione agli aiuti che Dio vi manda.
Come terzo spunto valuto la pronta e commovente disponibilità e semplicità di Gesù nel perdonare i peccatori pentiti. Dio non è solo misericordia, come si ripete in questo periodo, altrimenti non sarebbe Dio perché incompleto. È anche giustizia, ma Lui è desideroso di donare ed esercitare esclusivamente la misericordia, è colpa dell’uomo attirarsi la giustizia divina.
Dio è Amore e vuole la salvezza di tutti gli uomini, per questo ci indica l’Immacolata come Madre e Mediatrice ed ottenere Grazie impossibili. Buona preghiera a tutti.
 
 Aaabogio
 
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