Catechesi N. 401
A - Gesù è ispirato ….. Il suo adorabile Cuore ha cessato di battere. Tutto è compiuto della sua dolorosissima missione di Redentore. Il colpo di lancia inferto da Longino è l’ultimo atto, l’ultima tortura inferta a questo Corpo sfinito, straziato e crudelmente martirizzato.
B - Nel Vangelo di oggi Gesù ci spiega che il Regno di Dio si sviluppa nei cuori proprio come fa il seme gettato nel terreno … “Prima germoglia lo stelo, poi la spiga, poi diventa …
C - Nella Catechesi della scora settimana avevamo spiegato che Gesù è il perfezionamento della Legge antica, infatti Egli essendo l’Amore Incarnato ha insegnato una Dottrina nuova incentrata tutta sull’Amore.
Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa
Lunedì sera ore 20,30 Preghiere di Liberazione
Tutti i Venerdì sera ore 20,30 Messa di Guarigione e Liberazione
Domenica 23 Gennaio ore 16 Santa Messa di Guarigione
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+ VANGELO (Gv 19,31-37)
Uno dei soldati gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.
Gesù è ispirato ….. Il suo adorabile Cuore ha cessato di battere. Tutto è compiuto della sua dolorosissima missione di Redentore. Il colpo di lancia inferto da Longino è l’ultimo atto, l’ultima tortura inferta a questo Corpo sfinito, straziato e crudelmente martirizzato. Noi cristiani non meditiamo mai abbastanza sui dolori patiti da Gesù e contraccambiamo spesso con l’indifferenza questo suo indicibile Amore.
Il 15 giugno 1675, Gesù apparendo a suor Margherita Maria Alacoque, nel monastero di Paray le Monial, disse infatti: “Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini e in contraccambio non riceve che ingratitudine, disprezzo, sacrilegi in questo Sacramento d’Amore”.
Sono parole che risuonano spesso nel mio cuore e mi commuovono profondamente. Mi domando spesso come possa un cristiano non ricambiare l’Amore immenso di Gesù che tanto ha patito per noi. Dovremmo ogni giorno prostrarci dinanzi al Tabernacolo dove pulsa il cuore di Cristo per adorarlo e ringraziarlo e se non possiamo andare in una Chiesa rechiamoci in spirito dinanzi al Tabernacolo per consolare il suo adorabile Cuore.
La devozione al Cuore di Gesù è la più soave perché il cuore è la sede dell’Amore. Noi nella preghiera ci rivolgiamo a Lui come Persona Divina, ma se non entriamo nell’intimità del suo Cuore progrediremo ben poco nel cammino spirituale.
Dobbiamo conoscere le prerogative di questo Cuore Divino, è il Cuore dell’Amore e della Misericordia infinita da cui scaturiscono un mare di Grazie.
È molto importante rivolgerci al Cuore di Gesù nelle preghiere e adorarlo per lasciarci assimilare da Lui.
Il cammino spirituale si coltiva attraverso la vigilanza, i Sacramenti, la preghiera, la pratica delle virtù, il dialogo con Gesù rivolgendoci proprio al suo mite Cuore. Dobbiamo chiedergli ogni giorno di donarci i suoi sentimenti, di avere il suo Amore e di agire secondo il suo Cuore. Rivolgiamoci sempre a Gesù, Egli è felice quando ricorriamo a Lui in ogni nostra difficoltà.
Invocate molto spesso il Cuore di Gesù e recitate questa breve Coroncina al Sacro Cuore, essa è come uno scrigno contenente tesori infiniti ed è potentissima per qualsiasi necessità. Padre Pio stesso la recitava ogni giorno per tutti coloro che ricorrevano a Lui. La trascrivo:
CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESÙ
1. O mio Gesù, che hai detto: “In verità vi dico, chiedete ed otterrete, cercate e troverete, picchiate e vi sarà aperto!”, ecco che io picchio, io cerco, io chiedo la Grazia...
· Recitare: un Padre Nostro, Ave Maria e Gloria
· Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
2. O mio Gesù, che hai detto: “In verità vi dico, qualunque cosa chiederete al Padre mio nel mio Nome, Egli ve la concederà!”, ecco che al Padre tuo, nel tuo nome, io chiedo la Grazia...
· Recitare: un Padre Nostro, Ave Maria e Gloria
· Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
3. O mio Gesù, che hai detto: “In verità vi dico, passeranno il cielo e la terra, ma le mie parole non passeranno mai!”, ecco che, appoggiato all'infallibilità delle tue sante parole, io chiedo la Grazia...
· Recitare: un Padre Nostro, Ave Maria e Gloria
· Sacro Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
O Sacro Cuore di Gesù, cui è impossibile non avere compassione degli infelici, abbi pietà di noi miseri peccatori, ed accordaci le Grazie che ti domandiamo per mezzo dell'Immacolato Cuore di Maria, tua e nostra tenera Madre.
· San Giuseppe, Padre putativo del Sacro Cuore di Gesù, prega per noi.
Salve o Regina… Buona preghiera a tutti.
+ VANGELO (Mc 4,26-28)
Il Regno di Dio è come un uomo che getta il seme nella terra.
Nel Vangelo di oggi Gesù ci spiega che il Regno di Dio si sviluppa nei cuori proprio come fa il seme gettato nel terreno … “Prima germoglia lo stelo, poi la spiga, poi diventa … Il seme è la Parola di Dio e quando questa Parola incontra la terra fertile, ossia un cuore ben disposto ad accoglierla, essa si sviluppa pian piano, nel silenzio e nel nascondimento per poi germogliare e produrre frutti abbondanti di santità. La santità dunque non si raggiunge immediatamente, ci vuole tempo! Ascoltiamo a tale proposito le parole di Gesù rivelate a una Mistica:
“Non vogliate credere che le opere atte a conseguire il Regno dei Cieli siano opere fragorosamente vistose. Sono atti continui, comuni, ma fatti con un fine soprannaturale d’amore. L’amore è il seme della pianta che nascendo in voi cresce fino al Cielo, e alla cui ombra nascono tutte le altre virtù.
Il Regno dei Cieli, di cui sarete possessori se vivrete da giusti, è costruito con le piccole cose di ogni giorno. Con la bontà, la morigeratezza, la pazienza, col contentarsi di ciò che si ha, con il compatimento reciproco, con l’amore, l’amore, l’amore.
Siate buoni.
Vivete in pace gli uni con gli altri.
Non mormorate.
Non giudicate.
Dio sarà allora con voi.
Vi do la mia pace come benedizione e ringraziamento della Fede che avete in Me”.
La rilettura di questi insegnamenti di Gesù ci farà bene, anzi ne trarranno molto profitto quanti li mediteranno lungamente e faranno propositi sinceri di conversione. Il punto da focalizzare è questo: la santità si costruisce con le piccole cose di ogni giorno, con i piccoli gesti di amore, con le piccole vittorie sull’egoismo, sull’amor proprio e sulle passioni; si costruisce con la vigilanza, la lotta contro le tentazioni e le cattive abitudini. Occorre molta pazienza e perseveranza, non scoraggiandosi mai quando si cade, ma riprendendo subito il cammino dopo aver fatto una seria confessione.
Il cristiano si deve comportare bene per amore di Dio e del prossimo!
Anche il Sacerdote deve avere molta pazienza con i credenti, non deve pretendere subito la perfezione, ma rispettare i tempi di maturazione di ognuno.
La pazienza e la vicinanza del Sacerdote sono indispensabili, accompagnati da un amore sincero e desideroso della salvezza eterna di tutte le anime.
Quando il Sacerdote agisce con amore, compie grandi opere di apostolato. Salva le anime con la sua vita virtuosa, con le sante preghiere e la piena aderenza al Vangelo Storico di Gesù.
Apro una piccola parentesi sulla Sana Dottrina che noi seguiamo e che diffondiamo senza risparmiarci.
Non fidatevi mai di quanti scrivono e dicono belle parole, ma allo stesso tempo seminano zizzanie, diffamazioni e cattiverie: costoro non sono certo in comunione con Gesù e la Vergine Santa perché si comportano in maniera opposta al Vangelo che insegna ad amare il prossimo come se stessi.
I veri seguaci dell’Immacolata si distinguono da queste caratteristiche:
amano tutti e non odiano nessuno;
rispettano le scelte degli altri e non li perseguitano;
parlano bene di tutti secondo verità e non sono diffamatori;
non manipolano sottilmente e astutamente la Fede della Chiesa.
non cercano maliziosamente di fare seguaci, ma portano tutti a Gesù perché cercano esclusivamente la sua Gloria.
Ricordatevi bene che per essere autentici seguaci di Cristo occorre soprattutto mettere in pratica i suoi insegnamenti: “Non chiunque mi dice Signore, Signore entrerà nel Regno dei Cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei Cieli”. Buona preghiera a tutti.
+VANGELO (Mt 5,38-42)
Io vi dico di non opporvi al malvagio.
Nella Catechesi della scora settimana avevamo spiegato che Gesù è il perfezionamento della Legge antica, infatti Egli essendo l’Amore Incarnato ha insegnato una Dottrina nuova incentrata tutta sull’Amore.
In questo brano Gesù prosegue con una nuova esortazione che sempre ha suscitato grande sorpresa nei lettori. Leggiamola insieme: "Avete inteso che fu detto occhio per occhio” e “dente per dente: ma Io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgi anche l’altra ".
Tanti si stupiscono di queste parole che sembrano quasi impossibili da realizzare, ma la Parola di Dio è sempre perfetta, è la nostra scarsa spiritualità che non ci fa comprendere la bellezza e il valore di questa esortazione.
Gesù qui ci invita a non rispondere alla violenza, con la violenza. Gesù parla di uno schiaffo … potrebbe essere anche un insulto o qualche affermazione che ferisce profondamente il nostro animo. La tentazione più grande quando riceviamo un’offesa è quella di vendicarsi, ma se noi assecondiamo tale tentazione, corriamo il rischio di innestare una catena di odio, con conseguenze anche gravi, tenendo conto poi che chi cova nel cuore un rancore, o da sfogo alla propria rabbia, commette peccato. Ho conosciuto persone, tra l’altro parenti, che per un litigio non si parlano più da una vita. Sono passati infatti tantissimi anni e quella rottura permane ancora. Mi domando come si faccia a vivere con questo rancore, con questa mancanza di perdono che è come un macigno che schiaccia il cuore! Come presentarsi davanti la Giudizio di Dio al termine della vita???
Chi invece risponde con la bontà e il perdono, spegne subito la “fiamma” dell’avversario che può in questo caso rientrare in sè e rendersi conto del suo atteggiamento sbagliato. Ovviamente, se la violenza di cui siamo vittime è tale da mettere a repentaglio la nostra vita, abbiamo il diritto di difenderci perché, se la vita è sacra, lo è in eguale misura, da entrambe le parti. In ogni occasione di contrasto cerchiamo sempre di mantenere la calma, di trovare una soluzione di accordo senza lasciarsi trascinare dall’ira e dallo spirito di vendetta. Leggiamo a tal proposito cosa dice San Paolo nella lettera ai Romani: “Non fate le vostre vendette cari miei, ma lasciate posto all’ira di Dio perché sta scritto: a me la vendetta, io renderò la retribuzione dice il Signore”. Lasciamo dunque fare a Dio, affidiamo a Lui la nostra causa perché Lui è un Giudice misericordioso, ma anche giusto. Solo Lui sa leggere nel cuore dei nostri avversari e solo Lui sa dare la giusta “retribuzione”, la nostra infatti sarebbe solo vendetta che, oltre a far male all’altro, fa male prima di tutto a noi stessi, perché ci fa perdere l’amicizia con Dio. Dio è Amore e dimorare solo nei cuori buoni. Buona preghiera a tutti