28/01/2018
Gesù è sempre il Vincitore. Il demonio non avrà mai vittoria nè in questo secolo, nè in quello futuro. Per questo è sempre più furente perchè sa che gli rimane poco tempo ed è scatenato più che mai. Noi dobbiamo combatterlo e contrastarlo con la Preghiera del Santo Rosario che la bestia infernale non sopporta, con la Confessione e la Santa Messa. Con queste tre armi la belva furente non può fare nulla contro di noi.
Cliccare sotto per il video di Venerdì 26 Gennaio. Iscrivetevi al canale YouTube.
Le prime domande da farsi
Se siamo convinti di essere vittime di un incantesimo, di un maleficio o di una fattura la prima cosa da fare è chiedersi chi è stato e il motivo per cui avrebbe dovuto farci del male. Sembrerà strano, ma la quasi totalità delle persone che si ritengono colpite da un maleficio, commette il grossolano errore di non porsi questa importante domanda.
Bisogna capire, prima di tutto, se c’è potenzialmente qualcuno interessato a farci del male, come per esempio l’amante respinto o l’amante del marito, la parente invidiosa o l’amica-nemica, oppure la suocera.
Bisogna ponderare attentamente se c’è qualcuno disposto ad arrivare a tanto e il motivo per cui è stato spinto a fare ciò.
Se dovessimo riuscire a trovare, in modo sereno e obiettivo, almeno una persona interessata al nostro male, allora potremmo passare alla domanda successiva: perché siamo convinti che ci abbiano fatto del male? La risposta è difficile e va data in tutta onestà e con la massima sincerità. Per rispondere possiamo avvalerci di un foglio di carta, dove annoteremo tutti quegli episodi, quegli eventi, quelle sensazioni che, a nostro avviso, ci hanno condotto a questa ipotesi.
Una volta annotati tutti questi elementi, li ripasseremo ad uno ad uno cercando di capire meglio le circostanze e quanto “normali” queste possano essere.
Riporto di seguito alcuni esempi: se ho mal di testa frequente, ma soffro di artrite cervicale, con molta probabilità questa è la causa.
Se ho collezionato due incidenti stradali in un mese, ma ultimamente sono stressato, è probabile che stia guidando in modo distratto.
Se mio marito mi ha lasciata improvvisamente, probabilmente la rottura era già nell’aria e io non ne ho saputo cogliere i segnali.
Sarebbe opportuno stilare un elenco che ci aiuti poi, a valutare con calma, quanta “normalità” ci sia in quello che ci è accaduto.
I sintomi come campanello d’allarme
Vediamo invece quali possono essere i “campanelli d’allarme” e perché.
- Mal di testa frequente, forte, senza che vi sia una spiegazione medica e che in genere resiste agli antidolorifici, più che mal di testa lo possiamo definire come: “cerchi alla testa”, “testa pesante”, “fitte lancinanti ”, o “chiodi conficcati ”.
- Stato di prostrazione e di svogliatezza: in genere si manifesta nella mattinata e prosegue fino al tardo pomeriggio per svanire quasi completamente la sera, quando ci sentiamo più attivi.
- Stato di malessere generale senza un motivo medico preciso: le analisi sono ottime, gli accertamenti medici negativi e, tuttavia, accusiamo dolori soprattutto al bacino e al torace, nausea (anche vomito), capogiri, sonnolenza e pesantezza. - Insonnia improvvisa : ci sentiamo stanchissimi ma, una volta a letto, restiamo svegli ore ed ore senza riuscire a dormire.
Questi sono i primi campanelli d’allarme, ma non sono ancora necessariamente gravi. Se volete approfondire l'argomento entrate negli articoli di Malefici e Fatture. Buona preghiera a tutti.