Aaapeter

22/01/2023

Catechesi N. 451

A - Su dieci guariti solo uno ritorna a ringraziare Gesù e invece gli altri nove ignorano l'intervento del Signore. Su dieci solo uno si è salvato mentre gli altri nove non hanno ricevuto questa parola di Gesù: "Alzati e va’; la tua Fede ti ha salvato!".
B - Gesù è stato molto chiaro nel precisare che il Regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione. Non si evidenzia in fatti eclatanti, non viene annunciato da qualcuno, non ci sono rivoluzioni internazionali, né avvengono sconvolgimenti di popoli.
C - L'avvertimento che dà Gesù nel Vangelo di oggi è di quelli molto severi, ci anticipa che in questi tempi accadrà qualcosa ancora più grave del diluvio. Quanto avvenuto nel diluvio è poca cosa rispetto all'intervento di Dio che dovrà fermare l'autodistruzione degli uomini per il ricorso alle armi nucleari.
 
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa 
Lunedì sera ore 20,30 Preghiere di Liberazione
Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Messa di Guarigione e Liberazione 
Sabato 28 e Domenica 29 Gennaio saremo a Caserta per le due giornate di preghiera 
Sabato 11 Febbraio ore 16 Messa di Guarigione in onore della Madonna di Lourdes
 
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Aablunbe 
 
+VANGELO  (Lc 17,11-19)
Non si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero.
 
A - Su dieci guariti solo uno ritorna a ringraziare Gesù e invece gli altri nove ignorano l'intervento del Signore. Su dieci solo uno si è salvato mentre gli altri nove non hanno ricevuto questa parola di Gesù: "Alzati e va’; la tua Fede ti ha salvato!".
La guarigione dei dieci lebbrosi risponde a un atto di fiducia verso Gesù, essi non avevano ancora Fede in Lui e Lo conoscevano potente, speravano che avrebbe potuto alleviare le loro pene. Non era ancora una Fede di pieno abbandono e Gesù volle suscitarla in loro con un comando al quale potevano obbedire solo con un atto di fiducia. "Andate a presentarvi ai sacerdoti".
Si andava dai sacerdoti per far constatare la guarigione e fare l'offerta al Tempio. Ora essi erano ancora infermi e solo con un atto di piena fiducia e di obbedienza poterono avviarsi a Gerusalemme. La Fede che voleva suscitare Gesù nei dieci, scaturì solamente da uno ed era pure uno straniero, un samaritano. Non i giudei ringraziarono Gesù, non vollero passare dalla fiducia in Lui alla Fede soprannaturale.
Lo fece solo l'uomo considerato eretico perché samaritano, egli ritornò indietro per ringraziare il Signore e riconoscerlo come Messia. "Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce, e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo".
Il tornare indietro è l'espressione di chi si sente debitore e vuole disobbligarsi, il samaritano cominciò a lodare Dio a gran voce e quando arrivò dinanzi a Gesù si prostrò ai suoi piedi, adorandolo, ringraziandolo per la guarigione ricevuta. Qui scopre la Fede che gli altri nove non l’hanno incontrata. Lui è stato guarito anche nell’anima. 
Solo a lui Gesù dice: "Alzati e va’; la tua Fede ti ha salvato!".
Oggi la nuova lebbra è il peccato mortale e oggi come allora Gesù desidera liberare da questa malattia spirituale tutti i peccatori. È un'illusione tristissima il pensare che solo perché egli può salvarci senza mediatori, lo voglia. Istituendo il sacerdozio egli ha detto a tutti gli uomini: "Andate a presentarvi ai sacerdoti".
Chi non prega e non ricorre all'aiuto dei Sacerdoti, rimane lebbroso nell'anima e continua a peccare senza più provare vergogna. Gridate a Dio per avere misericordia, ma andate con fiducia dai Sacerdoti per ottenerla. 
Quando si è veramente pentiti per profonda convinzione del male fatto e per avere offeso Dio, allora avviene anche a tutti i pentiti che mentre vanno a cercare il Sacerdote, si è già purificati, perché la contrizione perfetta cancella subito il peccato. 
Ma è necessario andare sempre dal Sacerdote perché questa è la condizione posta da Gesù al perdono e perché non si può essere certi della perfetta contrizione. Davanti al Sacerdote si confessano i peccati, con umiltà e vero pentimento per rinascere a vita nuova!  Buona preghiera a tutti.
 
Aaagne
 
+VANGELO (Lc 17,20-25)
Il regno di Dio è in mezzo a voi.
 
B - Gesù è stato molto chiaro nel precisare che il Regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione. Non si evidenzia in fatti eclatanti, non viene annunciato da qualcuno, non ci sono rivoluzioni internazionali, né avvengono sconvolgimenti di popoli.
Il Regno di Dio non si impone con la forza, non esiste la violenza nella Parola di Dio, non si combatte con le armi degli eserciti. 
Nel mondo, ma innanzitutto nei cuori dei credenti, il Regno di Dio si realizza con una soavità invisibile da passare quasi inosservato agli occhi di quasi tutti, spesso anche di molti credenti. Questo Regno si manifesta quando Dio è presente nel cuore del cristiano e questi agisce e parla in modo nuovo, imitando il suo Signore.
Il mondo distratto non comprende il Regno di Dio né lo scorge nei cristiani coerenti, anzi essi vengono guardati con sospetto.
Le buone opere, le maniere educate, le virtù praticate con amore, le parole corrette, il sorriso sincero, sono per i non credenti qualcosa che non afferrano, non comprendono la necessità dell’onestà e puntano molto sull’ipocrisia.
I cristiani invece sono diversi, devono essere diversi da quanti non vogliono accettare il Vangelo Storico. Ed è una lotta quotidiana.
Come quando si è impegnati nel lavoro e dopo tanti sacrifici si riceve lo stipendio e ci si dimentica della fatica, così quando si lavora spiritualmente per costruire qualcosa che è invisibile, c’è da lottare contro l’amor proprio innanzitutto, contro le tentazioni e le cattive compagnie. Anche contro quelle mode immorali e lo stile di vita svampito.
Il Regno di Dio nel cristiano coerente è come un miracolo, un dono immenso, la vera realizzazione di una creatura umana.
E per questo il Regno di Dio è una conquista, giorno dopo giorno, pregando ed impegnandosi nel cammino di Fede, con la consapevolezza che Dio ci dà molte possibilità per vivere come vuole Lui. Non è facile, non si improvvisa, ma quando il credente si decide di vivere nella volontà di Dio, tutto migliora, cambia nella sua esistenza e rinasce a vita nuova.
Oggi Gesù ci avvisa che Egli tornerà nella gloria, è venuto nella Carne una sola volta e non tornerà rivestito di un Corpo mortale, né sarà in Lui presente la fragilità. Verrà con potenza. Nessuno Lo vedrà come duemila anni fa, mentre molti falsi veggenti dicono e diranno di vederlo in un posto e in un altro cercando di ingannare. 
Chi parla così non viene da Dio, cerca di attrarre l’attenzione su di sé e non si cura del Vangelo, non è interessato a lavorare umilmente nella Vigna di Dio che è la Chiesa. Tutti siamo chiamati a fare apostolato, senza cercare di soffocare la Parola di Dio: noi siamo servi alle dipendenze del Creatore.
Dio ci concede adesso e nel futuro molte Grazie proprio perché ci rinneghiamo e ci sforziamo con determinazione di osservare la sua Parola. Il premio che ci concede adesso e in futuro è di gran lunga superiore a quanto si lascia di corrotto e di materiale qui. 
“Chiunque avrà lasciato… per il mio Nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna” (Mt 19,29).
Se si lasciano le opere corrotte per amore di Dio, Egli concede molte Grazie al credente che si rinnega per piacere a Lui.
Gesù opera il suo Regno nell’intimo dei cuori, delle menti e delle anime. 
Il credente trasformato nella mentalità e nell’amore, attesta che Gesù è vivo perché è rinato con la Grazia Divina, e vive nel Regno di Dio. Buona preghiera a tutti.
 
Aaabuone
 
+VANGELO  (Lc 17,26-37)
Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo si manifesterà. 
 
C - L'avvertimento che dà Gesù nel Vangelo di oggi è di quelli molto severi, ci anticipa che in questi tempi accadrà qualcosa ancora più grave del diluvio. Quanto avvenuto nel diluvio è poca cosa rispetto all'intervento di Dio che dovrà fermare l'autodistruzione degli uomini per il ricorso alle armi nucleari. Sarà un intervento a beneficio dell'umanità, ma ne approfitterà per separare i buoni dai cattivi.
"In quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata".
Gesù ricorda il diluvio in questo discorso per far ricordare che quando l'umanità si dimentica di Dio ci sono sempre conseguenze molto dolorose. Nessuno può travisare le sue parole: "Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’Uomo si manifesterà". 
La società di oggi è ritornata pagana come ai tempi di Noè, anche oggi si mangia, si beve, si prende moglie, si prende marito e non si pensa più a Dio. Lo stesso avveniva nei giorni di Lot, "mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano; ma, nel giorno in cui Lot uscì da Sodoma, piovve fuoco e zolfo dal cielo e li fece morire tutti".
Dio non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva, ma se invece il peccatore rifiuta Dio e vive come una bestia cosa potrà fare il Signore?
Dio continua a richiamare il mondo corrotto a ritornare a Lui, è l'ennesimo tentativo di un Padre buono che non vuole vedere i suoi figli distrutti dai vizi e dalle guerre, e senza il ritorno alla preghiera questi milioni di peccatori finiranno per incappare nelle più terribili disgrazie. Gesù anticipa quanto accadrà nel tempo in cui questa società si dimenticherà di Dio e si volgerà verso l'innominato.
Cosa sarà costretto a fare il Padre buono e misericordioso per far ravvedere i suoi figli?
Accadrà quanto è avvenuto già nel diluvio, e non è una profezia condizionata da qualcosa, si avvererà questa tragica parola perché l'umanità non è più in grado di pentirsi e ritornare a condurre una vita onesta, sobria, virtuosa e pura; perché e precipitata in un abisso scuro dove regna il sonno della morte, incapace di sentire e riconoscere la voce di Dio, sedotta dalle sirene incantatrici del mondo, dietro le quali ride beffardo satana.
Le parole di Gesù sono molto precise: "Così accadrà nel giorno in cui il Figlio dell’Uomo si manifesterà". 
Con questo avvertimento Gesù ci mette in guardia, ci avvisa e siamo chiamati a fare una scelta definitiva: continuare a dissipare ogni bene oppure fermarci e ricominciare una vita improntata sul Vangelo. 
Le conseguenze saranno differenti, ovviamente, Gesù le spiega per dare maggiori delucidazioni: "In quella notte, due si troveranno nello stesso letto: l’uno verrà portato via e l’altro lasciato; due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l’una verrà portata via e l’altra lasciata". 
Quindi Gesù tornerà nella gloria, ma non sarà la fine del mondo, non si mostrerà come duemila anni fa, né sarà rivestito di un Corpo mortale perché è il Figlio di Dio Eterno. Nessuno Lo vedrà sulle strade o in piazza, saranno ingannatori quelli che diranno di vederlo, come già succede a migliaia di falsi veggenti in questi tempi. 
Invece quando tra molti Gesù si mostrerà visibilmente a tutti, sarà la fine del mondo, ma è ancora molto lontana, prima dovranno avverarsi molte profezie. Nessuno sa quando verrà Gesù per giudicare il mondo, ma passeranno ancora millenni, nel frattempo questo mondo non potrà perseverare nel male e dovrà subire un fortissimo richiamo, una fortissima purificazione anche nella Chiesa. Noi stiamo vivendo la fine dei tempi, non la fine del mondo. La fine di un tempo in cui satana sarà legato e gettato nello stagno di zolfo e di fuoco e verrà concessa all’umanità un tempo di pace e prosperità.
Gesù nel suo Corpo Glorioso, quando giungerà il tempo della purificazione,   illuminerà l'intelletto di ogni essere umano e si farà riconoscere come Dio; le risposte saranno di accoglienza o di rifiuto, ma sarà l'ultimo appello Divino per rimediare ad una vita corrotta e perversa.
Gesù verrà nello splendore della sua gloria sulle nubi del Cielo per fermare le spaventose guerre e verrà per farsi riconoscere come il vero e unico Dio. "Poiché il Figlio dell'Uomo verrà nella gloria del Padre suo" (Mt 16,27).
Non dimentichiamo la profezia in San Matteo della caduta dal Cielo nel tempo delle guerre: "Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, gli astri cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno sconvolte" (Mt 24,29). 
Noi siamo davvero benedetti per avere scoperto il Regno di Dio, esso è in mezzo a noi, è dentro di noi, lo portiamo nel nostro cuore, nella nostra mente, nel nostro spirito e nella nostra anima e in tutto ciò che facciamo di buono noi mostriamo ai presenti il Regno di Dio: nelle opere che compiamo se presentano la verità, l'amore, la pace, la giustizia, la misericordia, la carità verso tutti, con uno spirito di umiltà.
I falsi cristiani e i tiepidi non riconoscono in essi il Regno di Dio, fingono di vivere in comunione con Gesù, ma Lui non li conosce, perché sono le opere buone a mostrare l'autenticità della persona. Chi vive nella Grazia e nella Verità porta in sé il Regno di Dio, e con Gesù siamo già Regno di Dio, quindi non abbiamo nulla da temere. Ricordiamoci sempre di pregare per la conversione dei peccatori, perché non c’è carità più grande che strappare un nostro fratello dagli artigli di satana, il quale, per un odio implacabile a Dio, vuole trascinare tutti all’inferno.  Buona preghiera a tutti.
 
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Madonna Orione
Madonna di Lourdes San Luigi Orione

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