Aacheduebell

15/10/2022

Catechesi N. 438

A - San Luca nel suo Vangelo racconta che Gesù era diretto verso Gerusalemme, e qualche chilometro prima della città si fermò a riposare in casa di alcuni amici nel piccolo villaggio di Betania.
B - Gesù spiega agli Apostoli che la preghiera è importante quando viene fatta bene. Non si prega per assolvere un obbligo o per paura o per scaramanzia. Gesù spiega che la preghiera è questione del cuore, si prega con amore e per amore di Dio.
La componente principale della preghiera è l'amore, ma non si può amare il Signore se non si conosce profondamente!
C - Da pochi giorni abbiamo festeggiato la Madonna di Pompei. È una solennità imponente, è un giorno di profonda devozione anche nei paesi circostanti il Santuario che considero il più mariano del mondo. Anche se non ci sono state apparizioni a veggenti come a La Salette, Lourdes e Fatima, la Madonna apparve a molti ammalati che recitavano la potentissima Novena alla Regina delle Vittorie di Pompei.
D - La vita di Frate Francesco dopo la sua conversione è toccante, non lascia indifferente neanche un ateo per la radicalità che seppe vivere e con un coraggio poco conosciuto dagli uomini. Incontrato Gesù Crocifisso a San Damiano vicino Assisi, contemplando le piaghe e la dolcezza del Signore, sentì chiaramente la voce dell'Altissimo che Lo invitava a riparare la sua casa.
 
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa 
Lunedì sera ore 20,30 Preghiere di Liberazione
Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Messa di Guarigione e Liberazione 
Domenica 16 Ottobre ore 16 Santa Messa di Guarigione in onore alla Madonna di Fatima
Sabato 22 e Domenica 23 Ottobre faremo due giornate di preghiera a Toro in Provincia di Campobasso nella Chiesa Santa Maria di Loreto. 
 
Per la diretta su Facebook cliccare sotto. 
Per la diretta su YouTube  cliccare su Associazione Nostra Signora di Lourdes  
Sostieni la nostra O.N.L.U.S" Associazione di Volontariato Nostra Signora di Lourdes - San Luigi Orione"   
con il 5 per mille inserisci il nostro CODICE FISCALE 91107280157 nell'apposito riquadro:  
" sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale "e ricordati di firmare è semplice, non costa nulla e non è una alternativa all' 8 per mille. 
Iscrivetevi al canale YouTube e condividete la nostra pagina Facebook con i vostri amici e mettete mi piace grazie.   
Cliccare sotto per ascoltare la Catechesi     
 
Aachegesa 
 
+VANGELO   (Lc 10,38-42)
Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.
 
A - San Luca nel suo Vangelo racconta che Gesù era diretto verso Gerusalemme, e qualche chilometro prima della città si fermò a riposare in casa di alcuni amici nel piccolo villaggio di Betania. Questo nome ci è familiare, sappiamo che si sono svolti episodi molto importanti e che qui il Signore risuscitò il fratello di Marta e Maria Maddalena, Lazzaro.
Erano tre fratelli per i quali Gesù manifestava una particolare predilezione, come si può costatare in altri passi del Vangelo.
Gesù li amava particolarmente e si trovava a proprio agio nella loro casa, circondato da amici. Gesù è contento di chi Lo ama. 
Per lungo tempo si è considerata Marta simbolo e immagine della vita attiva, così come Maria della vita contemplativa. 
Noi dobbiamo cercare di fondere questi due modi di vivere il Vangelo ed è facile. 
Non si può fare a meno di essere attivi durante la giornata, chi per il lavoro esterno e altri per i lavori nelle loro case, ma in ogni istante si può rimanere legati spiritualmente a Gesù, offrendo a Lui le fatiche grandi e piccole, comunque tutto quello che si compie.
Inoltre, durante la giornata si hanno centinaia di occasioni per elevare la mente e il cuore verso il Cielo e ripetere atti di amore a Gesù, alla Madonna e ai Santi, senza dimenticare assolutamente il Padre, poco adorato e la preghiera dedicata a Lui, il Padre Nostro, viene recitata frettolosamente. 
Questi atti di amore o giaculatorie a Gesù e alla Madonna sono determinanti per tenere accesa la fiammella spirituale dell’anima, è una fiamma di amore che permette di rimanere in comunione con Gesù e la Vergine Santa e la persona, pur continuando a compiere lavori materiali o impegnata intellettualmente, dimora nei Loro Sacratissimi Cuori.
Non c’è più il modo di Marta che lavorava anche se per preparare buon cibo a Gesù, non c’è il modo di Maria Maddalena che rimaneva estasiata ai piedi del Signore e Lo adorava. Noi possiamo essere attivi mentre contempliamo con l’anima Dio, ed essere contemplativi mentre, oltre all’adorazione di Dio, facciamo intensamente delle preghiere che infiammano il cuore.
Nell’esistenza del cristiano non possono esserci due vite parallele, da una parte, la vita cosiddetta “spirituale”, coi suoi valori e le sue esigenze; e dall’altra, la vita cosiddetta “secolare”, ossia la vita di famiglia, di lavoro, dei rapporti sociali, dell’impegno politico e della cultura.
Tutti i vari campi della vita laicale rientrano nel disegno di Dio, che li vuole come “luogo storico” del rivelarsi e del realizzarsi della carità di Gesù a gloria del Padre e a servizio dei fratelli.
Ogni attività, ogni situazione, ogni impegno concreto, sono occasioni provvidenziali per un continuo esercizio della Fede, della Speranza e della Carità.
Questo riguarda la competenza e la solidarietà nel lavoro, l’amore, la dedizione nella famiglia e nell’educazione dei figli, il servizio sociale e politico, la proposta della verità nell’ambito della cultura. Buona preghiera a tutti.
 
Aduearchibe 
 
+VANGELO     (Lc 11,1-4)
Signore, insegnaci a pregare.
 
B - Gesù spiega agli Apostoli che la preghiera è importante quando viene fatta bene. Non si prega per assolvere un obbligo o per paura o per scaramanzia. Gesù spiega che la preghiera è questione del cuore, si prega con amore e per amore di Dio.
La componente principale della preghiera è l'amore, ma non si può amare il Signore se non si conosce profondamente!
Risulta indispensabile innanzitutto conoscere Gesù attraverso il Vangelo Storico, contemporaneamente alla conoscenza si chiede a Lui il suo Amore, la capacità di amare tutti. Per riempirci di Lui dobbiamo chiaramente svuotarci dello spirito umano, ecco la grande importanza delle penitenze e delle rinunce.
Non è sufficiente la richiesta di amare Gesù e tutti gli altri per arrivare al vero amore, si tratta di un percorso costante e piacevole, perché è molto bello impadronirsi della propria volontà e determinare le proprie azioni.
Sono sventurati quelli che rimangono schiavi dei vizi e degli istinti, incapaci di resistere alle tentazioni e di orientare la vita verso il vero Bene.
Per imparare a pregare necessita innanzitutto il desiderio, la volontà diretta a dedicare tempo e amore a Gesù. Purtroppo, quando tutto va bene non c'è spazio per Dio nella propria vita perché gli interessi sono tanti e altri, la preghiera vera e fiduciosa non si tiene in considerazione. Gli impegni piacevoli e l'andamento favorevole della vita non fanno più ricordare l'esistenza di Dio. Salvo rari casi questo è quanto avviene oggi, non si prega bene se non c'è vera necessità. Cosa fa Gesù dinanzi a tutti i credenti che oziano in mille cose, ma non si interessano del Cielo e della loro anima? Li attende…
Però non ci si può rallegrare di questa attesa del Signore anche se consola e non fa abbattere, ma il fatto che deve rattristare è che la lontananza dalla preghiera, non solo fa perdere moltissime Grazie, inoltre non favorisce la protezione di Dio e i pericoli della vita si moltiplicano ogni giorno. Può succedere di tutto senza la protezione dello Spirito Santo.
Nessun credente che prega poco e male o non si interessa di Dio, può recriminare quando incontra la malattia o altre sofferenze!
Gesù attende perché è misericordioso, questa è una verità evangelica e ci consola, però viene annullata questa sua prerogativa quando l'uomo ne abusa o continua a condurre una vita immorale in dispetto alla Legge di Dio. Il credente conosce i Comandamenti ed è consapevole delle sue trasgressioni.
Per imparare a pregare deve formarsi interiormente il desiderio di lodare, adorare e ringraziare Dio per tutto ciò che ci ha donato, a cominciare dalla vita. Quindi, la preghiera non nasce per chiedere Grazie, ma per ringraziare Gesù, riconoscendolo Dio e il nostro vero Amore.
Con questa consapevolezza si può chiedere a Lui tutto ciò che è conveniente per l'anima e per la propria vita.
La preghiera non è buona se manca l'amore a Dio, non è buona se è orgogliosa ed egoista, non è buona se è recitata frettolosamente o meccanicamente. L'umiltà deve presiedere nella preghiera, la consapevolezza delle nostre miserie e dell'Onnipotenza di Dio. Solo così gradualmente la Fede si rafforza e questa componente la rende ancora più efficace.
Lo dice Gesù: "In verità vi dico: se avrete Fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile" (Mt 17,20). È sufficiente un po’ di Fede per ottenere quanto chiediamo, una Fede sicura e fiduciosa delle parole del Vangelo.
Possiamo pregare in qualsiasi circostanza, anche il sorriso espresso con amore diventa preghiera, il lavoro svolto con impegno e per amore di Gesù. Tutto può diventare preghiera, anche la pazienza dinanzi ai disturbatori.
La preghiera deve anche riparare tutte le bestemmie che giornalmente si dicono nel mondo, anche se molti sono ignari della gravità di questo e non se ne preoccupano, essi aprono le porte del cuore ai diavoli e questi possono anche possedere la persona. La bestemmia è la preghiera di satana.
Per noi la preghiera deve diventare vita, in ogni istante dobbiamo amare e perdonare tutti: la vera preghiera è la nostra vita! Buona preghiera a tutti.
 
Aachemonti1
 
+VANGELO    (Lc 11,5-13)
Chiedete e vi sarà dato.
 
C - Da pochi giorni abbiamo festeggiato la Madonna di Pompei. È una solennità imponente, è un giorno di profonda devozione anche nei paesi circostanti il Santuario che considero il più mariano del mondo. Anche se non ci sono state apparizioni a veggenti come a La Salette, Lourdes e Fatima, la Madonna apparve a molti ammalati che recitavano la potentissima Novena alla Regina delle Vittorie di Pompei.
In quelle brevi apparizioni la Madonna non diceva nulla o annunciava la guarigione miracolosa. Interventi necessari per diffondere una capillare devozione al Santo Rosario in tutto il mondo. Durò qualche anno il ripetersi di queste apparizioni fugaci e annunciatrici di grandi miracoli.
Chi era l'uomo chiamato dalla Madre di Dio a far nascere dal nulla quel sontuoso e meraviglioso Santuario nella valle di Pompei, deserta e distrutta per l'eruzione del 79 d. C.? Forse un Santo? Un uomo pio che amava la Madonna? 
La Beata Vergine chiamò alla conversione un satanista, era un avvocato provato dalla vita e resistente a Dio. Ma si convertì.
Bartolo Longo sviluppò il suo anticlericalismo nel periodo universitario, soprattutto leggendo "Le Vie de Jesus" del filosofo francese Ernest Renan, e questo ci mostra come la lettura di un libro può santificare o dannare un'anima. L'insegnamento contenuto nel libro rese Bartolo Longo fortemente anticlericale, tanto che cominciò a seguire lezioni di Lettere e Filosofia di alcuni professori apertamente anticattolici.
La vita giovanile di Bartolo Longo si infarciva sempre più di positivismo, un razionalismo esasperato che negava il soprannaturale. L'opposizione a Dio lo portò ad avvicinarsi anche a un movimento spiritista di tipo satanico, molto diffuso in quella zona, di conseguenza divenne per circa un anno e mezzo un “sacerdote satanista”.
Bartolo Longo sarà beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 26 ottobre 1980, ma lottò tantissimo per la sua conversione.
Il Beato ci mostra come da grandi peccatori si può diventare intimi amici di Gesù, quindi anime sante. 
Meditate la vita di Bartolo Longo anche per comprendere che si arriva in alto lasciando le zavorre a terra. È impossibile elevarsi spiritualmente verso l'alto e continuare la vita viziosa o immersa nella mondanità superficiale e capricciosa.
Si deve lasciare qualcosa che si adora come un idolo, per lasciarsi abbracciare dalla Madonna.
In ogni Ave Maria, la Madonna già ci abbraccia e ci copre con il suo manto, me ne accorgo dalla fuga precipitosa dei diavoli. Non appena percepiscono la recita dell'Ave Maria con il cuore non resistono e sono costretti a fuggire il più lontano possibile.
È una tortura per i diavoli sentire che Maria di Nazareth è Madre di Dio, Piena di Grazia, Benedetta fra tutte le donne e che prega per noi, ora e nell'ora della morte. Praticamente la sua è una protezione insopportabile per i diavoli e lasciano la persona, allentano le tentazioni, perdono potere e l'Avvocata del Cielo trionfa sempre nelle anime che La invocano con amore e fiducia.
Vi ho ripetuto mille volte di recitare ogni giorno le Corone del Santo Rosario, tutti noi non ne possiamo fare a meno per trionfare sul male. Con il Santo Rosario si ottengono grandi miracoli, guarigioni anche impossibili e la liberazione da vessazioni  sataniche.
Dopo la Messa solo il Rosario è potentissimo per distruggere le trappole e gli attacchi dei diavoli. Non manchi mai nella vostra giornata la recita del Santo Rosario, senza la protezione della Madonna è difficile resistere al male e vincere le tentazioni.
In questo mese dedicato al Santo Rosario, impegnatevi nella recita di più Corone ogni giorno. Padre Pio ne recitava decine e decine tutti i giorni.
Non c'è limite nella recita del Santo Rosario, pregate molto ed otterrete moltissimo. In questo tempo pregate di più per me e per i sacerdoti. Buona preghiera a tutti.
 
Aachemonti
 
+VANGELO    (Mt 11,25-30)
Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.
 
D - La vita di Frate Francesco dopo la sua conversione è toccante, non lascia indifferente neanche un ateo per la radicalità che seppe vivere e con un coraggio poco conosciuto dagli uomini. Incontrato Gesù Crocifisso a San Damiano vicino Assisi, contemplando le piaghe e la dolcezza del Signore, sentì chiaramente la voce dell'Altissimo che Lo invitava a riparare la sua casa.
«Francesco va' e ripara la mia casa, che come vedi, è tutta in rovina».
Le stesse parole Gesù le ripete ad ogni suo seguace che si vuole prodigare per salvare la Chiesa dalla grande confusione in cui si trova. La Chiesa rimane sempre Santa perché la sua origine è Divina, niente potrà annientarla anche se il fango continua a scendere da molti lati.
« (…) edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di Essa».
Per noi è una solennità questo giorno e per dare una conoscenza più autentica del Santo, inserisco il prologo della "Leggenda maggiore" scritta da uno dei primi Generali dell'Ordine francescano, San Bonaventura da Bagnoregio. Per leggenda si intende racconto tradizionale, quindi autenticato da persone che testimoniano fatti realmente accaduti.
Leggiamo come San Bonaventura spiega la figura del Poverello d'Assisi:
«La Grazia di Dio, nostro salvatore, in questi ultimi tempi è apparsa nel suo servo Francesco a tutti coloro che sono veramente umili e veramente amici della santa povertà.
Essi, infatti, mentre venerano in Lui la sovrabbondanza della misericordia di Dio, vengono istruiti dal suo esempio a rinnegare radicalmente l’empietà e i desideri mondani, a vivere in conformità con Cristo e a bramare, con sete e desiderio insaziabili, la beata speranza.
Su di Lui, veramente poverello e contrito di cuore, Dio posò il suo sguardo con grande accondiscendenza e bontà; non soltanto lo sollevò, mendico, dalla polvere della vita mondana, ma Lo rese campione, guida e araldo della perfezione evangelica e Lo scelse come luce per i credenti, affinché, divenuto testimone della luce, preparasse per il Signore la via della luce e della pace nel cuore dei fedeli.
Come la stella del mattino, che appare in mezzo alle nubi, con i raggi fulgentissimi della sua vita e della sua dottrina attrasse verso la luce coloro che giacevano nell’ombra della morte; come l’arcobaleno, che brilla tra le nubi luminose, portando in se stesso il segno del patto con il Signore, annunziò agli uomini il Vangelo della pace e della salvezza.
Angelo della vera pace, anch’egli, a imitazione del Precursore, fu predestinato da Dio a preparargli la strada nel deserto della altissima povertà e a predicare la penitenza con l’esempio e con la parola.
Prevenuto dapprima dai doni della Grazia celeste -come luminosamente appare dallo svolgimento della sua vita- si innalzò, poi, per i meriti di una virtù sempre vittoriosa; fu ricolmo anche di spirito profetico e, deputato all’ufficio degli Angeli, venne ricolmato dell’ardente amore dei Serafini, finché, divenuto simile alle gerarchie Angeliche, venne rapito in Cielo da un carro di fuoco.
Resta così razionalmente dimostrato che egli è stato inviato fra noi con lo spirito e la potenza di Elia.
E  perciò  si  afferma,  a  buon  diritto,  che  egli  viene  simboleggiato  nella  figura  dell’Angelo  che  sale dall’oriente e porta in sé il sigillo del Dio vivo, come ci descrive l’altro amico dello sposo, l’apostolo ed evangelista Giovanni, nel suo vaticinio veritiero. Dice infatti Giovanni nell’Apocalisse, al momento dell’apertura del sesto sigillo: Vidi poi un altro Angelo salire dall’Oriente, il quale recava il sigillo del Dio vivente. Questo araldo di Dio, degno di essere amato da Cristo, imitato da noi e ammirato dal mondo, è il servo di Dio Francesco: lo costatiamo con sicurezza indubitabile, se osserviamo come egli raggiunse il vertice della santità più eccelsa, e, vivendo in mezzo agli uomini, imitò la purezza degli Angeli, fino a diventare esempio di perfezione per i seguaci di Cristo.
Ci spinge ad abbracciare, con fede e pietà, questa convinzione il fatto che egli ebbe dal cielo la missione di chiamare gli uomini a piangere, a lamentarsi, a radersi la testa e a cingere il sacco, e di imprimere, col segno della croce penitenziale e con un abito fatto in forma di croce, il Tau, sulla fronte di coloro che gemono e piangono.
Ma ci conferma, poi, in essa, con la sua verità incontestabile, la testimonianza di quel sigillo che Lo rese simile al Dio vivente, cioè a Cristo Crocifisso. Sigillo che fu impresso nel suo corpo non dall’opera della natura o dall’abilità di un artefice, ma piuttosto dalla potenza meravigliosa dello Spirito del Dio vivo.
Poiché mi sentivo indegno e incapace di narrare la vita di quest’uomo così degno di essere venerato e imitato in tutto, io non mi sarei assolutamente azzardato a simile impresa, se non mi avesse spinto il fervido affetto dei miei confratelli, nonché l’incitamento di tutti i partecipanti al Capitolo generale.
Ma quella che mi ha fatto decidere è stata la riconoscenza che io debbo al Padre Santo.
Infatti per la sua intercessione e per i suoi meriti, io, quando ero bambino, sono sfuggito alle fauci della morte. Questo ricordo in me è sempre vivo e fresco; sicché temerei di essere accusato di ingratitudine, se non celebrassi pubblicamente le sue lodi.
E questa appunto è stata, per quanto mi riguarda, la ragione più forte che mi ha spinto ad affrontare
quest’opera: io riconosco che Dio mi ha salvato la vita dell’anima e del corpo ad opera di San Francesco; io ho conosciuto la sua potenza, per averla sperimentata in me stesso.
Per questo ho voluto raccogliere insieme nella misura del possibile, seppure non nella loro completezza, le notizie riguardanti le sue virtù, le sue azioni e i suoi detti, che si trovavano in forma frammentaria, in parte non menzionate e in parte disperse. Perché, venendo a morire coloro che hanno vissuto col servo di Dio, esse non andassero perdute.
Per aver ben chiara davanti alla mente, nella maggior certezza possibile, la vita del Santo nella sua verità e trasmetterla, così, ai posteri, mi sono recato nei luoghi dove egli è nato, è vissuto ed è morto, ed ho fatto diligenti indagini sui fatti con i suoi compagni superstiti e, soprattutto, con alcuni di loro che furono i suoi primi seguaci e conobbero a fondo la sua santità e che, d’altra parte, sono testimoni assolutamente degni di fede, sia per la conoscenza dei fatti sia per la solidità della virtù.
Nel narrare poi, quanto Dio si è degnato di compiere per mezzo del suo Servo, ho ritenuto di non preoccuparmi della ricercatezza dello stile, giacché la devozione del lettore trae maggior profitto da un linguaggio semplice che da un linguaggio pomposo». Non c'è da compiere opere tortuose, ma le cose ordinarie in modo straordinario e invocarli con fiducia, parlando ad Essi come si parla alle persone umane con cui si dialoga. Gli Angeli attendono le nostre invocazioni per intervenire nella nostra vita, le richieste di aiuto per dare maggiore capacità e lucidità agli uomini e facilitare il superamento delle prove.
Essi meritano ogni giorno i nostri ringraziamenti, anche se non Li vedete, sono sempre accanto a voi e non vi perdono mai di vista.
Già al mattino bisogna inserire alcune preghiere rivolte agli Angeli, poi nella giornata ci si rivolge con parole spontanee e amorose!
In moltissimi Santi troviamo l'esperienza mistica del colloquio con gli Angeli, Padre Pio invitava i figli spirituali a mandare i loro Angeli Custodi a Lui nelle necessità. Santa Gemma Galgani, Santa Francesca Romana, ecc. vedevano spesso e dialogavano amichevolmente con i loro Angeli e ricevevano grandi insegnamenti.
La falsa dottrina che oggi viene fatta circolare all'interno della Chiesa da teologi trasandati, ha eliminato anche la figura degli Angeli Custodi e non li turba sapere che la Tradizione ne parla da duemila anni e, soprattutto, Gesù li cita numerose volte. Il Magistero autentico della Chiesa ha dato ampi insegnamenti sugli Angeli.
Purtroppo i modernisti negano l'evidenza della Luce per seguire le oscurità create nel torbido mondo iniquo.
Ogni giorno fate un piccolo sacrificio o penitenza e offritelo ai vostri Angeli, è un segno di amore e vi premiano con le ispirazioni. Buona preghiera a tutti.
 
AaaltroDio
 
Madonna Orione
Madonna di Lourdes San Luigi Orione

Come trovarci

Associazione
Amici nostra Signora di Lourdes
San Luigi Orione

Via Cascina Nuova n° 5
23873    Missaglia ( LC )

Tel. 338 2519542  -  340 0694979  -  039 9241201

Ci troviamo il:
Lunedì - Martedì - Mercoledì - Giovedì e Venerdì -  dalle ore 8,30 alle ore 12,30


Il pomeriggio dalle ore 14 fino alle ore 17 per i soli Malati spirituali telefonare per l'appuntamento.

Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Santo Rosario ore 21 la Messa dei Malati
La domenica dalle ore 14,30 fino alle ore 19,30

Aiuta l'Associazione

Sostieni la nostra Associazione con un'offerta anche piccola. Un grazie di vero cuore a tutti i Benefattori. Stiamo cercando una casa per accogliere gli anziani soli. Aiutateci.

Amount
 EUR