Aduesanti1

22/05/2022

Catechesi N. 418
 
A - Questo grandioso miracolo indica che solo Gesù può saziare, non solo la fame materiale, ma anche quella spirituale; Egli attraverso la sua Passione e Morte si farà Cibo offerto per la Salvezza del mondo. Gesù è infatti il Pane Eucaristico che sazia i desideri più profondi della nostra anima.
B - Dopo il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci Gesù ordinò ai Discepoli di sedersi sulla barca e di precederlo sull’altra riva, mentre Lui avrebbe congedato la folla. Gesù dopo aver fatto ciò sente l’esigenza di salire da solo sul monte per pregare in intimità il Padre Suo.
C Questo brano del Vangelo ci insegna che è molto importante la perseveranza nel cercare una Grazia e ancor più la disposizione del cuore.
Gesù vuole concedere infinite Grazie ma bisogna meritarle, si deve fare un serio cammino di Fede per vivere secondo la sua Volontà.
 
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa 
Lunedì sera ore 20,30 Preghiere di Liberazione
Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Messa di Guarigione e Liberazione
Sabato 28 e Domenica 29 Maggio saremo al Santuario della Madonna del Canneto a Roccavivara in Provincia di Campobasso
Dal 1° al 4 Luglio pellegrinaggio a Lourdes in Francia
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Amamma5 
 
+ VANGELO (Mt 14,13-21)
 
Alzo gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzo i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
 
A - Questo grandioso miracolo indica che solo Gesù può saziare, non solo la fame materiale, ma anche quella spirituale; Egli attraverso la sua Passione e Morte si farà Cibo offerto per la Salvezza del mondo. Gesù è infatti il Pane Eucaristico che sazia i desideri più profondi della nostra anima. L’uomo è affamato e assetato di felicità, purtroppo si illude di poterla trovare gettandosi a capofitto nei piaceri del mondo, ma con più ricerca questi surrogati di felicità, con più la fame cresce e sempre più ci si impantana nei peccati, rischiando di perdersi eternamente. 
Dio è il nostro Creatore, Colui che ha plasmato il nostro corpo e ha infuso in noi la scintilla immortale dell’anima. L’anima essendo scintilla di Dio, è una scintilla di infinito e porta in sé il ricordo di quel Regno di Luce e Splendore da cui proviene. Come potrebbe dunque trovare la felicità nelle cose effimere transitorie di questo mondo? Basta osservare la società di oggi, sono tantissime le persone inquiete, insoddisfatte, depresse, disperate proprio perché non hanno ancora incontrato il Signore e vivono totalmente immersi nel peccato. Ricordo ancora una volta le parole di Sant’Agostino: ”ci hai fatti per Te Signore e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te”.
Sant’Agostino prima di essere un grande Santo e quindi prima della sua conversione fu un grande peccatore, le sue parole sono dunque ancor più convincenti perché avvalorate dall’esperienza vissuta. La vera pace e il vero appagamento dell’anima si possono trovare solo quando il cuore riposa tra le braccia del suo Signore!
Gesù per compiere il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci ha utilizzato quello che c’era a disposizione, ossia cinque pani e due pesci, una quantità veramente insignificante per sfamare tutta quella folla, ma Gesù ha voluto servirsi proprio di quei pochi elementi. Questo ci insegna che il Signore può compiere sempre i miracoli più impossibili e impensabili, ma desidera che facciamo la nostra parte. Sono troppi i cristiani che chiedono continuamente Grazie, ma non fanno nulla per impegnarsi in un serio cammino di Fede, vogliono che Dio intervenga nella loro vita, ma non vogliono rinunciare al peccato. Quei cinque pani e due pesci rappresentano la nostra buona volontà, la nostra Fede, il desiderio di servire il Signore. Con questa disponibilità interiore Egli sicuramente agirà con potenza! Buona preghiera a tutti. 
 
Amamma6
 
+ VANGELO (Mt 14,22-36)
Comandami di venire verso di Te sulle acque. 
 
B - Dopo il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci Gesù ordinò ai Discepoli di sedersi sulla barca e di precederlo sull’altra riva, mentre Lui avrebbe congedato la folla. Gesù dopo aver fatto ciò sente l’esigenza di salire da solo sul monte per pregare in intimità il Padre Suo. Passò molto tempo in preghiera, infatti il Vangelo dice: “Venuta la sera Egli se ne stava ancora da solo lassù a pregare”. Nonostante Gesù fosse sempre unito al Padre Egli sentiva, come uomo, la necessità di ritirarsi in solitudine in un luogo quieto e appartato come la montagna. La montagna è infatti e il luogo privilegiato da Gesù, dove spesso teneva i suoi discorsi, basti pensare a quello importantissimo delle Beatitudini. Anche la sua trasfigurazione si svolse su di un monte, il Tabor, mentre su un altro monte della Galilea avvenne la sua ultima apparizione con l’invio degli Apostoli per la missione universale di Battezzare e convertire tutte le genti. La montagna è l’elemento della natura che, con le sue vette che sembrano sfiorare il Cielo è il luogo adatto per immergerci nell’infinito per stare cuore a cuore con Dio. 
   Questo è un grande insegnamento per noi cristiani di oggi che amiamo tanto stare in mezzo al chiasso e al frastuono del mondo e siamo talmente immersi in questo baccano che finiamo per dimenticarci della preghiera. 
C’è sempre tanto tempo per tutto, ma non c’è mai tempo per Dio e in questo modo non potremo mai progredire nel cammino spirituale. L’anima per innalzarsi ha bisogno di immergersi negli orizzonti silenziosi e sconfinati della contemplazione e della meditazione della Parola di Dio; ha bisogno di una preghiera autentica per restare in comunione d’Amore con il suo Signore. Lo Spirito Santo è dolce e soave, è     una carezza leggera, è un sussurro lieve e non può trasmettere le sue ispirazioni alle anime chiacchieroni e dispersive. Lo Spirito di Dio si comunica nel raccoglimento, nel silenzio e nella quiete del cuore. Impariamo da Gesù che pur essendo Figlio di Dio ha bisogno di queste pause di raccoglimento per unirsi ancor più intimamente al Padre. Gesù dopo essersi tuffato nel bagno di Luce della preghiera si dirige verso i suoi Apostoli e “sul far della notte andò verso di loro camminando sulle acque”. Questo è uno dei tanti miracoli straordinari che ha compiuto Gesù, ma che a mio parere passa quasi inosservato. Immaginiamo di essere insieme agli Apostoli sulla barca, lontano dalla riva e di vedere un uomo venire incontro a noi camminando sulle acque: sarebbe sbalorditivo!!! Chi se non Dio può fare un simile miracolo? Gli Apostoli non riflettono sul fatto che a Gesù nulla è impossibile proprio perché è Dio; si lasciano prendere dalla paura e si misero a gridare pensando di vedere un fantasma. 
Gesù non mette mai paura; la paura nasce dalla nostra fragilità umana e spesso viene anche suscitata dal demonio.
Quando avvertite un senso di vuoto interiore che sale dallo sterno, la parte anteriore centrale del torace, e che causa un disagio incontrollato come se stesse succedendo chissà cosa, non temete e pregate! È un attacco dei diavoli e la preghiera scaccia questo senso di svuotamento e con la fiduciosa preghiera si superano tutte le negatività. 
Ricordiamoci sempre che Gesù non ci lascia mai soli, e anche nelle situazioni più impensabili e possibili, Lui ci raggiunge. Purtroppo spesso non sappiamo riconoscere il suo intervento perché siamo ancora troppo umani e finiamo come Pietro per affondare. 
La nostra Fede non deve tentennare, Pietro ebbe timore perché dopo l'iniziale coraggio, per un solo attimo temette di non farcela e dubitò dell’aiuto divino. Fu il suo grido a farlo riemergere: "Signore, salvami!". Dall'iniziale coraggio, pronto a sfidare anche la legge fisica, Pietro ebbe timore "vedendo che il vento era forte", s’impaurì e dimenticò per un attimo che davanti a lui cera Gesù che lo sosteneva con la sua potenza di miracolo. 
Nelle prove, nelle sofferenze, non dobbiamo mai dubitare della presenza di Gesù e del suo grande aiuto. Chiamiamolo, invochiamolo con Fede, adoriamolo perché è Dio. Come fece con Pietro, Egli stenderà la sua mano forte, ci afferra e ci porterà in salvo liberandoci da qualsiasi paura e dalle negatività diaboliche. Buona preghiera a tutti.
 
Alacrocet
 
+ VANGELO (Mt 15,21-28) 
Donna, grande è la tua fede! 
 
C Questo brano del Vangelo ci insegna che è molto importante la perseveranza nel cercare una Grazia e ancor più la disposizione del cuore.
Gesù vuole concedere infinite Grazie ma bisogna meritarle, si deve fare un serio cammino di Fede per vivere secondo la sua Volontà. Nel Vangelo troviamo tutti gli insegnamenti per vivere come piace al Signore.
La preghiera per elevarsi verso l’alto deve contenere alcuni requisiti indispensabili, come l’umiltà, la fiducia e la perseveranza.
Senza queste indispensabili caratteristiche la preghiera è priva di Fede e non raggiunge il Cuore di Dio. Gesù in un primo momento rifiuta di dare ascolto alla donna cananea che lo supplicava per la guarigione della figlia, adducendo come pretesto che Lui era stato inviato “esclusivamente per le pecore perdute della casa d’Israele”. In verità Gesù voleva mettere alla prova la Fede della donna, dimostrando anche a tutti i presenti quanto grande fosse questa Fede. Infatti ella non si arrende, non si scoraggia di fronte ai continui rifiuti di Gesù, ma insiste nella sua richiesta accorata e appassionata di aiuto e Gesù finalmente la esaudisce: “Donna, grande è la tua Fede! Avvenga per te come desideri”. E da quell’istante sua figlia fu guarita”.
La perseveranza della donna deve fare riflettere tutti, ella, come ho detto non si è fermata alla prima invocazione ma ha insistito, ha ripetuto la sua richiesta con tutto l’amore che conservava per Gesù. Non bisogna fermarsi o allentare la preghiera quando ancora non si ottiene nulla, alle volte Gesù non concede subito una Grazia perché vuole spingerci a pregare con più fiducia e perseveranza. 
Gesù ci chiede di crescere nella Fede, e la Fede è sempre vincolata al tipo di vita che conduciamo, alla spiritualità che possediamo. Ecco perché è determinante il nostro impegno giornaliero nella pratica delle virtù, nel rinnegamento del proprio io e di tutte le passioni. Siamo nel mese di maggio proseguiamo nella recita del Santo Rosario e se gli impegni c’è lo permettono cerchiamo di recitare con amore più corone del Santo Rosario al giorno. In questo modo la Madonna ci proteggerà da tutti gli attacchi satanici e ci infonderà il suo stesso spirito permettendoci di proseguire speditamente sul cammino della santità. Buona preghiera a tutti.
 
Abeazure
 
Madonna Orione
Madonna di Lourdes San Luigi Orione

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