A - Il Vangelo di oggi prosegue e completa l’insegnamento di Gesù ai giudei che mormoravano contro di Lui perché aveva detto: “Io sono il Pane disceso dal cielo”. 

B - Nella parte finale del Vangelo di San Giovanni egli precisa che il sacro testo contiene solamente ciò che ha ispirato lo Spirito Santo, perché se si dovessero    scrivere tutti i miracoli compiuti dal Signore e tutti i suoi insegnamenti, “il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere”.

C - La verifica sullo stato personale della Fede è molto importante per la crescita spirituale, ma considerando la situazione attuale della società in cui viviamo e la lotta subdola che ormai da decenni viene fatta contro la Sana Dottrina Cattolica della Chiesa.

 

Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa 

  

+ VANGELO (Gv 6,41-51) 

Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. 

 

A - Il Vangelo di oggi prosegue e completa l’insegnamento di Gesù ai giudei che mormoravano contro di Lui perché aveva detto: “Io sono il Pane disceso dal cielo”. 

Sono parole che sconcertano i presenti, ma quando Gesù le ha pronunciate aveva già ampiamente dimostrato di non essere un Uomo qualunque e d’altronde non poteva esserlo se dominava le malattie, la forza della natura e persino i diavoli e la morte. 

Gesù in ogni sua opera andava oltre l’umano, ogni suo gesto era soprannaturale e dimostrava chiaramente la sua provenienza divina.  

La frase dunque pronunciata da Gesù andava accolta e meditata perché rivelava una grande Verità. 

Infatti non c’è nulla di più grande dell’Eucaristia per irrobustire la propria Fede, questo è il vero cibo che non perisce mai. Qui si trova la profonda differenza tra la manna che scendeva dal cielo per volontà di Dio e che gli ebrei attribuivano al potere di Mosè e l’Eucaristia che è il Corpo del Figlio di Dio. 

Parlando della manna mai Mosè poté affermare che si trattava di un cibo che non periva, mentre Gesù lo afferma con assoluta sicurezza: “Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’Uomo vi darà”.

Gesù, parlando di questo cibo alludeva a se stesso, presente nella Santissima Eucarestia, il Dono dei doni, la presenza viva, reale e sostanziale di Dio nell’Ostia consacrata. 

Il Signore allora si dichiara apertamente superiore a Mosè e proprio per questo le sue parole risultavano sconvolgenti e difficili da accettare. Gesù infatti prometteva molto di più di Mosè, prometteva un Cibo eterno che può dare molto di più di quanto possiamo immaginare. 

. L’Eucaristia è Gesù che si dona in Corpo, Sangue, Anima e Divinità. Chi ha Fede e sa che riceverla secondo le dovute disposizioni, apporta infinite Grazie.

Quando un bambino vuole sollevare un peso enorme, rimane deluso perché non ha le forze adeguate; ma se chiede aiuto a uno più forte è sicuro che quel peso sarà alzato senza difficoltà. Lo stesso avviene per tutti noi.

Noi siamo così piccoli e fragili davanti a Dio. Possiamo avere tantissime buone qualità, ma la debolezza prevale su tutto. 

Chiediamoci con sincera umiltà: cosa siamo noi davanti a Dio Onnipotente che ha creato dal nulla l’infinito firmamento?

Siamo incapaci di portare le croci pesanti e superare le numerose prove che incontriamo lungo il cammino. 

Gesù è Dio Onnipotente, come Figlio di Dio è sceso dal Cielo per condividere la nostra vita, quindi Egli può dire senza tema di essere smentito: “Io sono il Pane disceso dal cielo”. Non è un pane che sfama solamente il corpo, è il Pane che sfama anima e corpo. Mangiare questo Pane, quindi fare la Comunione, permette di recuperare le forze perdute e di acquistarne di nuove per migliorare il cammino di Fede. Gesù stesso diventa dunque la nostra Forza e possiamo anche noi esclamare come l’Apostolo Paolo: “Tutto posso in colui che mi dà forza”.  

Il Signore oggi ci ricorda la necessità di riceverlo spesso nella Santa Comunione per partecipare alla sua vita Divina, per uscire vittoriosi da tutte le tentazioni e da tutte le prove e perché cresca e si sviluppi in pienezza la vita della Grazia ricevuta nel Battesimo.

L’Eucaristia è, perciò, il Sacramento più grande, centro e culmine di tutti gli altri Sacramenti.

Il Pane Eucaristico ci libera dai peccati veniali che indeboliscono l’anima e ci preserva dai mortali, che causano la morte spirituale. Buona preghiera a tutti.

 

  

+ VANGELO (Giovanni 21,20-25) 

Questo è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e la sua testimonianza è vera.

 

B - Nella parte finale del Vangelo di San Giovanni egli precisa che il sacro testo contiene solamente ciò che ha ispirato lo Spirito Santo, perché se si dovessero    scrivere tutti i miracoli compiuti dal Signore e tutti i suoi insegnamenti, “il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere”.

Puntualmente, quando stanno per sopraggiungere tempi di grande tribolazione per l’umanità, Gesù rivela ai suoi amici intimi (Santi e Mistici) molti altri particolari della Sua vita che non sono contenuti nei Vangeli. E’ la premura amorevole del Cuore di Dio che vuole salvare tutti i peccatori, facendo conoscere in maniera più ampia e dettagliata le opere del Figlio.  

Se Gesù Cristo è Dio tutto può, niente e nessuna cosa sono impossibili per Lui  ed essendo l’Amore incarnato, vuole solo la nostra felicità e la nostra salvezza.

Gesù ha indicato tutti i mezzi per essere veri figli di Dio, per entrare in comunione con Lui, ricevere le Sue Grazie e gli ineffabili doni dello Spirito Santo.

Sono questi doni che ci permettono di essere autentici Discepoli di Gesù e di vivere con i suoi stessi sentimenti.

Quando un credente si impegna e riesce sempre più ad avvicinarsi al Cuore di Gesù, avverte una grande gioia e una profonda pace che non si può certamente paragonare all’effimera pace del mondo.

È a questo punto che insorge potente l’attacco dei diavoli. 

Quando cominciano “ad agitarsi” e a manifestare palesemente la loro azione, significa che siamo veramente in comunione con Gesù. satana e tutti i suoi demoni cercano con ogni mezzo di fermare il cammino di conversione suscitando (tormenti, tentazioni, calunnie, diffamazioni, attacchi interni ed esterni anche e soprattutto da parte di familiari, parenti  e amici.

Ricordate che se i diavoli non compiono questo “disturbo” significa che il cristiano vive ancora secondo le leggi del mondo e i diavoli per così dire, “rimangono tranquilli” perché sono sicuri di avere in pugno la loro preda. 

E’ per questo motivo che tutti i Santi furono bersagliati fortemente da questi angeli ribelli. Non esiste affatto il paragone tra il subire le tentazioni di satana e vincerle perché si prega e non sentirle affatto perché si è intrappolati nei vizi a tal punto da non distinguere più il bene dal male.

Anche molti cristiani presi dalla vita frenetica hanno smarrito il vero senso della vita che si trova esclusivamente nell’incontro con Gesù Cristo. 

La realizzazione autentica della vita non consiste infatti nell’avere un buon lavoro, una bella casa, una macchina di lusso o un cospicuo conto in banca. Ci si realizza pienamente solo quando si vive in Grazia di Dio e si possiede lo Spirito Santo nella pienezza dei suoi doni.

Passo brevemente in rassegna questi doni per capire la loro importanza fondamentale.

Il dono di Intelletto: lo Spirito Santo, attraverso questo dono permette all’anima di penetrare, in vari modi, nelle profondità dei misteri rivelati. È concesso a tutti i cristiani, ma il suo sviluppo dipende dal vivere in Grazia di Dio e dall’impegnarsi nella santificazione personale. È necessario per la pienezza della vita cristiana.

Il dono di Scienza: ci fa comprendere l’essenza delle cose create entro il disegno di Dio sulla creazione e sull’elevazione all’ordine soprannaturale. Con questo dono il cristiano docile allo Spirito Santo sa discernere chiaramente ciò che lo avvicina a Dio e ciò che lo separa da Lui.

Il dono di Sapienza: ci dà una conoscenza amorosa di Dio, e delle persone e cose create in quanto riferite a Lui. Il cristiano che segue da vicino il Signore contempla, mediante la visione profonda che questo dono dà all’anima, la realtà creata da un più alto punto di vista, dato che in qualche modo partecipa della visione che Dio ha in se stesso di tutto il creato. Giudica tutto attraverso la chiarezza di questo dono.

Il dono di Consiglio: è la virtù della prudenza ed è un grande aiuto per conservare una coscienza retta. Il dono di Consiglio è particolarmente necessario a chi ha il compito di orientare e di guidare altre anime. È necessario per la vita quotidiana, sia nelle situazioni personali che per consigliare gli amici nella vita spirituale e in quella materiale. È una somma prudenza naturale, illuminata dalla Grazia di Dio.

Il dono di Pietà: ha come propria conseguenza il sentimento di sentirci veramente figli di Dio. Ci permette di rivolgerci a Dio con la tenerezza e l’affetto di un buon figlio verso suo Padre e si è profondamente convinti che nostro Padre Dio vuole il meglio per ciascuno dei suoi figli. Questa fiducia totale si manifesta soprattutto nella preghiera che lo stesso Spirito Santo suscita nel nostro cuore.

Il dono di Fortezza: lo Spirito Santo procura all’anima la fortezza necessaria per superare gli ostacoli e praticare le virtù. Se permettiamo che lo Spirito Santo prenda possesso della nostra vita, la nostra sicurezza non avrà limiti. Nella misura in cui purifichiamo le nostre anime e siamo docili all’azione della Grazia, ciascuno di noi può dire con San Paolo: “Tutto posso in Colui che mi dà la forza”.

Il dono di Timor di Dio: è il timore filiale, verso un Padre che ci ama infinitamente e che non si vuole in alcun modo offendere; è il rispetto immenso pe la Maestà di Dio unito a un profondo senso del Sacro e al compiacimento per la Sua Bontà. In virtù di questo dono le anime sante hanno riconosciuto il loro nulla di fronte a Dio. Invochiamo ogni giorno su di noi questi Doni, indispensabili per compiere un autentico cammino di Fede e per raggiungere le più alte vette della santità. Buona preghiera a tutti.

 

 

+ VANGELO (Mt 25,1-13)

Ecco lo sposo! Andategli incontro!

 

C - La verifica sullo stato personale della Fede è molto importante per la crescita spirituale, ma considerando la situazione attuale della società in cui viviamo e la lotta subdola che ormai da decenni viene fatta contro la Sana Dottrina Cattolica della Chiesa, si è creata una sorta di apatia quasi generalizzata, una specie “di letargo spirituale” in cui vivono la maggior parte dei cristiani. Ritengo pertanto che non sono molti coloro che si preoccupano di verificare se la loro Fede è “viva e palpitante, o “agonizzante”. Tanti non si pongono minimamente il problema, vivacchiano la loro vita cristiana tenendo spesso il piede in due scarpe, ma non si accorgono che così facendo rischiano di finire come le cinque vergini stolte del Vangelo. 

Vediamo dunque di fermarci, di fare delle pause di riflessione nel ritmo incalzante della nostra esistenza. Facciamo una verifica periodica, un serio esame di coscienza per scavare dentro di noi e vedere chi abbiamo posto sul trono del nostro cuore, se Dio, o il nostro io!

C'è forse qualcosa di più grande e di importante dell’avere Fede e fiducia in     Gesù e di vivere nella sua dolce intimità? 

La superficialità di questa vita frenetica non permette di riflettere sulla vita spirituale che si conduce, la responsabilità comunque è sempre dei credenti che perdono la Fede    per la grande attenzione che rivolgono alle cose del mondo, piuttosto che a Dio. 

Non riescono nemmeno a comprendere quale dramma sia vivere lontano dalla Comunione d’Amore con Gesù, senza la sua speciale protezione, soprattutto in questi tempi di grande confusione dove il demonio ha seminato ovunque l’errore e la falsità per trascinare più anime possibili all’inferno. Non temo di sbagliarmi dicendo che questo nostro tempo è l’epoca della menzogna che domina ovunque in ogni campo e in ogni settore purtroppo anche all’interno della Chiesa. Se non si possiede una spiritualità ben formata, si rischia di essere risucchiati in questo vortice tenebroso e di non uscirne più.   

Le vergini stolte del Vangelo non si erano premunite di olio, e quando giunse lo Sposo, non essendo pronte furono escluse per sempre dalla Festa. 

Occorre vegliare sempre, essere preparate con la lampada della Fede ben accesa e le mani colme di opere buone, così quando ci presenteremo dinnanzi al Giudice eterno ci spalancherà le sue braccia e ci introdurrà nella gioia senza fine della Gerusalemme Celeste. Buona preghiera a tutti.