A - L’affermazione su cui è doveroso fermarci a riflettere oggi è questa: “Quando verrà Lui, lo Spirito della Verità, vi guiderà a tutta la Verità”. 

 

+ VANGELO (Gv 15,26-27; 16,12-15) 

Lo Spirito di verità vi guiderà alla verità tutta intera.

 

L’affermazione su cui è doveroso fermarci a riflettere oggi è questa: “Quando verrà Lui, lo Spirito della Verità, vi guiderà a tutta la Verità”. 

Per ricevere lo Spirito Santo occorrono le dovute disposizioni interiori. 

Lo Spirito Santo non “discende a comando” quando viene invocato, a tale riguardo nessuno si illuda! 

Gli evangelici Pentecostali sono eretici eppure pensano illusoriamente che lo Spirito Santo sia presente nelle loro riunioni, soprattutto quando viene invocato anche con forti grida. 

Lo Spirito Santo scende quando c’è corrispondenza alla sua Grazia, ossia quando il credente compie un serio cammino di Fede, quando è disposto a rinunciare al peccato, rinnegando il proprio io e le proprie passioni. 

Se viviamo nel mondo senza rinunciare al mondo lo Spirito Santo non trova certamente le condizioni adatte per effondere su di noi i suoi Doni.

Questa è la Verità della Chiesa Cattolica, non si può dare ascolto a tutte le dottrine che sorgono ovunque e che non hanno certo un’ispirazione divina.

Occorre rimanere assolutamente fedeli al Magistero autentico della Chiesa dove è contenuta tutta la Verità del Vangelo e la Sana Dottrina Cattolica.

In essa agisce pienamente lo Spirito Santo.

Oggi dobbiamo chiederci se lo Spirito continua ad operare in noi, se curiamo la nostra Fede con impegno e vigilanza per non cadere nell’illusione di seguire Lui mentre facciamo una strada completamente opposta alla Verità. La nostra grande preoccupazione deve essere quella di far dimorare lo Spirito di Verità nella nostra anima. 

Lo Spirito Santo non può dimorare nei cuori dove albergano l’inganno e falsità, in coloro che antepongono i loro interessi agli interessi di Dio. 

È lo Spirito Santo a santificare incessantemente la Chiesa e ogni anima che si dispone con umiltà e buona volontà a riceverlo. Siamo noi a permettergli di visitarci, di dimorare in noi, donandoci i suoi ineffabili Doni che trasfigurano totalmente la persona, il suo cuore e la sua mente, il suo modo di pensare e di agire.  

Ciò che è determinante nella nostra vita spirituale è dunque la corrispondenza alle richieste e alle ispirazioni dello Spirito Santo. 

La corrispondenza è l’unica risposta che i credenti possono dare a Dio e che rivela senza dubbio il grado della maturità della loro Fede. 

Dobbiamo chiedere ogni giorno, soprattutto nella Santa Messa, una maggiore docilità in modo da poter accogliere tutte le ispirazioni dello Spirito Santo con cuore puro.

È Lui a suggerirci le scelte giuste che dobbiamo fare per progredire nel cammino spirituale e per giungere speditamente sulle alte vette della santità.

Senza la dolce presenza dello Spirito Santo, si vive in una condizione di non verità; si vive con una forte inclinazione al peccato, a comportamenti negativi ispirati da satana e dalla natura umana corrotta.  L’assenza dello Spirito Santo è un dramma perché si vive una vita senza verità, senza gioia e senza luce. 

Dobbiamo adorare ogni giorno lo Spirito Santo almeno con la recita del “Vieni Spirito Santo” e soprattutto non dimentichiamo mai di invocare la Madonna che è la piena di “Grazia” la creatura tutta infuocata dell’Amore divino affinchè ci conceda il Dono dello Spirito Santo. 

Nella Pentecoste gli Apostoli furono confermati nella loro missione di testimoni di Gesù, di annunciatori della Buona novella a tutte le genti. Non solamente loro, però, ma anche tutti coloro che crederanno in Lui avranno il dolce compito di annunciare che Gesù è morto e risorto per la nostra salvezza.

Tutti noi cristiani abbiamo la missione di annunciare le meraviglie che Dio ha compiuto in suo Figlio e in tutti coloro che credono in Lui. Buona preghiera a tutti.

 

 

+ VANGELO (Mc 10,28-31) 

Riceverete in questo tempo cento volte tanto insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà. 

 

Questa pagina del Vangelo tratta un aspetto molto importante che riguarda la ricompensa data dal Signore a coloro che lo servono fedelmente. 

La riflessione nasce da una domanda che l’Apostolo Pietro rivolge al Maestro: “Ecco noi abbiamo lasciato ogni cosa e Ti abbiamo seguito. Che cosa dunque ne avremo”? Pietro pone tale domanda subito dopo l’episodio del giovane ricco che non aveva avuto il coraggio di lasciare le sue ricchezze per seguire Gesù. Pietro vuole avere un chiarimento per capire cosa avverrà di loro, poiché hanno seguito il Signore lasciando ogni cosa: lavoro, casa e affetti familiari. 

La domanda rivolta a Gesù e pertinente e la sua risposta è molto bella e profonda: “In verità Io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà”. 

Gesù risponde dunque facendo capire che ricolmerà di infinite Grazie tutti coloro che lo seguono con Amore, anche se per questo dovranno subire delle persecuzioni; sempre infatti i buoni suscitano l’odio dei malvagi. Spesse volte le persecuzioni provengono purtroppo dall’ambiente familiare. 

Alla maggior parte delle persone Dio non chiede come agli Apostoli di lasciare tutto, a meno che non si tratti di una scelta radicale per consacrarsi totalmente a Lui come nel caso dei sacerdoti e dei religiosi; ma comunque Egli chiede sicuramente di lasciare ciò che si oppone al Vangelo; bisogna vivere nel mondo senza appartenere al mondo, senza seguire la sua mentalità spesso perversa e corrotta. 

Lasciare tutto per un cristiano significa imprimere nel cuore la Legge di Dio e riconoscere la signoria di Cristo nella sua vita, impegnandosi con tutte le sue forze a combattere il peccato, attraverso la pratica delle virtù. 

La ripetizione degli atti virtuosi rende possibile la trasfigurazione interiore e con il passare dei giorni si diventa migliori, si diventa davvero persone nuove.

L’impegno nel praticare le virtù e la rinuncia a quanto è opposto al Vangelo sono importanti, sia per vivere la propria Fede, sia per diventare come ci viene chiesto da Gesù. Il nostro impegno viene sempre premiato da Dio, addirittura Lui precisa che verrà premiato anche chi offre un bicchiere di acqua ai suoi apostoli. 

“E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità Io vi dico: non perderà la sua ricompensa” (Mt 10,42). Gesù è infinitamente generoso verso chi lo segue con Amore e fedeltà. La ricompensa più bella è la Vita eterna perché è sicuramente qualcosa che supera infinitamente ogni nostra aspettativa. La Vita eterna con Dio è inimmaginabile e tutti i Santi che hanno fatto esperienza del Paradiso non trovano le parole adatte per descrivere una simile realtà. Ovviamente non dobbiamo amare Dio esclusivamente in vista del premio futuro, o per ricevere Grazia e favori. L’Amore autentico è sempre gratuito e disinteressato e trova la sua perfetta felicità nel fatto stesso di donarsi. Sforziamoci dunque di Amare Dio ogni giorno con cuore puro, un cuore che abbia come unico desiderio quello di ricambiare l’Amore infinito che Dio ha per ciascuno di noi. Buona preghiera a tutti.

 

 

+ VANGELO (Lc 18,1-8) 

«Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi.

 

Gesù racconta questa parabola per far comprendere, come dice Lui stesso, l’importanza di pregare con fiducia e perseveranza: «Disse loro una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi.

L’esempio della vedova che viene esaudita per la sua insistenza, è molto eloquente. Il Signore vuole che anche noi facciamo la stessa cosa. Molti si scoraggiano perché non vengono subito esauditi e poco dopo tralasciano la preghiera. La costanza e l’abbandono fiducioso nelle braccia del buon Dio sono sicuramente virtù indispensabili per ottenere le Grazie richieste. Non bisogna mai stancarsi nel chiedere… l’esempio dei Santi ci insegna! La mamma di Sant’Agostino, per esempio, ottenne la conversione del figlio dopo ben 38 anni di preghiera, ma i risultati furono straordinari: Sant’Agostino diventerà Dottore della Chiesa e uno dei più grandi Santi della storia del cristianesimo. Dobbiamo precisare però un concetto molto importante: La preghiera per la conversione di un peccatore, come il caso appena citato, è sempre esaudita perché è conforme al volere di Dio. Lo disse anche Gesù a Santa Faustina Kovasca. Noi invece spesso chiediamo cose che apparentemente sono buone, ma che in realtà non sono secondo il volere di Dio. I credenti non lo sanno, agiscono in buona Fede e pregano anche con convinzione, ma non considerano la Volontà di Dio a tale riguardo. Mi riferisco alle richieste riguardanti il posto di lavoro, il trasferimento in un'altra città, la scelta del fidanzato e della fidanzata ecc… Ricorderò sempre un mio conoscente che voleva a tutti i costi cambiare posto di lavoro e proprio per questo si era recato addirittura da Padre Pio per ottenere tale Grazia. Padre Pio gli disse invece: “Perché vuoi cambiare, non ti trovi bene dove stai”? Quella persona capì immediatamente che non era conveniente cambiare posto di lavoro e decise di seguire il consiglio di Padre Pio. Il Signore vede sempre più lontano di noi!!!

Noi spesso non sappiamo esattamente qual è il nostro vero Bene; le nostre decisioni molte volte sono impulsive ed errate perché ci impuntiamo a seguire una determinata scelta che in molti casi risulta essere diversa da quella di Dio. La cosa migliore è sempre lasciare fare a Lui e quando chiediamo una Grazia non dimentichiamo mai di aggiungere: “Signore concedimi quanto Ti chiedo se è conforme alla Tua Volontà”.

Ci sono altri cosi in cui Dio non elargisce una Grazia perché non ci sono le giuste disposizioni interiori.  

Ci sono preghiere che non sono neppure ascoltate da Dio, leggiamo alcune citazioni bibliche: “Essi grideranno a me, ma Io non li ascolterò” (Ger 11,11). “Io non avrò misericordia; per quanto gridino ad alta voce ai miei orecchi, Io non darò loro ascolto” (Ez 8,18). Dio non ascolta le nostre preghiere quando abbiamo la pretesa di ricevere da Lui una Grazia, ma poi si vive nei vizi ostinati e nel profondo disprezzo alla sua Legge. 

Queste due citazioni sono, come ho detto, dell’Antico Testamento, mentre con la venuta di Gesù tutto è più facilitato, Egli ci ha mostrato una grande misericordia perché Lui è il Mediatore fra Dio e l’uomo è ha fatto questa promessa: “Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio Nome, Egli ve la darà” (Gv 16,23). Ricordiamoci però che le condizioni per ottenere una Grazia sono identiche. 

Gesù ci ha insegnato come pregare e l’importanza della nostra fedeltà alla preghiera. Sempre dobbiamo chiedere con Fede e con Amore; dobbiamo chiedere cose necessarie alla nostra vita fisica e soprattutto quella spirituale. Nulla è impossibile quando si prega con pieno abbandono in Dio. Non dovete preoccuparvi nel chiedere a Gesù e alla Madonna ciò che in coscienza ritenete opportuno, se lo chiedete significa che lo considerate un bene per l’anima, per il corpo e per la vostra vita. Buona preghiera a tutti.