Aaipiedi

25/09/2021

Catechesi N. 384

A - Oggi leggiamo la parte finale del Vangelo di San Marco. In questi pochi versetti l’evangelista raccoglie i fatti più importanti accaduti dopo la Resurrezione di Gesù. Voglio frazionare il Vangelo di oggi per aiutarvi nella meditazione dei singoli episodi.
B - In questo brano del Vangelo si legge che Tommaso non era presente nella prima apparizione di Gesù agli Apostoli, così come assenti sono molti cristiani che hanno conosciuto Gesù, ma poi hanno abbracciato la vita dissipata del mondo, dimenticando Dio.
C - Questo dialogo tra Gesù e Nicodemo è rimasto memorabile, emerge in esso la ricerca dell’Amore e della Verità da parte di Nicodemo, un rabbino molto colto e intelligente che faceva parte del Sinedrio.
 
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Aamolteperso
 
+ VANGELO (Mc 16,9-15) 
Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo. 
 
A - Oggi leggiamo la parte finale del Vangelo di San Marco. In questi pochi versetti l’evangelista raccoglie i fatti più importanti accaduti dopo la Resurrezione di Gesù. 
Voglio frazionare il Vangelo di oggi per aiutarvi nella meditazione dei singoli episodi:
«Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. 
Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con Lui ed erano in lutto e in pianto. 
Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero. 
Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. 
Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro. 
Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che Lo avevano visto Risorto. E disse loro: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura”».
Notiamo l’ostinata resistenza degli Apostoli a credere nella Resurrezione di Gesù nei primi giorni di tale Resurrezione; erano atterriti e confusi per i tragici eventi del Venerdì Santo, tanto che non credettero alle parole di Maria Maddalena e neanche ai due discepoli di Emmaus. “Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero”. (…) “Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro”. 
Ricordavano sicuramente le profezie dell’Antico Testamento e le parole di Gesù riguardante la sua Passione e la sua Resurrezione, ma quella morte così atroce del Maestro non poteva, nella loro mente sconvolta, lasciare posto ad alcuna speranza. 
La ragione prese così il sopravvento sulla Fede. Spesso anche noi negli avvenimenti dolorosi e nelle difficoltà della vita ci aggrovigliamo il cuore con mille ragionamenti umani; ci perdiamo nei labirinti intricati delle nostre convinzioni sbagliate, dei nostri pensieri spesso ispirati da satana nemico della verità e non sappiamo più rialzare lo sguardo per chiedere aiuto ed essere illuminati da Colui che tutta sa e che tutto può.
Gli Apostoli non credettero alla Maddalena e ai due di Emmaus anche perché non potevano ammettere che Gesù si fosse rivelato per primo ad altri anziché a loro. 
Gesù spiega ampiamente e stupendamente nella rivelazione di una Mistica che gli Apostoli non meritavano di sapere per primi della sua Resurrezione, perché erano fuggiti e Lo avevano abbandonato, avevano avuto paura di mostrarsi come suoi seguaci, ecc.
Gesù rimprovera gli Apostoli per la loro incredulità, ma subito dopo conferma il mandato della loro missione: “Andate in tutto il mondo ecc..”.
Oggi Gesù invita anche noi a fare apostolato in ogni ambiente che frequentiamo, ma occorre innanzitutto diventare credibili con la testimonianza di una vita coerente al Vangelo, altrimenti le parole rimangono vuote e inefficaci e non toccano i cuori.
 L’apostolato infatti si fa anche quando si saluta con gioia una persona, quando si sa perdonare con generosità i torti ricevuti, quando si evitano giudizi avventati, quando si usa la Carità con tutti senza mai indossare la maschera dell’ipocrisia. 
L’apostolato produce frutti abbondanti quando siamo credibili, quando siamo persone oneste, buone e sincere. Proprio per questo dobbiamo puntare più di ogni cosa alla santità personale.
Dio chiama tutti alla santità, e nessuno può considerarsi escluso dicendo che non è   all’altezza. Tutti gli uomini sono in grado di vincere i loro peccati ed iniziare una nuova vita, ma è necessaria una volontà ferma e decisa animata dal desiderio di intraprendere un serio cammino di conversione. 
Gesù chiede ad ognuno di noi di aiutarlo nella rievangelizzazione del mondo, ciò è possibile anche con la preghiera costante e fervorosa, pregando per la conversione dei peccatori. Tutto il mondo è immerso nelle tenebre, anche l’Europa, culla del Cristianesimo, è diventata una terra pagana, anche a causa di molte iniziative e leggi blasfeme mirate proprio a distruggere il cristianesimo.
Invochiamo ogni giorno la Misericordia Dio per la nostra amata Chiesa e per l’Italia. Chiediamo a Gesù di salvare l’una e l’altra e anche l’intera umanità da questa gigantesca bufera satanica che si è abbattuta sul mondo. Buona preghiera a tutti.
 
Abelloconange
 
+ VANGELO (Gv 20,19-31) 
Otto giorni dopo venne Gesù.
 
B - In questo brano del Vangelo si legge che Tommaso non era presente nella prima apparizione di Gesù agli Apostoli, così come assenti sono molti cristiani che hanno conosciuto Gesù, ma poi hanno abbracciato la vita dissipata del mondo, dimenticando Dio.
L’assenza di Tommaso, potete comprendere molto bene, non è stata assolutamente casuale, Gesù vedeva e sapeva tutto, conosceva profondamente il cuore di Tommaso e scelse di apparire quando lui era assente per punire la leggerezza di questo Apostolo, rimasto molto legato alle sue opinioni personali.  
Gesù conosceva perfettamente i dubbi di Tommaso dopo la sua Resurrezione.
Tommaso è il modello del discepolo inquieto e scettico, che si lascia dominare dalle proprie considerazioni umane e dalla propria razionalità; non è certo una figura edificante, almeno fino a quando si ricrederà e inizierà una nuova vita, diventando un grande missionario del Vangelo. 
Gesù stesso lo esorta a credere dopo averlo invitato a toccare il suo Corpo Glorificato: “Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano e mettila nel mio costato e non essere più incredulo, ma credente”. Non è un merito per Tommaso aver creduto dopo avere toccato le ferite del Signore. Questo suo atteggiamento indica una scarsa fede dovuta alla sua ostinata razionalità. 
Egli è l’immagina di tutti coloro che per credere hanno bisogno di prove continue. 
Tommaso si arrende infatti solo davanti all’evidenza, quando vede il Corpo Glorificato del Signore. 
Gesù lo esorterà con le seguenti parole: “Non essere incredulo, ma credente!”. 
  Con questo non sminuisco la disponibilità di Tommaso nel mettersi alla sequela di Gesù, la sua donazione a Dio, l’impegno giornaliero di fare quello che indicava il Maestro Divino. Non è sicuramente uno che trama contro Gesù, è la sua debolezza umana a bloccarlo nell’elevazione spirituale. Per lui è spontaneo essere dubbioso, nonostante i tre anni di vicinanza a Gesù. Poi diverrà un grande Santo.
Allora Tommaso ci dice che la santità è possibile anche a quanti sono deboli e fragili. Come lui devono però rientrare in se stessi, fermarsi dinanzi a Gesù e gridare con gioia: “Mio Signore e mio Dio!”. 
Questa professione di Fede emessa con profonda sincerità, sarà per molti il passaggio dalla vita perduta alla rinascita spirituale.
Dopo avere toccato le ferite di Gesù, nasce un nuovo Tommaso, la sua Fede sgorga veramente, non tanto dal vedere Gesù, ma da un grande dolore. Qui Tommaso è un vero Apostolo, si pente amaramente dei dubbi e non riesce a bloccare il suo profondo dolore interiore.
Non è l’evidenza delle prove ma l’amore che porta Tommaso all’adorazione di Gesù e più tardi all’apostolato in terre lontane, in India, ma portò il Vangelo tra i Persi e i Medi; evangelizzò pure i Parti, Ircani, i Battriani e gli Etiopici.
Per tutti è possibile ricominciare una vita di santità, anche se sembra impossibile può accadere quello che al momento rimane impensabile. Come Tommaso bisogna abbandonare le proprie illusorie opinioni, la convinzione di avere compreso tutto e di voler dire sempre l’ultima parola. 
Se la nostra Fede è ferma, su di essa si appoggerà quella di molti altri. È necessario che la nostra Fede in Gesù cresca giorno dopo giorno, che impariamo a guardare agli avvenimenti e alle persone come Lui li guarda, che il nostro agire nel mondo sia animato dalla Parola del Signore.
Abbiamo bisogno di maggiore fiducia nel Signore di fronte alle difficoltà nell’apostolato, davanti ai fatti di cui non sappiamo vedere la dimensione soprannaturale, nei momenti di oscurità che il Signore permette perché si rafforzino in noi altre virtù. Ricordiamoci sempre le bellissime parole con cui termina questo brano del Vangelo; sono parole che riguardano tutti noi:“Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!”.  Buona preghiera a tutti.
 
AAngelosotta
 
+ VANGELO (Gv 3,1-8) 
Se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel Regno di Dio. 
 
C - Questo dialogo tra Gesù e Nicodemo è rimasto memorabile, emerge in esso la ricerca dell’Amore e della Verità da parte di Nicodemo, un rabbino molto colto e intelligente che faceva parte del Sinedrio.
Gesù parla con immagini, come d’altronde faceva nelle parabole, ma non scioglie tutti i suoi interrogativi, infatti non si rivela a lui pienamente. 
Questo colloquio indimenticabile nasce dal turbamento di Nicodemo dopo avere ascoltato la predicazione del Signore e saputo dei suoi straordinari miracoli. 
Sicuramente si sarà chiesto chi fosse quell’uomo, che passava fra la sua gente sanando ogni genere di malattie e di infermità; che comandava agli elementi della natura e agli spiriti e questi gli obbedivano. 
Il Vangelo evidenzia subito il grande rispetto di Nicodemo verso Gesù, lo chiama infatti “Maestro”.
Nicodemo Lo interroga per avere una risposta, vuole sapere chi è veramente Gesù, comprende che è un uomo straordinario venuto da Dio, ma non è certo convinto della sua Divinità: “Rabbì, sappiamo che sei venuto da Dio come Maestro; nessuno infatti può compiere questi segni che Tu compi, se Dio non è con Lui”. 
Gesù non risponde direttamente a questa domanda, ma lo sorprende con queste parole inaspettate che rivelano una straordinaria Verità: “ In verità, in verità ti dico, se uno non rinasce dall’alto non può vedere il Regno di Dio”.
Sono parole incomprensibile per Nicodemo e Gesù ribadisce il concetto: “In verità, in verità ti dico se uno non nasce da acqua e da spirito, non può entrare nel Regno di Dio. Quel che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito”.
Quella a cui si riferisce Gesù è dunque una rinascita spirituale: è necessario rinascere per comprendere il Regno di Dio.
Si tratta, come ho detto, di una rinascita spirituale per mezzo dell’acqua, simbolo della purificazione che si ottiene con il Battesimo e dello Spirito. 
La risposta data da Gesù riguarda ogni cristiano, perché se vuole arrivare al perfezionamento spirituale deve seguire docilmente le ispirazioni e mozioni dello Spirito Santo. 
La vita interiore, infatti, non consiste solo nell’acquisire una serie di virtù naturali o nell’adempiere determinate norme di pietà. È una trasformazione totale, è “rinascere”, quello che Gesù ci chiede: “Dovete deporre l’uomo vecchio con la condotta di prima”.
La trasformazione interiore, che è innanzitutto opera della Grazia, richiede, però, anche la nostra collaborazione attraverso la mortificazione dei sensi, dei ricordi e   dell’immaginazione. Il risultato di tutto questo è la purificazione delle nostre facoltà o capacità, necessaria perché la vita di Cristo si sviluppi in noi con pienezza. 
Molti cristiani non crescono nell’intimità con Dio e nella preghiera, per non avere curato la mortificazione interiore. L’immaginazione è senza dubbio utile, ma deve 
essere guidata dalla retta ragione e illuminata dalla Fede, altrimenti può causare gravi danni perché non solo allontana da una visione reale delle cose, ma conduce anche lontano dalla Verità di Dio. Decidiamoci per un autentica rinascita nello Spirito, iniziamo una nuova vita eliminando la vecchia mentalità, l’orgoglio, l’egoismo. Buona preghiera a tutti.
 
Acheoggi
Madonna Orione
Madonna di Lourdes San Luigi Orione

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La domenica dalle ore 14,30 fino alle ore 19,30

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