A - Il Comandamento dell’Amore è sicuramente il più grande dei Comandamenti.

Occorre amare Dio con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra anima, con tutta la nostra mente e con tutta la nostra forza e il prossimo come noi stessi.

B - Gesù commenta la Scrittura nel Tempio e molti Lo ascoltano meravigliati. Gesù non è un rabbino, né uno scriba, non è un sacerdote, né un levita, Egli è stato un falegname e desta una enorme impressione in tutti i presenti la padronanza dell’argomento e la perfetta capacità di semplificare passi biblici molto difficili.

C - Abbiamo da poco trascorso la festa dell’Epifania, in cui si celebra la manifestazione di Dio incarnato in Gesù, al mondo, rappresentato qui dalla figura dei Tre Magi venuti dall’Oriente.

 

Dal Lunedì al Sabato ore 9,30 Santa Messa 

 

 

+ VANGELO (Mc 12,28-34) 

Non c’è altro Comandamento più grande di questi. 

 

A - Il Comandamento dell’Amore è sicuramente il più grande dei Comandamenti.

Occorre amare Dio con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra anima, con tutta la nostra mente e con tutta la nostra forza e il prossimo come noi stessi. Forse non riflettiamo mai sufficientemente su questo Comandamento. La base della vita cristiana sta tutta nell’amare Dio e nell’amare il prossimo. L’Amore per Dio deve essere un Amore speciale perché Lui, come sottolinea il Vangelo, va amato con la totalità del nostro essere. L’Amore per Dio non è un vuoto sentimentalismo che si esaurisce nel fervore di qualche bella preghiera. L’Amore per Dio richiede un impegno costante per onorarLo si, con la preghiera, ma soprattutto con una vita santa. Lui deve essere al primo posto nel nostro cuore, Lui deve essere il centro attorno al quale ruota tutta la nostra vita; dunque ogni nostra azione, ogni nostra scelta e ogni nostra decisione va fatta secondo il volere di Dio, secondo la sua Parola, secondo i suoi Comandamenti. 

Dirà infatti Gesù in un'altra occasione: “Se uno mi ama osserverà la mia Parola”...  

Ecco perché l’Amore di Dio si effonderà poi sui nostri fratelli. Tutto il Vangelo è impregnato di questo Amore, che ci porterà ad essere più buoni, più umili e più        caritatevoli; che ci insegnerà a perdonare sempre, a non giudicare mai, a non mentire e a soccorrere sempre il prossimo in difficoltà. L’Amore autentico è un’energia di vita che tutto vivifica, ricrea e trasforma. Dirà Sant’Agostino: “Ama e fai quello che vuoi”. E’ una frase formidabile che sottolinea la potenza dell’Amore, ma va compresa a fondo per non essere male interpretata. Chi ama secondo Dio può veramente fare quello che vuole perché l’Amore che dimora in lui non lo porterà mai ad agire contro Dio, nè contro il proprio fratello. Chi Ama non fa mai del male al prossimo, non ruba, non uccide, non mente, non desidera ecc…

Ogni sua azione sarà sempre rivolta al bene comune e proprio in questo senso è libero di agire come meglio crede. Oggi purtroppo c’è una distorta interpretazione dell’Amore, lo vediamo in ogni realtà che ci circonda. Quanti matrimoni per esempio falliscono perché uno dei due coniugi dice di essersi innamorato di un'altra persona; quanti fidanzati acconsentono ai rapporti prematrimoniali in nome dell’amore e sempre in nome dell’amore vediamo aumentare continuamente le coppie omosessuali. Ma di quale amore stiamo parlando???

L’Amore che non ha le sue radici nella Legge di Dio è solamente egoismo, passione e perversione. Il demonio si camuffa sempre abilmente e in nome di un falso amore riesce a ingannare un numero impressionante di anime. Povere anime!

Si sentono libere e realizzate seguendo i loro istinti peccaminosi e non sanno invece di essere incatenati a satana con le terribili catene del peccato. In questi tempi tremendi di confusione anche a motivo delle teorie moderniste che ormai da molti anni si sono infiltrate anche nella Chiesa, occorre più che mai essere fedeli al Vangelo Storico di Gesù. Ritornando la brano del Vangelo, le ragioni che ci devono spingere ad amare Dio sopra ogni cosa sono molteplici: Lui ci ha creato e ci governa; ci mantiene nell’esistenza e ci elargisce continuamente le sue Grazie e i suoi Favori; per noi si è incarnato e ha sofferto una Passione crudele per liberarci dal peccato e riaprirci le porte del Cielo. Con Lui abbiamo un debito di riconoscenza incommensurabile! Non lasciamo trascorre la vita senza renderci conto di questa verità. Dio merita il nostro Amore, tutto il nostro Amore! Ogni giorno che passa si avvicina per tutti il traguardo eterno. Cerchiamo di giungere a questo traguardo con le mani piene d’Amore; allora incontreremo il Sorriso del nostro Signore che ci introdurrà nella Beatitudine eterna, altrimenti avremo vissuto invano!!! Buona preghiera a tutti.

 

 

+ VANGELO (Mc 1,21-28) 

Egli infatti insegnava a loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. 

 

B - Gesù commenta la Scrittura nel Tempio e molti Lo ascoltano meravigliati. Gesù non è un rabbino, né uno scriba, non è un sacerdote, né un levita, Egli è stato un falegname e desta una enorme impressione in tutti i presenti la padronanza dell’argomento e la perfetta capacità di semplificare passi biblici molto difficili.

Gesù è Figlio di Dio e di Maria Vergine, possiede dunque una doppia natura, umana e divina. 

Come Dio, Egli esiste da sempre e quindi può spiegare perfettamente la Scrittura perché Lui l’ha rivelata. Egli fa vibrare la Parola eterna del Padre davanti agli occhi meravigliati di quanti hanno invece ascoltato interpretazioni umane, frutto spesso di interessi personali. 

La differenza si nota subito: Gesù spiega e fa comprendere, non carica di pesi impossibili da portare come fanno gli scribi e i farisei.

Ogni sacerdote dovrebbe modellarsi sull’esempio di Cristo e ripetere ai fedeli la parola eterna del Padre; dovrebbe essere quindi fedelissimo agli insegnamenti contenuti nel Vangelo e al Magistero autentico della Chiesa.

Non sono i nostri poveri ragionamenti umani e le nostre convinzioni personali a portare la Salvezza! La superbia intellettiva dei così detti sacerdoti modernisti ha filtrato, alterato, inquinato la Sana Dottrina della Chiesa, così la Parola di Dio è diventata sempre più parola umana. Quale Salvezza potrà mai venire dal pensiero umano che si erge superbo a barriera contro la Verità eterna del pensiero di Dio e presume addirittura di sostituirla!? Ricordiamoci sempre che fu la superbia a far precipitare nell’inferno lucifero e lui ha pieno potere sugli arroganti e sui superbi. Ricordiamoci ancora che questo angelo decaduto è il padre della menzogna e non può che suscitare pensieri falsi, distorti e devianti che portano inevitabilmente lontano dalla Verità. Non si può criticare la Parola di Dio, additandola come inadeguata ai tempi attuali. Guai a cadere in questa trappola diabolica! La Parola di Dio è eterna e immutabile; i Dieci Comandamenti non si possono modificare, neanche un papa lo può fare: il peccato di bestemmia, di idolatria, di omicidio, di adulterio ecc… resteranno sempre tali fino alla fine del mondo!!!

Oggi sono troppi i maestri del nulla che vogliono modificare il Vangelo Storico, ma uno solo è il Maestro: CRISTO SIGNORE! SOLO LUI E’ LA VIA, LA VERITA’ E LA VITA. 

Preghiamo tanto per i sacerdoti, perché sono coloro che più di tutti sono circuiti da satana! Egli sa benissimo che catturare nella sua rete un consacrato e trasformarlo in un suo strumento, significa fare un ricco bottino di anime!

San Giovanni Bosco diceva che un prete in Paradiso o all’inferno non va mai da solo, vanno sempre con lui un gran numero di anime, o salvate con il suo Santo ministero e con il suo buon esempio, o perdute con la sua negligenza nell’adempiere i propri doveri e con il suo cattivo esempio. Il dovere più importante per un sacerdote è proprio quello di trasmettere la Parola di Dio nella sua genuina autenticità. Concludo con le parole di San Paolo: “Or bene se anche noi stessi, o un Angelo dal Cielo vi predicasse un Vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anatema”!

Queste parole vanno meditate attentamente, esse sono un monito severissimo per tutti coloro che hanno la folle presunzione di volersi sostituire a Dio! Buona preghiera a tutti.

 

 

+ VANGELO (Mt 2,18-11) 

“Entrati nella casa videro il Bambino con Maria sua Madre, e prostrandosi Lo adorarono”. 

 

C - Abbiamo da poco trascorso la festa dell’Epifania, in cui si celebra la manifestazione di Dio incarnato in Gesù, al mondo, rappresentato qui dalla figura dei Tre Magi venuti dall’Oriente.

A tal proposito leggiamo alcuni stralci di un celebre discorso di San Leone Magno: “In questa festa la Divina provvidenza ha dato un grande aiuto alla nostra Fede ….. per rafforzare questa Fede e perché fosse così premunita contro tutti gli errori, è avvenuto per divino beneplacito che gente dimorante nelle lontane regioni d’Oriente, esperte nell’osservare il corso delle stelle, ricevesse il segno del Fanciullo, nato per regnare su tutto Israele. Ai Magi infatti apparve la nuova luce, di una Stella più lucente, che mentre la guardavano, riempì i loro animi di ammirazione per il suo splendore, per cui credettero che non si doveva trascurare ciò che era annunciato con un segno tanto grande ….. e mentre non ancora tutta Betlemme aveva appreso la nascita di Cristo, la Grazia già la annunciava alle genti perché la credessero. Ciò che non poteva essere esposto con parole umane lo faceva conoscere con l’annuncio del cielo”.

 I tre Magi furono condotti a Betlemme con grande gioia e come narra l’Evangelista: “Entrati nella casa videro il Bambino con Maria, sua Madre e prostrandosi Lo adorarono”. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra” L’oro simboleggia la regalità del bambino; l’incenso la sua Divinità, mentre la mirra il suo Sacrificio salvifico. 

Ho sempre ammirato questi personaggi che seguendo la luce della Stella, ma sicuramente mossi anche da una Luce interiore che illuminava il loro intelletto, intrapresero un lungo viaggio molto faticoso, pieno di imprevisti e di difficoltà per giungere ad adorare Colui che era stato preannunciato con un segno grandioso. Gesù stesso è la Luce proveniente da paradisiache lontananze venuto a illuminare il buio del mondo. Egli offre la Salvezza non solo al suo popolo, ma a tutte le genti e tutti possono entrare nel Regno di Dio se con il cuore umile, come quello dei Magi, sanno accogliere e riconoscere il Bambino Gesù come il RE della Storia e l’unico Salvatore del mondo. Dobbiamo anche noi, sull’esempio dei Magi avere nel cuore l’ansia amorosa di andare ad adorare Gesù e oggi lo possiamo incontrare tutti i giorni, vivo e presente nel Santissimo Sacramento dell’Altare. Il tempo che dedichiamo a Lui sarà quello meglio speso della giornata perchè da Gesù ci proviene ogni Bene e tutte le Grazie necessarie per l’anima e per il corpo.

A tale riguardo, rivolgo, veramente con il cuore, un appello a tutti i parroci: APRITE LE CHIESE!

Chiedete la collaborazione ai Pensionati, ai Volontari e ai più disponibili per vigilare quando siete assenti, ma tenete le CHIESE APERTE dalla mattina alla sera! Così permetterete a tanti fedeli di entrare in Chiesa tutti i giorni e fermarsi a pregare, per incontrare Dio.  

Quei dieci minuti trascorsi in preghiera, possono cambiano la vita; possono condurre a una vera conversione e illuminare sulle scelte migliori da compiere; possono anche permettere ancora la guarigione da una sofferenza o la liberazione da pensieri ossessivi e da tentazioni violente. 

Aprite le Chiese e fate pregare un popolo che sta perdendo Dio e che viene travolto dalla mentalità pagana e modernista. Conducete a Dio quelle anime che Lui stesso vi ha affidato perché Lui solo è la Fonte della Vita e l’eterna Salvezza! 

Buona preghiera a tutti.