05/02/2022
Catechesi N. 403
A - L’espressione usata da Gesù "Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore", indica che quando una persona ha un interesse particolare verso qualcosa o verso qualcuno, là si trova anche il suo cuore perché tutti i suoi pensieri, tutti i suoi interessi saranno rivolti verso quell’oggetto, quella persona, quel sogno da realizzare.
B - L’esortazione di Gesù “Non preoccupatevi del domani” è più che mai valida per questo nostro tempo tanto travagliato e tormentato. Spesso le preoccupazioni aumentano proprio per l’insicurezza nei confronti del futuro.
C - Il racconto del Vangelo di oggi ci dimostra che Gesù non ci abbandona mai, anche quando sembra essere assente, quando ci sentiamo soli e pensiamo che la nostra preghiera non venga ascoltata.
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa
Lunedì sera ore 20,30 Preghiere di Liberazione
Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Messa di Guarigione e Liberazione
Domenica 20 Febbraio ore 16 Santa Messa di Guarigione
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+VANGELO (Mt 6,19-23)
Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
A - L’espressione usata da Gesù "Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore", indica che quando una persona ha un interesse particolare verso qualcosa o verso qualcuno, là si trova anche il suo cuore perché tutti i suoi pensieri, tutti i suoi interessi saranno rivolti verso quell’oggetto, quella persona, quel sogno da realizzare ….
È un’espressione stupenda quella usata da Gesù che rivelano una verità ben più profonda. Queste parole fanno riflettere sul rischio che corriamo ogni volta che indirizziamo tutta l’energia del nostro essere su ciò che è puramente terreno, costruendoci così degli idoli da sostituire a Dio, il solo che invece merita di possedere interamente il nostro cuore. Gesù ci ricorda infatti le parole della Legge: “Amerai il Signore Dio Tuo, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente”.
Sono tanti gli idoli che l’uomo si costruisce, il primo fra tutti è quello di se stesso. Pensiamo per esempio alla cura maniacale del proprio corpo, l’angosciosa ricercatezza della donna nel curare l’estetica e la propria bellezza, o la cura esagerata dell’abbigliamento. È vero che ogni aspetto della persona merita attenzione e rispetto, ma in questi casi si va ben oltre ….. L’idolatria verso se stessi la notiamo anche in tutti quei personaggi famosi che pur di avere sempre successo giungono persino a vendere l’anima al demonio.
Pensiamo ancora all’idolo della ricchezza, quanti si perdono per voler possedere sempre di più! Quanti vivono solo in funzione dei soldi e per incrementare i loro guadagni sono disposti a tutto, commettendo spesso peccati gravissimi!
Nella vita di Sant'Antonio di Padova si racconta un episodio clamoroso e straordinario che viene ricordato come "Il cuore dell'avaro", un cuore rinvenuto nella cassaforte e non nel petto di un defunto. Leggiamolo tratto dalla sua agiografia.
«In Toscana si stavano celebrando con solennità, come succede in questi casi, le esequie di un uomo ricchissimo. Al funerale era presente anche Sant’Antonio il quale, scosso da un’ispirazione subitanea, dichiarò ad alta voce che quel morto non andava sepolto in luogo consacrato, bensì lungo le mura della città, come un cane. E ciò perché la sua anima era dannata all’inferno e quel cadavere era privo di cuore, secondo il detto del Signore riportato dal Santo evangelista Luca: "Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore". A questa intimazione, com’è naturale, tutti rimasero sconvolti ed ebbe luogo un eccitato scambio di pareri. Furono infine chiamati dei chirurghi, che aprirono il petto alla salma, ma non vi trovarono il cuore. Esso, secondo la profezia del Santo, fu rinvenuto nella cassaforte, dov’era conservato il denaro del ricco».
È davvero triste sprecare la vita per ciò che è effimero. Forse ci dimentichiamo troppo spesso che su questa terra siamo solo di passaggio. Quando giungerà l’ora di presentarci davanti al Giudice eterno a cosa saranno serviti la nostra bellezza, il nostro successo, i nostri soldi per i quali ci siamo tanto affannati? A nulla, anzi costituiranno per noi motivo di condanna. Solo l’Amore conterà dinanzi a Dio, l’Amore verso di Lui e verso il prossimo. Esaminiamoci attentamente e scopriamo qual è il nostro “tesoro”. Mettiamo Dio al centro della nostra vita o Lo releghiamo all’ultimo posto? Quante volte pensiamo a Lui durante la giornata? Quando dobbiamo prendere una decisione lo facciamo seguendo la sua Legge e la sua Volontà?
Facciamo in modo di costruire giorno dopo giorno il nostro destino futuro, dipende da noi la sentenza che Dio emetterà, di Beatitudine, o di condanna eterna.
Signore sii Tu il solo Tesoro della nostra vita, l’unico Tesoro da amare e da desiderare con tutto il cuore, l’unico Tesoro per cui vivere e morire! Buona preghiera a tutti.
+VANGELO (Mt 6,24-34)
“Non preoccupatevi del domani.
B - L’esortazione di Gesù “Non preoccupatevi del domani” è più che mai valida per questo nostro tempo tanto travagliato e tormentato. Spesso le preoccupazioni aumentano proprio per l’insicurezza nei confronti del futuro.
È un disagio che nasce da tanti segnali inquietanti e drammatici presenti nel mondo, primo fra tutti l’allontanamento da Dio. La perdita della Fede e il degrado morale spaventoso hanno favorito il dilagare dell’iniquità ovunque; il potere di satana è esteso in ogni settore della società fino ai vertici della Chiesa. Siamo giunti sull’orlo di una grande catastrofe e sull’umanità incombe la minaccia della terza guerra mondiale (vogliono farla iniziare a marzo), che per la potenza delle armi nucleari sarebbe veramente devastante. Di fronte a questo scenario desolante come si può mantenere la calma? Come si può non preoccuparsi del futuro? Il cristiano autentico non può mai disperare, dinanzi a nessuna situazione, anche la più tragica perché sa che la sua speranza e la sua forza è il Signore! La Parola di Dio è veritiera, non mente mai!
Chi accoglie con Fede le parole di Gesù vede trasformare la sua esistenza.
L'agire di Gesù è straordinario e non sbaglia mai, è sempre pronto ad intervenire verso tutti coloro che lo amano e lo invocano con Fede.
Le parole di Gesù sono una garanzia assoluta e irrevocabile, che Lui interverrà in ogni nostra necessità, occorre però fidarsi ciecamente di Lui. È la fiducia incrollabile in Gesù che gli permette di compiere Miracoli straordinari nella nostra vita.
La fiducia è sinonimo di Amore. Chi più si fida più ama, e Gesù non può resistere alle richieste di un anima innamorata di Lui.
La paura di non fidarsi pienamente di Dio scaturisce da una Fede debole e immatura e da una mancanza di un autentico Amore. Dio che provvede anche agli uccelli del cielo, che rende meravigliosi i gigli del campo, può forse dimenticarsi delle sue creature? La risposta la troviamo nella Parola di oggi: "Il Padre vostro celeste sa che ne avete bisogno".
Lui sa tutto, vede l'invisibile, anticipa i nostri pensieri, conosce perfettamente il futuro di ognuno.
Possedere una Fede forte è il più grande dono della nostra vita. Non disperdete questa grande ricchezza, alimentatela con una preghiera umile e sincera, con i Sacramenti e il Santo Rosario.
Abbandonarsi con piena fiducia in Dio è la vittoria su tutto, Lui provvede ad ogni cosa e si preoccupa di ogni nostra necessità nella misura in cui ci fidiamo di Lui.
Concludo ricordando la stupenda frase detta da Gesù a suor Consolata e che vi lascio come meditazione: “Tu pensa solo ad amarmi al resto provvederò io fin nei minimi particolari”. Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Mt 8,23-27)
Chi è mai costui, al quale i venti e il mare gli obbediscono?
C - Il racconto del Vangelo di oggi ci dimostra che Gesù non ci abbandona mai, anche quando sembra essere assente, quando ci sentiamo soli e pensiamo che la nostra preghiera non venga ascoltata.
Gesù è sulla barca con i suoi Apostoli e dorme proprio mentre una tempesta si scatena sul mare e sembra giungere l’irreparabile. Gli Apostoli erano uomini di mare, esperti e conoscitori delle burrasche, ma in questo momento sono in preda al panico e svegliano il Maestro, quasi rimproverandolo di non accorgersi del pericolo che li minaccia. Gesù dorme solo apparentemente perché se il suo corpo riposa, la sua natura divina è ben desta e come Dio vede tutto e sa tutto.
Spesso anche noi quando succedono prove dolorose subito ci lasciamo prendere dalla paura e chiediamo a Gesù: “Dove sei perché non intervieni”?
Quando la tempesta minaccia la barca della nostra vita, occorre pregare più intensamente, una preghiera però senza agitazione, ma piena di Fede e di fiducia. Occorre fare tanti atti di abbandono sul Cuore di Gesù, sapendo che Egli interverrà al momento opportuno. È la Fede a cambiare la nostra vita, a permetterci di ottenere le cose impossibili. Dobbiamo avere la certezza che Gesù non ci lascerà mai soli di fronte alle difficoltà, anche se in quel determinato momento non avvertiamo la sua presenza.
Questa verità è determinante per rimanere sereni nella prova e nei momenti di smarrimento.
Dobbiamo proprio per questo cercare ogni giorno di aumentare la nostra Fede attraverso la Meditazione della Parola di Dio e la lettura dei testi classici della nostra spiritualità. Sul web trovate gli scritti di Santa Teresa d’Avila, Sant’Alfonso dè Liguori, San Giovanni della Croce, ecc.
Il testo iniziale che consiglio è l’“Imitazione di Cristo”, semplice e sostanzioso, che permette di comprendere il vero senso della vita cristiana.
Tornando al commento del Vangelo, Gesù rimprovera dolcemente gli Apostoli dicendo loro: “Perché avete paura, uomini di poca Fede”?
Sono parole che Gesù potrebbe ripetere a ciascuno di noi. Quante volte infatti ci lasciamo prendere dalla paura di fronte agli eventi dolorosi della vita; quante volte siamo travolti dall’agitazione e ci sentiamo perduti come gli Apostoli in mezzo alla tempesta!!!
Questa agitazione e questa paura indicano che non abbiamo abbastanza Fede e che non ci fidiamo totalmente di Gesù.
Le difficoltà non devono spaventarci, semmai devono farci avvicinare a Gesù e alla Madonna con la recita del Rosario; devono renderci sereni e fiduciosi del Loro sicuro aiuto. Il brano del Vangelo termina con l’intervento miracoloso e straordinario di Gesù che comanda al mare e al vento di calmarsi e subito infatti la tempesta cessò. È una dimostrazione chiarissima della divinità di Gesù perché solo Dio può avere potere sugli elementi della natura. Tutti infatti furono presi da grande stupore e si dicevano l’un l’altro: “Chi è mai Costui al quale i venti e il mare obbediscono?” Gesù durante questi duemila anni di cristianesimo ha compiuto infiniti e straordinari miracoli proprio per rafforzare le nostra Fede e non avessimo più alcun dubbio sul suo Amore e sulla sua Onnipotenza. Riposiamo dunque sicuri fra le braccia del nostro Dio e tutte le tempeste scatenate da satana e dalle cattiverie umane non potranno scalfire minimamente la nostra anima. Buona preghiera a tutti.