06/08/2022
Catechesi N. 429
A - Oggi è il primo sabato del mese, è un giorno importante perché meditiamo sulla vita della Vergine Maria e imploriamo il suo aiuto per crescere sempre di più in questa virtù teologale.
B - Fra le righe di questo brano del Vangelo troviamo il messaggio della speranza. Chi confida pienamente in Gesù non resterà deluso.
Nella prima lettura è il Profeta Isaia ad annunciare il tempo in cui Dio stesso interverrà e darà ai suoi adoratori quanto necessita.
C - Mai prima di questi decenni la Chiesa si è trovata in una confusione e in una tribolazione così inquietante, molti parlano di una lotta al suo interno per il potere e l’affermazione di una dottrina dubbia.
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa
Lunedì sera ore 20,30 Preghiere di Liberazione
Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Messa di Guarigione e Liberazione
Domenica 31 Luglio e nel Mese di Agosto l'Associazione rimane aperta solo per le funzioni. dal Lunedì al Sabato ore 9.30 la Santa Messa, le Domeniche e festivi solo una Messa alle ore 10.
La Messa di guarigione riprenderà Venerdì 2 Settembre
Anche in vacanza cercate di pregare buone ferie a tutti uniti in preghiera
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+VANGELO (Lc 6,1-5)
Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?
A - Oggi è il primo sabato del mese, è un giorno importante perché meditiamo sulla vita della Vergine Maria e imploriamo il suo aiuto per crescere sempre di più in questa virtù teologale. Fin dai primi secoli i cristiani hanno dedicato questo giorno della settimana a onorare in modo particolare la Madonna.
Alcuni teologi, del passato o dei tempi più recenti, indicano ragioni di convenienza per onorare nostra Madre del Cielo in questa giornata.
San Tommaso d’Aquino fa notare che “veneriamo il sabato in onore della gloriosa Vergine Maria che pure in tal giorno serbò la Fede nel Cristo, sebbene (come Uomo) Lo sapesse morto”.
E poi c’è la ragione dell’amore: noi cristiani sentiamo il bisogno di un giorno particolare per onorare la Madonna. Ella merita tanto!
Oggi è il 1° Sabato del mese, in questo giorno la Madonna ci ha chiesto una particolare vicinanza e la pratica di una devozione più intensa verso il suo Cuore Immacolato. Ricordo che alla piccola Lucia disse nel 1917 a Fatima che non doveva aver paura e di rimanere fiduciosa della sua potente protezione.
La crisi all’interno della Chiesa è diventata allarmante e la Madonna ultimamente ha chiesto preghiere come mai aveva fatto in passato, per tutti i Sacerdoti e per tutti i Consacrati.
La Chiesa in questi duemila anni ha conosciuto periodi di crisi e confusione paradossali, ma mai nei secoli passati si era arrivati ad un punto così critico e così pericoloso. Neanche quando Napoleone fece arrestare Papa Pio VII nella notte del 5 luglio 1809 dopo aver fatto aprire con forza il Palazzo del Quirinale e lo fece trasferire prima a Grenoble fino a Savona.
La Chiesa non sarà mai sconfitta neanche da tutti i poteri occulti e settari della terra, lo ha assicurato Gesù Cristo: “Le porte degli inferi non prevarranno contro la mia Chiesa” (Mt 16,18).
Non temiamo per le sorti della Chiesa in quanto Gesù non permetterà mai che i suoi nemici la vincano, ma il momento presente vede un potente attacco teologico dei modernisti per la trasformazione della Sana Dottrina Cattolica, la morale, la liturgia e la manipolazione di gran parte del Vangelo Storico di Gesù.
Noi vogliamo restare fedeli a questo Vangelo, alla Chiesa Santa e al suo Magistero autentico, non accettiamo alcuna teoria modernista, né vogliamo essere corresponsabili rimanendo in silenzio dinanzi lo sterminio di anime che si continua a commettere dove si insegnano eresie moderniste di ogni genere.
Ma dobbiamo fare qualcosa in più, dobbiamo dedicare più tempo alle cose di Dio e fare qualche sacrificio per Gesù e Maria, in modo da ricevere molta protezione dallo Spirito Santo. Per non distaccarci dalla vera Fede che la Chiesa trasmette da duemila anni, è necessario proprio lo Spirito di Dio nelle nostre anime, la sua presenza deve sempre più aumentare e diminuire lo spirito umano insieme alle negatività che arrivano dai diavoli.
Il cammino spirituale che abbiamo intrapreso noi di questa Associazione è quello mariano, ci siamo messi completamente sotto la guida della Madre di Dio ed Avvocata del Cielo.
Vi descrivo cosa ha chiesto la Madonna a Suor Lucia di Fatima.
Dopo le apparizioni del 1917 a Fatima, il 10 dicembre 1925, Suor Lucia fu favorita da un’altra visione della Madonna e il Bambino Gesù, sospesi su una nuvola splendente. La Santissima Vergine le appoggiò la mano sulla spalla e così facendo, le mostrò il suo Cuore circondato di spine, che teneva in mano.
Nello stesso tempo il Bambino disse: “Abbi pietà del Cuore della tua Santissima Madre, coperto di spine, con le quali viene trafitto continuamente dall’ingratitudine degli uomini e non c’è nessuno che fa un atto di riparazione per toglierle”.
La Madonna, durante l’apparizione a Fatima del 13 giugno 1917, tra le altre cose, disse alla veggente Lucia: “Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”.
Poi, in quella apparizione, fece vedere ai tre veggenti il suo Cuore coronato di spine: il Cuore Immacolato della Mamma amareggiato per i peccati dei figli e per la loro dannazione eterna!
Lucia racconta: «“Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube. La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano reggeva un Cuore circondato di spine”.
In quel momento il Bambino disse: “Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia atti di riparazione per strappargliele”.
E subito la Vergine Santissima aggiunse:
“Guarda figlia mia, il mio Cuore circondato di spine, con le quali gli uomini ingrati mi trafiggono ogni momento con le loro bestemmie ed ingratitudini. Almeno tu cerca di consolarmi e riferisci che Io prometto di assistere nell’ora della morte, con Grazie necessarie per la salvezza, tutti quelli che, il Primo Sabato di cinque mesi consecutivi,
* si confesseranno,
* riceveranno la Santa Comunione,
* reciteranno una Corona del Santo Rosario,
* e mi terranno compagnia per quindici minuti meditando i venti misteri del Rosario, con l’intenzione di farmi riparazione”».
È questa la grande Promessa del Cuore di Maria che si affianca a quella del Cuore di Gesù.
Suor Lucia, in una successiva visita, espose a Gesù le difficoltà di alcune persone di confessarsi il sabato. Gesù rispose che uno può anche confessarsi entro otto giorni o più purché quando essi ricevono la Santa Comunione, siano in stato di Grazia ed abbiano l’intenzione di fare riparazione al Cuore Immacolato di Maria. Essi comunque devono confessarsi al più presto possibile».
Per ottenere la promessa del Cuore di Maria, quindi, si richiedono le seguenti condizioni:
1 - Confessione. Fatta entro gli otto giorni precedenti il Primo Sabato del mese, con l’intenzione di riparare le offese fatte al Cuore Immacolato di Maria. Se uno nella Confessione di dimentica di fare tale intenzione, può formularla nella Confessione seguente.
2 - Comunione nel Primo Sabato del mese. Fatta in Grazia di Dio con la stessa intenzione della Confessione. La Confessione e la Comunione devono ripetersi per cinque mesi consecutivi, senza interruzione, altrimenti si deve ricominciare da capo.
3 - Recitare la Corona del Rosario, almeno la quarta parte, con la stessa intenzione della Confessione, il Primo Sabato del mese.
4 - Meditazione. Per un quarto d’ora fare compagnia alla Santissima Vergine il Primo Sabato del mese meditando sui misteri del Rosario.
Un confessore di Suor Lucia le chiese il perché del numero cinque. Lei lo chiese a Gesù, il quale rispose: “Si tratta di riparare le cinque offese dirette al Cuore Immacolato di Maria”:
1 - Le bestemmie contro la sua Immacolata Concezione.
2 - Contro la sua Verginità.
3 - Contro la sua Maternità divina e il rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini.
4 - L’opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l’indifferenza, il disprezzo e perfino l’odio contro questa Madre Immacolata.
5 - L’opera di coloro che la offendono direttamente nelle sue immagini sacre.
Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Mc 7,31-37)
Fa udire i sordi e fa parlare i muti.
B - Fra le righe di questo brano del Vangelo troviamo il messaggio della speranza. Chi confida pienamente in Gesù non resterà deluso.
Nella prima lettura è il Profeta Isaia ad annunciare il tempo in cui Dio stesso interverrà e darà ai suoi adoratori quanto necessita:
“Coraggio, non temete!
Ecco il vostro Dio,
giunge la vendetta,
la ricompensa divina.
Egli viene a salvarvi”.
Il Profeta annuncia con la venuta del Messia grandi prodigi che si compiranno pienamente:
“Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi.
Allora lo zoppo salterà come un cervo,
griderà di gioia la lingua del muto,
perché scaturiranno acque nel deserto,
scorreranno torrenti nella steppa.
La terra bruciata diventerà una palude,
il suolo riarso sorgenti d’acqua”.
Con la venuta di Cristo l’uomo intero viene risanato e le fonti inesauribili della Grazia trasformano il mondo in una nuova creazione.
Il Signore Gesù ha trasformato tutto e specialmente le anime.
La guarigione del sordomuto che ci presenta il Vangelo di oggi, è l’esempio che chi si avvicina a Gesù comincia ad ascoltare correttamente e senza più fantasticare, inoltre comincia a parlare un linguaggio nuovo, improntato sulla verità e sull’onestà.
Gesù portò in disparte l’uomo che non parlava e non sentiva. Questa azione del Signore fu resa possibile per la docilità del sordomuto, anche se furono altri ad accompagnarlo. Gesù agisce in quelle persone che desiderano veramente farsi toccare nell’anima da Lui, altrimenti la preghiera del credente rimane passiva.
Non ha molto valore la preghiera quando si vive nel disordine morale intenzionale. I peccati commessi per debolezza devono essere osservati per evitarli anche con sforzi, con quei rinnegamenti decisivi per migliorare la persona e quindi la vita spirituale.
Gesù portò in disparte il sordomuto per allontanarlo dalla presenza di molte persone che lo distraevano e per mostrare ai presenti che Lui era il guaritore. In questo miracolo Gesù pose le dita negli orecchi e gli toccò la lingua con la saliva. Poi, Gesù guardando verso il Cielo, gli disse: “Effatà”, cioè “Apriti”.
E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.
Le dita significano la potenza dell’azione divina; alla saliva veniva attribuita una certa efficacia nell’alleviare le ferite. Anche se erano state le sue parole a operare la guarigione, Gesù ha voluto, come in altre circostanze, utilizzare elementi materiali visibili che in qualche modo significassero l’azione più profonda che i Sacramenti avrebbero effettuato nelle anime.
Nella guarigione realizzata dal Signore possiamo vedere rappresentata la sua azione nelle anime: libera l’uomo dal peccato,
apre le sue orecchie perché ascolti la Parola di Dio
e scioglie la sua lingua perché lodi e proclami le meraviglie del Signore!
Esiste una sordità nell’anima peggiore di quella del corpo, dato che non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Molti sono coloro che hanno gli orecchi chiusi alla Parola di Dio, e molti sono anche coloro che rimangono sempre più insensibili alle innumerevoli chiamate alla Grazia.
Sarà il nostro apostolato paziente, perseverante, unito alla preghiera a far sì che molti nostri amici ascoltino la Parola di Dio e si trasformino in nuovi apostoli disposti a diffonderla in ogni luogo. È uno dei mandati che riceviamo nel Battesimo. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Lc 6,6-11)
Osservavano per vedere se guariva in giorno di sabato.
C - Mai prima di questi decenni la Chiesa si è trovata in una confusione e in una tribolazione così inquietante, molti parlano di una lotta al suo interno per il potere e l’affermazione di una dottrina dubbia. Trascrivo le affermazioni di alti Prelati, preoccupati per i movimenti interni alla Chiesa.
Il capo del Sant’Uffizio, Cardinale Gerhard Müller, avverte: “La riforma protestante iniziò allo stesso modo, con il Sinodo qui si rischia lo scisma nella Chiesa”.
Affermazione atomica, riferita in questo caso per il bene della Chiesa. Il Cardinale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Gerhard Ludwig Müller, avverte che c’è il rischio di uno scisma interno alla Chiesa Cattolica.
Chi ha detto queste parole è il custode della Sana Dottrina della Chiesa Cattolica, colui che aiuta il Papa a riaffermare in ogni tempo gli insegnamenti di Gesù, ma qui assistiamo ad un dissenso proprio da parte del Cardinale Müller nei confronti del Papa.
Ancora il Cardinale Müller continua e precisa: “Non dobbiamo farci ingannare quando si ha a che fare con la natura sacramentale del matrimonio, la sua indissolubilità, la sua apertura alla procreazione, e la complementarietà fondamentale dei due sessi”.
Lo ha detto intervenendo a Ratisbona, città di cui è stato Vescovo dal 2002 al 2012, prima di essere chiamato a Roma da Benedetto XVI.
Sono tante le discussioni nate per difendere o dissociarsi dalle iniziative prese da Papa Francesco, certo la sua proposta ripetuta qualche mese fa all’Angelus avrà causato turbamento in molti parroci, frati e suore. Non possiamo immaginare le reazioni.
Il Papa avrebbe detto di accogliere nei monasteri e conventi i profughi.
Questa accoglienza nei conventi e nei monasteri disturberebbe la vita comunitaria, trasformerebbe il senso personale della preghiera, causerebbe lo svilimento della preghiera o comunque una grande confusione spirituale nella vita comunitaria dei Religiosi.
Non c’è dubbio che dobbiamo aiutare quelli che soffrono, però la preoccupazione di molti Prelati è il ridimensionamento della preghiera cattolica e della vita cristiana che devono condurre i Religiosi che vivono nelle Comunità. Quanti riescono a superare questa fase non avranno problemi, mentre altri potranno rimanere disorientati e confusi.
Lo afferma addirittura un Cardinale ungherese.
Anche se ha espresso una motivazione valida, ma non propriamente religiosa, è sempre forte la sua affermazione. Qualche tempo fa la stampa ha diffuso questo comunicato: «Il Cardinale ungherese Peter Erdoe, Arcivescovo di Esztergom, risponde negativamente all'invito di Papa Francesco a tutte le parrocchie a ospitare una famiglia di profughi.
Dice infatti ai giornalisti che la Chiesa Cattolica ungherese “non può accogliere i migranti per dare loro assistenza, in quanto questo comportamento potrebbe essere qualificato come illegale, come un traffico di esseri umani”».
Dopo la sua, si alzeranno molte altre voci di dissenso e questo, con mio grande dolore, indirizzerà molti Prelati verso lo scisma.
Con grande sofferenza mi ritornano in mente le parole oggettivamente irreprensibili del capo del Sant’Uffizio, Cardinale Gerhard Müller qualche mese fa: “La riforma protestante iniziò allo stesso modo, con il Sinodo qui si rischia lo scisma nella Chiesa”.
Preghiamo perché Dio illumini i vescovi, i cardinali e si arrivi a decisioni univoche. Anche se c’è un grande silenzio, molti Consacrati temono che il Sinodo di ottobre provochi dissapori nella gerarchia e non si arrivi ad una decisione collegiale.
I contrasti saranno pericolosi per l’unità della Chiesa. Preghiamo con molto amore e con costanza, perché lo Spirito Santo guidi tutti.
Qualche giorno fa campeggiava un titolo disarmante su un quotidiano, che ci fa raggelare: “La guerra dei due Papi. Presto ci sarà la resa dei conti”.
Non diamo mai pieno credito agli articoli, ma quando sono circostanziati e documentati, infondono sicuramente la necessità della lettura attenta.
Insomma, è stata evocata la grande ombra dello scisma». Io sono molto preoccupato perché ve l’ho già detto parecchie volte che arriverà lo scisma nella Chiesa. Il nostro compito deve essere la preghiera poi penserà il Signore a tutto. Vi ricordo che molti Santi e Mistici avevano predetto tutto, la Chiesa arriverà quasi al collasso e poi risorgerà più bella e più splendente di prima. Buona preghiera a tutti.