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02/12/2015

Catechesi N. 86

A - Gesù spiega agli Apostoli che la preghiera è importante quando viene fatta bene. Non si prega per assolvere un obbligo o per paura o per scaramanzia. Gesù spiega che la preghiera è questione del cuore, si prega con amore e per amore di Dio.
B - Nel mondo oggi è presente molto egoismo ed è difficile vedere qualcuno disponibile nei confronti di chi non gli potrà dare nulla in cambio. La buona convivenza porta anche la disponibilità ad aiutarsi a vicenda, sia se si abita in un palazzo di città sia se si vive in campagna.
C - La parabola è chiara sulla destinazione di quanti non riescono ad indossare l'abito nuziale della festa, un abito che Gesù vuole donare gratuitamente a tutti coloro disponibili ad accogliere la sua Parola.
D - Ogni epoca porta con sé le sue malvagità, anche quando Gesù predicava trovava molta cattiveria nei cuori e nelle opere mondane, in pochi casi trovava cuori buoni. Ogni generazione ha le sue prevaricazioni e molti cattivi smaniosi di causare sofferenze e problemi agli altri.


A - Gesù spiega agli Apostoli che la preghiera è importante quando viene fatta bene. Non si prega per assolvere un obbligo o per paura o per scaramanzia. Gesù spiega che la preghiera è questione del cuore, si prega con amore e per amore di Dio.
La componente principale della preghiera è l'amore, ma non si può amare il Signore se non si conosce profondamente!
Risulta indispensabile innanzitutto conoscere Gesù attraverso il Vangelo, contemporaneamente alla conoscenza si chiede a Lui il suo Amore, la capacità di amare tutti. Per riempirci di Lui dobbiamo chiaramente svuotarci dello spirito umano, ecco la grande importanza delle penitenze e delle rinunce.
Non è sufficiente la richiesta di amare Gesù e tutti gli altri per arrivare al vero amore, si tratta di un percorso costante e piacevole, perché è molto bello impadronirsi della propria volontà e determinare le proprie azioni.
Sono sventurati quelli che rimangono schiavi dei vizi e degli istinti, incapaci di resistere alle tentazioni e di orientare la vita verso il Bene.
Per imparare a pregare necessita innanzitutto il desiderio, la volontà diretta a dedicare tempo e amore a Gesù. Purtroppo, quando tutto va bene non c'è spazio per Dio nella propria vita perché gli interessi sono tanti e altri, la preghiera vera e fiduciosa non si tiene in considerazione. Gli impegni piacevoli e l'andamento favorevole della vita non fanno più ricordare l'esistenza di Dio. Salvo rari casi questo è quanto avviene, non si prega bene se non c'è vera necessità. Cosa fa Gesù dinanzi a tutti i credenti che oziano in mille cose ma non si interessano del Cielo e della loro anima? Li attende…
Però non ci si può rallegrare di questa attesa del Signore anche se consola e non fa abbattere, ma il fatto che deve rattristare è che la lontananza dalla preghiera, non solo fa perdere moltissime Grazie speciali, inoltre non favorisce la protezione di Dio e i pericoli della vita si moltiplicano ogni giorno. Può succedere di tutto senza la protezione dello Spirito Santo.
Nessun credente che prega poco e male o non si interessa di Dio, può recriminare quando incontra la malattia o altri dolori!
Gesù attende perché è misericordioso, questa è una verità evangelica e ci consola, però viene annullata questa sua prerogativa quando l'uomo ne abusa o continua a condurre una vita immorale in spregio alla Legge di Dio. Il credente conosce i Comandamenti ed è consapevole delle trasgressioni.
Per imparare a pregare deve formarsi interiormente il desiderio di lodare, adorare e ringraziare Dio per tutto ciò che ci ha donato, a cominciare dalla vita. Quindi, la preghiera non nasce per chiedere Grazie ma per ringraziare Gesù, riconoscendolo Dio e il nostro vero Amore.
Con questa consapevolezza si può chiedere a Lui tutto ciò che è conveniente per l'anima e la propria vita.
La preghiera non è buona se manca l'amore a Dio, non è buona se è orgogliosa ed egoista. L'umiltà deve presiedere nella preghiera, la consapevolezza delle nostre miserie e dell'Onnipotenza di Dio. Solo così gradualmente la Fede si rafforza e questa componente la rende ancora più efficace.
Lo dice Gesù: "In verità vi dico: se avrete Fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile" (Mt 17,20). È sufficiente un po’ di Fede per ottenere quanto chiediamo, una Fede sicura e fiduciosa delle parole del Vangelo.
Possiamo pregare in qualsiasi circostanza, anche il sorriso espresso con amore diventa preghiera, il lavoro svolto con impegno e per amore di Gesù. Tutto può diventare preghiera, anche la pazienza dinanzi ai disturbatori.
La preghiera deve anche riparare tutte le bestemmie che giornalmente si dicono nel mondo, anche se molti sono ignari della gravità o non se ne preoccupano, essi aprono le porte del cuore ai diavoli e questi possono anche possedere la persona. La bestemmia è la preghiera di satana.
Per noi la preghiera deve diventare vita, in ogni istante dobbiamo amare e perdonare tutti: la vera preghiera è la nostra vita! Buona preghiera a tutti.

 

San Cristoforo

B - Nel mondo oggi è presente molto egoismo ed è difficile vedere qualcuno disponibile nei confronti di chi non gli potrà dare nulla in cambio. La buona convivenza porta anche la disponibilità ad aiutarsi a vicenda, sia se si abita in un palazzo di città sia se si vive in campagna. Ovunque ci sono vicini, non sempre sono buoni e sinceri, ma noi dobbiamo chiederci in che modo ci disponiamo di fronte ad essi.
La mentalità di oggi si preoccupa solamente delle proprie cose, non c'è una spontanea carità nel dare qualche aiuto o nel compiere sacrifici anche verso chi non è un amico. Solo ai veri amici viene fatto qualche favore ma se non c'è da impegnarsi particolarmente, mentre è più difficile vedere persone che aiutano gli estranei. Lo fanno in pochi, la maggioranza non si accorge nemmeno dell'esistenza del prossimo.
Un dottore della legge si alzò per mettere Gesù alla prova e chiese: «"E chi è il mio prossimo?". Gesù riprese: "Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti… Un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione"» (Lc 10,29-30.33).
Il buon Samaritano che abbiamo individuato nel Signore è il nostro modello, solo agendo come Lui pratichiamo la vera carità.
Nel Vangelo di oggi Gesù spiega come si deve pregare e porta un esempio di vita quotidiana, un episodio che avviene spesso tra amici, quando viene a mancare qualcosa. Ad uno mancava il pane, non solo, ma era anche tardi per disturbare qualcuno, ma gli amici non sono autentici quando si mettono sempre a disposizione? Qui l'uomo che dormiva si è sentito importunare e così ha mostrato chiaramente di non essere un vero amico.
L'uomo che si trova nel bisogno, supplica per avere il prestito di tre pani ma l'altro risponde infastidito. Solo l'insistenza nel bussare e nel supplicarlo fa alzare dal letto l'indolente, è costretto per non sentire i colpi alla porta e le alte voci che chiedevano i tre pani per mangiare.
Abbiamo un uomo che chiede e un altro che non vuole dare perché è a letto, ma poi accondiscende per non sentire bussare.
Con Gesù è diverso, quando qualcuno chiede, Lui risponde premuroso e felice per accontentarlo, ma occorrono quelle buone disposizioni interiori per ottenere le Grazie. Per esempio, non poteva l'uomo che chiedeva i tre pani andare a bussare per un capriccio o per ottenere senza averne meriti. L'altro non si sarebbe alzato dal letto o lo avrebbe cacciato arrabbiato.
Si deve chiedere a Gesù quanto necessita, anche questo manifesta la fiducia in Lui e la considerazione che è Onnipotente.
Gesù vuole donarci tutto quello che può renderci felici in questa vita, egli arrivò a donare se stesso sulla Croce per liberarci dalle catene oppressive dei diavoli  e redimerci. Dopo avere dato la sua Vita per ognuno di noi, non vorrà donarci tutto quello che necessita all'anima ed è utile al corpo?
Gesù ci garantisce oggi che Lui è sempre disponibile e che la nostra preghiera sarà esaudita, se rispettiamo il suo Vangelo.
Se Lui concedesse facilmente le Grazie nessuno Lo adorerebbe convenientemente, forse in pochi Lo cercherebbero, gli altri dimenticano presto anche un Dio che si china sull'umanità ingrata e che cerca di risollevarla.
Contrariamente all'agire dell'uomo, Dio è sempre disponibile ad aiutare e quando le suppliche sono sincere, fiduciose, si commuove e se non ci sono impedimenti, concede immediatamente le Grazie oppure conduce le anime ad una preghiera umile e sincera per donare successivamente.
Quante meraviglie compie Gesù nelle anime che bussano con umiltà, insistenza e costanza al suo Cuore.
Egli vuole essere disturbato, non con parole inutili, ripetitive, orgogliose, bastano poche parole di richiesta e poi si deve solo adorare, entrare nel clima di contemplazione per allontanare i pensieri e le preoccupazioni mondane.
Nessuno al mondo ci ama pienamente come Gesù e la Madonna, è una verità che neanche molti cattolici comprendono, nonostante le grandi apparizioni di conferma e i miracoli inspiegabili. Ogni giorno è indispensabile fermarsi a meditare su qualche testo spirituale, soprattutto il Vangelo e qui trovate anche il commento.
Non c'è crescita spirituale senza la meditazione delle opere di Gesù e della figura eccelsa della Madonna! Buona preghiera a tutti.

 

Santa Dorotea

C - La parabola è chiara sulla destinazione di quanti non riescono ad indossare l'abito nuziale della festa, un abito che Gesù vuole donare gratuitamente a tutti coloro disponibili ad accogliere la sua Parola. Non occorre cultura o potere, non bisogna avere molti soldi per ricevere l'abito nuziale e prendere parte al banchetto festoso. Ci vuole un cuore che ama Dio.
Rileggiamo una parte della rivelazione ad una Mistica, Gesù parla delle ricchezze diventate un idolo che distruggono la vita spirituale.
«I ricchi hanno tante cose. I poveri hanno solo Dio. I ricchi hanno amici. I poveri sono soli. I ricchi hanno molte consolazioni. I poveri non hanno consolazioni. I ricchi hanno distrazioni. I poveri hanno solo il lavoro. I ricchi hanno tutto reso facile per il denaro. I poveri hanno anche la croce di dover temere malattie e carestie perché sarebbe la fame e la morte per loro.
Ma hanno Dio, i poveri. Il loro Amico. Il loro Consolatore».
Per poveri intende anche quelle persone che si trovano nella sofferenza e sono privi di consolazioni, sono anche gli afflitti.
Il Vangelo oggi ci dice che la chiamata alla santità è universale, una santità che si definisce più facilmente come il dovere di dare a Dio l'adorazione e l'obbedienza che merita e di dare agli uomini l'amore e il rispetto che meritano. Ogni persona che cerca con retta intenzione di praticare fermamente le virtù e di lottare con impegno i vizi, si trova già nel cammino di perfezione, meglio inteso di santità.
Ci sono innumerevoli persone nel mondo che rispettano nel silenzio e nel nascondimento quanto ho indicato sopra, senza mostrare esteriormente una amicizia intensa con Gesù. Sono anime benedette perché hanno saputo trasformare le prove dolorose arrivate dai familiari, dai colleghi o da altri, in offerte di sacrifici donate a Gesù e a Maria.
Nella parabola vediamo che un re (Dio Padre) fece una festa di nozze per suo figlio (Gesù). Inizialmente comanda di chiamare gli invitati alle nozze e sono i cristiani battezzati, quelli che riconoscono Gesù come Dio e Salvatore del mondo. "Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire".
Ecco, c'è un problema abbastanza serio, molti non vogliono intenzionalmente partecipare, non ritengono importante quel banchetto e scelgono altri interessi. Questa prima parte ci indica la volontà di Dio di dare ai cristiani quanto è stato stabilito con il Battesimo, rispetta il patto del Sacramento e dona a tutti i battezzati molte possibilità di salvezza.
Ma non dimentica i non credenti, quelli che per cultura o per scelta non credono in Lui e si schierano contro la Chiesa Cattolica. A tutti loro Dio concede innumerevoli illuminazioni e possibilità per incontrarlo, convertirsi e salvarsi eternamente. Sono essi a rifiutare. Quindi anche molti cristiani si rifiutano di partecipare all'invito del re (Dio Padre). «Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi… venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero».
Visto il tradimento di molti cristiani, Dio invia la Madre Santissima di suo Figlio nel mondo e i suoi apostoli fedeli, per invitare anche i cattivi a prendere parte al banchetto. Oltre i buoni che si convertono, vengono invitati anche i cattivi. Qui molti strumentalizzano con un po’ di ipocrisia questo invito, dimenticando o non sapendo che i cattivi invitati possono partecipare al banchetto per il loro pentimento, dopo avere rinnegato i peccati passati.
Non sono più intesi come cattivi, lo erano in precedenza, ma dopo la loro conversione hanno iniziato il cammino di perfezione.
Dio Padre è indignato nei confronti dei cristiani che Lo tradiscono, «allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città». Gesù afferma che sono lasciati al loro destino, come se fossero già morti a causa del loro tradimento. Le fiamme alle loro città, indicano le fiamme che incontreranno nell'inferno, quel fuoco che brucerà lentamente ed eternamente i loro corpi, intese come città.
Dio Padre da un po’ di decenni sta chiamando alla conversione anche i peccatori, qui intesi come cattivi, lo abbiamo costatato nelle importanti apparizioni della Madonna. In questi luoghi sono stati incalcolabili i cattivi convertiti, quelli che vivevano in uno stato spirituale agonizzante.
«“La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali».
I cattivi sono presenti per il loro pentimento, prendono parte alla festa di nozze perché indossano l'abito richiesto ed è la Grazia.
La necessità dell'abito di nozze esclude coloro che non lo hanno e non desiderano averlo, non possono prendere parte ad una festa che richiede invece proprio quell'abito. Qualcuno però riesce incredibilmente ad entrare, non si sa come, ma viene scoperto in breve tempo e cacciato via. “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”.
Questo amico rappresenta quei cristiani presenti nella Chiesa che vivono di esteriorità, si mettono un abito fintamente spirituale ma nell'intimo essi non piacciono a Gesù ed è costretto ad allontanarli dalla festa eterna. Non è Gesù ad escluderli, sono le scelte sbagliate e corrotte di questi traviati ad impedire loro il raggiungimento della salvezza eterna.
«Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti». Dio vuole tutti salvi e felici in questa vita, ma sono davvero pochi quelli che osservano la sua Parola e Lui li chiama eletti.
L'esame di coscienza la mattina e la sera è doveroso per verificare se osserviamo la Parola di Dio o facciamo scelte opposte. Buona preghiera a tutti.

 

Santa Dorotea

D - Ogni epoca porta con sé le sue malvagità, anche quando Gesù predicava trovava molta cattiveria nei cuori e nelle opere mondane, in pochi casi trovava cuori buoni. Ogni generazione ha le sue prevaricazioni e molti cattivi smaniosi di causare sofferenze e problemi agli altri.
Questi ultimi decenni ci hanno mostrato una grande cattiveria diffusa nel mondo, è un elenco interminabile di reati e di violenze come mai era avvenuto nei millenni precedenti, e ci porta ad una riflessione seria e convinta.
Le guerre avvenute nel secolo passato e le innumerevoli prevaricazioni dovute al comunismo e al nazismo, esprimono chiaramente la malvagità dell'uomo, arrivata a livelli molto elevati anche per la scomparsa dei valori umani. Per non parlare di quelli morali.
Tanti fattori hanno contribuito a rendere malvagia la nostra società, uno dei più micidiali devastatori è stato senz'altro satana, selvaggio ( ribelle ) combattente contro il Bene e ogni forma di bene.
Nelle persone prive della sacra protezione che arriva dai Sacramenti e dalla preghiera, i diavoli compiono tutto quello che vogliono, anche se in determinati casi si fermano per la resistenza anche di quanti non credono, non tanto per il loro rispetto dei Comandamenti ma per evitare di compiere reati.
La nostra generazione è davvero malvagia anche per l'assenza del sacro nei cuori di miliardi di persone, l'allontanamento dalla preghiera anche da parte dei credenti e la trasformazione della vita in qualcosa di insignificante.
Osservando la politica nazionale ci si accorge senza alcun dubbio, che sono pochissimi i politici onesti e desiderosi di fare bene.
Da tutti i Partiti esplodono scandali e molti comunque rimangono insabbiati, questo dipende dall'amicizia e da quanto si offre in cambio, attraverso i favori politici. Cosa possiamo aspettarci da una classe dirigente che ha perduto completamente la bussola?
Non è solamente l'asfissiante pressione dei diavoli a rendere molte persone di oggi simili ai diavoli, per la cattiveria e l'immoralità che sfoggiano senza pudore. Non si riesce ad elencare qui quanti scandali commettono i politici di Roma, figuriamoci cosa fanno i cittadini più smaliziati. D'altronde, il politico che ruba è la faccia del popolo disonesto.
Togliendo quella parte di persone perbene e guidate dalla retta intenzione, ci troviamo in una società cattiva, dove si ritiene felice chi conduce una vita disonesta e crudele. È una perversa sensazione, ma questa gente è diventata insensibile e indifferente alla verità e alla giustizia, si trova bene quando incontra altra gente iniqua.
Noi di questa Associazione abbiamo compreso la necessità di vivere nel Cuore di Gesù, compiendo la sua volontà e adorandolo come nostro Dio e Salvatore. È Lui a donarci la pace sconosciuta dal mondo, e sua Madre ci trasmette i suoi ineffabili sentimenti, come la bontà e la mitezza.
Non possiamo allontanarci da Gesù e da Maria, rimaniamo uniti a Loro nella giornata con la recita del rosario, di invocazioni e suppliche. Buona preghiera a tutti.

 

Santa Dorotea