17/12/2022
Catechesi N. 447
A - La preoccupazione più grande dei cardinali e vescovi, dovrebbe essere la conversione dei peccatori.
Nella Chiesa oggi per molti cardinali e vescovi purtroppo non è così.
B - Nella parabola di oggi Gesù evidenzia il grande amore e la preoccupazione per la perdita di una sola pecorella, che simboleggia la persona umana. Novantanove pecorelle erano in un luogo sicuro, solo una si era smarrita perché non aveva seguito le indicazioni. Staccandosi dalla via già conosciuta per averla percorsa molte volte, era finita abbandonata e si è smarrita.
C - È facilmente riscontrabile quello che dice Gesù, i figli di questo mondo sono più scaltri dei figli della Luce, si tratta però di qualcosa di brutto, lo voglio precisare subito. È una marcia in più disonesta, calcolatrice, corrotta, immorale, senza verità e perversa.
D - La Parola di oggi è una logica conseguenza della parabola dell’amministratore infedele di ieri. Il significato di questa pagina difficile è il buon uso del denaro, e Gesù indica che le ricchezze di per se non sono cattive, tutto dipende dall’utilizzo che se ne fa.
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa
Lunedì sera ore 20,30 Preghiere di Liberazione
Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Messa di Guarigione e Liberazione
Sabato 17 Dicembre Faremo la Messa di Guiarigione con don Marcello Stanzione Presso la Casa Dehoniani a Capiago (Como). Ore 15 Catechesi con don Marcello, ore 16 Santa Messa a seguire Adorazione con preghiere di Guarigione.
Giovedì 22 e Venerdì 23 Dicembre saremo a Toro in Provincia di Campobasso al Convento Santa Maria di Loreto con Padre Armando.
Venerdì 6 Gennaio festa dell'Epifania ore 16 Santa Messa di Guarigione
Sabato 7 Gennaio a partire dalle ore 16 faremo le Mille Ave Marie 20 Santi Rosari
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+ VANGELO (Lc 15,1-10)
Vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte.
A - La preoccupazione più grande dei cardinali e vescovi, dovrebbe essere la conversione dei peccatori.
Nella Chiesa oggi per molti cardinali e vescovi purtroppo non è così.
La mentalità che governa nella Chiesa è quella protestante, è addirittura la spiritualità che guida i pensieri e le opere di moltissimi, cardinali, vescovi e sacerdoti. Questa è la tragedia di molti Consacrati che hanno smarrito il Vangelo Storico e accettano il protestantesimo che elimina la parte più forte della predicazione di Gesù.
Dove porta questa mentalità protestante nella Chiesa Cattolica lo abbiamo letto in questi giorni, sono gli scandali pubblicati dai due libri che sono usciti nei mesi scorsi e che non vogliono danneggiare la Chiesa, ma far conoscere le opere corrotte di numerosi Prelati che non alzano più gli occhi verso il Cielo.
I loro cuori sono impregnati di bramosia di potere e di denaro, di benessere e sensualità, da renderli meno uomini e senza Dio.
La Chiesa rimane sempre Santa e Madre, ma non può ancora avere tra i responsabili queste personalità, perché le loro scelte, i provvedimenti, i favori che elargiscono, escludono totalmente Dio e non si preoccupano più del Giudizio di Dio.
Essi non credono più nel peccato e ogni opera disonesta viene giustificata!
Non pensano più all’inferno, al contrario lo negano per tranquillizzare la coscienza e cercano con tutte le forze di bloccare e umiliare i Sacerdoti che ancora credono e si sacrificano 24 ore al giorno per servire la Chiesa di Cristo, per osservare il Vangelo Storico, nel dare la vita per la salvezza dei peccatori.
“Io vi dico: così vi sarà gioia nel Cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione”.
Questa è la vera gioia del Signore. Oggi nella Chiesa pochi si preoccupano della salvezza dei peccatori, ma chi sono i veri grandi peccatori?
Leggendo le anticipazioni dei due libri che svelano il vero volto di alcuni Prelati corrotti, quelli che si coprono con il tradizionalismo o con lo sfoggio di abiti sacri costosissimi, si rimane davvero stupefatti e si prova vergogna per loro. Non è questa la Chiesa che vuole Gesù Cristo.
Se leggi che la Curia romana è proprietaria di beni immobili per 4 miliardi di euro, affittando molti appartamenti lussuosi per 100 euro l’anno ad amici e personaggi pubblici o concedendo gratuitamente un centinaio di palazzi antichi sempre ad amici di cardinali, comprendi che la Chiesa necessita urgentemente di una purificazione per arrivare alla risurrezione.
Gli uomini che hanno ridotto la Santa Chiesa come un luogo di business, che abitano in Vaticano in appartamenti enormi il più piccolo è di 350 metri quadrati fino a 700 e senza pagare l’affitto, che si sono ridotti a fare solo commercio nella Casa di Dio, quale testimonianza danno ai credenti e al mondo intero?
Anche oggi prendo dalle rivelazioni di Gesù a Luisa Piccarreta la risposta a quello che stiamo assistendo in questi giorni. Sono rivelazioni che Gesù ha dato alla mistica circa settant’anni fa, ma sembrano riferite in questi giorni…
«Roma è piena di colpe e di nefandezze, commesse dai secolari e dai Religiosi. Perversità e trame dei nemici della Chiesa.
“…Il benedetto Gesù mi ha trasportata in una città, dove erano tante le colpe che si commettevano, che usciva come una nebbia densissima, puzzolente, che s’innalzava verso il cielo. Dal cielo scendeva un’altra nebbia folta e dentro vi stavano condensati tanti castighi, che pareva che fossero bastanti a sterminare questa città, onde io ho detto: “Signore, dove ci troviamo? Che parti sono queste?”
E Lui: “Qui è Roma, dove sono tante le nefandezze che si commettono, non solo dai secolari, ma anche dai Religiosi, che meritano che questa nebbia li finisca di accecare, meritandosi il loro sterminio”.
In un istante ho visto il macello che ne succedeva, e pareva che il Vaticano ricevesse parte delle scosse. Non erano risparmiati neppure i Sacerdoti. Perciò tutta costernata ho detto: “Mio Signore, risparmia la tua prediletta città, tanti Ministri tuoi, il Papa. Oh, quanto volentieri ti offro me stessa a soffrire i loro tormenti, purché li risparmi”. (Vol. 4°, 10-10-1900)
Lo stato tristissimo della Chiesa e dei Sacerdoti.
…In un batter d’occhio ho visto le tante miserie umane, l’avvilimento e spogliamento della Chiesa, lo stesso degrado dei Sacerdoti, che invece di essere luce per i popoli, sono tenebre. Onde tutta amareggiata da questa vista ho detto: “Santissimo Iddio, date la pace alla Chiesa, fatele restituire ciò che le hanno tolto, non permettete che i cattivi ridano alle spalle dei buoni”. E mentre ciò dicevo le Divine Persone hanno detto: “Sono arcani di Dio incomprensibili”. (Vol. 4°, 13-11-1900)
Roma, quanti peccati! Macchinazioni dei nemici della Chiesa, ecco i castighi.
…Questa mattina il mio adorabile Gesù è venuto e mi ha trasportata fuori di me stessa. Mi pareva che fosse Roma. Quanti spettacoli si vedevano in tutte le classi di persone! Fin nel Vaticano si vedevano cose che facevano ribrezzo. Che dire poi dei nemici della Chiesa?
Come si rodono di rabbia contro di essa, quante stragi vanno macchinando, ma non possono effettuarle perché Nostro Signore li tiene come legati ancora. Ma quello che più mi ha fatto spavento è che vedevo il mio amore Gesù quasi in atto di dar loro la libertà.
Chi può dire quanto sono rimasta costernata? Onde, vedendo Gesù la mia costernazione mi ha detto: “Figlia, sono assolutamente necessari i castighi. In tutte le classi è entrato il marciume e la cancrena, quindi è necessario il ferro e il fuoco per fare che non periscano tutti; perciò questa è l’ultima volta che ti dico di conformarti al mio Volere, ed Io ti prometto di risparmiare in parte”. (Vol. 4°, 22-03-1901)». Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Lc 15,1-10)
Vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte.
B - Nella parabola di oggi Gesù evidenzia il grande amore e la preoccupazione per la perdita di una sola pecorella, che simboleggia la persona umana. Novantanove pecorelle erano in un luogo sicuro, solo una si era smarrita perché non aveva seguito le indicazioni. Staccandosi dalla via già conosciuta per averla percorsa molte volte, era finita abbandonata e si è smarrita.
Lo stesso avviene all’anima che si lascia ingannare da prospettive seducenti che arrivano dal mondo e che agitano pensieri non umili e carichi di smanie compulsive. Sono pensieri che fanno uscire dal proprio mondo, dalla realtà in cui si vive per sperimentare sensazioni appaganti, ma che sono illusorie.
La compulsione in una persona non è ad essa sconosciuta, spesso la crea volontariamente e anche per poco tempo, al fine di calmare le insoddisfazioni personali e le depressioni che caratterizzano una vita vissuta male, con gli occhi puntati sulle opere degli altri piuttosto che al controllo interiore.
La compulsione è un impulso volontario a compiere determinate azioni, con il fine di placare, seppur momentaneamente, l’ansia generata dal contenuto ego distonico delle ossessioni. Ego distonico indica un comportamento o idea che non sia in armonia con i bisogni dell’Io, o specificatamente coerente con l’immagine e la percezione di sé che ha il soggetto.
Una persona può attuare un determinato comportamento o avere determinati pensieri, senza trovare un’armonia con i bisogni segreti del proprio Io, non riesce a trovare un appagamento perché ha una diversa percezione di sé.
La vita psichica di molte persone è influenzata da tanti pensieri incoerenti, da comportamenti irrazionali e da manie che vengono considerati normali perché la persona non ha incontrato Gesù Cristo. Non ha gli elementi indispensabili per evitare tutto questo che la psicologia indica come compulsione.
L’insistenza di determinati pensieri dominano la vita di una persona e se non è abituata a pregare con Fede, rimane sempre schiacciata.
Questi pensieri insistenti che poi si traducono in azioni immorali, in opere disoneste, all’utilizzo esagerato di alcool e droghe, in giudizi gravi, fino ad arrivare a commettere adulterio o a fare sesso cambiando partner spesso, li indico come ossessione. La fissazione diventa una malattia quando la persona perde il controllo di sé, per agire in opposizione al Vangelo e ai Comandamenti.
L’idea fissa che si ritrovano molti, non sempre arriva da satana, tanto che lui in molti casi potrebbe lamentarsi e dire che non c’entra nulla con l’agire di tanti peccatori. Sicuramente satana è soddisfatto dei peccati e dal traviamento della pecorella che prende un percorso diverso dal Vangelo per cercare quello che piace di più, senza sapere dove si dirige.
La società di oggi è ricoperta da una coltre di modernità senza Gesù Cristo, tutti i mezzi di comunicazione subdolamente lasciano credere che si può vivere senza Dio, senza la presenza soprannaturale dell’Essere che ha dato origine a tutto. Che controlla tutto.
Qualche genio potrebbe lamentarsi che avvengono i terremoti e tante disgrazie nel mondo, ma non ha la maturità per comprendere che l’uomo è libero di agire e i potenti utilizzano la loro libertà per raggiungere il dominio nel mondo per mezzo delle guerre, e che la terra da sempre è stata scossa dall’energia che si sprigiona all’interno della crosta terrestre alcune volte provocate anche dall’uomo.
Oggi ci sono teorie valide su qualche causa del terremoto, supportate da molti elementi che indicano almeno nel Texas una provocazione per il riversamento sotterraneo delle acque reflue generate durante l’estrazione di petrolio e gas. Alcune zone del Texas e dell’Oklahoma hanno raggiunto un livello di pericolosità simile alla California.
In Italia il discorso è diverso e sorprendono molto le migliaia di scosse in pochi giorni, soprattutto nell’Abruzzo.
Nel 2016 quattordici Chiese sono state distrutte a Norcia e i movimenti tellurici registrati in tutta quella zona sono molto strani, suscitano apprensione soprattutto tra i sismologi. Ancora le persone stanno aspettando l’aiuto del Governo che sembra infischiarsene dei loro lamenti; preghiamo tanto per loro. Eppure, neanche il terremoto frena quelle persone che non hanno pace e vogliono vivere con soddisfatta imprudenza e in modo avventato.
La tristezza della vita confusa e dissipata è segnata sul viso di molti, i loro cuori sono oppressi dalle preoccupazioni e dalle frustrazioni, ma rimangono nelle posizioni dove non c’è lo Spirito Santo. Sono infelici perché lontani da Gesù e non comprendono che la conversione comporta anche una gioia interiore impagabile.
Occorre rientrare in sé e porsi domande sincere per conoscersi e decidersi ad incontrare il Signore della vera vita e della vera pace.
Gesù continua a chiamare alla conversione i peccatori, ma l’uomo di oggi con difficoltà avverte la profonda necessità di convertirsi. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Lc 16,1-8)
I figli di questo mondo verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.
C - È facilmente riscontrabile quello che dice Gesù, i figli di questo mondo sono più scaltri dei figli della Luce, si tratta però di qualcosa di brutto, lo voglio precisare subito. È una marcia in più disonesta, calcolatrice, corrotta, immorale, senza verità e perversa.
Non voglio affatto condannare i figli di questo mondo lontani da Gesù, al contrario desidero ardentemente la loro conversione.
Purtroppo è una inconfutabile realtà e si nota continuamente. Quelli che sono più vicini ai diavoli hanno una lucidità più acuta, quasi un doppio pensiero, non solamente perché tale è veramente, ma è doppio anche per la capacità di pensare una cosa e dirne un’altra, l’opposto. Come un doppio motorino sempre attivo e non si ferma.
Un doppio tragico pensiero. Questo l’ho compreso pregando davanti al Tabernacolo.
Anche i buoni sono in grado di riflettere velocemente, ma non pensano di attuare uno stile di vita falso, essi sono maggiormente trasparenti e semplici. Invece dove è assente la semplicità c’è sempre una certa dipendenza dalle negatività sataniche e la preghiera del Santo Rosario deve recitarsi con maggiore frequenza.
I buoni si sforzano di cambiare vita e Gesù li benedice, si impegnano e compiono qualcosa in più per migliorarsi, quindi stanno maggiormente attenti a non dire falsità e a non commettere peccati intenzionali. Peccano per debolezza la maggior parte, ma sono credenti che si confessano e ricominciano una nuova vita con l’impegno di lottare le loro debolezze.
I figli di questo mondo pensano quasi sempre come fare per ingannare gli altri, cosa fare per trarre profitto in qualsiasi circostanza.
Gli amici autentici li riconosci nel bisogno, in questa necessità i buoni intuiscono tutto, conoscono quelli che li amano senza temere nulla.
La condizione dei lontani da Dio è drammatica, essi si trovano privi di Luce, ma presumono di stare dalla parte della verità e di essere perfetti. Pensate ai testimoni di Geova o a quanti appartengono alle sètte sataniche. Tutti loro sono convinti di fare tutto bene e che le loro opere sono quelle vere.
I figli di questo mondo non conoscono la verità e la gioia, sono sempre ottenebrati dall’oscurità e tutto è sbagliato nella loro vita.
Gesù oggi dice che “il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza”. Non loda la disonestà dell’amministratore, ma il suo modo di gestire la sua vita, l’acutezza maligna di ottenere molto denaro organizzando una grande truffa. La sua perspicacia mette in evidenza Gesù, ma condanna il suo operare.
La furbizia dell’amministratore disonesto appartiene esclusivamente ai figli di questo mondo.
Anche oggi leggiamo una rivelazione di Gesù a Luisa Piccarreta, precisamente del 1904 e la sintesi del contenuto afferma questo: “Sconvolgimenti che dovrà soffrire la Chiesa prima del suo trionfo”.
«…In un lampo ho visto tutta la Chiesa, le guerre che devono subire tra loro i Religiosi e che devono ricevere dagli altri; le guerre tra le società; pareva un parapiglia generale. Pareva pure che il Santo Padre (San Pio X) doveva servirsi di pochissime persone Religiose, tanto per ridurre nel buon ordine lo stato della Chiesa, i Sacerdoti ed altri, quanto per la società in questo stato di sconvolgimenti.
Ora, mentre ciò vedevo, il benedetto Gesù mi ha detto: “Credi tu che il trionfo della Chiesa sia lontano?”.
Ed io: “Certo, chi deve vedere rimettere l’ordine a tante cose scompigliate?”.
E Lui: “Anzi, ti dico che è vicino, è uno scontro che deve succedere, ma forte, e perciò lo permetterò tutto insieme, tra i Religiosi e i secolari, per abbreviare il tempo. Ed in questo brutto scontro di scompiglio forte succederà lo scontro buono e ordinato; però, in uno stato di mortificazione tale che gli uomini si vedranno perduti, darò loro tanta Grazia e lume da conoscere il male e abbracciare la Verità, facendoti soffrire anche per questo scopo.
Se con tutto ciò non mi daranno retta, allora ti porterò in Cielo e le cose saranno ancor più gravi e andranno un po’ più per le lunghe per il desiderato trionfo”. (Vol. 6°, 15-08-1904)». Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Lc 16,9-15)
Se non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera?
D - La Parola di oggi è una logica conseguenza della parabola dell’amministratore infedele di ieri. Il significato di questa pagina difficile è il buon uso del denaro, e Gesù indica che le ricchezze di per se non sono cattive, tutto dipende dall’utilizzo che se ne fa.
Quando Gesù indica che si deve servire un solo padrone e che Mammona si oppone a Lui, dice che l’avidità del denaro è dannoso.
Gesù indica la via migliore nell’uso dei beni che ci vengono affidati, ci esorta alla fedeltà nell’uso dei beni, perché averne molti non lascia la libertà di sperperarli: “Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto”.
Solo chi conosce la fatica del lavoro, dà al denaro la giusta importanza e lo utilizza con intelligenza e prudenza. Diverso è il comportamento di quanti si ritrovano con molto denaro per il benessere garantito dai genitori o da una provenienza lecita, ma facile, come può essere un’attività ben avviata o diversi stipendi familiari.
Oggi solo i poveri e quanti vivono con pochi soldi conoscono la preziosità del denaro, riflettono molto sulla migliore utilità e finalità di quanto posseggono. Hanno riflettuto molto sulla provenienza di quella che per loro è una ricchezza anche se posseggono poco. Donazione che può arrivare da parenti o dalle Associazioni Cattoliche.
I poveri hanno già compreso la preziosità del poco denaro che hanno, sono i benestanti e i ricchi a dover riflettere molto sul denaro che deve essere considerato come dono di Dio, anche se è stato guadagnato con fatica e sacrifici, ma è sempre un dono di Dio. Lui ha permesso quel benessere anche per i talenti e il sacrificio di quelle persone.
Di nostro non abbiamo nulla, tutto è dono di Dio.
La Parola ci invita a considerare con attenzione il denaro e di utilizzarlo con discernimento, evitando lo spreco: moltissime persone non hanno neanche il cibo per vivere. È vero che ognuno lo utilizza liberamente, ma perché sprecarlo per quelle cose che attraggono per poco tempo e poi non si utilizzano più?
L’insegnamento di Gesù di oggi riguarda anche il molto denaro che è sempre “sporco”, anche se guadagnato onestamente, ma il Signore intende grandi capitali economici e non il benessere che arriva da due o più stipendi familiari.
Gesù indica come disonesta la ricchezza che non si preoccupa dei poveri, non ha la capacità di pensare alle miserie degli altri e l’unica preoccupazione è il divertimento. Questa è la ricchezza disonesta perché è egoista, non vede i bisogni dei poveri e brama di ottenere altro denaro, anche utilizzando scelte scorrette.
I ricchi cercano sempre altro denaro, ma per farne cosa? Non sono sufficienti i beni che posseggono?
Senza Dio sono sempre vuoti e qualcosa deve colmare la loro tristezza che sale dallo sterno e fa provare brividi di morte.
Anche se posseggono molte ricchezze! Buona preghiera a tutti.