A - Oggi vorrei meditare con voi la figura di una mamma straordinaria che riuscì a ottenere qualcosa di umanamente impossibile: la conversione, il sacerdozio e la santità del figlio Agostino. 

B - Sant’Agostino è un Santo particolare, non solo perché è considerato il più grande scrittore tra i Padri e Dottori della Chiesa latina, ma anche perché in Lui si trovano tutte le caratteristiche del vero Pastore

 

Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa 

 

 

 

Santa Monica. 

 

A - Oggi vorrei meditare con voi la figura di una mamma straordinaria che riuscì a ottenere qualcosa di umanamente impossibile: la conversione, il sacerdozio e la santità del figlio Agostino. 

Tutto infatti è possibile per chi ama Dio. Sto parlando di Santa Monica, una mamma che ha dedicato totalmente la sua vita a Dio, osservando la sua Legge e attuando in ogni circostanza il precetto dell'amore. Ella non ha amato il figlio Agostino con quell'amore carnale o passionale che vediamo fin troppo presente nelle mamme dei nostri tempi, tutte intente a soddisfare i capricci dei loro figli, mentre non si curano affatto delle loro anime e rimangono totalmente indifferenti sui peccati che commettono e la vita dissoluta che conducono.

La differenza tra Santa Monica e la stragrande maggioranza delle mamme di oggi sta proprio nell’Amore spirituale che ella nutrì per il figlio, infatti si preoccupò principalmente della sua conversione e della Salvezza della sua anima. 

A tale scopo ella pregò per ben trentotto anni!

Pensate, ha avuto una perseveranza che ha dell’incredibile e proprio per questo Dio l’ha premiata in un modo sorprendente e straordinario. Agostino, da gran peccatore, divenne un pilastro della cristianità, un faro luminoso della Chiesa, un vero gigante di santità!

Purtroppo moltissime mamme non possiedono questo amore anche perché non hanno avuto un adeguata formazione spirituale, sono “cariche” di preoccupazione tutte umane e si lasciano travolgere dalla mentalità corrotta del mondo. Voglio sperare che le mamme e i papà di questa Associazione siano attenti nell’educare i figli, curando e privilegiando l’aspetto spirituale. 

I genitori che non riescono ancora ad essere dei buoni educatori cristiani, non si devono però abbattere, ma impegnarsi e riflettere seriamente sul vero Amore che si deve dare ai propri figli; un amore, che ribadisco, non deve essere solo carnale, non si deve assecondare l'illusoria felicità dei figli, accontentandoli in tutto e lasciandoli così il balia dei pericoli che oggi sono veramente numerosi. Non riesco per esempio a concepire come possano determinate mamme permettere ai figli minorenni di uscire fino alle tre/quattro di mattina, fidandosi solo delle loro promesse. 

Queste mamme da un lato si preoccupano fino all’esasperazione, se i figli hanno un piccolo male fisico, mentre dall'altro concedono ogni libertà mettendo così a grave rischio la salute spirituale dei loro figli. 

Basta un piccolo malessere fisico per mandare nel panico molte mamme, mentre i peccati commessi ripetutamente non suscitano alcun motivo di preoccupazione, infatti si lasciano liberi i figli a comportarsi come meglio credono.

È difficile fare il genitore, questo lo comprendo, e diventa persino impossibile quando i figli si comportano da dominatori, ossia quando il genitore perde il ruolo di educatore per la mancanza di buoni esempi, per la sua prolungata assenza, per la mancanza di un dialogo costruttivo e sincero. 

I giovani che si considerano più istruiti dei loro genitori, spesso trovano inutile e ridicolo il dialogo con loro e non tengono alcun conto dei consigli che da essi ricevono. 

I genitori devono sapersi imporre con l'amore, con la presenza e con il dialogo. 

Non è sufficiente la solita raccomandazione quando escono di casa: "Stai attento/a". Magari il figlio sta si attento, ma a non far sapere quello che combina di immorale… "Chiamami quando arrivi". Sì, il figlio chiama e poi fa quello che vuole, tanto chi lo controlla! "Torna presto". E invece si fanno le ore piccole e in che stato spirituale si fa  ritorno a casa? 

Oggi sono troppi i genitori che non dialogano con i figli,  e non chiedono informazioni sulla loro vita!

Non si tratta di togliere loro il respiro, questo non va bene, ma sempre si deve vigilare con discreta e attenta sorveglianza per intervenire con risolutezza quando il figlio corre gravi pericoli.  

Ribadisco che è molto impegnativo il ruolo di genitori, proprio per questo è indispensabile una costante preghiera, proprio come ha fatto Santa Monica. 

La preghiera di un bravo papà e di una brava mamme ha un valore immenso davanti a Dio, e nessun figlio può perdersi eternamente quando un genitore veglia e prega costantemente con amore per lui. Buona preghiera a tutti.

 

 

+ VANGELO (Mt 25,1-13) 

Ecco lo sposo! Andategli incontro! 

 

B - Sant’Agostino è un Santo particolare, non solo perché è considerato il più grande scrittore tra i Padri e Dottori della Chiesa latina, ma anche perché in Lui si trovano tutte le caratteristiche del vero Pastore indicato dal Signore, quindi un uomo che ha scolpito in sé il vero e santo modello del santo Sacerdote; ma all’inizio non fu così. Per conoscerlo meglio occorre considerare la sua passione per la filosofia che lo condusse a seguire i vari pensieri dominanti del suo tempo. Egli nacque a Tagaste (Algeria) il 13 novembre 354. Tagaste era una città romana, costruita dai Romani attorno al I sec. a. C. Tagaste è sorta nello stesso luogo dove si estende attualmente   cittadina di Souk Ahras.

Sant’Agostino è stato un filosofo, Vescovo e teologo romano. Padre, Dottore (di teologia) e Santo della Chiesa Cattolica, è conosciuto anche come Doctor Gratiae (“Dottore della Grazia”). Secondo Antonio Livi, filosofo, editore e saggista italiano di orientamento cattolico, Sant’Agostino è stato “il massimo pensatore cristiano del primo millennio e certamente anche uno dei più grandi geni dell’umanità in assoluto”.

Se le “Confessioni” sono la sua opera più celebre, si segnala per importanza, nella vastissima produzione agostiniana, “La città di Dio”.

Ogni cattolico dovrebbe conoscere e meditare con amore e attenzione queste due opere. Non c’è crescita spirituale senza le buone letture giornaliere. Il Santo arrivò al Cristianesimo dopo un lungo e complesso percorso di ricerca filosofica, ma non riusciva mai a trovare le risposte adeguate alle sue esigenze spirituali, quelle dell’anima.

Nella sua vita hanno avuto una grande importanza, la madre Santa Monica, e il grande Vescovo Sant’Ambrogio. Queste due figure devono far riflettere tutti, perché le preghiere di una madre piena di Fede possono ottenere le Grazie più impossibili, mentre la vicinanza di un Vescovo o di un Sacerdote, pieno di Dio e di amore per la salvezza delle anime, possono senz’altro infondere quelle conoscenze e quella Luce indispensabile per trasformare completamente il cuore di un peccatore e fare di lui una creatura nuova.

Il Vangelo che commentiamo oggi ci presenta questa parabola delle dieci vergini e ci invita a riflettere sulla vita presente. Vivere alla giornata secondo i propri istinti e lasciandosi trasportare dalle situazioni ambigue non è certo un cammino di verità e di vera pace interiore.

Più che lasciarsi trasportare dalle situazioni della vita, bisogna stabilire lucidamente e nella preghiera cosa si deve fare ogni giorno per crescere nella Fede.

Le cinque vergine sagge del Vangelo andarono incontro allo sposo con le lampade accese, avevano l’olio della Fede e questo grazie alla loro vigile accortezza. Non vivevano nella dissipazione, non si lasciavano dominare dalle passioni e dal proprio io. Invece le cinque vergini stolte non avevano l’olio della Fede, le loro lampade erano spente per la vita dissipata che conducevano. 

Le cinque vergini stolte rimaste senza Fede rappresentano milioni di persone di questa società perversa che non credono in Dio e giustificano i loro peccati perché non vogliono rinunciare al proprio egoismo e a tutti i piaceri del mondo. Sant’Agostino per trentatré anni visse una vita disordinata e peccaminosa, era però alla ricerca continua della Verità e non rimaneva soddisfatto da nessuna corrente filosofica. 

Se all’inizio ne era attratto, poi sentiva nuovamente il vuoto interiore. Quando giunse a Milano si confrontò con un Santo Vescovo, Ambrogio; da lui ricevette le risposte alla sua inquietudine è inizio così una graduale trasformazione della sua vita che lo porterà alle più sublimi vette della santità e della contemplazione.

Sant’Agostino comprese che questa vita è un pellegrinaggio, Lui aveva pellegrinato alla ricerca del piacere umano e contemporaneamente della Verità eterna. Quando il suo cuore si riempì dello Spirito Santo, nel Battesimo ricevuto a Milano, accettò il sacerdozio perché la sua anima aveva trovato la vera pace. Dio dimorava in Lui e nessuna cosa del mondo lo attraeva più. 

Ritornò in Algeria e morì a Ippona il 28 agosto 430. Non solo aveva conservato molto “olio” per sé con la sua vita, ma dopo la conversione riuscì a procurare con i suoi mirabili scritti e con l’esempio della sua santità, abbondante “olio” a milioni e milioni di cristiani.

Quando mettiamo da parte le cose inutili del mondo, quando rinneghiamo l’orgoglio che ci riempie di autosufficienza, quando diventiamo sinceri con noi stessi e facciamo un serio proposito di convertirci dopo un vero pentimento davanti al Tabernacolo, Gesù opera grandi meraviglie anche in ognuno di noi! Buona preghiera a tutti.